martedì 27 febbraio 2018

Il Fiume dipinto




IL FIUME DIPINTO > I paesaggi di Alice Schanzer - 

Cuneo, ritrovo presso La Casa del Fiume, via Porta Mondovì 11/a
 

Viaggio tra arte, storia e territorio alla scoperta delle differenze tra il paesaggio contemporaneo cuneese e quello congelato in alcune opere di Leonardo Bistolfi, Lorenzo Delleani e Matteo Olivero conservate all’interno del Museo Casa Galimberti. La preziosa pinacoteca, i suggestivi ambienti e la fornita biblioteca presenti al suo interno ci faranno respirare la cultura di Alice Schanzer, madre di Duccio Galimberti, fine studiosa e appassionata d’arte.


Info: 0171.444501; 345.1028080; parcofluviale@comune.cuneo.it
Partecipazione gratuita. Iscrizione obbligatoria entro il 3 marzo.

Intertesti - Giuseppe Formisano e Daniele Guolo in mostra a Cuneo


INTERTESTI

Giuseppe Formisano / Daniele Guolo

a cura di Fulvia Giacosa



2-25 marzo 2018
Inaugurazione venerdì 2 marzo alle ore 17,30

Palazzo Samone

via Amedeo Rossi 4 - Cuneo













domenica 25 febbraio 2018

Pier Franco Cerutti



Presso la sala conferenze del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia dal 15 al 4 Marzo mostra di Pier Franco Cerutti  www.pfcerutti.it , ingresso libero dalle ore 15.30 alle 19.












giovedì 22 febbraio 2018

Premio Matteo Olivero - 40ª edizione





Ricordare la memoria

The Blank Contemporary Art è stata incaricata dalla Fondazione Amleto Bertoni, in collaborazione con i coordinatori del progetto Paolo Infossi e Roberto Giordana, a organizzare la 40ª edizione del Premio Matteo Olivero.
La 40ª edizione del Premio Matteo Olivero, ospitata dal Comune di Saluzzo (CN), invita attraverso una chiamata pubblica artisti italiani e internazionali, senza limiti di età e di utilizzo dei mezzi espressivi, con opere edite o inedite, alla progettazione di una mostra personale sul tema della memoria, che il vincitore realizzerà nella prestigiosa Cappella Cavassa, una sala rinascimentale inserita nel chiostro del convento di San Giovanni, di grande valore storico e artistico.
Il curatore della 40ª edizione del Premio Matteo Olivero è Stefano Raimondi, Direttore di The Blank e curatore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, che succede ad Anna Daneri ed Ettore Favini.
Il comitato di giuria è composto da curatori di fama internazionale, che verranno resi noti al termine di invio delle candidature, e da membri della Fondazione Amleto Bertoni e del consiglio comunale di Saluzzo.
Il comitato di giuria individuerà a sua discrezione il miglior progetto, e assegnerà all’artista o al collettivo artistico che l’ha presentato un premio di Euro 5.000,00 per la realizzazione della mostra.

Linee guida:
20 marzo 2018 Termine di invio delle candidature 
27 aprile 2018 Inaugurazione della mostra
La partecipazione al concorso è gratuita. 
Gli interessati potranno partecipare al concorso inviando la documentazione richiesta (curriculum artistico, progetto, portfolio e modulo d’iscrizione) all’indirizzo premiomatteoolivero@gmail.com.

Si prega di prendere visione del bando completo e dei suoi allegati (descrizionestoricaplanimetria e fotografie).
Info: Fondazione Amleto Bertoni, The Blank Contemporary Art
Tel: 017543527, 035 19903477
Email: eventi@fondazionebertoni.it, premiomatteoolivero@gmail.com

mercoledì 21 febbraio 2018

Donna musa ispiratrice, artisti a confronto




Sabato  3 marzo  alle  ore 17,30 l’Art Gallery La Luna di  Borgo San Dalmazzo inaugurerà la mostra: “Donna musa ispiratrice, artisti a confronto” nell’ottica di rendere omaggio alla figura femminile nell’arte.  La donna è, fin dall’antichità, uno dei soggetti più rappresentati da tutti gli artisti nel mondo e ha subito varie evoluzioni a livello di figurazione. 

Partendo da due artisti, Italo Bolano con le sue “Donne isola”, vere e proprie icone per l’artista e Bernard Damiano con i suoi ritratti materici che impattano fortemente su chi li osserva, la mostra si snoderà attraverso diversi lavori di artisti centrali all’interno della storia dell’arte. 

Si partirà dall’arte ottocentesca di Ermogene Miraglia fino ad arrivare alle opere pop di Warhol, Rotella e Lodola, passando per Pompeo Borra, Cesare Botto, Carol Rama, Felice Casorati, Riccardo Chicco, Italo Cremona,   Salvatore   Fiume,   Mimmo   Germanà,   Mario   Giansone,   Carlo   Levi,   Gianni   Longinotti,   Nella Marchesini, Tina Mennyey, Carlos Mensa, Francesco Menzio, Giuseppe Migneco, Ermogene Miraglia, Piero Perin, Rabarama, Enrico Colombotto Rosso, Silvio Rosso, Francesco Tabusso. 

L’esposizione resterà visitabile fino al 15 aprile 2018 e vuole essere uno spunto di riflessione per il pubblico che avrà la possibilità di ammirare diversi stili, accomunati da un’unica grande “musa ispiratrice”, appunto la donna. 

domenica 18 febbraio 2018

Donne e arte nel tempo

Venerdì  2  marzo  2018  presso  la  biblioteca  civica Anna  Frank  di  Borgo  San  Dalmazzo,  sita  in  via Boves 4 si terrà la serata: “secoli di donne, donne nei secoli” donne ed arte nel tempo. 

Durante la serata verrà proiettato un video curato da Paolo Balmas che illustrerà il percorso evolutivo che ha avuto la figura della donna durante tutta la storia dell’arte. 


La serata comincerà alle ore 21.00 e sarà l’occasione per per poter approfondire un soggetto che ha subito dei profondi cambiamenti a livello grafico e come gli artisti hanno cambiato il loro modo 
concepirla. 

Per info:  info@artgallerylaluna.com

sabato 17 febbraio 2018

Take me a question




Un progetto di interazione tra arte e spazio pubblico 

CARAGLIO (CN) / MARZO-DICEMBRE 2018

L'arte pubblica, in quanto luogo di raccolta per le persone, funge da modello per la città. Reintegrando questo modello proveniente da un altro tempo, l'arte pubblica ristabilisce gli spazi popolati che portano a discussioni che portano a dibattiti che portano a riconsiderazioni che portano alla risoluzione. In un mondo di centri commerciali, l'arte pubblica ristabilisce la piazza. (Vito Acconci)

(Vito Acconci, pubblicato in "Vito Acconci, public places" di Linda Shearer, The Museum of Modern Ast, 1988)


IL PROGETTO
Take me a question è un progetto di arte pubblica pensato per Caraglio, cittadina in provincia di Cuneo e a lungo sede del CeSAC - Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, organo parte dell’Associazione Culturale Marcovaldo, che ha chiuso i battenti nel 2016.

Il progetto prende vita su uno dei numerosi cestini pubblicitari che il Comune di Caraglio ha chiesto di installare all’agenzia Cladi Pubblicità di Torino e sparsi per tutto il centro del paese.

Individuando questo contenitore di arredo urbano come spazio dedicato alla riflessione artistica e non alla propaganda pubblicitaria, il progetto intende attivare una riflessione sul ruolo dell’arte all’interno di un territorio che, dopo anni di partecipazione al dibattito artistico nazionale e internazionale, sembra aver dimenticato l’importanza e il ruolo dell’arte all’interno del proprio territorio.

10 artisti verranno invitati a realizzare un progetto site specific, a cadenza mensile, attraverso il quale dare forma a riflessioni in grado di mettere in dialogo arte, territorio e dimensione pubblica.

Un luogo attraverso il quale suscitare domande, porre interrogativi ed evocare riflessioni, alimentando una partecipazione collettiva al dibattito attorno al ruolo e allo spazio dell’arte all’interno della comunità.

Take me a question inserisce nel tessuto urbano un contenitore nuovo, che può essere identificato come spazio per l’arte, come museo di strada, libero e accessibile a chiunque.
La dimensione di non sense che il titolo del progetto evoca è il pretesto da cui partire per l’attivazione di una riflessione critica e partecipata tra spettatore, spazio pubblico e opera.

“To take something” (in italiano “prendere qualcosa”) è l’invito a vedere l’arte come un contenitore al cui interno sono depositati significati e contenuti pronti per essere afferrati.
“Take me a question”, frase che risulta evidentemente sgrammaticata, è a questo punto una provocazione, che volontariamente intende generare una sensazione di disturbo e di messa in discussione di tutte le grammatiche convenzionali.

Take me a question racchiude l’invito all’interazione, lasciando intendere la presenza di due attori che generano un vero e proprio dialogo. Da un lato si pone una domanda, dall’altro si fornisce una possibile risposta. Ma i ruoli sono intercambiabili, e allora le domande e le risposte diventano infinite.

Gli artisti selezionati, nel rifuggire chiavi di letture di natura polemica o retorica, saranno invitati ad utilizzare l’arte e la pratica artistica come oggetto volto a interrogare, attraverso modalità differenti e grazie allo sconfinamento in ambiti tematici variegati.

Un progetto che mette al centro lo spettatore e il luogo che lo ospita.




Intervento #01

​3-31 marzo 2018 / FRANCO ARIAUDO / UPCOMING con un contributo critico di Andrea Lerda e Lisa Andreani e con la collaborazione di COLLI indipendent art gallery, Roma

FRANCO ARIAUDO / Cuneo 1979, Vive a Torino

La ricerca transdisciplinare di Franco Ariaudo attinge dal mondo dell’antropologia, della sociologia, della ritualità, dello sport e del tempo libero. Indaga, e talvolta destabilizza, quei cortocircuiti antropologici e sociali che portano alla formazione di uno specifico tipo di pensiero, all'instaurarsi di una tradizione o semplicemente all'espressione di un cliché. A livello formale, Ariaudo ricorre a diversi media e dispositivi che, in virtù di piccole variazioni percettive, tendono a disturbare lo sguardo abituale dello spettatore. Dal 2015 Franco Ariaudo collabora con COLLI Independent Art Gallery di Roma. É membro del Progetto Diogene (Torino) dal 2011 e nel 2013 è stato artista residente presso Khoj, International Artist Association, Nuova Delhi, India nell’ambito della piattaforma Resò. Nel 2016 è stato invitato a Toruń, in Polonia, attraverso il progetto New Urban Archaeology di Kulturhauz per sviluppare la sua ricerca in-situ intitolata Derby, curata da Krzysztof Gutfrański. Ad agosto 2017 ha presentato al CCA Ujazdowski Castle di Varsavia una performance partecipativa dal titolo "Cubo Race", a cura di Anna Czaban. Recentemente ha presentato la mostra/progetto "Sportification, The Big Piano Smash” alla GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino, a cura di Elena Volpato.

Ariaudo è autore e curatore con Fabio Cafagna del libro “Del Lancio” (Viaindustriae, 2015), un’analisi sul gesto del lancio nella storia dell'arte e con Luca Pucci ed Emanuele De Donno del libro “Sportification, eurovisions, performativity and playgrounds”, una ricerca interdisciplinare focalizzata sull'analisi dei temi dello sport, della competizione e del gioco in relazione al vasto archivio dello show televisivo Giochi Senza Frontiere e la performing art dal 1965 ai giorni nostri. Uno dei suoi ultimi progetti è Il Giornale Ideale, una pubblicazione sotto forma di quotidiano in cui chiunque può pubblicare le proprie notizie ideali.





venerdì 16 febbraio 2018

Indossare l’arte



Venerdì 23 febbraio 2018 alle ore 21.00 presso la Biblioteca Civica Anna Frank di Borgo San Dalmazzo, sita in Via Boves 4, l’Art Gallery La Luna presenterà il DVD “Indossare l’arte”.  

Questo progetto è stato portato avanti dalla galleria gestita da Franco Carena e Alessandro Capato per tutto il 2017, grazie alla collaborazione con la stilista borgarina Eleonora Calvo e agli artisti del territorio e non solo che si sono prestati ad eseguire la loro arte su abiti che sono stati successivamente indossati dalle modelle.

Italo Bolano, Roberto Giannotti, Luciano Fiannacca, Angelo Molinari, Silvio Rosso e Anna Valla sono gli autori delle pennellate artistiche riprodotte sui capi, Eleonora Calvo è colei che ha disegnato i modelli dei vestiti stessi.

Ci sarà dunque l’occasione di poter ammirare i vari eventi che sono stati realizzati grazie a questi abiti e il calendario realizzato dall’Art Gallery La Luna per l’occasione. 

per info: 
3474051563
info@artgallerylaluna.com

venerdì 9 febbraio 2018

Concorso d'arte




L'associazione culturale Quasi Quadro indice la prima edizione del concorso internazionale d’arte contemporanea sopra il cielo di Torino: Air land 1.0.

Finalizzata alla promozione e valorizzazione dell'arte contemporanea, l'esposizione offre per la prima volta la possibilità di esporre opere d'arte in una location unica al mondo: il Turin Eye, pallone aerostatico torinese sospeso a 150 metri da terra, che domina Torino in tutto il suo splendore.

Il tema scelto per quest’anno è “Lo spazio/il vuoto sotto e sopra di noi” che richiama la vertiginosa sensazione generata dal contesto inedito capace di attivare nuove forme e modalità creative.



Oggetto del concorso


Il Bando di concorso è rivolto a tutti gli Artisti, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione.
Ogni artista può partecipare con una o più opere, edite o inedite.

Il bando è aperto ad ogni disciplina (scultura, pittura, video arte, fotografia, performance, poesia, ecc...) e le opere non dovranno essere spedite, ma dovrà essere inviata soltanto una loro riproduzione fotografica.

L'organizzazione si occuperà di stampare le immagini selezionate su un supporto leggero, in grado di resistere alle condizioni atmosferiche, che sarà esposto all’interno della piattaforma del pallone aerostatico.

Chi non soffre di vertigini potrà cogliere l'occasione di gustare la mostra in alta quota grazie ad un giro panoramico durante l'inaugurazione, dove si potranno ammirare le opere d'arte, immersi nella profondità del cielo incorniciate dalla magnifica Augusta Taurinorum.

Tutti i dettagli del bando qui 

C'è tempo fino al 31 Marzo 

giovedì 8 febbraio 2018

Love Pop






L’Ottica 48, per la giornata di San Valentino, propone alla sua affezionata clientela e al pubblico che visita il centro storico di Cuneo, un progetto creativo commissionato per l’occasione.

Il negozio ha selezionato un artista per condividere una iniziativa culturale sulla facciata del negozio. Per questa occasione è stato chiesto all’artista Domenico Olivero, di intervenire sulla finestra dell'antico palazzo.

Il lavoro proposto è una proiezione gioiosa, un gioco di luce che anima romanticamente la finestra.

Un video in loop, realizzato con la collaborazione tecnica di Lucia Polano, dalle 18 alle 19 verrà proiettato, presentando un’animazione che si sviluppa in continui attimi emotivi, luminosi, giocosi.

Un cuore che pulsa immagini e suggestioni, una passione che si vive nell’attimo della serata. Un piacevole evento di emozioni per la giornata dei sentimenti d’amore.


Presso l’Ottica 48 in via Roma 48 a Cuneo,
il 14 Febbraio dalle ore 18 alle 19.









sabato 3 febbraio 2018

SOS Lenci


SOS LENCI

L'importanza dell’Archivio dei gessi Lenci e della sua preservazione

Intervento a cura di Valerio Terraroli, Professore Associato Università di Verona



Giovedì 8 febbraio - ore 17


Fondazione CRC

Sala del Consiglio d’Amministrazione 

Via Roma 17, Cuneo





[dal comunicato stampa]

SOS LENCI rientra nel più ampio progetto avviato dalla Presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì, Andreina Galleani d'Agliano, per assicurare l’integrità della collezione e l’esposizione in un’unica sede stabile, possibilmente all’interno del Museo della Ceramica dove già figurano in mostra 40 gessi della collezione. La raccolta dei gessi dell’Archivio Lenci è stata preservata dalla dispersione grazie all’impegno dei collezionisti Vaccarino-Listro, ma ora questo patrimonio, giunto a noi nella sua quasi totale integrità, deve essere tutelato, valorizzato e messo a disposizione degli studenti, degli artisti, dei creativi e del pubblico.

Il Museo della Ceramica di Mondovì è nato dalla collaborazione tra il Comune di Mondovì e la fondazione Museo della Ceramica "Vecchia Mondovì" col sostegno del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo, delle Fondazioni CRC e Cassa di Risparmio di Torino; raccoglie e racconta due secoli di storia artigianale e artistica, industriale e culturale e grazie all‘Unità Produttiva aperta all’interno del Museo con il  sostegno della Compagnia di San Paolo, permette agli studenti dell’Accademia Albertina di accostarsi  ed elaborare opere di alto significato artistico.

Interverranno dopo la conferenza

Giandomenico Genta, Presidente Fondazione CRC

Andreina Galleani d'Agliano, Presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì

Fabrizio Vaccarino, Collezione Vaccarino, Torino

Modererà

Vanna Pescatori, giornalista de La Stampa


venerdì 2 febbraio 2018

Chiese a porte aperte


CITTÀ E CATTEDRALI AL VIA LA PRIMA APERTURA AUTOMATIZZATA DI BENI ECCLESIASTICI IN ITALIA

Sperimentazione tecnologica innovativa in due Cappelle piemontesi: 
da oggi vi si accederà tramite smartphone con la app “Chiese a porte aperte”





[dal comunicato stampa]

Foto e video al link: https://goo.gl/Sy3S43

Torino, 1 febbraio 2018 – Al via da oggi la prima apertura automatizzata in Italia di due beni ecclesiastici, cui si potrà accedere tramite smartphone con la app “Chiese a porte aperte”: una sperimentazione tecnologica innovativa, nata in Piemonte per ampliare le opportunità di accesso al patrimonio ecclesiastico del territorio nell’ambito di “Città e Cattedrali”, il grande progetto ideato dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, e sviluppato in collaborazione con la Regione Piemonte e gli organi periferici del MIBACT.

I primi due beni interessati da questo innovativo intervento sono: la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino).

La tecnologia a supporto dei volontari. “Chiese a porte aperte” è un sistema automatizzato per l’apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico, che permette di effettuare le visite autonomamente, anche in assenza di un presidio umano: l’apertura automatizzata permetterà di affrontare meglio la sfida dell’organizzazione dei presìdi e della flessibilità degli orari necessari per tenere aperti i tanti luoghi e spazi del sacro presenti sul territorio piemontese.

La tecnologia si pone al servizio della fruizione della cultura, a supporto dell’insostituibile ruolo dei volontari – motore ed elemento fondamentale del sistema di valorizzazione di “Città e Cattedrali” –, che si sono formati e sono maturati nella consapevolezza del percorso di crescita delle comunità locali e nel senso di appartenenza dei beni culturali e del paesaggio.

“La Chiesa piemontese e valdostana è consapevole delle straordinarie potenzialità ecclesiali e sociali di questo progetto – evidenzia mons. Derio Olivero, Vescovo delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese –. Il miglior modo di conservare la tradizione è innovarla”.

“Il progetto Città e Cattedrali ha saputo mettere in rete, territorialmente e digitalmente, il grande e prezioso patrimonio artistico e architettonico costituito dalle 18 cattedrali e dagli oltre 500 beni ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, coniugando la loro anima devozionale con quella artistica e sociale, il passato con il futuro, il recupero strutturale con la valorizzazione – sottolinea il Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. La sperimentazione dell’apertura automatizzata di due beni ecclesiastici, la prima in Italia, è solo l’ultimo passo di questo lungo percorso di attenzione al patrimonio culturale che ha visto affiancate Fondazione CRT e Consulta per i Beni culturali ecclesiastici. Un modello di intervento che può fare scuola e che già guarda al futuro: l’innovativa tecnologia adottata è già predisposta per recepire i dispositivi di monitoraggio dello stato di salute dei beni, nell’ottica della conservazione programmata”.

Come funziona l’accesso? Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, sia per Ios sia per Android, occorre registrarsi e prenotare la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. All’interno, un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano e in inglese. La narrazione sarà valorizzata, oltre che dalla voce narrante, anche dalle luci: un sistema di micro proiettori con fasci direttivi accompagnerà l’audio per facilitare la lettura e la comprensione degli affreschi. Quando il visitatore lascerà l’edificio, la porta si chiuderà automaticamente. Ai fini della sicurezza del bene, è previsto un sistema di microcamere per il controllo degli ingressi.

Mostra / Concorso fotografico "La vite e il vino"



Riceviamo e pubblichiamo:

MOSTRA/CONCORSO FOTOGRAFICO
LA VITE E IL VINO
Una proposta rivolta ai fotoamatori italiani e francesi
== Il concorso è gratuito e l’Esposizione sarà allestita a Nizza. In questa città è attivo un appassionato gruppo di viticoltori/amatori che producono vini raffinati e, come tali, premiati e celebrati in tutta Europa.
Lo spazio che ospiterà questa Expo appartiene a Jean Spizzo, francese di origine italiana, già Professore all’Università di Nizza, che nel 1972 ha acquisito un suggestivo terreno e vi ha impiantato una vigna dando il via alla sua attività di “gentlemen viticulteur” senza quindi, l’obiettivo primario di farne impresa commerciale.
unique en France…
un vignoble en ville

IL TEMA - “La vite e il vino”. Un tema che racconta l’uva, le vigne, la vendemmia, le cantine antiche o moderne, gli attrezzi di lavoro, la sua presenza nella tavola della famiglia, dei ristoranti, nei ritrovi rurali, e nei sofisticati <wine bar> metropolitani.
LE OPERE – Ogni autore potrà presentare non più di 2 fotografie (b/n o colore) nel formato 20 x 30, non interessate però da notevoli interventi correttivi in post/produzione.
Sul retro delle fotografie, non incollate su alcun supporto, dovrà essere apposto un adesivo che riporti: a) titolo dell’opera b) nome dell’autore c) recapito postale d) telefono e) un indispensabile indirizzo mail.
INVIO OPERE – Dovranno pervenire al seguente indirizzo:


JEAN SPIZZO – COLLET DE BOVIS – LE FOGOLAR - CONCOURS PHOTO
370.CHEMIN DE CREMAT
06200 – NICE – (Francia)
entro il giorno 10 marzo – (preferibilmente con posta Raccomandata)
L’EXPO – è in programma, con le opere prescelte dalla Giuria
** dal 3 aprile 2018 al 5 maggio 2018
** nel luogo sopra indicato
** tutti i giorni (escluso domenica) - nelle ore 09/12.30 e 14.30/19.00


LA GIURIA – francese ed italiana, sarà costituita da:
°°° Filippo Crea – foto/giornalista italiano - coordinatore Giuria
°°° Sonia Duchatel – mediatrice culturale/documentalista - Musée de la Photographie Charles Negre – Nice
°°° Cristina Franzoni - fotografa e Redattrice della Rivista Zoom
°°° Remi Tournier – Collettivo Photon di Nizza


I PREMI – Saranno assegnati tre premi ai primi tre classificati – e due premi speciali a concorrenti femminili (una francese, una italiana)
LA PREMIAZIONE – avrà luogo sabato 5 maggio alle ore 11 – Saranno proiettate le fotografie selezionate, ed il pubblico presente potrà liberamente dialogare con gli autori selezionati e con la Giuria.
ED INFINE:
*** Le fotografie non saranno restituite, e non saranno utilizzate per finalità speculative. La responsabilità dei contenuti è degli autori.
*** L’indirizzo mail sarà impiegato per opportuni aggiornamenti, e per comunicare ai concorrenti le decisioni di Giuria.
*** Per eventuali chiarimenti indirizzarsi a tournier.rem@gmail.com
*** Grazie per la vostra disponibilità