Presentazione dell'opera fotografica donata al Museo Mallé da Aldo Galliano
domenica 21 aprile 2024 - ore 17
domenica 21 aprile 2024 - ore 17
Riceviamo e pubblichiamo:
"Il Comitato organizzatore del “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO” annuncia i finalisti selezionati dalla giuria in questa edizione 2024. La competizione ha attirato un numero straordinario di opere letterarie, rendendo la nomina dei finalisti un compito arduo e stimolante. Tra una vasta gamma di stili, generi e voci, i candidati alla finale rappresentano il meglio della creatività e della maestria letteraria. Quest’anno risulta selezionato nella sezione “Testo Canzone” Jego, alias Nicola Banchio, nato a Savigliano ma residente a Cuneo. “Jego” si inventa anni fa nella testa di Nicola. E’ l'unione di "Je" prima persona singolare francese ed "Ego". Le due parti, insieme, diventano Jego che sta a significare semplicemente me stesso. Il suo progetto musicale nasce da un impulso primordiale: mettere in parole e musica le storie che permeano la vita, catturando l’essenza stessa dell’esistenza umana. Tutto ha inizio nel maggio 2016, quando si è distinto come uno dei finalisti del concorso “Duel Cantautori”, organizzato da Federico Sirianni e Tiberio Ferracane presso le “Officine Corsare” di Torino. Ulteriore conferma – se mai ce ne fosse bisogno – del talento e della versatilità di questo artista nel trasformare le esperienze di vita in melodie avvincenti. Il 2022 ha segnato un importante traguardo con l’uscita del singolo “Anche fossimo errore”, anticipazione dell’album “EMK”. Quest’ultimo è stato poi pubblicato a settembre dello stesso anno, portando il titolo “Radici”. Un lavoro che ha saputo raccontare le origini profonde da cui Jego trae ispirazione, mescolando sonorità e testi coinvolgenti. L’ascesa ha toccato nuovi picchi nel 2023, quando si è esibito come artista di apertura per Elma Nolde, presso il teatro Magda Olivero di Saluzzo, il 17 febbraio. Ora guarda al futuro con passione e la conseguente determinazione. I brani presentati in questi concorsi potrebbero far presto parte del suo nuovo progetto musicale. Prevede la formazione di un quartetto e l’incisione di una raccolta di canzoni prevista per l’inizio del 2025. Questo selezionato rappresenta la scrittura e la musica contemporanea. La sua inclusione è un tributo all’ impegno, talento e dedizione alla forma letteraria.
La 23° edizione del PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO si concluderà sabato 11 maggio alle ore 13.00 con la proclamazione dei vincitori all’Arena Piemonte del Salone del Libro di Torino e la premiazione alle 20.30 al teatro Vittoria di via Antonio Gramsci, sempre a Torino, attraverso la consegna dei premi e il reading dedicato alle opere dei vincitori.
“CUNEO PRIDE | UNA COMUNITÀ IN MOSTRA” Inaugurazione dell’esposizione sulla storia del Movimento LGBTQIA+ Il 3 Maggio 2024 alle ore 18.00 sarà inaugurata a Santa Croce l’esposizione dei pannelli dedicati alla storia del Movimento LGBTQIA+ con la presenza della Comunità Valdese, ospite per raccontare 40 anni di esperienza con i campi tematici per Agape.
Per la prima volta alla Biennale di Venezia ci sarà un'artista nata a Cuneo, si tratta di Esther Pilone, nata il 24 marzo 1920, e trasferitasi poi negli anni '30 in Argentina.
Qui frequenta la Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, nella bottega della scultrice Cecilia Marcovich e segue corsi di composizione plastica con Héctor Cartier.
Nel 1963 compie un viaggio di studio e perfezionamento in Europa, visitando la Francia, l'Italia e la Spagna.
Ha tenuto mostre personali alle Lirolay Galleries nel 1961 e 1962, Van Riel nel 1965, 1969 e 1994; Pozzi nel 1982, Museo de Artes Visuales de Buenos Aires nel 1976, Alianza Française de Buenos Aires nel 1998, dipinti accanto ai collage di Xilo di Francisca de los Reyes alla Van Riel Gallery nel 1974, insieme a María d'Avola e Edelweis Ortigüela alla Pozzi Art Gallery nel 1982. Dal 1954 frequenta il Salon Nazionale e mostre collettive, in particolare quelle di arte moderna nella capitale federale, Mar del Plata, Santa Fe e altre città, e dal 1955 i saloni della New Art Association.
Ha coltivato lo stile espressionista astratto. "La sua espressione non figurativa si colloca nella tendenza informale e presenta una ricchezza di sobrietà materica e cromatica". (María Laura San Martín, "Immigrazione e plastica"); Catalogo della mostra Venti disegni alla Galleria Lirolay nel 1961).
info dal sito https://artedelaargentina.com/
Secondo appuntamento del Festival Cameristico con il concerto del trio Ruchun Ju, violino; Alessandro Ricobello, violoncello; Alessio Ferrarese, pianoforte, che eseguirà musiche di Beethoven e Brahms. In collaborazione con il Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio di Savigliano
sabato 13 aprile 2024, alle ore 16
ingresso libero
c.so Nizza 2 - Cuneo
10 aprile, dalle 11.00 alle 21.00
Allestimento visitabile anche l'11 e 12 aprile, su appuntamento contattando archivio@viafarini.org
VIR
via Farini 35 - Milano
Archivio Viafarini
via Procaccini 4 - Milano
[dal comunicato stampa]
In occasione di Milano Art Week Viafarini apre le porte delle sue sedi per una restituzione delle ricerche degli artisti che partecipano al programma da gennaio ad aprile 2024 presso VIR Viafarini-in-residence e all'Archivio Viafarini.
Giorgio Bernasconi, Valeria Carrieri, Matteo Cordero, Jung Soo Cho, Laura Guastini, Kalina Horon, Viktoria Kurnicki, Maria Maaneskiold, Giorgi Miminoshvili, Noemi Mirata, Maria Pilotto, Niccolò Quaresima, Mattia Ragni, Valerio Eliogabalo Torrisi, Marta Luna Valpiana, Rami Lazkani, Marcelina Braga, Diego Gelosi, Nick Landucci, Fabiana Lanza, Vincenzo Montefusco
"2023":opere di Cornelio Cerato: ingrandimenti fotografici tratti dalle prime pagina del quotidiano "La stampa" sui quali Cornelio e' intervenuto elaborando l'immagine con colori a cera. Fotografie che non potranno essere dimenticate dalle nostre generazioni: il terribile terremoto in Turchia, le guerre brutali in Ucraina e a Gaza.
Il colore, usato con discrezione dal fotografo in questi ingrandimenti di eccezionali scatti di reporters, vuole restituire, ove mai fosse possibile, una sorta di speranza e umanita' a quegli attimi di disastro catastrofico e follia delirante. Ping cooperativa sociale inizia presso la propria sede un ciclo di esposizioni di lavori fotografici. Vi aspettiamo.
THE YOUTH FACTOR / TALK ABOUT MUSIC presenta
DE LA MUSIQUE AVANT TOUTE CHOSE. La musica e le altre arti con ANNA CAROL
modera Margherita Devalle
venerdì 5 aprile, ore 18 Cuneo, Auditorium Foro Boario Via Carlo Pascal 5C
TALK ABOUT MUSIC è il ciclo di incontri targato THE YOUTH FACTOR che ospita a Cuneo giovani talenti e grandi artisti del panorama musicale italiano
Il primo appuntamento è venerdì 5 aprile, alle 18, presso l’Auditorium Foro Boario di Cuneo con il talk DE LA MUSIQUE AVANT TOUTE CHOSE. La musica e le altre arti che vedrà ospite ANNA CAROL.
La “musica prima di ogni altra cosa” è il verso che apre l’“Art poétique” (1884) di Paul Verlaine, opera che fu d’ispirazione per pittori e musicisti contemporanei e influenzò la generazione successiva di poeti. Il verso sottolinea come la musica sia collettrice delle diverse espressioni artistiche e come sia la loro essenza più vera e misteriosa.
Oggigiorno i diversi linguaggi stanno diventando sempre più interagenti e integrati tra loro: può dunque una performance musicale contemporanea fondersi talmente tanto con le altre forme d’arte fino a diventare una sorta di “opera d’arte totale”?
Ne parleremo con la giovane ed eclettica musicista altoatesina che dopo varie esperienze all’estero a contatto con le scene musicali soul, R&B ed elettroniche, viene travolta da un’urgenza espressiva che la avvicina sempre di più al mondo della scrittura.
Durante l’incontro la musicista ci presenterà alcuni suoi brani in versione unplugged.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite
Per maggiori informazioni consulta la pagina dell'evento su fondazionearte.org
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Sette dei nove artisti che compongono il gruppo di area milanese dei Nuovi Lirici (non sono presenti Misia De Angelis e Valdi Spagnulo) proporranno in Palazzo Samone a Cuneo, dal 6 aprile al 12 maggio 2024, gli esiti più recenti delle loro riflessioni pittoriche e scultoree, condotte con rigore e incisività espressiva sulla forza comunicativa delle forme e dei colori improntati alle tendenze dell’arte astratta e aniconica del XX secolo.
I visitatori della loro esposizione cuneese potranno così interagire con 56 opere tra dipinti e sculture, constatando da vicino come i confini fisici dei quadri e dei lavori tridimensionali esposti siano soltanto un esile argine al flusso vitale incontenibile degli elementi lineari, formali e coloristici puri, da considerare come elementi essenziali di un linguaggio visivo universale capace di agire sui valori percettivi ed emozionali dell’osservatore e che costituisce la radice ideale del “desiderio di sublimità” (per dirla con Barnett Newman), sentito fortemente da parte di ciascuna delle personalità artistiche presenti in mostra.
[dal comunicato stampa]
A distanza di circa quattro anni dalla partecipazione alla mostra Canone lirico inaugurata presso il Fondaco di Bra (Cn) in un primo tempo in modalità online, il 4 marzo 2020 (a causa del lockdown per l'emergenza Covid-19), e successivamente in presenza, dal 21 giugno al 31 luglio, sette dei nove artisti che compongono il gruppo di area milanese dei Nuovi Lirici (non sono presenti Misia De Angelis e Valdi Spagnulo) proporranno in Palazzo Samone a Cuneo, dal 6 aprile all'11 maggio 2024, gli esiti più recenti delle loro riflessioni pittoriche e scultoree, condotte con rigore e incisività espressiva sulla forza comunicativa delle forme e dei colori improntati alle tendenze dell'arte astratta e aniconica del XX secolo. I visitatori della esposizione cuneese potranno così interagire con 56 opere tra dipinti e sculture, constatando da vicino come i confini fisici dei quadri e dei lavori tridimensionali esposti siano soltanto un esile argine al flusso vitale incontenibile degli elementi lineari, formali e coloristici puri, da considerare come elementi essenziali di un linguaggio visivo universale capace di agire sui valori percettivi ed emozionali dell'osservatore e che costituisce la radice ideale del "desiderio di sublimità" (per dirla con Barnett Newman), sentito fortemente da parte di ciascuna delle personalità artistiche presenti in mostra. "L'espressività collettiva, resa istanza unitaria", ha scritto nel 2023 Matteo Galbiati, lo storico dell'arte e critico che dal 2009 segue i progetti e le esposizioni del gruppo, "rafforza la precisazione di un qualcosa che, dal limite fisico, prova e vuole testimoniare l'infinito". Pertanto, la "misura giusta in loro è quella con cui spezzano equilibri assodati", arrivando "al punto di rottura per cui il dovere dell'arte [...] è quello di non rimanere bloccato e immune dal confronto vero e sincero con la vita".