domenica 23 marzo 2025

Leggiadre stelle



In questo fine settimana è stato allestito l'opera collettiva "Un’ARCA per le STELLE" realizzata da 694 alunne e alunni degli istituti comprensivi di Borgo San Dalmazzo e di Demonte che hanno partecipato alle attività educative curate da Feliz con l’Associazione La Scatola Gialla nell’ambito della prima edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in collaborazione con Fondazione CRC.

Nei giorni di Sabato 22 e domenica 23 marzo tantissime persone  hanno visitato al Centro della Comunità (ex bocciofila) in via Roma 5 a Rittana per vedere i risultati di questo  suggestivo percorso.



Nell’occasione è stato proiettato in anteprima assoluta un documentario che racconta le diverse fasi della prima edizione del progetto Radis, un progetto di arte nello spazio pubblico promosso da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il quadriennio 2024-2027.

La prima edizione ha avuto luogo nella provincia di Cuneo, con la collaborazione della Fondazione CRC.



L’artista Giulia Cenci, con la curatela di Marta Papini, a realizzare un’opera destinata all’area boschiva del Chiot Rosa, vicino al paese di Rittana; l’opera denominata le masche è di proprietà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in comodato permanente al Comune di Rittana.

Radis intende arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica e il coinvolgimento attivo degli abitanti, degli enti locali e delle associazioni.

In tal senso la commissione dell’opera di Giulia Cenci al Chiot Rosa è stata accompagnata da un programma educativo per le scuole del territorio, curato da Feliz in collaborazione con l’associazione La Scatola Gialla.



Nel primo ciclo di incontri, intitolato L’Attesa, tredici classi delle scuole primarie della zona hanno lavorato sia in aula sia al Chiot Rosa immaginando l’opera nello stesso momento in cui l’artista la stava ideando.

Nella seconda parte dell’anno il progetto è andato avanti con le attività di Costruire sensi, e ha coinvolto anche classi di altri ordini scolastici,sollecitando il confronto in prima persona con l’opera installata al Chiot Rosa, con il linguaggio e la ricerca di Giulia Cenci.

Il risultato dei laboratori è un lavoro collettivo che, presentato alla fine del percorso educativo, costituisce un’ulteriore occasione di coinvolgimento delle famiglie e del territorio sui temi dell’arte pubblica, e un invito a visitare il Chiot Rosa per scoprire l’opera d’arte pubblica che ha ispirato i ragazzi.

giovedì 20 marzo 2025

La mostra sul Grand Tour e il paesaggio viene prorogata fino al 13 Aprile

 

Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo annunciano la proroga sino a domenica 13 aprile 2025 della mostra Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, a cura di Paola Nicita e Yuri Primarosa, negli spazi del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. Il progetto espositivo è realizzato in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e con il supporto organizzativo di MondoMostre. Dal giorno di apertura, sabato 30 novembre 2024, la mostra ha accolto oltre 20.000 visitatori.
Nelle settimane di apertura aggiuntiva, proseguirà il fitto programma di eventi collaterali e di visite guidate gratuite, che hanno visto fino a oggi un’ampia partecipazione di pubblico. Il programma completo è disponibile su www.fondazionecrc.it

LA MOSTRA
La mostra consolida per il terzo anno la collaborazione tra Fondazione CRC − da sempre attiva nel sostegno e nella promozione di attività culturali finalizzate ad accrescere il ruolo e la riconoscibilità del territorio cuneese come centro di produzione artistica − e Intesa Sanpaolo − che con il Progetto Cultura esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese – dando seguito a quanto realizzato congiuntamente con le esposizioni I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese nel 2022 e Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto nel 2023, complessivamente visitate da oltre 54 mila persone.
 
Curata da Paola Nicita e Yuri Primarosa, delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, la mostra fa parte del progetto del museo Le Gallerie Nazionali nel mondo e offre uno spaccato inedito sulla rappresentazione degli scenari urbani di Roma e Venezia nel Settecento attraverso le opere di tre maestri indiscussi della veduta: Giovanni Antonio Canaletto, Gaspar Van Wittel e Bernardo Bellotto, ai quali si affiancano i lavori del pittore piacentino Giovanni Paolo Pannini.
 
Il progetto espositivo, appositamente ideato per lo spazio cuneese, riunisce dodici capolavori provenienti dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma che esplorano e reinventano l’immagine delle città nell’epoca dei Grand Tour e degli ambienti culturali illuminati, a cavallo tra Seicento e Settecento, quando la prima tappa di ogni itinerario culturale attraverso l’Italia era Roma e la meta finale coincideva con Venezia. La grandiosità di Roma e il fascino lagunare di Venezia sono protagonisti delle scene catturate dai maestri in mostra, che ne immortalano momenti vitali come le feste, le cerimonie e gli eventi mondani con l’intento di restituire un ricordo vivido e duraturo ai viaggiatori che li avevano vissuti. L’arte di Canaletto, Van Wittel e Bellotto mette in scena la città antica accanto a quella moderna, spaziando dalla pittura di teatro al capriccio archeologico fino ad arrivare alla veduta topografica. Nel viaggio attraverso la Penisola, è la passione per l’antico ad accendere l’estro dei pittori, capaci di trasformare le città nel palcoscenico di un magnifico teatro all’aperto, catturato con sguardo fotografico e coinvolgimento poetico. I dipinti dei quattro vedutisti in mostra rivelano ritratti di città, fatti di architetture solenni e di scorci urbani popolari: dalla Roma antiquaria, tra mito e natura, alla Roma moderna dei Papi, scenografica e contraddittoria, dalla città di Venezia, orgogliosa e cosmopolita, alle atmosfere austere di Dresda. Aprono il percorso espositivo le cinque vedute romane dell’olandese Gaspar van Wittel, attivo tra XVII e XVIII secolo, e noto per la sua tecnica esecutiva scrupolosa e per l’utilizzo sapiente della scienza dell’ottica.  A seguito della formazione in patria alla bottega di un pittore di paesaggi e vedute, van Wittel si trasferisce a Roma dal 1675, per diventare presto il pittore della Roma moderna. Van Wittel realizza grandi composizioni architettoniche a volo d’uccello animate da personaggi in movimento e invase da un’atmosfera vitale, rievocate in mostra da opere come Veduta di Roma dalla piazza del Quirinale (1684) e Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683). I suoi metodi visivi e la resa realistica del paesaggio urbano contribuiranno a trasformare il genere della veduta, aprendo la strada a intere generazioni di artisti. Negli anni Ottanta il pittore raggiunge le rive del lago Maggiore ospite della famiglia Borromeo che gli commissiona il dipinto esposto in mostra Le isole Borromee (1686-1690 ca), perfetto connubio tra natura e architettura.




Roma è anche protagonista delle due opere in mostra del piacentino Giovanni Paolo Pannini (1691-1765), tra i maggiori interpreti del capriccio architettonico, in cui architetture esistenti e fittizie si fondono in vedute “ideate”. Un dipinto come Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745) rivela la raffinata padronanza prospettica di Pannini e la sua abilità nel combinare elementi reali e immaginari in un equilibrio scenografico. Un altro esempio significativo è l’opera Ruderi con terme (1730 ca), in cui le rovine di antiche terme si integrano con un paesaggio idealizzato, comunicando un senso di nostalgia per il mondo classico.
 
Il percorso attraverso i capolavori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica prosegue con le vedute veneziane di Giovanni Antonio Canaletto, che della sua città d’origine ha saputo cogliere l’essenza grazie all’uso magistrale della luce e dei colori. I quattro dipinti in mostra che portano la sua firma, tra cui Veduta di Venezia con piazza San Marco e le Procuratie (1735-40) e Veduta di Venezia con la piazzetta (1741 ca), rivelano la sua maniera di rappresentare le città, come scenari dinamici che riflettono la bellezza e la complessità della vita urbana, ampliando le possibilità formali del vedutismo settecentesco. Canaletto restituisce un’immagine di Venezia carica di dettagli e caratterizzata da una grande nitidezza descrittiva, unita a una forte sensibilità luminosa e atmosferica.
 
A chiudere la mostra è l’opera di Bernardo Bellotto, allievo e nipote di Canaletto di cui ha raccolto l’eredità continuandone la tradizione e estendendola oltre i confini della penisola italiana. Le sue vedute, ritratti realistici dei centri urbani che scopre durante i suoi soggiorni, si differenziano da quelle dei suoi predecessori e contemporanei per l’uso di una tavolozza più fredda e di un chiaroscuro severo e malinconico. È soprattutto durante i suoi viaggi tra Italia, Germania e Polonia che Bellotto sviluppa uno stile personale e distintivo, come dimostra La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1747 ca), capolavoro della sua maturità che offre un’immagine delle città europee non solo come teatri di bellezza ma anche come spazi vivi e complessi.

 

La mostra Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica racconta la grande trasformazione artistica che pone lo scenario urbano al livello di un palcoscenico all’aperto, risolvendosi in vere e proprie scenografie dove realtà e immaginazione si fondono in maniera spettacolare e dove lo sguardo fotografico dialoga sempre con il coinvolgimento poetico. Le dodici opere esposte evocano la vivacità culturale dell’epoca, attraversata da nuove sperimentazioni scientifiche e da rivoluzioni artistiche, che coinvolgono la pittura, il teatro e la musica.
 
Nell’ambito della mostra sono diverse le attività per il pubblico volte a favorirne l’accessibilità, dall’ingresso gratuito alle visite guidate tutti i weekend e alle audioguide per le visite in autonomia con percorso studiato sia per adulti (italiano e inglese) sia per bambini (italiano). Nel periodo di apertura della mostra sono inoltre previsti laboratori e workshop per le scuole, da quelle primarie a quelle superiori.
 
Il progetto di allestimento, ideato appositamente per lo spazio della ex chiesa di San Francesco, riutilizza e adatta le strutture create per le precedenti mostre, con l’obiettivo di abbattere l’impatto ambientale degli eventi espositivi promossi nel corso degli anni: un esempio di sostenibilità ambientale, a cui si affianca la scelta di utilizzare cuffie che non siano usa e getta per le visite guidate.
Accompagna la mostra il catalogo edito da MondoMostre che affianca i contributi critici di Paola Nicita e Yuri Primarosa alle vedute dell’esposizione che prende forma negli spazi suggestivi del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. Durante tutto il periodo di apertura è previsto un ricco programma di eventi collaterali, laboratori didattici e visite guidate per il pubblico e per le scuole a cura di Felìz Comunicazione.
 
Per la realizzazione del catalogo sono stati coinvolti i giovani studiosi che hanno svolto l’esperienza di ricerca “Museo Laboratorio” delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Il progetto, diretto da Paola Nicita, offre uno spazio di ricerca e didattica che permette agli studenti di approfondire temi legati alla conservazione e alla storia delle opere d'arte come parte della propria formazione alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università La Sapienza di Roma, nell’ambito della convenzione attiva con le Gallerie Nazionali di Arte Antica.

martedì 18 marzo 2025

Un’arca per le stelle




Restituzione dell’opera collettiva realizzata dalle scuole locali nell’ambito del programma educativo della prima edizione di Radis
 
Sarà occasione per presentare il documentario dedicato alla prima edizione del progetto

Sabato 22 marzo dalle ore 15.00
Domenica 23 marzo dalle ore 10.00
Centro della Comunità di Rittana (CN)

Nuovo appuntamento per Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario: sabato 22 marzo dalle ore 15 e domenica 23 marzo dalle ore 10, al Centro della Comunità (ex bocciofila) di Rittana verrà presentata Un’arca per le stelle, l’opera collettiva realizzata dagli studenti che hanno partecipato alle attività educative curate da Feliz con l'Associazione La Scatola Gialla nell'ambito del progetto educativo legato a Radis. 
 
La giornata sarà anche occasione per presentare il documentario dedicato alla prima edizione del progetto, realizzato da Cucù Milano e da TIWI, che verrà trasmesso da Sky Arte martedì 25 marzo 2025.  
 
Il progetto Radis - dal piemontese radis (radice) - nasce con l’obiettivo di arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica messo a disposizione della comunità, in dialogo con programmi educativi, incontri pubblici e progetti espositivi che restituiscano alla collettività parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. La prima edizione, curata da Marta Papini e realizzata in collaborazione con la Fondazione CRC, è culminata lo scorso ottobre con l’inaugurazione nella radura del Chiot Rosa dell’opera site-specific le masche, dell’artista Giulia Cenci; l’opera si compone di una serie di sculture in alluminio realizzate dall’artista a partire dai calchi delle betulle della radura, combinati con elementi tipici del suo linguaggio scultoreo. 
 
La commissione dell’opera di Giulia Cenci al Chiot Rosa è stata accompagnata da un programma educativo per le scuole del territorio, curato da Feliz in collaborazione con l’associazione La Scatola Gialla. Il primo ciclo di incontri, intitolato L’Attesa, ha coinvolto nel giugno 2024 tredici classi delle scuole primarie degli Istituti Comprensivi di Borgo San Dalmazzo e Demonte che hanno lavorato in aula per scoprire l’arte pubblica e al Chiot Rosa per immaginare la propria opera nello stesso momento in cui l’artista stava ideando la sua. A partire dall’autunno il progetto è proseguito con le attività di Costruire sensi, che ha coinvolto anche le scuole secondarie di primo grado, per un totale di 38 classi coinvolte, ovvero 694 studenti, sollecitando il confronto in prima persona con l’opera installata al Chiot Rosa, con il linguaggio e la ricerca di Giulia Cenci. Il risultato dei laboratori è L’arca delle stelle, un lavoro collettivo la cui restituzione costituisce un’ulteriore occasione di coinvolgimento delle famiglie e del territorio sui temi dell’arte pubblica, e un invito a visitare il Chiot Rosa per scoprire l’opera d’arte pubblica che ha ispirato bambini e ragazzi. 
 
Sabato 22 marzo la giornata inizierà alle ore 15 alla Bocciofila di Rittana con i saluti istituzionali di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC; seguirà la presentazione delle attività svolte dalle scuole e del progetto finale da parte di Elena Valsania e Christian Grappiolo di Feliz; a seguire un intervento di Marta Papini, curatrice di Radis, e il lancio del documentario dedicato alla prima edizione del progetto. La giornata si concluderà con la visita dell’opera realizzata dagli studenti, che sarà visitabile anche domenica 23 marzo dalle 10 alle 18.
 
Prenotazioni al link eventbrite https://www.eventbrite.com/cc/unarca-per-le-stelle-4090103 
 
Per informazioni: www.radis-crt.it
 
La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT e principalmente attiva sul territorio regionale e locale, celebra quest'anno i suoi venticinque anni di sostegno all'arte contemporanea. Dalla sua nascita, la Fondazione mette in campo azioni concrete, volte a valorizzare talenti e ad arricchire il patrimonio culturale, e alimenta un’estesa collezione di opere d’arte contemporanea, diventata nel tempo tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale: oltre 930 opere realizzate da circa 380 artisti, per un investimento complessivo di oltre 41,5 milioni di euro.
 
La Fondazione CRC è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con i soggetti attivi nei diversi campi, sul territorio della provincia di Cuneo. Tra le iniziative promosse in ambito artistico e culturale, la Fondazione a partire dal 2017 ha incrementato la propria collezione d’arte anche con il progetto Coltivarte, che ha previsto l'acquisizione di opere contemporanee e la creazione di occasioni di fruizione pubblica.

Sara Nicomedi per l'open call di FormicaLab 2024

 
Uno scatto dal progetto "L’oasi" di Sara Nicomedi

Ecco l'informativa, condivisa dall'associazione FormicaLab, che ha reso noto il nome dell'artista selezionata dall’ultima open call, a seguito del lavoro del comitato scientifico in ambito della terza edizione di |Paesaggi| Così vicino,  tenutasi a Cuneo il 21 e 22  settembre 2024.

Sotto la sapiente guida della Presidente Emanuela Mirabelli, il comitato scientifico, dopo avere selezionato i dieci lavori meritevoli per l’esposizione diffusa sul territorio di Cuneo, ha individuato l’autrice che sarà ospite dell’associazione FormicaLab APS, per una piccola residenza in loco della durata di una settimana, in previsione per la primavera che si avvicina.

Se la prima edizione ha visto selezionato il fotografo francese Baptiste Lignel con il portfolio “Guida botanica agli omicidi politici di Roma”, per il 2024/2025 viene premiato il portfolio “L’oasi” della collega Sara Nicomedi, da Manziana, Roma (al fondo le motivazioni del comitato)

Senza voler scadere nella retorica, come per l’anno precedente, FormicaLab APS ci  tiene a far presente che la scelta è stata nuovamente difficile, vista l’alta qualità del materiale pervenutoci per essere sottoposto a selezione. 

Il comitato ha lavorato in maniera seria, attenta e con grande professionalità e precisione, cosa per la quale non possiamo che essere grati a tutte e tutti i membri, come lo siamo nei confronti di  tutte e tutti voi, che avete deciso di dedicare parte delle vostre energie e del vostro talento per partecipare a |Paesaggi| Così vicino

Ricordiamo anche che la scelta ricaduta su Sara, non è frutto, soltanto di un mero calcolo di punteggio, ma di discussioni, riflessioni e ragionamenti guidati dalla presidente, e che abbracciano molti aspetti diversi del lavoro dell'autrice, che ci hanno fatto vedere in Sara la persona e l’artista più “adatta” al compito di questa edizione di residenza.

Ne approfitto infine (nel caso qualcuna o qualcuno se lo fosse chiesto) per ufficializzare la notizia circa un anno di pausa  e di riposo per | Paesaggi|, il nostro piccolo e agguerrito festivalino di Cuneo dedicato allo studio, l'indagine e l'analisi del paesaggio italiano contemporaneo, e delle dinamiche uomo ambiente che lo animano.

La decisione è conseguenza inevitabile di una coincidenza di fattori della più svariata natura, con i quali non vi annoiamo, ma che ci hanno portato  ad optare per una pausa (forse anche meritata) per ributtarci con il solito entusiasmo sull’organizzazione di |Paesaggi| 2026
Come si dice, keep in touch, seguiamoci, e a presto con le nuove avventure di Formica Lab APS


Motivazioni affidamento residenza artistica 2025 a Sara Nicomedi
Residenza |Paesaggi| Così vicino - anno 2024
 
Presidente comitato scientifico:
Emanuela Mirabelli - Picture editor di MarieClaire Magazine
Membri:
Cristina Clerico - Assessora Comune di Cuneo
Luca Giacosa - Fotografo e membro di FormicaLab APS
Christian Grappiolo - Fotografo e Videomaker di Feliz e membro Associazione Scatola Gialla
Domenico Olivero - Operatore artistico, membro dell' Associazione Rigenerazione
 
 
Per aver saputo affrontare con tatto e altrettanta poetica leggerezza un tema importante e complesso, senza scadere mai nella trappola di una narrazione fine a sé stessa, ridondante o retorica.

Le rive del fiume Tevere di Sara Nicomedi, intrappolate lontano dagli occhi nella loro parte capitolina, si fanno sfondo e al contempo protagoniste, vive e vivaci, di una moltitudine di vicende umane, che con garbo vengono sussurrate a chi guarda, come intuizioni di piccoli, grandi attimi della vita privata di ognuno. 

Le piccole emozioni che si srotolano verso valle e verso il mare, diventano così paradigmatiche di una necessità universale di relazione fra uomo/donna e natura. Di quel intimo interscambio emotivo che è da tessere e poi da curare, fra le persone e gli spazi che vivono, ovunque essi si trovino.

Il lavoro di Sara Nicomedi fa questo, con gentilezza e garbo, fa affiorare, mette in luce, suggerisce, e dove può, documenta, quel rapporto di reciproca convivenza e quiete esistenza, dove poter lasciare scorrere e fluire la propria vita al riparo da sguardi violenti, grossolani o di voyeurismo dozzinale, tipico di questa epoca di sovrapproduzione e inquinamento visuali. 

Una vera e propria oasi alla portata di tutte le persone che sappiano comprenderne il valore nel guardarla e poi, nel vederla.



Pietro Vertamy e tutto lo staff
- Presidente Formica APS -
Corso Dante 62/a, 12100 Cuneo
CF e PI 03986110041
www.formicalab.net

domenica 16 marzo 2025

Arriva il catalogo di HELP



 Da diversi anni l'associazione Grandarte porta avanti iniziative culturali di ampio respiro spesso legate alla realtà artistica territoriale, ma non solo.

Dalla storico primo progetto della mostra in San Francesco, nato con uno scopo benefico; questo manipolo di ottimisti operatori hanno portato avanti con grande impegno tante proposte diventando un punto di riferimento di rilevante prestigio. 



Come con la recente impegnativa iniziativa H.E.L.P (Humanity Ecology Liberty Politics) che nei giorni scorsi ha visto la conclusione nell' articolata fisicità del catalogo, ben 460 pagine.

Un grande lavoro, caratterizzato da una particolare significativa varietà di forme espressive proposte: 37 esposizioni, 21 comuni coinvolti, 186 artisti, 27 curatori e ben 108,500 visitatori, numeri di grande importanza sia quantitativamente sia qualitativamente

L'associazione pensa con termini propositivi e si sta già attivando per una futura iniziativa che guarderà al valore della spiritualità. 

𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗮 𝗖𝗿𝘂𝗰𝗶𝘀 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗦𝗰𝗶𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮


𝗗𝗮𝗹 𝟭𝟯 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮 𝟮𝟬𝟮𝟱, 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗲𝗯𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗲𝗿à 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗮 𝗖𝗿𝘂𝗰𝗶𝘀 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗦𝗰𝗶𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝗱𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗶 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗶𝗼𝗰𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝘂𝗻𝗲𝗼-𝗙𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼. 𝗦𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗮, 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗡𝗼𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮. 𝗨𝗻'𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮.




> 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗔𝗟 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗢
𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗲𝗯𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 | 𝟭𝟯 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬
Giovedì 13 marzo sarà presentata e raccontata la Via Crucis di Basso Sciarretta che sarà esposta nella Chiesa di San Sebastiano in contrada Mondovì. Quindici quadri dell’artista, molisano di nascita ma cuneese di adozione, che rappresentano la Via Crius, le quattordici tappe della Passione di Gesù Cristo, più l’ultima speciale che è la Risurrezione. Quindici opere d’arte che i figli dell’artista, Renata e Paolo Sciarretta, hanno voluto donare alla Diocesi di Cuneo-Fossano. I quadri sono stati realizzati da Sciarretta nel 1997 con il suo classico stile dell’ultima sua fase creativa, quella dell’”impasto” della “charta figurata”, composizioni di materia colorata ottenuta con impasti di carta a mano, una sorta di pittura che si fa scultura in rilievo, di leggera e delicata espressività, tutta giocata su accostamenti e sovrapposizioni e sui colori, non ottenuti con i colori aggiunti ma ricavati dal colore stesso della carta usata.




> 𝗠𝗘𝗗𝗜𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗜𝗡 𝗠𝗨𝗦𝗜𝗖𝗔
𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗲𝗯𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 | 𝟯𝟬 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗲 𝟲 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟲.𝟬𝟬
A corollario dell'esposizione delle opere vengono proposti due momenti di meditazione in musica nella chiesa di San Sebastiano, con riflessioni e accompagnamento musicale a cura dell'Istituto diocesano di musica sacra "Gianfranco Agamenone".

sabato 15 marzo 2025

Inviti di Ulisse alla Fondazione Casa Delfino-Sartoris


venerdì 21 marzo 2025, alle ore 16, con ingresso libero, presso la Fondazione Casa Delfino-Sartoris in corso Nizza 2, Cuneo, verrà proiettato il videoconcerto Musica e Poesia con Elisabeth Schwarzkopf (soprano) e Alfredo Kraus (tenore) 







venerdì 14 marzo 2025

Carte de visite contemporanea



 La mostra approda a Cuneo grazie ad una preziosa collaborazione tra l’Associazione Progetto HAR, il Gruppo fotografico Progetto Immagine di Lodi e Gabriele Chiesa, docente di fotografia dell’Università degli Studi di Brescia.

Saranno esposte le Carte de Visite Contemporanee che hanno partecipato al Premio Gianluigi Parpani “Il Mondo in Tasca - 2024”, organizzato annualmente nella città di Lodi.

“Le fotografie, segni e testimonianze di presenza, eventi, costume e valori sociali, ci sopravvivono e mantengono una persistenza di insostituibile documento storico, sociale ed artistico.

La ‘Carte de Visite’ è un genere formale fotografico che ebbe immensa popolarità dalla metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento. Essa contribuì a realizzare pienamente la rivoluzione democratica nella comunicazione sociale che la fotografia aveva reso possibile. Il formato e la funzione di queste fotografie corrispondono al biglietto da visita.”
“Il fotografo parigino André-Adolphe-Eugène Disdéri (Parigi, 28 marzo 1819 - 4 ottobre 1889) brevettò nel 1854 il metodo per ottenere otto diversi negativi su una sola lastra. Ciò determinò il formato che caratterizza le Carte de Visite e che ne rese possibile il successo anche grazie alla riduzione dei costi di produzione. Il negativo poteva essere stampato per contatto e la produzione delle copie era quindi particolarmente conveniente.”- Gabriele Chiesa.
La mostra avrà luogo in contemporanea a “CorRelazione”, organizzata nell'ambito della rassegna InsiAmo “8 marzo è tutto l’anno”.
Curatore Ober Bondi - Associazione Progetto HAR.

A palazzo Santa Croce, via Santa Croce 6, dal 15 al 30 marzo 2025. Orari di apertura al pubblico: venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Per informazioni: 335 8333258 - progettohar.it

martedì 11 marzo 2025

Claudio Signanini : Naturalia Artificialia Scientifica Exhotica

a cura di Alessandro Abrate 

15 marzo - 13 aprile 2025
inaugurazione sabato 15 marzo alle ore 17.30
visitabile dal giovedì alla domenica ore 15.30-18.30

Fondazione Peano
c.so Francia 47 - Cuneo




















Testo di presentazione della mostra a cura di Alessandro Abrate

Tutto gira intorno alla Wunderkammer: la camera delle meraviglie è spunto, riferimento, concetto, interpretazione, un’idea che si concretizza in lavori dove lo stupore, l’accumulo – o meglio l’accostamento – e se vogliamo una sorta di elenco visivo (cfr. Umberto Eco, Vertigine della lista), così come certe visioni, si vengono a confrontare. In fondo, anche nelle sue precedenti ricerche, Claudio Signanini aveva, forse latenti, forse appena suggeriti, indirizzato i suoi interessi – sguardi e ispirazioni – verso il fascino che gli accostamenti – a volte volutamente azzardati – possono suscitare. Perché Claudio è persona che sa recepire e interpretare climi e atmosfere, ci entra dentro, li fa suoi attraverso una visionaria elaborazione: dunque esplora luoghi esotici, stranezze della natura, femminee figurazioni, tentativi di alchemiche commistioni e stupori scaturiti da cerebrali elucubrazioni che vengono a convivere nei suoi lavori tra precari equilibri, con sottofondo – è bene sottolinearlo – musiche ancestrali o – a contrasto – azzardate note rock (la musica è da immaginare); e anche i silenzi sono importanti. Ma tutto questo è sempre e comunque una ricerca che conduce in una direzione: quella della bellezza – di forme, di figure, di segni, di accostamenti, di cromatismi spesso sciabolati-; è un “altrove” scandito, ritmato che si viene a comporre.
Molte sono le suggestioni – tradotte in pittura con giustapposizioni di immagini fotografiche, recupero di materiali ed elementi plastici adattati – che l’autore propone in questa mostra in cui le opere perlopiù
realizzate di recente sono accostate a certe espressioni di qualche anno fa in cui bene già si possono
cogliere riferimenti al tema – Naturalia, Artificialia, Scientifica, Exhotica – qui proposto. E i lavori presentati sono pervasi, secondo il mio sguardo, da un lato, da un forte senso barocco – si sviluppano metamorfosi, intrecci, azzardi, accumuli, pindariche proiezioni (cfr. Andreina Griseri, Le metamorfosi del barocco) – dall’altro tendono a quella ricerca di sottrazione, cara all’autore, rintracciabile in testi e pitture elaborati dalle culture filosofiche ed espressive nipponiche (cfr. Kuki Shuzo, La struttura dell’Iki). Un dualismo che esplora gli opposti ove ricorre la figura femminile, sovente presa a prestito dalle riviste di moda, dalla pubblicità, dalla comunicazione visiva, in qualche modo decontestualizzata, forse meglio dire inserita in altri contesti, in cui quell’ ‘altrove’, già prima accennato, diventa pretesto per suggerire differenti, singolari storie che includono riferimenti antichi e contemporanei. Sporadiche presenze di animali, fenicotteri, pantere diventano apparizioni a simboleggiare una naturale eleganza di gesto, di posa; sono contrappunti. 
In questo guardare oltre, guardare altro, spesso straniante, si colgono spunti che si prestano a tradursi in
presenza, una presenza che avvolge e nutre l’eterno femminino che aleggia ed appare. Le suggestioni nipponiche sono spesso sottolineate da segni calligrafici; accanto evocazioni esotiche portano a sfiorare onirici paesaggi simbolici e sguardi a certa pittura rinascimentale, manierista e barocca vengono ad abitare certi racconti fermati. Le sovrapposizioni, le commistioni di materiali – fogli di plastica come sipari leggeri, pennellate libere spesso convulse, accostamenti e inserimenti di carte stracciate – vanno a
comporre contesti in cui l’occhio cerca, scopre, indaga; e quei segni, quei materiali, giocati con attento equilibrio trovano nell’ombra, nel nero pece le zone di pausa o, al contrario, proiezioni verso abissi ancestrali. Claudio Signanini ama viaggiare ed il viaggio diventa pretesto per esplorazioni ed arricchimenti spirituali che poi si traducono nel ductus dei suoi lavori; va in giro per musei, città d’arte e luoghi naturali, è curioso del mondo e della gente; e poi c’è la lettura a nutrire le sue visioni. Dunque la sua è una continua esplorazione e, quando si ferma e viene a contatto – nel suo garage – laboratorio – con i colori, coi supporti, con oggetti recuperati e materiali tra i più vari va a formare, a fissare, a elaborare immagini organiche ed unitarie. Spesso nei suoi lavori, nei suoi contesti scorre una sottile quanto vibrante sensualità che anima microcosmi ritagliati carichi di singolari suggestioni. Ci sono zone di calma ed altre di tensione, ci sono pulsioni e pause, c’è Tiepolo e quel suo famoso rosa (Roberto Calasso, Il rosa Tiepolo), viaggi che approdano a opere del Manierismo e di Pontormo e riverberi che vanno a sfiorare climi preraffaelliti, Millais, Rossetti, Hunt, ed anche contaminazioni simboliste, sguardi a Redon, a Moreau, a Bocklin, insomma una poliedricità di riferimenti avvertibili, suggeriti o latenti. Certi suoi lavori recenti hanno trovato nella collaborazione con Elisa Barolo, intervenuta pittoricamente in alcuni contesti elaborati dall’autore, ulteriori aggiunte espressive: farfalle, scarabei, pipistrelli, mosche, lucertole, ramarri, salamandre abitano quei contesti e si fanno presenza che silenziosamente scruta ed interroga. Vien da pensare a certi dipinti rinascimentali e barocchi in cui ad insetti e animali erano attribuiti significati simbolici – positivi o negativi – tratti da poemi latini e greci, da episodi storici, dalla Bibbia; presenze, riferimenti contestuali intesi a rafforzare ciò che Claudio con i suoi lavori intende narrare, evocare o suggerire e che portano, quasi fossero parte di una azione circolare di ritorno, al concetto sotteso della mostra, l’idea di Wunderkammer, quelle stanza delle meraviglie in cui collezioni di insetti ed animali avevano grande rilievo. Le sale espositive della Fondazione Peano si prestano ad accogliere una Wunderkammer allargata, dilatata, concettualmente opposta alle camere delle meraviglie antiche – di piccole, a volte piccolissime dimensioni – in cui gli oggetti più vari erano stipati e accumulati. Qui invece le ‘meraviglie’ sono distribuite, scandite, pausate. E la meraviglia va cercata in ogni singola opera.

Claudio Signanini
Nato a Cuneo nel 1965, vive e lavora tra Cuneo e Torino.
Artista e creative designer, diplomato al Liceo Artistico di Cuneo nel 1984 , ha conseguito nel 1989 il diploma del Corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha esposto in mostre personali e collettive dal 1987 ad oggi, in particolare in Cuneo e provincia, Torino, Milano ed una mostra di libri d’artista al Moma di New York. Alcune tra le mostre dell’ultimo decennio: Le collettive "Apologhi delle dodici camere da sparo" al Forte Albertino di Vinadio (Cn) e “(IM)MATERIALI” al Complesso monumentale di S. Francesco di Cuneo nel 2014, la personale “Angels with a dirty faces” all' Officina delle arti a Cuneo e le collettive “Ri/generazione” al Filatoio Rosso di Caraglio (Cn) nel 2016. “Espressioni d’arte in divenire” nel 2017 a Palazzo Lucerna di Rora’ a Bene Vagienna (Cn) (per GrandArte 2016/2017), “Riflessi Differenze Consonanze” “Di Concerto” e “SOTTOSOPRA” a palazzo Samone a Cuneo, rispettivamente nel 2017, nel 2018 e nel 2019 col gruppo Magau. Le personali “Autoreferenziale” nel maggio 2017 alla chiesa della Confraternita a Robilante (Cn).

“SIGNA 2.0“ del maggio 2019 nella sala esposizioni della Fondazione del Collegio dei Geometri e “Spectaculum Prosequitur” collettiva di ex allievi ospiti nella mostra antologica su Claudio Berlia al Complesso monumentale di S. Francesco a Cuneo. Nel 2022 personale “la Donna, il Fenicottero e la
Pantera” alla Fondazione del collegio dei Geometri di Cuneo e la La collettiva “Eclectica” al castello di Costigliole d’Asti (At). Nel 2023 la personale “ Tra Japonisme e Rococo’ a Palazzo Borelli di Demonte (Cn) e la collettiva “Scene da un mondo (ir)responsabile 2” a Palazzo Lucerna di Rorà a Bene Vagienna (Cn). Nel 2024 la collettiva Eclectica “ EROS “ alla sala esposizioni della fondazione del collegio dei Geometri di Cuneo Di lui hanno scritto tra gli altri: Paolo Bogo, Riccardo Cavallo, Ida Isoardi, Luisa Perlo, Alessandro Abrate ed Enrico Perotto.

Per maggiorni informazioni sull'autore:
www.claudiosignanini.it
Per maggiori informazioni sulla fondazione:
www.fondazionepeano.it - facebook: Fondazione Peano
Per maggiori informazioni sulla mostra, aperture straordinarie e visite di gruppi e scuole:
3497528085 – segreteria@fondazionepeano.it














venerdì 7 marzo 2025

Presentazione del catalogo di HELP - Humanity, Ecology, Liberty, Politics

Associazione Culturale grandArte 

venerdì 14 marzo 2025 : ore 17.30

Spazio Incontri Fondazione CRC 

via Roma 15 - Cuneo


[dal comunicato stampa]

Presentazione del catalogo di HELP - Humanity, Ecology, Liberty, Politics, la rassegna di mostre che ha attraversato il territorio della provincia di Cuneo con 37 esposizioni in 21 Comuni, coinvolgendo 186 artisti, 27 curatori e oltre 108.500 visitatori. Sarà un'occasione per ripercorrere insieme un grande impegno collettivo, che ha dimostrato come l’arte possa essere un mezzo necessario per affrontare le sfide più urgenti della nostra società e del nostro pianeta. All’evento parteciperanno curatori, artisti coinvolti, autorità e sostenitori.









Nuovo appuntamento alla Fondazione Casa Delfino-Sartoris


venerdì 14 marzo 2025, alle ore 16, con ingresso libero, presso la Fondazione Casa Delfino-Sartoris in c.so Nizza 2, Cuneo, verrà proiettato il videoconcerto "Suono e tempo" eseguito dall'Orchestra Philarmonica di Vienna con musiche di Karl Komzák II, Johann Strauss I e II, Joseph Hellmesberger II, Eduard e Josef Strauss, Carl Michael Ziehrer, Anton Bruckner, Hans C. Lumbye (durata: 110 minuti)




lunedì 3 marzo 2025

Selme - Si Espandono Le Mie Emozioni 2025

 


Il progetto artistico "Selme - Si Espandono Le Mie Emozioni", presentato per la prima volta nel 2023 presso gli antichi spazi di Palazzo Sarriod de la Tour a Costigliole Saluzzo, si sviluppa ora in una nuova fase che sarà visibile dal prossimo sabato 8 Marzo, vernissage alle ore 11, nel salone d’onore della Biblioteca Civica di Cuneo, In via Cacciatori delle Alpi 9 a Cuneo.  

L'artista, Domenico Olivero, in questi due anni ha ulteriormente sviluppato l’action painting  “Selme” in una trasformazione del senso energetico, riconsiderandolo soprattutto attraverso una serie di riflessioni nate dalle letture dei testi del filosofo indiano Jiddu Krishnamurti, noto per aver sciolto la sperimentale scuola della Società Teosofica istituita dalla sensitiva russa Helena Petrovna Blavatsky alla fine dell’ottocento e aver sviluppato un nuovo modo di approcciarsi alla percezione della realtà. 

Prendendo spunto dalla frase "La ricerca della realtà richiede immensa energia" l'artista ha dato corpo espressivo al suo segno pittorico attraverso un ampliamento del gesto  energetico, che ora cresce e prende sempre più elaborazione e forma nelle diverse tele proposte.

Nell'ambito espressivo l'artista sceglie quindi di ampliare il suo movimento fisico operando sempre nella sua sfera energetica. Il gesto umano, che scaturisce dalla mente consapevole, crea un'azione che sviluppa e trasforma le forze del presente. 


Eventi durante la rassegna:

Sabato 8 Marzo alle ore 11,00 vernissage
Sabato 22 Marzo alle ore 11,00 si svolgerà un incontro con l'artista
Sabato 5 Aprile finissage alle ore 11,00


L'esposizione, ad ingresso gratuito, durerà fino al 5 Aprile, col seguente orario:

Martedì: 8.30 - 17.00 (continuato)
Mercoledì: 9.30 - 12.30 | 14.30 - 18.30
Giovedì: 8.30 - 12.30 | 14.30 - 18.30
Venerdì: 8.30 - 12.30 | 14.30 - 18.30
Sabato: 8.30 - 12.30



Selme 2025
opere dell’artista Domenico Olivero
ospitate nel salone d’onore della Biblioteca Civica di Cuneo
Via Cacciatori delle Alpi 9
12100 Cuneo  

sabato 1 marzo 2025

Inviti di Ulisse : Appuntamento del 7 marzo 2025


Venerdì 7 marzo 2025, alle ore 16, con ingresso libero, preso la Fondazione Casa Delfino-Sartoris in c.so Nizza 2, Cuneo, verrà proiettato "Il violinista del diavolo". Il violinista superstar David Garrett interpreta il leggendario Niccolò Paganini (durata: 117 minuti)




 

Esplorazioni visive

 


Prende avvio una mostra realizzata da alcuni soci di Cuneofotografia, che sono :

Alessandra Prinzi - NATURA ESAGERATA! C’e’ un’emozione che pietrifica chi osserva una perfetta opera d’arte. E’ allora che il cuore batte più in fretta e il respiro si ferma, in un momento di intatta bellezza. E’ natura esagerata! 

Artemio Signorato - IL MIO… AMARCORD Un viaggio indietro nel tempo. Se dopo 45 anni ti ricordi di aver fatto certe fotografie vuol dire che per te hanno un significato, un valore. 

Enrica Vaschetto - UNO, NESSUNO E CENTOMILA Persone o personaggi? Fermare lo sguardo su cosa spinge l'uomo, da Oriente ad Occidente, ad indossare abiti della tradizione antica o moderna per essere altro da SE… o forse semplicemente se stesso. 

Fulvia Giannessi - VOLTI CHE RACCONTANO Viaggiare è incontrare l’altro. Attraverso uno sguardo o un sorriso spesso si crea un legame che può durare anche un solo momento ed essere comunque intenso. Ogni scatto può raccontare storie di connessioni umane profonde, di culture diverse che si intrecciano, di momenti di gioia e riflessioni. 

Fulvio Virgone - LA NATURA E’ ARTE MODERNA Questa serie di fotografie e' un invito a fermarsi, guardare la natura con occhi nuovi, come se fosse la prima volta che la incontriamo. E' nei piccoli particolari che spesso si cela la vera bellezza, quella che se osservata con attenzione, puo trasformarsi in un'opera d'arte moderna… 

Lelio Giraudo - LE STAGIONI DELL'ACQUA Il tempo delle immagini attraversa le stagioni e raffigura brevi istanti in cui l'acqua assume forme ogni volta diverse, creando a volte l'illusione di trovare delle forme conosciute. Miranda Bongiovanni - IO LEGGO PERCHE’... Riempi la Vita con le Emozioni… e leggere un libro da sempre Emozioni.

Luca Gallizia - ANIMA FRAGILE Dalle parole di una poetica canzone agli scatti eterei in bianco e nero: con il tempo cambia tutto e cambiamo anche noi. 

Renato Sarale - VENEZIA Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Sono le solite foto di Venezia… ma queste sono le mie. 

Susanna Bertano - I COLORI DELLA STRADA I colori della strada celebrano la vitalità e l’energia delle vie cittadine, luoghi in cui ogni angolo racconta una storia, ogni passante diventa un protagonista e ogni colore una sensazione.

Mostre Fotografiche ESPLORAZIONI VISIVE. Dal 1 al 30 marzo 2025, CUNEO - Sala Collegio dei Geometri Via San Giovanni Bosco, 7/H - portici Agora’ INGRESSO LIBERO 

Inaugurazione Cuneo - Sala Collegio dei Geometri - sabato 1 marzo 2025 dalle ore 17,00 
Orario Venerdi dalle 17,00 alle 19,00 - Sabato dalle 16,00 alle 19,00. Domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00