mercoledì 31 agosto 2016

Francesco Clemente ad Alba al Coro della Maddalena invitato dalla famiglia Ceretto



Quinto appuntamento con l’arte contemporanea promosso dalla famiglia Ceretto in collaborazione con il Comune di Alba nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba


Continua il sodalizio tra la famiglia Ceretto, noti produttori di vino, e il Comune di Alba (CN). Come ogni anno, a partire da settembre e per buona parte della durata della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Coro della Maddalena di Alba ospita una mostra d’arte contemporanea con i nomi più prestigiosi del panorama artistico internazionale.



Sarà Francesco Clemente quest’anno a far convivere l’arte contemporanea con la meravigliosa ambientazione barocca del Coro. L’artista, protagonista a Siena della mostra “Fiori d’inverno a New York”, porterà ad Alba i suoi lavori più recenti e mai esposti in Italia. 



“After Omeros”, questo il nome della personale, sarà composta da due installazioni e quarantuno acquerelli ispirati al poema epico Omeros che ha valso allo scrittore Derek Walcott il Premio Nobel per la letteratura. 



Vi aspettiamo per festeggiare questo quinto appuntamento assieme all'artista Francesco Clemente che presenterà ad Albanel Coro della Chiesa della Maddalena un ciclo di opere ispirate al poema Omeros di Derek Walcott.
L'appuntamento è per mercoledì 14 settembre alle ore 18


Green Park Festival



GREEN PARK FESTIVAL


3-4 settembre 2016







Sabato 3 Sett.2013  ore 16
presso la Casa del Fiume nel parco fluviale
Pietro Zucchetti, fondatore dell’Istituto Italiano di Permacultura (IIP) dialogherà con Antonio Sartoris sul tema “La foresta edibile, centro per la fertilità a Cuneo”.

Sabato 3 Sett.2013 ore 17,30
presso la Casa del Fiume nel parco fluviale
la Fondazione Casa Delfino aprirà il CAFFE’ DAUPHIN : musica, danza, e pensieri in a/v

Domenica 4 Sett.2013 ore 16
presso la Casa del Fiume nel parco fluviale
Roberto Schellino presenterà il suo libro “Mille contadini” e Attilio Ianello parlerà del Comizio Agrario di Mondovì. Moderatore Antonio Sartoris. 






Mostra fotografica di Cornelio Cerato



CORNELIO CERATO


9 luoghi improbabili


Manipolazioni digitali di fotografie dell'artista Cornelio "Cornelius" Cerato


3 settembre - 8 ottobre 2016
inaugurazione sabato 3 settembre 2016 ore 19:00



Lungogesso C.so Giovanni XXIII n.24 - Cuneo















Bando per artisti








Si selezionano 5 partecipanti al workshop con residenza organizzato dalle due istituzioni
 
La Fondazione Spinola Banna per l’Arte e la GAM - Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Torino annunciano un progetto di collaborazione triennale e propongono, all'interno della programmazione 2016/17, un bando per il programma annuale con residenza dedicato ad artisti under 35 attivi sul territorio nazionale.

 Il progetto, promosso grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, attiva la collaborazione tra due eccellenze culturali del territorio piemontese, un’istituzione pubblica e una privata.

 GAM e Fondazione Spinola si offrono come luoghi di scambio d’idee, ma anche di sperimentazioni e verifiche che troveranno espressione in workshop, esposizioni, conferenze, performance, e in una pubblicazione finale.

Il bando è anche l’occasione per rilanciare il programma di residenza dedicato a giovani artisti promosso negli ultimi dieci anni dalla Fondazione Spinola Banna.

 Ogni anno il tema sarà proposto da un artista, invitato da entrambe le istituzioni, che in qualità di tutor traccerà un progetto e un piano di lavoro da svolgersi tra l’autunno e la primavera successiva, in entrambe le sedi.

 Il workshop con residenza presso la Fondazione Spinola Banna sarà suddiviso ogni anno in tre momenti: il primo destinato alla ricerca e all’analisi del tema proposto con l’intervento di esperti internazionali, il secondo mirato alla verifica dei progetti elaborati dai partecipanti e l’ultimo dedicato all’esposizione di quanto realizzato.

I 5 artisti selezionati saranno coinvolti nel programma di ricerca tracciato dal tutor, e terminerà con una mostra presso la Fondazione Spinola Banna e una serie di eventi pubblici presso la GAM.

Il numero dei partecipanti invitati è molto ristretto (max 5) ed ha l’obiettivo di fondare una comunicazione profonda tra il tutor e i partecipanti, tramite la discussione e il confronto sulle teorie e sulle tecniche, in piena corrispondenza con la vocazione partecipativa e relazionale del progetto.

 Il comitato di selezione che seguirà ogni fase del programma è composto da Gianluca Spinola, Presidente Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Francesca Doro, Curatore Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Elena Volpato, Conservatore e Curatore GAM, Anna Musini, Curatore GAM. 


 per maggiori informazioni: 




sabato 27 agosto 2016

all’OMBRA dei GRANDI FOTOGRAFI



Da sabato 27 agosto a domenica 18 settembre nei locali di Palazzo Samone, in Via A. Rossi 4 a Cuneo, si potrà gustare la Mostra Fotografica “all’OMBRA dei GRANDI FOTOGRAFI”.
Ci sono cose che a spiegarle sembrano ovvie, sembrano considerazioni ovvie, ma vederle certe ovvietà, verificarle attraverso delle immagini, non è come pensarle e basta.
Guardando queste fotografie mi viene da dire che viviamo tutto con grande intensità e tra questo tutto anche il rapporto con la cultura.

Probabilmente questo dipende dalla forza straordinaria della fotografia, della violenza che, a volte, ci mostra o dallo splendore delle figure che riprende.

Certo è che la violenza della fotografia non è una violenza armata, non è una cosa “terribile”. Nessun orrore, nessun tumulto.

Le fotografie che i nostri fotografi presentano in questa Mostra sono come un gioco: “facciamo l’imitazione di qualcuno?”. E così facendo si hanno gli stimoli per continuare ad imparare, a fare nuove esperienze, magari a cambiare stile fotografico.

E’ certo che tutto l’impegno profuso in questa nuova sfida è rivolto alla bellezza, al sorriso, alla gioia. Quasi un “prenderci in giro” con ironia pur sapendo che dovremo sottostare ai giudizi di chi fruirà delle nostre immagini.

L’importante famiglia in posa,  le Signore di diversi ceti sociali al ristorante, la realtà diversa dalla realtà, la bellezza dei nostri paesaggi e la durezza della vita in montagna, le nudità improvvisate, sono solo alcuni esempi di ironica rappresentazione di noi stessi.
 La bravura dei nostri fotografi nell’ atteggiarsi come Micheal Kenna, Edward Weston, Paolo Monti, Vanessa Beecroft, Franco Fontana, Erwin Blumenfeld, Ansel Adams e altri ancora, tutti numi tutelari della Storia della Fotografia, non è solo nel risultato ottenuto ma nell’atteggiamento umile con il quale è stato affrontato questo impegno.
In questo periodo così difficile, il nostro umile pensiero è rivolto ad essere una piccola goccia positiva di bellezza, che il fruitore delle nostre immagini potrà fare sua, se lo vorrà. 

Ober Bondi 

Espongono:
Roberta BARALE - Monica BARBERO - Ober BONDI - Paolo BUSSONE - Ugo CANAVESE - Gianni CHIARAMELLO - Sergio FEA - Silvia FEA - Luca FREGUGLIA - Giacomo GALVAGNO - Noemi SICCARDI 

La Mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 16.30 alla 19.30 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. 

Inaugurazione: domenica 28 agosto 2016 alle ore 11.00

venerdì 26 agosto 2016

POLVERE DI STELLE - Seconda edizione 2016




 
Dal 10 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 il Museo della Ceramica di Mondovì e il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza presentano la seconda edizione di Polvere di stelle, la rassegna biennalea cura di Chiara Bertola con Christiana Fissore dedicata allo sguardo degli artisti contemporanei sulla ceramica.

La mostra inaugurerà sabato 10 settembre 2016 alle ore 18.
In occasione dell’opening, performance musicale di Olivia Salvadori ispirata a una poesia di Omar Khayyām, tratta dalle quartine del Rubʿayyāt.

Dopo il successo del primo appuntamento nel 2014 – con le installazioni di Céleste Boursier Mougenot e Matteo Rubbi – la seconda edizione sarà incentrata sulla mostra At the Still Point of the Turning World (il punto fermo di un mondo che gira), con opere di Carla Accardi, Franco Vimercati, Ai Weiweie installazioni site-specific di Elisabetta Di Maggio e Hilario Isola.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo della Ceramica, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza e si avvale del patrocino del Comune di Mondovì.

La rassegna Polvere di Stelle nasce anche dalla collaborazione con la Fondazione Querini Stampaliadi Venezia, per la quale Chiara Bertola ha ideato, a partire dal 2004, il progetto di arte contemporaneaConservare il futuro, che invita gli artisti a riflettere sul confine della memoria tra passato e presente.

Il titolo – Polvere di Stelle – allude alla materia più basilare di cui è costituita la ceramica: tocchiamo e pensiamo la sua fragile superficie e ci ritroviamo a percorrere una storia di argille, sabbia, quarzo e pigmenti. Tutta polvere, fuoco e acqua. Ma la visione degli artisti riesce a trasformare e portare la polvere in un cammino vicino alle stelle, a fargli fare un volo visionario mai immaginato prima, come una mongolfiera o la traiettoria di una stella.


LA MOSTRA
At the Still Point of the Turning World

La seconda edizione di Polvere di stelle prende la forma di una mostra collettiva di artisti italiani e internazionali che si muovono all’interno del vasto territorio della ceramica utilizzando i diversi linguaggi contemporanei: la fotografia, il video, il suono e naturalmente la ceramica stessa.
Nelle sale del Museo della Ceramica di Mondovì, tra le vetrine in cui è esposta la collezione storica, s’inseriranno le nuove porcellane di Elisabetta Di Maggio, pensate appositamente per Polvere di Stelle e per il Museo della Ceramica, e saranno presentate al pubblico le porcellane dell’artista cineseAi Weiwei relazionate con il tragico terremoto del 2008 a Sichuan, in Cina.
La mostra si estende anche nelle vicinissime sale, recentemente restaurate, del Palazzo del Governatore, sede del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza: qui alcune delle più importanti opere di ceramica della grande artista italiana Carla Accardi, recentemente scomparsa, una serie di fotografie dal “ciclo della zuppiera” di Franco Vimercati e l’installazione-proiezione interattiva I Mani diHilario Isola riformulata in ceramica appositamente per questo progetto.

At the still point of the turning world (Il punto fermo di un mondo che gira) è un verso tratto dal primo deiQuattro quartetti di T.S. Eliot.
Con il passare del tempo la vita sembra diventare sempre più precaria, fluida, instabile, rendendoci difficile distinguere tra realtà e finzione. Tuttavia, talvolta si riesce a intuire, all’interno di questo flusso, qualcosa che conduce alla scoperta di una struttura residua di “essere”, qualcosa di duraturo, resistente alla vacuità delle vicende dell’esistenza. Per chi vive in modo attento, T.S. Eliot parla appunto del “punto fermo di un mondo che gira” e della sua manifestazione. Una volta stabilito un contatto con l’essenza delle cose, una volta toccata la ragione profonda di ogni essere, è possibile riuscire ad abbracciare l’eternità.
Le opere che formano il percorso espositivo riflettono sulla transitorietà delle cose, mettendone in luce la fragilità e la vulnerabilità, ma anche, soprattutto, la loro bellezza e la “persistenza” di una possibilità di senso che attraversa il tempo.

La mostra mette al centro un omaggio alla grande artista Carla Accardi, recentemente scomparsa, e aFranco Vimercati, ospitati nelle sale del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza.
Della Accardi vengono presentate due sculture in ceramica policroma: i Coni e le Ricomposte tinte. Ogni elemento di questi ambienti costituisce un modo diverso di declinare quel suo inconfondibile linguaggio e quella sua incessante voglia di sperimentare materiali e volumi. Le opere in ceramica esposte mettono in evidenza la fisicità del dialogo tra segno, volume e spazio, aspetto peculiare nel lavoro della Accardi per uscire dalla gabbia della pittura.

La fotografia di Franco Vimercati è fatta di immagini semplici, oggetti della vita quotidiana ripresi singolarmente, in modo rigorosamente frontale. Per dieci anni – dal 1983 al 1992 – Vimercati si concentra su una piccola “zuppiera”, fotografandola con un’illuminazione prima più chiara, poi più scura, ruotandola, avvicinandola, quindi allontanandola di poco. Vimercati fotografa e rifotografa la zuppiera 99 volte per dieci anni per riuscire a cogliere la sua essenza. Lo stesso Vimercati, in un’intervista del 1997, dice: “Ogni fotografia era la testimonianza di un lavoro, dei tempi d’esposizione, dello sviluppo della pellicola, della stampa. Avrei potuto cambiare soggetto ma, siccome non m’interessano i soggetti, ho continuato per dieci anni a fotografare la stessa cosa”. Il nucleo portante della sua ricerca è il senso dell’arte, che attraverso un’indagine purissima è in grado di raggiungere l’essenza dei fenomeni.

Il tempo è, invece, la materia fondamentale di cui sono tessute le opere dell’artista Elisabetta Di Maggio che abitano le sale del Museo della Ceramica. Quando l'artista, con ossessiva precisione, ritaglia e modella il tempo che passa nei fori del suo fragile lavoro di porcellana, regolando l'andamento di giorni e mesi, in realtà ha ritagliato e plasmato lo spazio capace di imbrigliare la “fragile” percezione del proprio essere. Al verso di Eliot fanno eco le parole di Elisabetta quando dice "Questo eterno 'indaffararsi' dell'uomo è in realtà così fragile e tragicamente inutile… in fondo il mio lavoro è frutto di un tempo lunghissimo di realizzazione, che può distruggersi in un attimo…” un lavoro che diventa fortissimo perché sulla fragilità e apparente inutilità costruisce il senso e il perno dell’esistenza.
Per Polvere di Stelle l’artista presenta un nuovo progetto che prende spunto dalla quotidianità e si concentra sugli oggetti, creando una relazione tra quelli della ceramica tradizionale e quelli domestici, trasformati. Il titolo dell’installazione principale del suo progetto At the still point of the turning world – una instabile architettura di tazze di porcellana accatastate l’una sopra l’altra, con i decori che sembrano scappare dalla loro superficie per trovare spazio sui muri delle sale, ha dato il nome alla mostra di questa edizione di Polvere di stelle.

Nell’opera dell’artista cinese Ai Weiwei la porcellana viene affrontata non solo come materia ma anche come condizione di fragilità, dispositivo concettuale, eredità culturale da ripercorrere e aprire all’interno di un’esperienza più ampia: la tradizione, il paesaggio, la decorazione e la produzione. Mischiata insieme alle altre ceramiche storiche in una teca del Museo, l’opera di Ai Weiwei, Porcelain Rebar, quasi mimetizzata, cela la tragica ragione della sua origine. Si tratta di una riproduzione in porcellana dei tondini di ferro estratti dalle macerie di una delle venti scuole rase al suolo dal terremoto del maggio 2008, che ha colpito la provincia cinese del Sichuan. L’origine di quest’opera è un’immensa installazione composta da duecento tonnellate di tondini di ferro raccolti, raddrizzati a mano uno per uno e ammassati con pazienza dall’artista e i suoi assistenti. Straight (2008-2012) è un omaggio alle oltre cinquemila vittime, perlopiù bambini, di quella tragedia causata dal crollo di edifici scolastici costruiti al risparmio da una classe politica corrotta.

Le sale del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza, infine, ospitano I Mani di Hilario Isola, un’opera fatta di ceramica luce e ombra, di materia e di vuoto. Lo spettatore è invitato a interagire con l’opera e a diventarne parte: nel momento in cui la sua mano impugna una piccola scultura di ceramica raffigurante un grappolo d’uva, l’ombra della scultura stessa proiettata sul muro si completa assumendo le sembianze di un profilo umano. L’ombra e l’espressione del profilo cambierà a seconda della forma della mano di chi tocca: ogni mano è unica, plasmata dai geni dei nostri antenati, i “Mani”. Spremere un grappolo d’uva, toccare una scultura, giocare con l’ombra sono azioni primordiali e antiche che possono riportare a una dimensione più vera di contatto con la materia antica e ancestrale della natura.
 
La mostra At the Still Point of the Turning World è promossa dalla Fondazione Museo della Ceramica Vecchia Mondovì, in collaborazione con il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza, e realizzata con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il patrocinio del Comune di Mondovìe con la partecipazione di Industrial TecnicaBanca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de' Baldi, Banco di Credito P. Azzoaglio e SilvaTeam.

At the Still Point of the Turning World
La ceramica contemporanea di
Carla Accardi, Elisabetta Di Maggio, Hilario Isola, Franco Vimercati, Ai Weiwei

A cura di Chiara Bertola
con Christiana Fissore

10 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Museo della Ceramica di Mondovì
Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza

Opening sabato 10 settembre 2016, ore 18
Museo della Ceramica di Mondovì 
A seguire performance musicale di Olivia Salvadori
Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza

Nuove opere di Olivero Domenico

Due nuove opere dell'artista Domenico Olivero che prossimamente presenterà durante una conferenza pubblica alla Biblioteca Civica di Cuneo.


giovedì 25 agosto 2016

Tre blog di Antonio Sartoris



 Sono ANTONIO SARTORIS, nato il 13 ottobre 1930 a Cuneo ed ivi sono sempre vissuto. Liberato dall'età, dai lacci del lavoro di avvocato e dai lacciuoli della vita sociale, mi sono inventato L'ARTE FATTUALE e con questa pubblicamente mi pronuncio e mi diverto. Scrivo, e ho deciso di aprire questo blog per conversare di passato, presente e futuro rivolgendomi ad Ulisse che mi ascolta perché è la "mia" statua.
 


Intendo come Arte Fattuale la manifestazione e/o attribuzione di un pensiero artistico, cioè espressivo, ad un soggetto o ad un fatto di per sé puramente funzionali. Con questo metodo racconto di fatti diversi dalla realtà e di personaggi che sono vissuti in luoghi ed epoche diverse: attualizzo cioè fatti e personaggi storici all'insegna della fantasia che ho definito figlia sfrenata della libertà. Antonio Sartoris




"Per questo mio nuovo blog (alias rubrica) – vedasi “lettere ad Ulisse” e “racconti fattuali”-, ho riesumato il titolo di una famosa rivista satirica fondata a Torino nel 1848. Il proposito era quello di “fischiare su tutte le cose ingiuste, contro i codini, contro le limitazioni alle libertà civili, alla libertà di parola e di stampa” . Penso che a distanza di tanti anni ci sia ancora molto da fischiare."


Antonio Sartoris


 

mercoledì 17 agosto 2016

Simone Aimetta


"... ultimo lavoro per una esposizione a tema, si tratta di una madonna con bambino, inchiostri su carta artigianale con innesti nascosti da altre culture, il pneuma greco, frasi in aramaico tradotte dall'università di venezia, trigrammi taoisti, ibis egizio ecc..." Simone Aimetta