martedì 29 aprile 2025

OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro

nuova rassegna promossa dall'Associazione culturale grandArte

un articolato programma espositivo dedicato alla spiritualità nell’arte contemporanea

la rassegna prenderà il via venerdì 9 maggio 2025 alle ore 17.30, con l’inaugurazione simultanea delle mostre:

INTROITUS - PRESAGI DELL’ALTROVE - SEGNI SCARTI SIMULACRI (Palazzo Santa Croce, Cuneo)

CONTRAPPUNTO - QUATTRO VISIONI IN DIALOGO (Palazzo Samone, Cuneo)


[dal comunicato stampa]

L’associazione culturale grandArte da il via alla rassegna “OMG - grandArte 2025-2026 - I confini del Sacro”, che si propone di indagare il tema della spiritualità a>raverso l’arte contemporanea. Il programma, che coinvolgerà numerose località della provincia di Cuneo nel biennio 2025-2026, si apre con l’inaugurazione  simultanea di due mostre:  INTROITUS - PRESAGI DELL’ALTROVE - SEGNI SCARTI SIMULACRI, a Palazzo Santa Croce; CONTRAPPUNTO - QUATTRO VISIONI IN DIALOGO, a Palazzo Samone (piano primo). L’inaugurazione si svolgerà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 17.30 nel corEle di Palazzo Samone (via Amedeo  Rossi 4, Cuneo). A seguire, il pubblico potrà visitare liberamente entrambe le esposizioni, ad ingresso gratuito. Le mostre godono del patrocinio del Comune di Cuneo e del sostegno della Fondazione CRC. 
Per informazioni: info@grandarte.it – www.grandarte.it 































lunedì 28 aprile 2025

Rigenerazione Rittana






Rittana festeggia San Mauro, il proprio Santo Patrono nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 maggio 2025.

Per l’occasione avrà luogo un evento atteso da molto tempo: Domenica 4 maggio 2025 alle ore 16,30  verranno inaugurate le nuove opere di rinnovamento del paese, di vera e propria rigenerazione urbana, a conclusione dei lavori di ripavimentazione di tutte le vie interne e di ristrutturazione della ex Casa Canonica, ora Centro Civico e Culturale. Nell’edificio sarà anche inaugurata l’installazione permanente dell’artista Cristian Ciamporcero dal titolo NUSEITI D’ICI’, dedicata a tutti gli abitanti di Rittana.

I lavori di ripavimentazione e di ristrutturazione della ex Casa Canonica sono stati realizzati grazie alla Regione Piemonte, mediante i fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 con due specifiche misure che contemplavano il miglioramento delle opere di urbanizzazione e delle strutture culturali e ricreative nelle borgate montane al cui bando Rittana aveva partecipato fin dal 2018.

Al completamento della ristrutturazione del fabbricato che è diventato il nuovo Centro Civico e Culturale e che ha ospitato anche i nuovi uffici comunali hanno fornito un essenziale contributo le Fondazioni Bancarie Cassa di Risparmio di Torino e di Cuneo.

Le due Fondazioni, che sostengono in modo importante tutte le iniziative culturali del paese, hanno poi consentito la realizzazione dell’opera dell’artista Cristian Ciamporcero che è stata collocata all’ingresso del nuovo Comune, in un luogo dunque particolarmente simbolico dove tutti devono passare per accedere a quella che è la “casa” di tutti i cittadini.

La realizzazione di NUSEITI D’ICI’ è il frutto di una residenza in cui l’artista ha fotografato gli abitanti di Rittana e poi lavorato in post produzione sovrapponendo agli scatti la propria immagine secondo la propria  cifra stilistica. In questo modo l’installazione intende da un lato rendere omaggio a tutta la Comunità del paese e dall’altro vuole diventare il simbolo del “mettersi nei panni di un altro” e dunque rimarcare la  necessità di maggiore empatia e immedesimazione, assumere il punto di vista di chi ci sta di fronte e  condividerne la storia, superando le distanze e le diversità che spesso ci dividono. Il programma completo dei festeggiamenti di San Mauro prevede:


SABATO 3.5.2025

ORE 14.30 GARA ALLA PETANQUE A COPPIE SORTEGGIATE. Bocce vuote. PREMI: 1° rimborso spese € 140 / 2° rimborso spese € 100
3° - 4° € 60 / 5° - 8° rimborso iscrizione. ISCRIZIONE € 7. Si richiedono 64 giocatori. I premi verranno adeguati al numero di iscritti.
Vige regolamento locale. Presso il Centro della Comunità.
ORE 16.00 CELEBRAZIONE DELL’UNZIONE DEGLI INFERMI, presso il Santuario di San Mauro
ORE 21.00 SPETTACOLO NA CANSUN PER VOLTA, UN VIAGGIO NEL FOLK PIEMONTESE. Con Leo Martina, Marcel Borgogno, Franco Berrone.  Voce narrante Giovanni Oggero. Presso il Centro della Comunità


DOMENICA 3.5.2025

ORE 10.00 S. MESSA IN ONORE DI SAN MAURO PATRONO DI RITTANA. Presso il Santuario di San Mauro
ORE 15.00 VESPRI E PROCESSIONE PER LE VIE DEL PAESE
ORE 16.30 INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE DI RITTANA. Presso il Centro Civico e Culturale: la nuova Pavimentazione, Il nuovo Municipio e l’installazione NUSEITI D’ICI’ dell’artista CRISTIAN CIAMPORCERO
SALUTI, TAGLIO DEL NASTRO, BENEDIZIONE E APERTURA AL PUBBLICO
A SEGUIRE RINFRESCO E PER I PIU’ PICCOLI GONFIABILI, TRUCCABIMBI E PASSEGGIATE A CAVALLO
ORE 21.00 SERATA DANZANTE CON L’ORCHESTRA MAURIZIO E LA BAND
NEL POMERIGGIO DELLA DOMENICA SARA’ PRESENTE UN GRUPPO DI AMICI DI ANTIBES IN SFILATA CON COSTUMI STORICI VENEZIANI



Testo dello storico dell'arte Enrico Perotto 

L’altro ritratto di Cristian Ciamporcero  - “Il fotografo empatico è quello che riesce a mettersi nell’ottica dell’altro” Leonello Bertolucci*

L’intervento artistico denominato “Nuseiti d’icì”, che Cristian Ciamporcero ha condotto a partire dall’inverno 2023 in collaborazione con gli abitanti di Rittana, si configura come una particolare tipologia di esperienza performativa, fondata sull’utilizzo della tecnica del fotoritratto, a cui è seguita una successiva fase di postproduzione, per mezzo di leggere e appena percettibili interposizioni dell’immagine dell’artista, insieme a slittamenti e ad altri effetti grafici, il tutto talvolta virato in tenui gradazioni di colore seppia. Il processo trasformativo trova la sua stabilizzazione nella stampa fotografica, vera e propria opera compiuta, che si mostra all’osservatore come un atto di creazione o di svelamento di inattesi stati di alterità del soggetto originariamente rappresentato. 

Inoltre, nella loro disposizione a scacchiera sulle pareti che precedono il locale adibito a Ufficio del Centro Civico e Culturale rittanese, le riprese fotografiche in bianco e nero di ogni effigiato non si alternano con quelle in cui la medesima persona è stata rielaborata digitalmente, ma seguono un criterio distributivo apparentemente casuale, che contribuisce a conferire un valore identitario a ciascun fermo immagine, modificato o no, presente nell’insieme della composizione.

Ciamporcero, oltre a fermare sulla soglia del tempo che scorre l’intima realtà dei personaggi rittanesi, nelle sue elaborazioni digitali ci permette di cogliere anche un ulteriore significato:
accanto alle figure dei residenti, si evidenziano presenze umane esplicitamente “diverse”. 

Chi rappresentano queste immagini? Siamo sicuri di sapere chi siamo veramente? A quali e
quante identità possiamo appartenere o identificarci? A ben guardare, si è certamente di fronte ad un’attestazione dell’importanza dell’essere umano in quanto individuo in possesso
delle caratteristiche fisiche e psichiche che gli sono proprie, il quale, però, si apre al suo esterno, ponendosi in rapporto con un altro da sé, da identificare anche con la stessa figura di Ciamporcero. In primo piano, nella vita, dovrebbe esserci l’io che si fa l’altro; dunque, è importante che ci sia la disponibilità ad aprirsi e a corrispondere empaticamente con il diverso da me. E inoltre, Cristian ci dimostra visivamente che la nostra personalità non si rivela come un oggetto definito, ma si presenta come un’entità complessa fatta proprio come una cipolla: noi siamo il risultato dei nostri incontri, ovvero la somma dei contatti con le  nostre identificazioni che si sono via via stratificate e che costituiscono la nostra effettiva soggettività.

Enrico Perotto

*L. Bertolucci, Fotograforismo 46, in Id., 55 fotograforismi. Parole e illuminazioni per il
fotografo, con 10 vignette di D. Aquisti, Postcart, Roma 2017.

Cuneo ai limiti


Il limite, l'idea o l'illusione che ci sia una linea, che ci sia un di qua o che ci sia un di là; questo limite si potrà superare o forse è meglio non superarlo? starci sopra? il limite ha poi un limite a se stesso? 

Questi interrogativi mi vengono leggendo/guardando la recente pubblicazione "Cuneo ai limiti" fotografie di Pierluigi Manzone della raccolta di libri "Le memorie della città" ideata da Giorgio Olivero. 

Un progetto nato alcuni anni fa e che pian pianino sta prendendo forma, diventando testimonianza di trasformazione e percezione sul vedere/vivere il capoluogo subalpino. 

Questo è il terzo volume, pubblicazioni iniziate nel 2021 con gli scatti di Alberto Lagomaggiore raccolti sotto il titolo "Cuneo Zone di Confine" e proseguito poi con "Unboxing Cuneo" le immagini stenopeiche di Christian Grappiolo.  Ora è l'occasione di conoscere lo sguardo del fotografo Pierluigi Manzone che nasce ad Alba e portato dal destino giunge a vivere in quel di Cuneo.

La sua attenzione si pone sul confine, appunto sui limiti. Quel limite in cui si decide che le cose cambiano rispetto all'idea di quello che è prima di quel limite, un gioco di illusioni che il fotografo sa magistralmente ricreare guidandoci in "luoghi oltre", a volte anche dentro e a volte fuori dal limite del concetto di città Cuneo. 

Questi spazi hanno cose da città, ma già non sono, e hanno cose di campagna, ma così non sembrano più; sono ibridi, forme che si trasformano, anzi alcune si sono già trasformate, rispetto ai recenti scatti, quindi luoghi del divenire e del futuro, il futuro di una città che espandendosi supera/entra nei suoi limiti.

Ed è proprio questo che affascina e colpisce di questa interessante serie di scatti, il loro potenziale essere città presente ma soprattutto futura. 

In questi giorni mi è capitato di vedere su un vecchio sito un centinaio di foto della città di Cuneo negli anni '20 del secolo scorso, e alcune immagini  paiono molto simili, nonostante la distanza temporale, a quel potenziale "confine" trasformativo. 

Come allora, anche oggi, quelle/queste "periferie", sono già contaminazione fra città presente e città futura, chissà nel 2120, quale sarà il nuovo limite...  

sabato 26 aprile 2025

Le ali della Libertà – Installazioni e mostra per l’Ottantesimo della Liberazione

INIZIATIVA PARTE DEL PROGRAMMA DEL COMUNE DI CUNEO
PER LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE | 80° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE


[dal comunicato stampa]

In occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione, le classi 5ªD e 5ªF del Liceo Artistico Bianchi Virginio di Cuneo presentano il progetto artistico “Le ali della Libertà”, realizzato con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT. 

L’evento si terrà martedì 29 aprile alle ore 10.30 presso la Fondazione Peano, in Corso Francia 47, Cuneo. Il giardino botanico della Fondazione ospiterà due installazioni site-specific ideate e realizzate dagli studenti sotto la guida delle docenti di discipline plastiche e scultoree Cristina Saimandi e Carole Peia. L’inaugurazione sarà accompagnata da un atto performativo a cura degli stessi studenti.

A seguire, nelle sale interne della Fondazione, sarà aperta una mostra di opere pittoriche curata dagli insegnanti di discipline pittoriche Alessia Clema e Giorgio Giordano. La mostra sarà aperta dal giovedì alla domenica 15.30-18.30 fino all’11 maggio 2025. 

Le installazioni resteranno esposte in maniera permanente nel giardino della Fondazione Peano e rappresentano il risultato della prima edizione della Call Junior, iniziativa collaterale al Concorso “Scultura da Vivere”, riservata agli studenti del Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo. La call ha adottato una filosofia collaborativa, anziché competitiva, e ha portato alla creazione di due opere collettive che hanno coinvolto un gruppo di studenti motivati e appassionati. 

Un sentito ringraziamento a tutti gli allievi e ai docenti coinvolti per la passione, l’impegno e la qualità del lavoro svolto. L’iniziativa, inserita nel programma ufficiale Cuneo Resistenze 2025, intende offrire una riflessione artistica e partecipata sui valori della libertà, della memoria e della partecipazione civile. La comunità scolastica, le famiglie degli studenti, così come l’intera cittadinanza sono invitati a partecipare all’inaugurazione o a visitare le installazioni e la mostra nei giorni successivi di apertura.










mercoledì 23 aprile 2025

Start - Mostra Nazionale dell'Artigianato



Oggi si inaugura la nuova edizione della Mostra Nazionale dell'Artigianato, che festeggia i 150 anni della nascita di Amleto Bertoni (1875-2025), noto imprenditore del territorio. 

La 87ª edizione si sviluppa all'interno della rassegna Start che porta arte, artigianato e cultura per la primavera saluzzese

Nell’anno che segna il 150esimo anniversario dalla nascita di Amleto Bertoni – nato a Faenza il 26 settembre 1875 – la Mostra Nazionale dell’Artigianato di Saluzzo vuole essere un primo momento di racconto e narrazione del “Cavaliere”.

Personaggio carismatico, rivoluzionò positivamente il tessuto produttivo della città nel secolo scorso attraverso un’attività imprenditoriale orientata alla produzione di mobili e arredi, unita a una continua ricerca per il recupero e il restauro di oggetti di antiquariato, realizzati nei secoli precedenti. Bertoni contribuì in modo significativo a caratterizzare e a sottolineare le peculiarità di Saluzzo, città ricca di storia, di arte e di artigianato.


Start, il contenitore che in primavera vuole narrare Saluzzo e le sue eccellenze, sarà quindi occasione per un viaggio che, a partire dal Museo a lui dedicato e nato grazie al progetto Alcotra #Com.Viso e a tanti giovani, al Quartiere (Ex Caserma Musso), accenderà una luce sul saper fare.

Al Quartiere troveranno casa artigiani, laboratori, incontri e dimostrazioni, e a partire da lì si snoderà tra le vie della Città la manifestazione che, passando ora di fronte a vecchie botteghe, ora di fronte alla storica Ditta e al contiguo Gianotti (lo storico orfanotrofio sostenuto dal cavaliere), raggiungerà Casa Cavassa, museo che a metà Ottocento, grazie al Tapparelli, trovò nuova vita e la sua ricostruzione fu palestra di tante maestranze, dal 2017 cuore pulsante della Mostra Nazionale dell’Artigianato. Un viaggio in un storia che guarda al domani, ai giovani e all’innovazione dell’artigianato di oggi.

L’87ª edizione della Mostra Nazionale dell’Artigianato alzerà il sipario dal 24 aprile al 1 maggio. La manifestazione muta ancora una volta, così come mutevole è l’artigianato contemporaneo, capace di scoprire spazi, collaborazioni, idee e adattarsi ai tempi.

Oltre 50 le ditte artigiane e le associazioni del territorio che si occupano di artigianato che hanno deciso di raccontarsi a START 2025, popolando con le loro migliori creazioni gli spazi aulici di Casa Cavassa, le Scuderie del Quartiere e i cortili, in un continuo scambio fra meraviglia, esperienza e possibilità di laboratori e di acquisto per adulti, ragazzi e bambini. La loro storia e le loro esperienze saranno materia vivente sul sito di START, uno spazio dedicato online che mette in primo piano il loro lavoro e offre la possibilità di entrare in contatto con il pubblico.

Diversi i laboratori creativi per adulti e bambini, in particolar modo quelli sulla ceramica e per la valorizzazione dell’arte del filare a mano, con il sostegno a donne e famiglie immigrate.

START è anche l’occasione per dare visibilità alla formazione professionale svolta all’interno dell’istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” di Saluzzo con uno spazio dedicato.

La Mostra Nazionale Artigianato oggi è tanti e diversi argomenti: i laboratori e la partecipazione, le sfide formative, la sostenibilità.

 Uno spazio KIDS perché un gioco e un abito possono anche essere cultura e formazione per le nuove generazioni. Dall’arte del creare dalla lana e dal feltro ai lavori di un tempo nelle vallate che incorniciano Saluzzo con l’intaglio del legno. Cinquanta tra artigiani, ditte e associazioni che si occupano di artigianato hanno deciso di raccontarsi a Start 2025.

martedì 22 aprile 2025

Radis prosegue a Dogliani



 Prosegue il progetto Radis con la seconda tappa che sarà a  Borgata Valdibà, nel territorio di Dogliani (CN). Realizzata la prima tappa a Rittana, con un grande consenso di pubblico e di critica, ora è la volta del territorio langarolo ad ospitare il sucessivo progetto di arte nello spazio pubblico promosso e ideato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

La curatrice Marta Papini ha invitato l’artista Petrit Halilaj (1986, Kostërrc, Kosovo)a intervenire nella Borgata Valdibà. L’area si trova in un punto panoramico nel cuore delle Langhe, lungo una strada che conduce da Dogliani a Monforte d’Alba e che dalla primavera all’autunno è meta di cicloturismo, passeggiate ed escursioni. Qui, accanto alla Chiesa di San Bartolomeo e alla sua canonica, c’è un piccolo edificio a due piani che fino agli anni Sessanta era la scuola di borgata, il punto di riferimento pertutti le bambine e i bambini del territorio circostante. Al posto dell’edificio, ormai non più agibile, Petrit Halilaj realizzerà un’opera dalla serie Abetare, creata a partire da disegni incisi sui banchi di scuola.

Iniziata nel 2015, Abetare parte dall’archiviazione dei disegni trovati sui banchi nella ex scuola di Runik (Kosovo), villaggio dove Halilaj è cresciuto. In questi dieci anni l’artista ha creato un archivio di disegni da cui attinge per creare sculture monumentali in acciaio o bronzo, ispirate all’immaginario infantile di aree geografiche ed epoche differenti, che nelle opere si sovrappongono in un linguaggio unitario. La serie Abetare è stata esposta in diverse importanti istituzioni, tra cui il tetto del Metropolitan Museum of Art di New York nel 2024, nell’ambito della Roof Garden Commission.

Per Radis Halilaj lavorerà a partire dai disegni sui banchi delle scuole di Dogliani, che verranno combinati con disegni tratti dall’archivio dell’artista. L’opera che andrà a occupare lo spazio lasciato dalla ex scuola, e che sarà inaugurata il prossimo mese di ottobre, rappresenterà una casa stilizzata e senza muri, popolata da creature inventate provenienti sia dai banchi delle Langhe sia dei Balcani che, incontrandosi, la faranno diventare un monumento al linguaggio universale dell’immaginazione e della fantasia.

lunedì 14 aprile 2025

Arte e poesia

 


Il prossimo 16 Aprile prende avvio la seconda parte della rassegna “L'arte è di casa” ideata dall’associazione Calzaap in collaborazione col Rondò dei Talenti per “ Educare in terrazza”. 

Questa sessione si sviluppa in due incontri dedicati alla relazione fra la scrittura, in particolar modo la poesia e la letteratura e le forme delle arti visive. Una relazione che prende forma nell’antichità quando i disegni diventano alfabeto o si trasformano in geroglifici, come accadrà nella cultura egizia o nelle scritture delle culture meso-americane, per diventare poi scrittura, narrazione, emozioni. 

Un viaggio che si svilupperà, nel salone del quarto piano del Rondò dei Talenti, in due parti: la prima il 16 Aprile alle ore 21, con uno sguardo storico dai tempi antichi fino alla fine dell’ottocento, e uno il 23 Aprile sempre alle ore 21, che guarderà ai tanti cambiamenti avvenuti nel secolo scorso fino alla digitalizzazione contemporanea. Relatore degli incontri sarà l’operatore artistico Domenico Olivero.

Eventi realizzati grazie al contributo di Fondazione CRC e col patrocinio del Comune di Cuneo.

Gli incontri sono ad ingresso gratuito.


sabato 12 aprile 2025

Fake spring - Alex Occelli

 Presso la Biblioteca Civica di Cuneo fino al 23 Aprile espone Alex Occelli con la mostra "Fake spring", aperta nell'orario della biblioteca. 











venerdì 11 aprile 2025

Liberazione


Nel mese di aprile del 1945 cessò il regime nazifascista. Nella provincia di Cuneo, ancora alle prese con morte ed episodi di violenza, si festeggiò tra le rovine con balli e pranzi popolari. Il tutto circondati da veicoli e blindati americani.

La mostra fotografica Liberazioni 25 Aprile 1945, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della Provincia di Cuneo, racconta le diverse realtà provinciali legate a quel particolare periodo storico attraverso scatti fotografici.

L’esposizione verrà inaugurata giovedì 17 aprile alle ore 18.00 e sarà visitabile con il seguente orario:  dal lunedì al venerdì 8.30-12.30/14.30-18; sabato e domenica 16.00-19.00; venerdì 25 aprile dalle 9.00 alle 19.00; chiuso Pasqua e Pasquetta.









Bellezza



 “L’arte è un sapere che ci fa cambiare idea, un sapere che ci mette in contatto con le esperienze umane e con i suoi tabù, e non ha paura, l’arte, non ha mai avuto paura di parlare di qualcosa di profondamente inquietante” scrive Anselm Kiefer in “Anselm Kiefer, Parole d’artista”, edito da Rosenberg & Sellier.

Questa frase riassume l’idea alla base dell’installazione artistica di Sara Masoero, che unisce la fotografia macro di fiori e una ricerca storica svolta negli archivi degli ex ospedali psichiatrici di Racconigi e Collegno, che ha portato alla luce frammenti di vite solo ora rivelate.

L’installazione, visitabile a Cuneo, a Palazzo santa Croce, nei weekend dall’11 al 27 aprile, è nata lo scorso anno ed è stata esposta a Racconigi, con l’obiettivo di ridare vita e dignità a persone e storie dimenticate, tratte dagli scaffali polverosi degli archivi.

Ora è cresciuta, si è evoluta ed è diventata un percorso sensoriale, su più spazi: gli spettatori potranno prendere consapevolezza di ciò che è stata la realtà manicomiale prima della legge Basaglia, ma questa realtà, pur essendo mostrata in tutta la sua durezza, viene poi trasfigurata dalla creazione artistica, che con la sua potenza catartica e trasformativa rivela la bellezza nascosta, risarcisce ciò che non è stato.

Anche gli internati probabilmente sentivano la profonda capacità riparatrice dell’arte, che lenisce la sofferenza e le ferite, e dalla loro reclusione hanno lasciato opere che, salvate dagli infermieri, testimoniano la loro tristezza e la loro speranza. Ad esse è dedicata una sezione dell’installazione, che ci dice che, per quanto il nostro dolore possa essere devastante, l’arte ci può aiutare a scioglierlo, ad immaginare una via di uscita, magari proprio a partire da cose piccole e nascoste che stanno intorno a noi. Il lavoro di ricerca negli archivi, a cui l’artista si è avvicinata con rispetto, in punta di piedi, ha richiesto tempo, un tempo lento necessario per entrare in un mondo così diverso dalla nostra realtà e riuscire a capire in profondità queste storie perdute, per poterle riportare alla luce nella loro verità e bellezza e ricucire, attraverso l’arte, ciò che è stato strappato.

Dedicare tempo significa prendersi cura, ascoltare, vedere ciò che a prima vista sfugge. Anche lo spettatore è invitato a prendersi questo tempo per sé e assaporare con lentezza l’installazione, per scendere fino in fondo nell’abisso di queste storie, che raccontano il dolore nostro, degli altri, del mondo, e poi farsi sollevare in alto dall’arte, che spazza via la sofferenza e lascia solo bellezza.

L’installazione, che ha il patrocinio del Comune di Cuneo, del Comune di Racconigi e della Regione Piemonte e a cui ha collaborato l’Università delle tre età di Bagnolo Piemonte, verrà inaugurata venerdì 11 aprile alle ore 16 e sarà visitabile tutti i venerdì, sabati e domeniche, dall’11 aprile al 27 aprile compreso, dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19.

Durante la settimana, l’installazione sarà aperta su appuntamento, telefonando al numero 333.5293937. L’ingresso è gratuito.













Inviti di Ulisse alla Fondazione Casa Delfino-Sartoris di Cuneo


Venerdì 18 aprile 2025, alle ore 16, con ingresso libero, presso la Fondazione Casa Delfino-Sartoris in corso Nizza 2, Cuneo, verrà proiettato il videoconcerto del musicista turco Fazil Say che eseguirà sue composizioni e altri brani di Bach, Beethoven, Busoni, Paganini






venerdì 4 aprile 2025

VALERIO BERRUTI More than kids


 La Fondazione Ferrero di Alba presenta dal 4 aprile al 4 luglio 2025 la mostra “More than kids” di Valerio Berruti. La personale, a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino, raccoglie la produzione dell’artista albese tra affreschi, sculture e video-animazioni e anticipa alcuni lavori che saranno presentati a partire dal prossimo luglio nelle prestigiose sale di Palazzo Reale a Milano.


La Fondazione Ferrero di Alba presenta dal 4 aprile al 4 luglio 2025 la mostra “More than kids” di Valerio Berruti. La personale, a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino, raccoglie la produzione dell’artista albese tra affreschi, sculture e video-animazioni e anticipa alcuni lavori che saranno presentati a partire dal prossimo luglio nelle prestigiose sale di Palazzo Reale a Milano. 

Alla poetica dell’infanzia, cara all’artista e declinata attraverso tecniche molto diverse tra loro, si affianca per la prima volta l’attenzione posta al paesaggio delle Langhe ritratte con il tratto distintivo di Berruti che invita lo spettatore a terminare l’opera semplicemente osservandola.

Sostiene Nicolas Ballario, curatore della mostra: "L’arte di Valerio Berruti ha tanti livelli di lettura. Il primo ci parla di un periodo della vita che tutti abbiamo vissuto: l’infanzia è il nostro comun denominatore, è un momento che tutti abbiamo condiviso e con quelle figure Berruti non trascina, ma convince per poi affrontare in ottica paradigmatica e metaforica i grandi temi della contemporaneità. I soggetti di Berruti non sono mai finiti. Mancano linee, contorni, colori, tratti. Questo perché contro ogni verità assoluta Berruti permette al visitatore di completare l’opera attraverso il proprio vissuto, nella consapevolezza che l’arte non può avere un significato univoco, che non può dare risposte ma anzi deve porre domande e in qualche modo scippare alla banalità della comunicazione di massa il primato del racconto del mondo".

"Dopo aver esposto l’opera di alcuni tra i più grandi maestri italiani della modernità, come Alberto Burri e Giuseppe Penone, - afferma Arturo Galansino co curatore della mostra e membro del comitato scientifico dell’istituzione albese - la Fondazione Ferrero prosegue oggi questo percorso con un artista appartenente ad una generazione più giovane e legato al nostro territorio. Valerio Berruti, l’autore della monumentale scultura che caratterizza piazza Michele Ferrero ad Alba, con questa mostra ci invita ad un viaggio intimo all’interno della sua poetica. In un mondo che cambia rapidamente, l'arte di Berruti invita a riflettere sulla condizione umana attraverso il linguaggio universale e anticonvenzionale dell’infanzia. Con una poetica sobria e al contempo potente che svela l’essenza di ogni soggetto, Berruti ci stimola a guardare oltre l'apparenza per ritrovare un legame universale. Nel percorso espositivo, infatti, il pubblico è coinvolto in una sorta di esperienza condivisa, in cui l’opera diventa uno spazio aperto in cui la riflessione si intreccia con il vissuto di ciascuno. Ecco perché, anche se raffigura per lo più bambini, l’arte di Valerio Berruti non è un gioco da ragazzi".

Valerio Berruti sottolinea: "Ho sempre pensato alle mie opere come ad una metafora che va oltre l’immaginario fanciullesco. Non provo alcun fastidio - anzi - nel sapere che le persone si immedesimino nei miei lavori ripensando alla propria infanzia, un momento felice per molti. Vorrei però riuscire a far passare il messaggio che i miei bambini non siano in realtà tali, ma semplicemente il tramite più immediato e scevro di particolari per far passare un messaggio: l’assoluta uguaglianza tra gli esseri umani, la necessità di aver cura del mondo in cui stiamo vivendo, la consapevolezza del fatto che tutto è fugace e delicato, proprio come l’infanzia".

I bambini di Berruti, quindi, non sono puramente o solamente tali, ma metafore di un momento comune in cui tutto è ancora possibile. Proprio come bambini anche gli adulti possono ritrovarsi stupiti di fronte a qualcosa di sconosciuto o smarriti nelle difficoltà. Into my arms, la scultura monumentale esposta per la prima volta all’esterno della Fondazione Ferrero, accoglie i visitatori suggerendo la necessità di abbracciarsi e prendersi cura di sé così come la grande scultura Insight, nel giardino interno della Fondazione, raffigura un bambino in posa contemplativa, quasi come se avesse raggiunto una nuova consapevolezza. Sono “più che bambini” anche i protagonisti delle altre opere scultoree inserite nel percorso espositivo come More than a child, scultura in alluminio esposta per la prima volta, Three (parts of) me, Aurora e Nel nome del padre, installazione composta da cinque opere in cemento, vetroresina e terra che ritrae un gruppo di bambini idealmente raccolti in preghiera. Dalla scultura si passa ai bassorilievi, in questo caso in cemento e resina, con l’opera Nel silenzio che ha per protagoniste tre bambine che dormono sulla terra arsa dal sole. Il mondo sta cambiando, la temperatura si sta alzando, il clima grida la nostra attenzione senza fare alcun rumore: il cambiamento climatico è protagonista negli ultimi lavori di Berruti anche e soprattutto in Don't let me be wrong. In Fondazione Ferrero si trova il lavoro preparatorio della grande scultura che sarà esposta nel cortile di Palazzo Reale e all’interno della quale sarà possibile entrare per vedere proiettato il nuovo cortometraggio composto da disegni messi in sequenza.
Il tema degli affetti famigliari torna in Endless love che attraverso una serie di disegni su carta di riso raffigura un simbolico e infinito abbraccio tra fratelli.
Nelle sale della Fondazione albese si trovano anche alcuni tra i primi affreschi realizzati dall’artista oltre vent’anni fa come Vocazione dove il piccolo protagonista è ritratto su grandi tele di juta grezza. Gli ultimi affreschi realizzati da Berruti sono invece le diciotto opere del ciclo Langhe, una produzione del tutto inedita dell’artista che si discosta dal tema dell’infanzia e riproduce i paesaggi raffiguranti la sua terra mantenendo l’essenzialità dei tratti e l’interazione con lo spettatore chiamato a completare l’opera con il proprio sguardo.
Uno spazio della mostra sarà interamente dedicato alle video-animazioni con la proiezione in loop di tutti i corti animati realizzati dal 2004 al 2024 con le colonne sonore appositamente scritte da grandi musicisti internazionali. Tra queste La figlia di Isacco realizzata per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2009 con le musiche di Paolo Conte, ma anche Kizuna musicata da Ryuchi Sakamoto e La giostra di Nina con il pianoforte di Ludovico Einaudi.

Il progetto espositivo “More than kids”, dopo la personale alla Fondazione Ferrero, proseguirà nel cortile e al piano nobile di Palazzo Reale a Milano (da luglio a novembre 2025) per poi ritornare ad Alba, da ottobre fino a dicembre, con una grande installazione all’interno della Chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico cittadino, promossadall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alba proprio nel periodo dell’edizione 2025 della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba.

Natura e vita, Daniele Fissore Opere dal 1973 al 2017.

 


140 opere esposte a Palazzo Salmatoris di Cherasco e Casa Francotto di Busca dal 5 aprile al 22 giugno


Verrà inaugurata sabato 5 aprile alle ore 17,00 a Busca la mostra Natura e vita, Daniele Fissore Opere dal 1973 al 2017.

La rassegna espositiva, curata da Cinzia Tesio, sarà un interessante esperimento della crescente collaborazione le Città di Busca e Cherasco, la mostra infatti si articolerà su due sedi: Casa Francotto e Palazzo Salmatoris.

L’organizzazione è curata da Monviso Arte APS e da Cherasco Eventi.

L’intento è quello di rendere omaggio a un grande artista cuneese, che ha saputo sviluppare, nel corso della sua carriera, un’affascinante ricerca sul linguaggio pittorico, con delle connessioni legate al mondo della fotografia. Le due mostre, composte da oltre 140 opere e visitabili ad ingresso gratuito, raccontano efficacemente tutta la visione della realtà che Daniele Fissore ha tradotto in arte, con una continua evoluzione dei temi trattati.

L’osservazione dell’artista si concentra su una visione pura e sensoriale della realtà e della società; il suo è un invito a osservare e riflettere sul mondo attraverso il puro atto di guardare, senza pregiudizi o ideologie, ma apprezzando la bellezza e la complessità di ciò che si vede. Si possono osservare le prime serie come le “Cabine telefoniche”, le “Opposizioni” e le “Ricognizioni”, per poi passare alla rappresentazione della figura umana e alla ritrattistica.

Successivamente la serie dei “Pic–nic” mostra le novità elaborate durante il soggiorno inglese, mentre il ciclo dei “Muri” e l’esplorazione del paesaggio conducono alla serie dei “Green” e delle “Marine”, che ottennero ampi consensi di pubblico e di critica alla fine dello scorso secolo.

L’ultimo periodo della produzione di Fissore si concentra sui “Video spenti” ed “Eroica”. Il ciclo di “Eroica” in particolare ha dato vita, a Torino, a una mostra inaugurata nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e ad una installazione permanente al Parco Dora.

Come afferma la curatriceCinzia Tesio: «Il percorso segue un approccio storiografico finalizzato ad una restituzione criticamente motivata dell’ampia produzione del Maestro con una particolare attenzione all’aspetto umano. Fissore è un artista che vive tutt’ora nella memoria di tanti estimatori, cultori d’arte e collezionisti ma che attende ancora una ulteriore valorizzazione, un giusto accreditamento all’oggettivo talento. La perizia tecnica, la qualità e il valore delle opere di Daniele Fissore, la profondità delle sue ragioni di uomo e di artista emersero, fin dagli esordi, dalle attenzioni di insigni critici e studiosi tra cui Luca Beatrice, Francesco Poli, Giorgio Seveso, Angelo Mistrangelo, Marisa Vescovo.  Ad avvalorare il citato consenso è necessario, ancora, rilevare il prestigio delle sedi museali e delle gallerie che, ancora vivente, ne hanno accolto esposizioni sia personali che collettive».

Natura e vita, Daniele Fissore Opere dal 1973 al 2017, vuole essere un viaggio artistico in continua evoluzione, una ricerca che è insieme personale e collettiva, intima e universale. Questo grazie all’osservazione delle opere dell’artista che riescono a comunicare messaggi in modo profondo, senza mai scadere nell’autoreferenzialità o nel didascalico.

«Con grande piacere ospitiamo a Cherasco la mostra di Daniele Fissore, un artista di straordinario talento che, con la sua arte, è riuscito a emozionare e a toccare il cuore di molti. – dicono il sindaco, Claudio Bogetti e la consigliera delegata alla Cultura, Mara Degiorgis - La sua esposizione, allestita nelle prestigiose sale di Palazzo Salmatoris, si inserisce perfettamente nel nostro impegno a promuovere la cultura e l'arte a Cherasco, valorizzando gli artisti che, con passione e dedizione, hanno contribuito e contribuiscono alla crescita del panorama culturale locale. Palazzo Salmatoris, con la sua eleganza e il suo fascino, è il luogo ideale per accogliere la sua arte; in questa cornice, la sua visione si fonde perfettamente con la storia e la bellezza di Cherasco, creando un connubio armonioso che celebra la creatività, il talento e l'impegno».

«Siamo particolarmente entusiasti di annunciare l'inaugurazione della mostra personale "Natura e Vita - Daniele Fissore" che, sulla scia della collaborazione avviata in questi anni, si articolerà in due sedi, Casa Francotto a Busca e Palazzo Salmatoris a Cherasco. – dicono il sindaco, Ezio Donadio e l’assessora alla Cultura, Lucia Rosso - La sinergia tra i nostri due Comuni, infatti, è sempre più solida e produttiva e con questa nuova esposizione si vuole, da un alto, celebrare e valorizzare l'arte di Fissore, artista che ha lasciato un segno nel pubblico e nella critica della fine del scorso secolo, dall’altro sottolineare il potere unificante dell’ arte e della cultura, capaci di creare un ponte tra due città, enfatizzando la complementarità dei loro territori e l'importanza del turismo culturale per la crescita e il benessere delle comunità locali. Prosegue, inoltre, la promozione di programmi educativi dedicati alle nuove generazioni, che permetteranno agli studenti di esplorare l'arte di Fissore attraverso visite guidate e laboratori didattici. Questo impegno verso l'educazione artistica rappresenta un investimento nel futuro culturale e civico delle prossime generazioni. Invitiamo, pertanto, residenti e visitatori a partecipare a questa straordinaria esposizione, scoprendo e apprezzando l'arte di Daniele Fissore, un artista che ha saputo coniugare pittura e fotografia in un linguaggio unico e trasformare la realtà quotidiana in opere di grande bellezza e profondità concettuale».

Il figlio Simone Fissore, presidente dell’“Associazione per l’archiviazione e la tutela dell’opera di Daniele Fissore ETS a nome della famiglia: «Ringrazio le amministrazioni comunali di Busca e Cherasco, gli enti promotori, la Banca Cassa Risparmio di Savigliano, la Fondazione CRS e la Banca di Caraglio per il prezioso contributo finalizzato alla valorizzazione e alla promozione della figura dell’artista. Ringrazio, inoltre, la curatrice con cui ho ideato e strutturato il progetto, e tutti i collaboratori e i collezionisti indispensabili per la riuscita di questa ampia rassegna antologica».

L’evento espositivo sarà arricchito durante l’apertura da attività didattiche con le scuole e da eventi collaterali.

 

Natura e vita, Daniele Fissore opere dal 1973 al 2017
Dal 5 aprile al 22 giugno 2025 – INGRESSO LIBERO

Orari

  • Casa Francotto (Busca)

                      Venerdì 15,30 – 18,30

                      Sabato 10 -12 / 15,30 – 18,30

                      Domenica e festivi 10 - 12,00 / 14,30 – 18,30

Info: Casa Francotto 3715420603info@casafrancotto.it  -  www.casafrancotto.it

 

  • Palazzo Salmatoris (Cherasco)

                 Mercoledì, giovedì e venerdì 14,30 – 18,30

                 Sabato, domenica e festivi 9,30- 12,30 / 14,30 -18,30

Info Ufficio turistico 0172 427050  - www.turismoeventicherasco.it

 

 Daniele Fissore - biografia

Daniele Fissore (1947-2017) nasce a Savigliano in provincia di Cuneo.
Dopo gli studi classici frequenta, nel 1968, l’Accademia di Belle Arti a Torino per poi proseguire autonomamente la sua ricerca artistica, dedicandosi all’approfondimento delle tecniche del disegno.
Dal 1973 inizia a elaborare temi pittorici distintivi come “Cabine telefoniche” e “Ricognizioni”.
Partecipa a importanti esposizioni, tra cui la X Quadriennale di Roma (1975) e la Biennale del Disegno di Milano (1976).
Nel 1980 si trasferì a Londra, dove espose alla House Gallery la serie dei Pic-Nic, mostra recensita con successo alla critica inglese.
Tornato in Italia, sperimenta nuovi cicli pittorici come i “Green” e le “Marine” ed espone in gallerie di prestigio.
Negli anni 2000 lavora ai “Video spenti” e a “Eroica”, nuovo, significativo progetto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Nel 2022 Savigliano gli dedica una importante retrospettiva.