lunedì 30 luglio 2018

BANDO PER ARTISTI 2018-2019

BANDO PER ARTISTI 2018-2019

SI SELEZIONANO I 5 PARTECIPANTI AL PROGRAMMA ANNUALE DI WORKSHOP CON RESIDENZA ED EVENTI ORGANIZZATO DA GAM E FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE


La Fondazione Spinola Banna per l’Arte e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in seguito agli ottimi risultati raggiunti nelle due passate edizioni, concludono il progetto di collaborazione triennale lanciando il bando di selezione per 5 giovani artisti. L’edizione 2018-2019 del programma annuale di workshop con residenza ed eventi dedicato ad artisti under 35 attivi sul territorio nazionale e internazionale si propone come occasione di riflessione e bilancio, tesa a ricondurre l’attenzione dell’arte alla dimensione del momento creativo, alla possibilità espressiva che si sprigiona dal confronto dell’artista con sé stesso e con l’opera.

Il progetto conferma per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra due eccellenze culturali del territorio piemontese, un’istituzione pubblica e una privata, GAM e Fondazione Spinola Banna per l’Arte che continuano a proporsi come luoghi di scambio d’idee, di sperimentazioni e verifiche, trovando espressione, anche per l’edizione 2018-2019, in workshop, conferenze, performance, e in una esposizione e pubblicazione finale. Si consolida così la formula di residenza dedicato a giovani artisti, inaugurata nel 2016/17 con il progetto Atlante Energetico di Elena Mazzi, primo artista tutor, e proseguita nel 2017/18 con IperPianalto di Andrea Caretto e Raffaella Spagna.

Attraverso un progetto condiviso, il tema è proposto da un artista individuato da entrambe le istituzioni in qualità di tutor. L’artista è invitato a tracciare le linee guida e un piano di lavoro da svolgersi tra l’autunno e la primavera in entrambe le sedi.

workshop con residenza saranno programmati in 3 momenti: il primo destinato alla conoscenza fra tutor e partecipanti, alla ricerca e all’analisi del tema tracciato dal tutor, con l’intervento di esperti internazionali, il secondo mirato alla verifica dei progetti elaborati dai partecipanti, per terminare infine in un terzo con la pubblicazione di un volume e l’allestimento di una mostra presso la Fondazione Spinola Banna per l’Arte. Inoltre, durante tutto il corso dell’anno si alterneranno in GAM attività e conferenze che daranno modo agli artisti selezionati di confrontarsi con esperti e studiosi di diverse discipline.

Il comitato di selezione che seguirà ogni fase del programma è composto da Riccardo Passoni ed Elena Volpato per la GAM, Gianluca Spinola, Luisella Molina e Francesca Doro per la Fondazione Spinola Banna per l’Arte.

Per l'anno 2018/19 l’artista tutor invitato è Maria Morganti
con il progetto dal titolo Diari tra diari.

                                                 
MARIA MORGANTI (Milano 1965) Ha vissuto qualche anno a New York e ora vive a Venezia
Il suo lavoro mette al centro della propria pratica l'esperienza del colore, inteso come materia e traccia dell'esistenza. Le sue opere sono sedimentazioni di tempo e si manifestano come diari cromatici. Ciò che produce quotidianamente nell’isolamento dello studio attraverso un ritmo preciso, un colore al giorno, viene messo successivamente in relazione con l’esterno, con altre realtà, nel tentativo di innescare un contatto tra la propria interiorità e lo spazio condiviso.
Il confronto con gli artisti è stato sempre molto importante e intenso: ha frequentato studi, condiviso spazi di vita e di lavoro, ha partecipato a residenze e curato laboratori. Dal 2002 al 2012 ha coordinato a Venezia, prima nel suo studio e poi alla Fondazione Bevilacqua La Masa, gli Incontri del mercoledì". Nel 2007 ha curato un laboratorio al DOCVA Via Farini a Milano e nel 2012 ha condotto il laboratorio intensivo di Visual Knowledge per il Corso Magistrale CLASAV dell’Università IUAV di Venezia.
Maria Morganti considera “fare mostre” come una parte complementare del processo creativo. Ciò che produce in solitudine nello studio si mette in relazione con altri spazi, riattivandosi sempre in maniera diversa e producendo ogni volta un senso nuovo. Dal 1983 ha esposto in Italia e all’estero in spazi privati e pubblici ufficialmente destinati all’arte e non, uscendo in alcuni casi anche all’aperto.
La prima mostra personale istituzionale è stata curata da Angela Vettese alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia nel 2006. Da allora le sono state dedicate diverse mostre in musei ed istituzioni tra le quali Via Farini, Leporelli, a cura di Milovan Farronato, Milano, 2007; Diario cromatico a cura di Chiara Bertola, Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2008; Museo di Castelvecchio, L’unità di misura è il colore a cura di Chiara Bertola, Verona, 2010; Casa Testori, Giardini squisiti con Massimo Kaufmann, Novate Milanese (MI), 2014. Nel 2017 ha inaugurato un’installazione permanente a cura di Chiara Bertola nella caffetteria di Mario Botta per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Ha partecipato a numerose mostre collettive, tra le più recenti:  L’emozione dei colori nell’arte, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato, Elif Kamisli, GAM/Castello di Rivoli, Torino, 2017; Èdra, tutta l’Italia è silenziosa, Reale, a cura di Davide Ferri, Accademia di Spagna, Roma, 2015; Autoritratti, Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea, a cura (tra le altre) di Francesca Pasini, MAMbo, Bologna, 2013; La fortezza plurale dell’arte, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Umberto Palestini, Fortezza Borbonica, Civitella del Tronto, 2012; Quadriennale, Roma 2009.
Ha progettato diversi libri d'artista e altri generi di pubblicazioni che considera come luoghi in cui condividere esperienze con altri. Nel 2018 sono stati pubblicati due libri: una Monografia a cura di Stefano Arienti; Pondus, 100 Copie Edizioni e Nel buco, Les Cerises Edizioni, un libro d'artista per bambini. Nel 2017 ha collaborato con Jean-Luc Nancy in Il colore succede, non si provoca ”, Corraini Edizioni; nel 2016 con il figlio Piero Pes in Mi aiuti a capire cosa sto facendo?, Fortino Editions; nel 2014 con Matteo Nucci in I diari di Via dell’Oca e di Via della Penna e nel 2006 con Barry Schwabsky in Storia di un quadro, Corraini Edizioni. Del 2010 è Un diario tira l’altro”, Corraini Edizioni.

PROGRAMMA

·         Dal 15 al 20 ottobre 2018: primo laboratorio con residenza presso Fondazione Spinola Banna per l’Arte
18 ottobre ospite Cristina Baldacci
19 ottobre ospite Luca Pes
20 ottobre visita al Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso di Torino – sezione Museo di Antropologia ed Etnografia

·         4 novembre presso FLAT Fiera Libro Arte Torino: presentazione del progetto annuale 2018/19 Diari tra diari e visita guidata con la curatrice Elena Volpato alla mostra di Dieter Roth
·         23 gennaio 2019 presso GAM: Cristina Baldacci (curatrice) in conversazione con un artista della scena internazionale che ha lavorato con formule diaristiche.
·         13 febbraio presso GAM: Conferenza di Nadia Fusini (critica letteraria, saggista, traduttrice e scrittrice)
·         6 o 13 marzo presso GAM: Conferenza di Roberto Beneduce (Psichiatra/Antropologo)
·         Marzo/aprile Conferenza sulla forma diaristica in musica (relatore in via di definizione) presso la GAM 
·         Dall’8 al 12 aprile secondo laboratorio con residenza presso Fondazione Spinola Banna per l’Arte (sarà presente l’artista e curatore Stefano Arienti per contributo e tutoring su finalizzazione progetto e mostra)
·         13 aprile visita alla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale presso Pieve di Santo Stefano (Arezzo - Toscana)
·         6-7 giugno allestimento esposizione finale presso Fondazione Spinola Banna per l’Arte
·         8 giugno inaugurazione esposizione e presentazione della pubblicazione presso Fondazione Spinola Banna per l’Arte

CANDIDATURE

Per partecipare al presente bando si richiede di inviare una documentazione cartacea o digitale composta da:

-       un curriculum aggiornato;
-       una selezione di massimo 10 lavori;
-       un artistic statement;
-       una lettera di motivazione.

Tale documentazione dovrà essere inoltrata entro e non oltre il 19 settembre 2018, pena la non considerazione della stessa, al seguente indirizzo e-mail o indirizzo postale:


indirizzo postale (indicando sulla busta “Candidatura Bando Diari tra Diari”): GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea - Via Magenta 31, 10128 Torino

Per la partecipazione al bando è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese scritta e parlata e la massima serietà.
A ciascuno dei cinque artisti selezionati viene richiesta una quota di compartecipazione pari a € 200.
I partecipanti saranno valutati dal Comitato di Selezione, che individuerà cinque artisti.
Gli artisti selezionati saranno ospiti durante i periodi di residenza (per vitto e alloggio) nell’edificio rurale della tenuta sede della Fondazione Spinola, che è stato convertito in uno spazio polifunzionale che contiene camere, studi, open space e sala espositiva messi a disposizione degli artisti in residenza.
A ciascuno dei cinque artisti selezionati verrà riconosciuto a titolo di rimborso spese per viaggi e produzione opere un importo massimo di € 2200 lordi che sarà corrisposto in due tranche tramite bonifico bancario, previa accettazione da parte dei partecipanti del contratto di partecipazione al progetto.


Fondazione Spinola Banna per l'Arte
Frazione Banna 1, 10046 Poirino, Torino

Presentazione del libro "LEI. Vivian Maier" di Cinzia Ghigliano


Presentazione del libro

"LEI. Vivian Maier", di Cinzia Ghigliano



domenica 5 agosto 2018 alle ore 11


Pinacoteca Civica di Camo

Piazza Municipio 1 - Camo (Cuneo)


Per informazioni: tel. 0141840100 - 3493389360 / comune.camo@libero.it






[dal comunicato stampa]

Domenica 5 agosto h. 11 presso la Pinacoteca Civica di Camo (CN) presentazione del libro “LEI. Vivian Maier” di Cinzia Ghigliano più l’esposizione di 16 tavole illustrate per il pictures book omonimo, pubblicato da Orecchio Acerbo e vincitore nel 2016 del premio Andersen, dedicato alla figura misteriosa e affascinante di Vivian Maier.
Tata di professione e fotografa per vocazione, Vivian Maier non ha lasciato parole dietro di sé.
Ha lasciato immagini. Non ci sono taccuini o diari nei suoi scatoloni ma solo pochi appunti, bigliettini, titoli di viaggio, qualche indirizzo.
Oggetto negli ultimi anni di un lavoro di riscoperta che ne ha portato alla luce l’immenso archivio di scatti Vivian Maier è oggi riconosciuta come una delle massime esponenti della cosiddetta “street photography”.
Era una donna enigmatica, «portava camicie da uomo, imprecava in francese, conosceva a memoria tutti i racconti di O. Henry, camminava come un uccello. E così, come un trampoliere dalle lunghe gambe, ha attraversato il suo tempo fotografandolo».
Pare avesse scelto di fare la bambinaia proprio per lavorare spesso all’aperto e avere tempo libero da dedicare alla sua passione- ossessione. Attratta com’era dalla vita di strada, spesso si avventurava con i bambini che aveva in carico nei sobborghi della Grande Mela: la comunità afroamericana, le nuove architetture che prendevano il posto di quelle vecchie, mani di innamorati intrecciate dolcemente, poliziotti, ragazzi, fanciulli e senzatetto sono tra i soggetti che sceglieva tentando di catturare l’intensità dell’attimo fuggente e, contemporaneamente, l’enorme cambiamento in atto nella società americana del tempo.

Cinzia Ghigliano nei disegni non riproduce le foto di Vivian Maier, le interpreta; scompone e monta in modo nuovo, facendo incontrare sui fogli bambini che non erano nella stessa foto, passanti che non si erano incrociati, una suora bianca e un ragazzo nero a cavallo. A tenerli legati non c’è l’attimo reale in cui è stata scattata la foto ma lo sguardo di Vivian Maier su di loro. A quello sguardo, inquieto e indulgente, Cinzia Ghigliano dedica il suo bellissimo racconto.

Tra le poche fumettiste italiane - madre delle indimenticabili Nora e Solange - Cinzia Ghigliano ha collaborato con importanti testate, da “Linus” a “Il corriere dei piccoli”, esplorando però sia l’illustrazione, in particolare nell’editoria per ragazzi, sia la pittura, sempre con grande successo, testimoniato dal premio “Yellow Kid” al Lucca Comics, il premio “Andersen” per la divulgazione scientifica, e più di recente dai premi “Gigante delle Langhe” e “Caran D’Ache”. Oltre al premio “Andersen 2016” per il miglior libro fatto ad arte "Lei. Vivian Maier" si è aggiudicato il il premio “Leggimi forte” assegnato dai ragazzi di varie scuole italiane.

Quando non disegna o dipinge, insegna illustrazione e fumetto presso l’Accademia Pictor di Torino.
Le tavole della mostra sono tratte dal libro “Lei. Vivian Maier” pubblicato da Orecchio Acerbo.



sabato 28 luglio 2018

Le Stagioni del Vino di Maupal a Barolo




CS

Il paesaggio vitato fuori, la produzione vinicola e la sua divulgazione all’interno della cantina: a partire dal 6 giugno prossimo è aperta al pubblico la mostra permanente “Le Stagioni del Vino” con i disegni realizzati dal noto street artist italiano Maupal. Dedicati a Vite Colte e realizzati appositamente per il percorso di visita, i disegni sono otto e ripercorrono, con stile allegramente pop e con intento formativo, le diverse fasi della vinificazione: pigiatura, vinificazione in bianco, vinificazione in rosso, fermentazione malolattica, maturazione in botte grande, maturazione in botte piccola, spumantizzazione con metodo Martinotti (Charmat), spumantizzazione con metodo Classico (Champenoise).
Il percorso, della lunghezza totale di quasi un chilometro, si arricchisce inoltre della mostra fotografica dei viticoltori con otto pannelli a loro dedicati mentre operano in vigneto in otto momenti dell’anno diversi: dalla potatura alla legatura, palizzatura, controllo dell’allegagione, sfogliatura, diradamento, vendemmia e vendemmia tardiva.
Il percorso dalla Sala dei Nebbioli o della tradizione, alla cantina tecnologica (che ospita le vasche di fermentazione e stoccaggio) e alla Sala delle Barbere (anche detta delle barriques) e si conclude all’interno della Sala Imbottigliamento.
Un calice di Vite Colte degustato in Enoteca chiude nel più elegante e sobrio dei modi un’esperienza profondamente, autenticamente piemontese.



Le stagioni del vino, presso le Terre da Vino in via Bergesia 6 Barolo
http://www.vitecolte.it
Orario di visita dalle 10 alle 18 con prenotazione accoglienza@vitecolte.it o tel. 0173 564611

I tarocchi dell'Officina delle arti



Per la stagione estiva l'Officina delle arti in corso Giovanni XXIII n. 24/c - Cuneo presente una serie di tarocchi stampati a mano per le edizioni Nerofumo 













Giardino Digitale. Luci sulle cave a Montemale



Segnaliamo questa iniziativa che si svolgerà a Borgata Liretta a Montemale, tutti i dettagli nel sito TerradelCastelmagno.

Una settimana di lavoro condiviso sulle Laouziere, le cave di ardesia di San Pietro Monterosso attraverso quattro linguaggi artistici digitali (fotografia, grafica, videomaking e sound design): è questo l'esperimento proposto dall'associazione noau I cultura del territorio in collaborazione con l'Ecomuseo Terra del Castelmagno e l'associazione La Cevitou.

Giardino Digitale. Luci sulle cave, percorso artistico-formativo rivolto ad appassionati e amatori delle quattro discipline (non sono richieste competenze specifiche pregresse), si svolgerà nella borgata Liretta di Montemale (Cuneo) da mercoledì 5 a domenica 9 settembre. I corsi saranno tenuti da Sandro Bozzolo (videomaker), Filippo Armellin (fotografo), Simone Sims Longo (sound designer) e Giulia Toscano (grafica), quattro artisti che, grazie alla loro esperienza, imposteranno il ciclo di insegnamento tramite obiettivi funzionali all'apprendimento e allo svolgimento del lavoro laboratoriale comune.

Il lavoro prevede focus formativi sulle quattro discipline, durante i quali i partecipanti lavoreranno in stretto contatto con i formatori, e momenti di laboratorio comuni, nei quali tutti i partecipanti lavoreranno sulla definizione dell'esito della summer school, ovvero la creazione di un allestimento site specific capace di valorizzare il tema oggetto della ricerca, ovvero le Laouziere, che tra il XVII e il XX hanno rappresentato un nucleo fondamentale nella vita lavorativa e sociale della valle Grana. L'allestimento sarà fruibile a partire dall'autunno presso l'Ecomuseo Terra del Castelmagno a San Pietro Monterosso.
Nelle serate di giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 settembre il b&b Liretta ospiterà una serie di eventi culturali aperti al pubblico (proiezioni e concerti, calendario in via di definizione) con l'obiettivo di ampliare le ricadute del progetto e contribuire alla contaminazione creativa della valle Grana. 

Di seguito è possibile consultare la call completa. La summer school verrà attivata al raggiungimento di dodici iscritti; le iscrizioni sono aperte fino a domenica 12 agosto e si possono effettuare scrivendo una mail a ass.noau@gmail.com indicando la disciplina di cui si intende seguire il corso. Sono tre i pacchetti disponibili: corso e pensione completa presso il b&b Liretta (€ 400), corso, pasti e pernottamento in tenda (€ 300) e solo corso (€ 200).

venerdì 27 luglio 2018

Costruzioni 2018


COSTRUZIONI 2018

a cura di Claudio Lorenzoni 


3-6 agosto 2018

Spazi Civici Museo a Cielo Aperto di Camo 

Camo (Cuneo)


ingresso libero




[dal comunicato stampa]

Con il progetto #COSTRUZIONI Artisti in Residenza il Museo di Camo in questi ultimi cinque anni ha voluto sviluppare una nuova modalità di intendere la relazione tra artista e territorio. Il progetto è scaturito dall’esigenza di porre l’artista al centro dell’attività museale, sostenendolo in tutte le sue fasi, da quella creativa a quella espositiva, con l’obiettivo poi di favorire lo scambio di esperienze tra artisti che operano nel contesto nazionale/internazionale e le realtà locali. Per l’edizione di quest’anno (3-4-5-6 agosto) sono stati invitati il designer Alberto QUAZZO che oltre ad esporre le sue ultime creazioni realizzerà un concept site specific, il fotografo Paolo VERGNANO che inaugurerà la rassegna con la sua personale fotografica in Pinacoteca (Le stanze delle Meraviglie sabato 4 h. 18 in Pinacoteca) Francesca DONDOGLIO che dipingerà open air su lamiera, gli scultori Daniele ALETTI e Daniela M. GUGGISBERG che esporranno open air presso il Giardino dell’arte le loro opere, l’illustratrice Cinzia GHIGLIANO che presenterà il graphic novel dedicato alla fotografa Vivian Maier oltre ad esporre le 16 tavole originali del libro (Lei. Vivian Maier domenica 5 h. 11 Pinacoteca) e Tiziana MENEGAZZO che realizzerà le installazioni “Take care” presso il Bricco delle Allodole e “Solo il vento lo sa” (domenica 5 dalle h.9 in Piazza Municipio). 









lunedì 23 luglio 2018

ALCHIMIE – Trasformazione e Ricerca




Inaugura sabato 28 luglio, alle ore 18.00, la mostra
“ALCHIMIE – Trasformazione e Ricerca” al Filatoio di Caraglio.

Il progetto ALCHIMIE nasce dall'intento di tre artisti operanti nel cuneese - Elena Arnaudo, Valeria Fissore Borghi e Agostino Crosetto - di esprimere graficamente aspetti relativi al legame personale con la realtà e le relazioni umane. 
Ciascuno con il proprio stile, ha dato vita a soluzioni interpretative che generano nuovi rapporti fra simbologia, grafia e colore.

Nelle opere di Agostino Crosetto i numeri si compongono in paesaggi magici con disposizione quasi caotica pur mantenendo la convergenza rigorosa dei risultati matematici.
In Elena Arnaudo i ricordi affiorano in maniera sobria ed eterea. I colori si mescolano su linee indefinite: una trama sottile lega il presente alle personali sensazioni emotive diluite nel tempo.
Le immagini di Valeria Fissore Borghi raffigurano l’individuo in evoluzione sensitiva e relazionale. Nei suoi quadri la ricerca di consapevolezza conduce a trascendere l'ordinario per approdare a interpretazioni più profonde.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal giovedì al sabato, dalle 14.30 alle 19.00, e la domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00, fino a domenica 23 settembre.

Enti promotori: Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio e Comune di Caraglio
Con il sostegno di Compagnia di San Paolo        

Sabato 28 luglio, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà presente una Delegazione dell'Associazione Opera Principessa di Piemonte che premierà con un Attestato di Benemerenza Elena Arnaudo e Valeria Fissore Borghi per il loro impegno artistico.

Seguirà piccolo rinfresco.

Terme di Lurisia tra Oriente e Occidente


Terme di Lurisia tra Oriente e Occidente

Mostra d’arte di Fiorenza Bucciarelli e Dino Miglio



28 luglio - 26 agosto 2018









[dal comunicato stampa]

Non solo spettacoli e incontri. La ricca estate delle Terme d Lurisia si colora con le opere d’arte e di design della mostra “Gilets et Tableaux. Oriente e Occidente Trame Preziose”, che rimarrà esposta nel Salone delle Terme di Lurisia dal 28 luglio al 26 agosto. In sala le opere di Fiorenza Bucciarelli e Dino Miglio, sodalizio artistico attivo da diversi anni, con alle spalle numerose esposizioni in Italia e all’estero.

Bucciarelli e Miglio s’incontrano alla Scuola Libera del Nudo all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove inizia la loro collaborazione artistica. Fiorenza Bucciarelli, non è solo pittrice, ma anche pianista, docente al Conservatorio "A.Vivaldi" di Alessandria e direttore artistico di rassegne musicali di rilievo. Dino Miglio è una personalità poliedrica: pittore, incisore, illustratore e grafico, vive e lavora a Novara.

Tema ricorrente delle loro opere e della loro ricerca artistica è il nudo femminile: sensuale, raffinato, esotico esaltato da una linea nitida e utilizzato dai due artisti per reinterpretare in chiave moderna soggetti celebri della storia dell’arte.

La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì (8-13; 15-18) sabato (8-18) e domenica (10-18). Ingresso libero



venerdì 20 luglio 2018

Creatività in Valle Stura


CREATIVITA' IN VALLE STURA



25 luglio - 12 agosto 2018
inaugurazione mercoledì 25 luglio 2018 - ore 17


Palazzo Borelli

Demonte (Cuneo)



[dal comunicato stampa]

Mercoledì 25 luglio alle ore 17, nelle Sale espositive di Palazzo Borelli in Demonte, verrà inaugurata la mostra "CREATIVITA' IN VALLE STURA" che vedrà impegnati numerosi valligiani che, amatorialmente, si dedicano a creare forme d'arte, le più svariate; fino al 12 agosto 2018.





martedì 17 luglio 2018

Artemis



Venerdì   20 luglio   alle   ore 21,00   presso   l’ Art Gallery La Luna ,   Via   Roma   92,   Borgo   San Dalmazzo (Cn), si terrà la sfilata degli abiti d’arista della linea “Artemis”. 

Sarà un’occasione per vedere i vestiti della nuova collezione 2018, disegnata dalla stilista borgarina Eleonora Calvo e dipinti dagli artisti Italo Bolano, Cesare Botto, Paola Malato e Silvio Rosso. 

Sempre nell’ambito della sfilata si potranno ammirare gli abiti della stilista cuneese Elisa Ceccotto.

Come cornice alla sfilata, la mostra dedicata al fumetto “L’avventura e il magico mondo di Cronaca di Topolinia” che resterà visitabile fino al 29 di luglio. Alla serata sarà presente l’arista Lorenzo
Balocco che realizzerà dal vivo opere d’arte ispirate all’evento stesso.

Vi aspettiamo numerosi. 
Per info 339.7108501 info@artgallerylaluna.com

La Carmen a Villa Torre Acceglio di Cuneo





[dal comunicato stampa]

Domenica 22 luglio ore 20.45 nella Sala G.F. Ghedini di Villa Torre Acceglio il regista nostro concittadino Nicola Berloffa presenterà la sua "mise en scène" della CARMEN.

L'esecuzione a/v proporrà l'opéra-comique di Bizet rappresentata con la sua regia l'8 luglio 2017 all'Opera di Rennes con il seguente cast:

Carmen: Julie Robard-Gendre
Don José: Antoin Belanger
Escamillo: Regis Mengus
Micaela: Marie-Adelaine Henry
Zuniga: Hugo Rabec
Morales: Jean-Gabriel Saint-Martin
Frasquita: Marie-Benedicte Souquet
Mercedes: Sophie Pondjiclis
La Dancaire: Pierrick Boisseau
Le Remendado: Olivier Hernandez

Orchestre Symphonique de Bretagne
Direttore: Grant Llewellyn

Coro dell'Opera di Rennes
Direttore: Gildas Pungier

Maitrise de Bretagne
Direttore: Jean-Michel Noel

Ingresso libero

Villa Torre Acceglio, via torre Acceglio 59, fraz. Madonna delle Grazie, Cuneo







Nuovi appuntamenti a Rittana


presso l'ex canonica, incontro con l'artista
Marco Porta, seconda tappa di PIA' D'ARTISTA

martedì 17 alle ore 20,30 

Ieri Marco Porta a piedi è giunto da Demonte a Moiola dove si è fermato a lavorare e alle 20,30 si è intrattenuto presso il circolo Saben con residenti e altre persone interessate giunte da fuori, tra le quali l'artista Giovanni Mattio, Davide Arneodo di Coumboscuro, Paolo Laguzzi, che ha collaborato al progetto individuando i vecchi sentieri da percorrere. L'artista è stato accolto da Loris Emanuelha (sindaco di Moiola) che con Giacomo Doglio ha illustrato motivazioni e finalità del progetto. Nella mattinata di martedì 17 si avvierà verso Rittana, la seconda tappa del suo viaggio dove incontrerà la comunità locale presso la ex Canonica alle 20,30
Poi sarà la volta di Valloriate (mercoledì 18 presso la palestra comunale di arrampicata), diGaiola (giovedì 19 presso il centro Polifunzionale di La Gramigna) ed infine di Roccasparvera(venerdì 20 presso il forno La Fame)







proiezione del film di Katia Bernadi
FUNNE - Le ragazze che sognavano il mare

per il ciclo Memoria della storia e della cultura apina

sabato 21 luglio 2018 alle ore 21 


 piazzetta del Municipio di Rittana






[dal comunicato stampa]

La storia di un gruppo di “ragazze ottantenni” di un paesino di montagna che decidono di andare al mare. Un bellissimo film, poetico, commovente e divertente sulla forza delle donne.

Le “funne”, che in trentino significa “donne”, sono le protagoniste di questo film che narra la poetica storia di dodici "ragazze ottantenni" e del loro sogno di vedere il mare. Un giorno, in occasione del ventennale del circolo dove si ritrovano, a una di loro viene un’idea: perché non andare tutte insieme al mare visto e considerato che molte non ci sono mai state? Comincia così l’avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare come modelle per un calendario e poi ancora, con l’aiuto di un ragazzo, avvalersi di due mezzi, a loro del tutto ignoti: di facebook e del crowdfunding.

Katia Bernardi ha realizzato un film che ci parla di donne viste da una donna. Gli uomini non mancano (il fotografo, il ragazzo che propone loro l'idea vincente) ma quello che conta solo le dinamiche del gruppo, le storie personali, la voglia di mettersi in gioco. Non è un ritratto solo idilliaco quello che viene delineato. Ci sono anche i contrasti, i ripensamenti, la voglia di lasciar perdere ma nei volti, spesso ripresi con piani molto ravvicinati, ogni singola ruga di una pelle che non ha mai conosciuto i cosmetici ha qualcosa da raccontare. C'è chi è stata (come si diceva un tempo) “a servizio” in precocissima età; chi ha perso il coniuge molto presto; chi si dice scherzosamente pronta a lasciarlo ora se incontrasse un uomo ricco. Il mare e l'isola croata che venera la Madonna della Neve, sono là che le attendono ma in fondo, come canta Max Pezzali (anche se loro gli preferiscono Gianni Morandi): "L'importante è il viaggio e non dove andrò". Katia Bernardi ci racconta proprio il “viaggio”, il percorso che le porta alla meta. Ci mostra anche come la collaborazione tra chi è memoria del passato ma non ha rinunciato al futuro (le funne) e chi il futuro se lo sta costruendo (il ragazzo che le aiuta nel trovare la soluzione) sia ancora vincente in questa società che tende ad annullarlo. (dalla recensione di Giancarlo Zappoli, gennaio 2017)



sabato 14 luglio 2018

Michele Pellegrino. Una parabola fotografica

Michele Pellegrino 

Una parabola fotografica



20 luglio - 30 settembre 2018
inaugurazione giovedì 18 luglio alle ore 18
orari: da martedì a domenica dalle 15.30 alle 18.30

Complesso monumentale di San Francesco
via Santa Maria 10 - Cuneo





La Fondazione CRC presenta, da mercoledì 18 luglio a domenica 30 settembre presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, con la collaborazione del Comune di Cuneo, la mostra Michele Pellegrino. Una parabola fotografica, a cura di Enzo Biffi Gentili. L’esposizione è un'antologica dedicata al fotografo cuneese Michele Pellegrino che ripercorre 50 anni di carriera.

La mostra è stata realizzata grazie alla donazione dell’intero archivio fotografico da parte di Michele Pellegrino alla Fondazione CRC che, nell’ambito del progetto Donare - Rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo, intende rafforzare lo spirito di condivisione nella comunità della provincia di Cuneo custodendo i tesori che vengono donati e promuovendo nuove opportunità di donazioni.

Il titolo della mostra trae ispirazione da una riflessione di Cesare Pavese, l’illustre scrittore cuneese del quale quest’anno ricorre il 110° anniversario dalla nascita. In una lettera del 1949, pubblicata nella raccolta Lettere 1926 - 1950 (Einaudi 1968), Pavese, riferendosi al suo romanzo Paesi tuoi, afferma: " L'opera è un simbolo dove tanto i personaggi che l'ambiente sono mezzo alla narrazione di una paraboletta, che è la radice ultima della narrazione e dell'interesse: il 'cammino dell'anima' della mia Divina Commedia".

Le parole di Cesare Pavese diventano una sorta di guida d'eccezione della mostra accompagnando il visitatore tra le immagini esposte: come in un gioco di specchi è il celebre scrittore a illustrare il lavoro di Pellegrino e non viceversa. Entrambi gli artisti sono accomunati dall’insofferenza verso l’etichetta di narratori realisti e naturalisti data da molti critici, quando è invece l’ottica simbolica a dirigere le loro trame artistiche.
"Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratore realista, specializzato in campagne e periferie..." così lo stesso autore, parlando in terza persona, si difende dalle accuse dei critici nella sinossi redatta per i Dialoghi con Leucò (Einaudi, 1947).

Il percorso espositivo comprende 75 fotografie suddivise in 19 sezioni monotematiche e prende avvio dalla navata della ex Chiesa di San Francesco per terminare nelle cappelle, in un viaggio che parte dai ritratti dei contadini degli anni ’70, sino ai paesaggi montani dagli anni ’80 a oggi.


Valle Stura, 1989 | PH Michele Pellegrino 

Nelle fotografie degli anni ’70 i soggetti rappresentati sono “anacronistici”, residenti in un limbo temporale che li separa dal giogo della quotidianità. Si tratta di mezzadri della pianura e di montanari  resistenti sulle alture delle Langhe, frati e suore di clausura. Personaggi fuori dal tempo, raffigurati come fossili antropologici.
Proprio i frati e le suore di clausura sono i protagonisti della sezione Padri e sorelle , dedicata agli 8 anni, dal 1972 al 1980, in cui Michele Pellegrino, credente, seppur non osservante, appassionato di letture filosofiche e teologiche, si è dedicato a ritrarre questi personaggi che per propria scelta vivono al di fuori della società e della storia. È una missione fotografica unica nel suo genere, originata dall’interesse verso queste scelte di radicalità spirituale ed esistenziale. L’importanza della sua ricerca è tale che nell’abside della ex chiesa di San Francesco è ospitato Il trittico mistico , una composizione di tre grandi foto conventuali.

Dagli anni ’80 le fotografie di Pellegrino vedono via via scomparire la figura umana, trasformandosi in immagini inanimate e difficilmente databili. Gli adorati paesaggi montuosi e, più raramente, marini, diventano i soggetti scelti dal fotografo. Luoghi in cui l’unico vissuto è quello minerale, in lentissima e impercettibile evoluzione. Le sue vette, soprattutto quelle più “tenebrose”, privilegiate in questa mostra, rinviano al tempo stesso al sublime e all’eremitico. Pellegrino si dimostra egualmente straordinario quando fotografa interi paesi del cuneese, luoghi che sembrano disabitati, infestati da oscure presenze che rimandano al neogotico e al fantasy.

L’interpretazione della realtà in Pellegrino si accosta al senso ultimo dell’opera del citato Pavese, una visione simbolica e metafisica del mondo che lo circonda, una concezione quindi, quella di Pellegrino, della fotografia come allegoria.

La mostra sarà accompagnata da Storie , una speciale monografia sull'intera opera di Pellegrino edita da Skira con testi critici redatti da Enzo Biffi Gentili e Walter Guadagnini.


Biografia Michele Pellegrino
Michele Pellegrino è nato il 1° febbraio 1934 a Chiusa di Pesio in provincia di Cuneo e ha avuto una vita piuttosto movimentata. Da bambino ha vissuto gli anni difficili e travagliati della guerra. A nove anni, da giugno, appena finita la scuola, fino all’inizio del seguente anno scolastico, è andato come servitore in una cascina. La paga pattuita era mezzo sacco di castagne e mezzo sacco di patate. Erano tempi difficili e in famiglia tutti dovevano contribuire. Il lavoro di pastore fu l’inizio di molti altri mestieri. Poi l’innamoramento per la fotografia, fino a quel momento un universo sconosciuto. Per Pellegrino fu l’inizio di una nuova vita. Autodidatta assoluto, senza la minima idea di cosa concretamente fosse e a che cosa servisse la fotografia, incominciò a fare le cose che fanno tutti i fotoamatori, e aprì un piccolo laboratorio per servizi e sviluppi su commissione. Poi, sentendo l’esigenza anche di un lavoro più creativo, autonomo e personale, si guardò intorno e decise di fotografare il mondo che conosceva meglio, quello della montagna. Erano gli anni dell’“esodo”. La montagna si spopolava, la gente era abbandonata da tutti e l’unica possibilità per loro era migrare verso la pianura, la città, la fabbrica. Dopo i primi goffi tentativi, Pellegrino si rese conto che raccontare per immagini non era così semplice, ma da montanaro testardo non si arrese e nacque così Il profondo Nord. Un’indagine a tappeto su quasi tutte le vallate del Cuneese. Seguirono altre storie, spesso con argomenti diversi tra loro. Pellegrino ha sperimentato quasi tutti i generi fotografici, non si è mai fatto mancare niente. Pur avendo fatto mostre importanti in Italia e all’estero ha sempre privilegiato il libro. Ne ha pubblicati circa trenta.


Informazioni pratiche
Michele Pellegrino, una parabola fotografica
Luogo: Complesso monumentale di San Francesco via Santa Maria 10 Cuneo
Orari: dal martedì alla domenica alle ore 15.30 - 18.30. Lunedì chiuso.
Ingresso libero.























Reportage fotografico di Domenico Olivero