lunedì 27 dicembre 2021

La mostra di Santo Tomaino aperta anche nelle festività natalizie

Riceviamo e pubblichiamo:

"La mostra DE RERUM NATURA di Santo Tomaino è visitabile a Palazzo Samone (via Amedeo Rossi 4, Cuneo) anche nelle festività natalizie con il seguente orario: dal 24 al 30 dicembre (escluso il giorno di Natale) e dal 2 al 9 gennaio dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Poi per tutto restante mese di gennaio dal venerdì alla domenica sempre dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Ad accogliere i visitatori e ad illustrare le opere ci saranno gli studenti del Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo"



Cartoline dall'abbazia della rosa - pigmenti alla caseina su carta intelata, 2020



Italiana - pigmenti e pastelli grassi su carta intelata, 2019



mercoledì 15 dicembre 2021

Encode 2022


Shades of Blue è un coinvolgente e intenso live audiovideo di Fabrizio Rat al pianoforte a coda e alle macchine analogiche accompagnato dalle immagini generate in tempo reale dall'artista glitch Kaspar Ravel. Gli elementi ritmici delle macchine di Fabrizio interagiscono con le immagini influenzando alcune proprietà del flusso astratto visivo.
Fabrizio Rat è un pianista di formazione classica, improvvisatore e compositore di musica contemporanea che da anni porta avanti un percorso di ricerca che coinvolge il suo strumento acustico con la musica elettronica. Dopo un paio di album orientati al dancefloor, con Shades of Blue, Fabrizio Rat si lascia alle spalle la rigorosità ritmica della musica da club per introdurre una nuova prospettiva melodica fatta di sapienti architetture armoniche e incastri ritmici. Il pianoforte a coda viene preparato ed elaborato dal vivo per estenderlo verso nuovi territori timbrici che creano una perfetta commistione fra suono acustico e suono sintetico. Oltre allo strumento acustico Rat infatti pilota un setup di macchine analogiche, drum machine e processori di riverbero. Il live acquisisce una dimensione rituale che attraversa i confini del minimalismo, del jazz e della techno.

La musica di Rat viene accompagnata dai visual creati dal vivo di Kaspar Ravel che elabora il segnale audio e genera forme astratte in sincronia con il flusso musicale. Kaspar è un artista Parigino che lavora nel campo dei new media ed è parte e curatore del Glitch artists collettive. Per la performance ha sviluppato un’interfaccia che trasforma le immagini filmate da una webcam, in colori liquidi che si dissolvono e mischiano sulla superficie di proiezione.

sabato 8 gennaio 2022, ore 21:00
Varco & Auditorium Foro Boario
Via Carlo Pascal 5L - Cuneo
ingresso: 9,00 € + d.d.p.
https://www.eventbrite.it/e/226862099647
info: 3397491335 / info@associazioneorigami.it
in collaborazione con VARCO
con il contributo di Fondazione CRC

Rest* - Apertura speciale Domenica 19 Dicembre



 A seguito dell'alto numero di richieste si è deciso di fare un'apertura speciale, senza prenotazioni,  la prossima Domenica 19 Dicembre del progetto  “Rest*”  dalle ore 17 alle 19 presso lo spazio temporaneo Cripta 48 in via Roma 48, un luogo privato speciale per una nuova tappa del particolare progetto artistico “Pray” ideato dall’artista Domenico Olivero e promosso dall'Ottica48 di Cuneo.


Pray è un percorso che indaga la spiritualità vista da un punto di vista agnostico, un approccio unico che l’artista in diversi anni ha evoluto e condiviso in diversi spazi artistici italiani e stranieri, riprendendo anche certe riflessioni di Kant sulla dualità fra mondo reale e metafisico.




L’opera presentata si intitola “Rest*” si tratta di un originale lavoro in forma di reliquia che attraversa il concetto di forma e contenuto. Dentro un reliquiario è presente una candida e fragile sfera in gesso protetta da una nuvola di fili di rame, al cui interno è presente una reliquia spirituale avvolta in un gomitolo di lana.  Lo spazio è immerso in un ambiente sonoro progettato da krupnik dal titolo “hm#01”.

Stati energetici caldi e freddi, vibranti e passivi. Un lavoro che affronta il tema del bisogno fisico di spiritualità in una società sempre più sofferente e disillusa.

Cosa resta del nostro essere? a cosa aspira il nostro vivere? Sono alcune delle domande a cui l’artista tenta di dare degli spunti di riflessione con i suo progetto che da diversi anni sviluppa, un percorso di proposte e suggestioni che aprono possibili suggestioni di risposte.

Per programmare altre visite è possibile prenotarsi alla e-mail  cuneoarte@libero.it  da fare 24 ore prima della visita, proponendo una data e orario in cui si gradisce fruire dell'evento, sarete contattati per conferma.




Sostiene il progetto Ottica48, che da diversi anni fa del vedere un percorso professionale, che va oltre il semplice servizio di vendita.

martedì 14 dicembre 2021

Atelier di Andrea Migliore, presentazione al cinema Monviso di Cuneo


Sono aperte le adesioni per partecipare all’inaugurazione del progetto Atelier di Andrea Migliore che si svolgerà il prossimo 22 dicembre dalle ore 20.30 nella straordinaria cornice del Cinema Monviso di Cuneo. 

Tra gli ospiti della serata figureranno i protagonisti che hanno reso possibile la realizzazione della collezione, tra cui l’Associazione Culturale Ego Bianchi, la casa editrice BB Europa Edizioni, il Laboratorio Imprimere Stampa Fine Art e l’atelier Chiodini Cornici.

La serata sarà strutturata da una serie di interventi e testimonianze che tratteranno il tema del nudo sia sotto l’aspetto artistico, che psicologico, e presenterà sullo schermo cinematografico alcune delle opere che nel mese successivo saranno esposte all’interno dei prestigiosi spazi dell’Ego Bianchi.

Atelier sancisce un cambiamento radicale nel percorso dell’artista, Andrea Migliore, che in passato aveva immortalato la figura umana ambientandola esclusivamente nel contesto urbano o in quello lavorativo, così come per la psicologa Beatrice Bianco, che mai prima d’ora aveva scelto di accostare la sua preziosa consulenza al mondo dell’arte.

Il risultato è un mosaico di immagini e approfondimenti, di arte e psicologia, che illustrano come, oggigiorno, sia imprescindibile il legame tra corpo e psiche.


PROGRAMMA DELLA SERATA

- Opening (controllo green pass e assegnazione del posto in sala)
- Presentazione della collezione (Associazione Culturale Ego Bianchi)
- Presentazione del libro Atelier - L’arte del corpo (Casa Editrice)
- La filiera fine art e la produzione delle opere (Aziende partners)
- Presentazione degli autori (Andrea Migliore e Beatrice Bianco)
- Esiste una divisione tra la mente e il corpo? (Beatrice Bianco)
- L'arte del corpo: dal niente al tutto (Andrea Migliore)
- Testimonianze dei modelli e della modelle che hanno posato per la collezione
- Chiusura della serata e consegna dei cadeaux da parte degli autori 

Le opere dell'artista presso l'Associazione Culturale Ego Bianchi di Cuneo in Via Giovanni Schiaparelli, 20






Giorgio Buridan

Presentazione del libro curato da Maria Silvia Caffari

GIORGIO BURIDAN 

FATTI E PERSONE NELLA MIA VITA

giovedì 16 dicembre 2021, ore 17

Salone Comunale del Municipio di Demonte                 

via Martiri e Caduti  n.13 (primo piano)







Fantastiche Grottesche


 

CS

A Fossano il prossimo venerdì 17 dicembre, alle ore 16, presso il Castello degli Acaja di si inaugura la mostra “Fantastiche Grottesche”, un progetto espositivo site-specific ideato e promosso dal Comune di Fossano e Fondazione Artea, con il coordinamento scientifico di Palazzo Madama - Fondazione Torino Musei e in collaborazione con ATL del Cuneese,per valorizzare il ciclo di affreschi della Sala delle Grottesche, uno dei più importanti esempi di pittura tardomanierista piemontese, opera di Giovanni Caracca. Dal 18 dicembre 2021 fino al 25 aprile 2022 (con intenzione dell’Amministrazione Comunale di prolungare la mostra oltre tale data), dal mercoledì alla domenica, alle 11 e alle 15 con prenotazione consigliata, sarà possibile approfondire attraverso un’esperienza immersiva e una selezione di opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama a Torino la storia e le vicende del pittore fiammingo alla corte dei Duchi di Savoia.


Il progetto espositivo “Fantastiche Grottesche. Giovanni Caracca e i Duchi di Savoia al Castello di Fossano”, curato dalla storica dell’arte Clelia Arnaldi di Balme, conservatore presso Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, ha lo scopo di illustrare la Sala delle Grottesche del Castello degli Acaja mettendola in relazione con la storia dei duchi e delle duchesse di Savoia che proprio qui, nella seconda metà del Cinquecento, soggiornarono curandone il rinnovamento e le decorazioni.
 
“Un interessante progetto – dichiara Marco Galateri di Genola, presidente della Fondazione Artea – che evidenzia la figura dei Duchi di Savoia e il ruolo di primo piano che la Città di Fossano occupava in Piemonte nella loro politica espansionistica. ‘Fantastiche Grottesche’ conferma altresì lo stretto rapporto di collaborazione nel territorio cuneese tra Fondazione Artea e Palazzo Madama - Fondazione Torino Musei, che recentemente hanno promosso insieme la grande mostra sui Tesori del Marchesato di Saluzzo”. 
 
Gli affreschi della volta del piccolo ambiente sono uno dei più importanti esempi di pittura tardomanierista in Piemonte. Realizzati da Jan Kraeck, italianizzato Giovanni Caracca, intorno al 1585 per volere di Carlo Emanuele I di Savoia, coniugano la cultura degli emblemi, che conosce notevole fortuna in epoca umanistica e rinascimentale in tutta l’Europa, con il gusto per la decorazione a grottesche che si diffonde in seguito alla scoperta della Domus Aurea a Roma all’inizio del Cinquecento. Caracca per oltre trentacinque anni, dal 1568 al 1607, operò alla corte dei duchi di Savoia Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I e venne apprezzato incondizionatamente per le sue capacità di disegnatore, ritrattista, pittore su tavola, tela e ad affresco, e anche di “controllore generale di nostre fortezze”. 
 
Il percorso multimediale attraverso l’uso delle tecnologie immersive coinvolgerà i visitatori delle “Fantastiche Grottesche” in un colloquio ideale con l’autore degli affreschi, Giovanni Caracca. Il pittore fiammingo racconterà la storia dei personaggi che per brevi o lunghi periodi hanno abitato il castello e approfondirà il tema delle campagne decorative, illustrando i soggetti e il loro significato. 
Una selezione di opere dalle collezioni di Palazzo Madama, infine, arricchirà la narrazione con ritratti e oggetti dell’epoca, seguendo un doppio filo conduttore: la ritrattistica dei duchi di Savoia e il tema formale della grottesca nelle sue varie declinazioni.

Apre la Pinacoteca di Racconigi

Carlo Sismonda, “Piazza degli uomini” (1997, China su carta, 30×22 cm)


CS

Domenica 19 dicembre alle ore 15,30, in piazza Vittorio Emanuele II a Racconigi, avrà luogo l’inaugurazione della Pinacoteca Civica Levis-Sismonda. L’evento, promosso dalla Città di Racconigi, è ideato e organizzato dall’associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT, il patrocinio della Regione Piemonte, in collaborazione con il Comune di Torre S.Giorgio. La Pinacoteca Civica Levis-Sismonda potrà essere visitata ogni prima domenica del mese e su appuntamento contattando l’ufficio turistico di Racconigi (visitracconigi@gmail.com – 392/0811406) o l’Associazione Culturale Carlo Sismonda APS (associazionesismonda@gmail.com).

La pinacoteca si apre con due mostre, una retrospettiva dedicata a Giuseppe Augusto Levis ed un’antologica che celebra i dieci anni dalla scomparsa di Carlo Sismonda. 

La mostra antologica dedicata a Sismonda è un’occasione per ripercorrere le stagioni stilistiche di un uomo dal carattere forte ed indomito, amato ed apprezzato in Italia e all’estero. Negli ambienti espositivi si incontrano paesaggi, ritratti, nature morte, soggetti sacri, tutti caratterizzati da un forte ed acceso cromatismo. Sismonda fu pittore appartenente alla grande tradizione figurativa italiana con accenti legati alla rivoluzione formale postimpressionista da Cézanne ai Fauves con al centro Van Gogh, la dialettica tra natura e simbolo e le derive neoespressioniste.

Il corpus delle opere selezionate per la mostra retrospettiva su Giuseppe Augusto Levis, è suddiviso in termini cronologici e per temi e contempla i soggetti iconografici prediletti: le vedute delle vallate piemontesi, gli scorci relativi alla Prima Guerra Mondiale cui partecipò come volontario e, dal 1909, anno in cui iniziò l’emancipazione dal suo maestro Lorenzo Delleani, suggestive vedute olandesi e russe, accanto alla scoperta dell’esotismo e della luce nordafricana. 

La creazione e l’allestimento di una pinacoteca nella quale vengono offerte alla pubblica fruizione le opere d’arte realizzate dai due artisti maggiormente rappresentativi della città, che vissero, sostarono o arricchirono il territorio cittadino attraverso le loro opere, è il primo atto del progetto curatoriale pluriennale ideato dall’Associazione Culturale Carlo Sismonda APS per l’immobile da poco recuperato. 

L’edificio, situato nel pieno centro storico racconigese, diventerà sede di un nuovo polo culturale sperimentale e un futuro centro di aggregazione in cui la città potrà riscoprire le sue eccellenze artistiche, architettoniche, le sue peculiarità e la sua storia, ma anche diventare luogo di richiamo per un turismo culturale itinerante, nazionale e internazionale. Il passo successivo all’apertura della Pinacoteca Levis-Sismonda, sarà la realizzazione di mostre temporanee ed eventi legati all’arte contemporanea. Entrambi i momenti espositivi sono destinati alla tutela, valorizzazione e riscoperta delle testimonianze artistiche gravitate nel tessuto artistico racconigese nel passato, in dialogo con le nuove tendenze espressive contemporanee.

“Oggi ci troviamo nella condizione straordinaria di poter celebrare due personaggi che con la loro arte  hanno tracciato le linee  di quello che possiamo definire  un’evoluzione di pensiero non solo percepita ma anche fatta propria nelle strade e nelle piazze della Città ma anche nelle menti e nelle case dei nostri racconigesi – commenta Valerio Oderda, sindaco di Racconigi -. Nella certezza che con l’apertura della Pinacoteca Civica Levis-Sismonda nascerà un nuovo spazio di confronto, di stimolo, di valorizzazione di quelle che sono le profonde radici culturali del nostro territorio, ci auguriamo che l’iniziativa abbia un positivo riscontro  e diventi il volano per l’organizzazione di nuove mostre e la sede di  nuove espressioni artistiche, che sono poi il quotidiano di una società nata e conosciuta nel mondo per il suo prestigio artistico”.

“La mostra dedicata a Sismonda si sviluppa al piano terra dell’immobile restaurato e presenta una quarantina di opere selezionate, molte delle quali appartenenti a collezioni private- spiega Anna Cavallera, curatrice e direttrice artistica della Pinacoteca Civica Levis-Sismonda -. Il piano superiore della Pinacoteca, invece, accoglie l’arte di Giuseppe Augusto Levis attraverso una selezione ragionata della collezione cittadina, costituitasi tramite lascito testamentario. Le due mostre sono una restituzione dovuta ma non scontata che si fonda sul recupero e sulla valorizzazione di una memoria condivisa che ha contribuito a formare l’identità del territorio racconigese, ad identificarne visivamente i perimetri ed esportarli all’estero, in Russia, con Levis, ed in Germania, con Sismonda”.

“In questo difficile momento storico segnato dalla pandemia, Fondazione CRT guarda al futuro e sostiene il progetto curatoriale dell’Associazione Carlo Sismonda APS legato allo storico immobile racconigese, oggi restaurato, che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, storico cuore pulsante della città – dichiara Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT e Presidente Onorario dell’Associazione Carlo Sismonda APS-. Qui trova felice collocazione la Pinacoteca Civica dedicata agli artisti Giuseppe Augusto Levis e Carlo Sismonda, un luogo che custodirà le testimonianze visive di queste due eccellenze dell’arte figurativa, due artisti uniti dall’amore per Racconigi, eppure distanti, sia da un punto di vista cronologico che stilistico”.

“Una pinacoteca quale ‘spazio del sacro’, nel quale dare un senso, ‘liberare l’arte, in tutte le sue espressioni – conclude Mario Abrate, presidente dell’Associazione culturale Sismonda APS -, cooperando in maniera diretta e concreta al bene ed al progresso della cultura, divenuta una componente essenziale della realtà istituzionale e che, come tale, va protetta e valorizzata, al fine di combattere ogni forma di asservimento dell’artista, che comprime l’affermazione dei talenti e determina il deterioramento di quella eccellenza che ha sempre caratterizzato la vera arte”.


martedì 7 dicembre 2021

Mostra di Cesare Botto a Saluzzo

CESARE BOTTO

Diario Intimo


Inaugurazione 11 dicembre ore 17.00


Giuliano Home Gallery

Salita al Castello 15A  - Saluzzo (Cuneo)


[dal comunicato stampa]

"In un diario, solitamente, si raccontano i propri sogni, le emozioni e le gioie provate per un accadimento, i desideri di rinnovamento della propria vita, le speranze per un futuro migliore, ma si narra anche delle angosce sofferte, dei segreti turbamenti, dei torti subiti, delle difficoltà incontrate quotidianamente nel rapporto con gli umani.

Altro è scrivere un diario senza parole, usando solo i colori, per dare vita a delle forme astrat-teggianti che possano suggerire immagini, sottendere situazioni, ipotizzare eventi"




Cesare Botto nasce a Cuneo nel 1939.

Inizia a dipingere negli anni '50 come autodidatta, traendo ispirazione dagli artisti storici. Dopo uno stimolante periodo di studio dal 1958 al 1964 (Cuneo corso di Arti Decorative, Torino Accademia Albertina e atèlier Scroppo) sente l'urgenza di orientare la sua ricerca verso la pittura informale, abbandonando progressivamente la figurazione. Liberato dai retaggi del passato, affida la comunicazione del suo lavoro mediante una gestualità che esprime tutta la sua carica espressiva. Elabora cromie intarsiate, facendo ricorso al colore-segno-simbolo, ad emblemi allusivi in rapporto all’ambiente, alla materia, alla luce, entro spazi che accolgono e distribuiscono silenzi e dinamiche oltre i ritmi di un tempo non definibile.

E' presente dal 1959 con mostre personali e collettive in Italia e all'estero seguito da autorevoli firme della critica. Lontano da un atteggiamento ripetitivo e conformista, si dedica anche alla scultura, alla ceramica, alla grafica e ottiene numerosi pubblici riconoscimenti.



lunedì 6 dicembre 2021

Satira e humor nell'antico egitto, il papiro "erotico-satirico" restaurato



Giovedì 9 dicembre a Cuneo, presso lo Spazio Innov@zione (via Roma 17), apre al pubblico la mostra “Satira e humor nell’antico Egitto. Il papiro restaurato” nella quale viene esposto il cosiddetto “Papiro Erotico-Satirico”, una delle prime testimonianze di arte grafica paragonabile al fumetto della storia.

Proveniente dalle collezioni del Museo Egizio di Torino, che lo ha recentemente sottoposto a un completo restauro, a conclusione dell’esposizione cuneese verrà inserito nella collezione permanente del museo.

L’evento, a cura della responsabile della collezione papirologica Susanne Töpfer e dei curatori Enrico Ferraris e Cedric Gobeil del Museo Egizio, è organizzato e promosso da CRC Innova con il contributo di Fondazione CRC, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo e con il sostegno di Acda Spa, Agenzia Generali di Cuneo, Giuggia Costruzioni Srl e Merlo Spa.

La mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino a domenica 27 febbraio 2022 dal martedì al venerdì dalle ore 15,30 alle 20; il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20.

L’esposizione sarà chiusa i sabati 25 dicembre 2021 e 1° gennaio 2022.

Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/452711 o scrivere a info@fondazionecrc.it

Orari
MARTEDÌ, MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ  15.30 – 20.00
SABATO E DOMENICA  9.00-13.00 – 15.00-20.00
INGRESSO GRATUITO
Spazio Innov@zione
via Roma 17, Cuneo








giovedì 2 dicembre 2021

Living Room - L'arte contemporanea incontra l'architettura

10 - 11 - 12 dicembre

venerdì 10 ore 17:00 - 20:00

sabato 11/domenica 12 ore 16:00 - 20:00

4 artisti 

4 progetti espositivi 

4 studi di architettura

Quest’anno Living Room vi invita in quattro studi di architettura in centro a Cuneo, per scoprire le opere che quattro artisti hanno creato in maniera contest specific per l’esposizione, dopo aver soggiornato qualche giorno in città e aver familiarizzato con gli architetti ospitanti.

Il concept individuato dal curatore Andrea Lerda, The space of imagination, è un invito alla riflessione sui due grandi temi che stanno modificando radicalmente le nostre vite: la pandemia e il cambiamento climatico.

Cosa immaginano gli artisti Eva Frapiccini, Bepi Ghiotti, Giovanni Termini e Flaminia Veronesi

Cos’è scaturito dall'incontro e dal dialogo con gli architetti ospitanti Luisella Dutto Architetto, Studio 3Mark, Studio24 e Studio Dario Castellino Architetto

È possibile visitare liberamente le case previa registrazione a ogni ingresso.

Per avere l’entrata assicurata si può prenotare la visita guidata con partenza ogni ora.

Riservate il posto su >> Art.ur

Per info segreteria.artur@gmail.com

























Moira Franco e viaggio al Belgio


[dal comunicato stampa]

Il 4 dicembre alle 18.00, Viso A Viso presenta “Viaggio al Belgio”, con la presenza del regista Mattia Napoli con Nicola Digirolamo, Maiu Beltrando, Francesca Berardi. Per il film Moira Franco ha realizzato la locandina e un corto d'animazione.

E' un documentario su una comunità italiana persa nelle ombre del passato e bloccata nel sottosuolo delle miniere di carbone chiuse.

Claudio da oltre 40 anni vive in Belgio e, dopo una vita di lavoro, attraverso un continuo incedere in un paesaggio innevato, avverte il bisogno di lasciarsi andare ad una serie di riflessioni ripercorrendo le tappe di un evento che ha segnato un’intera generazione di italiani.

Un corollario di personaggi caratterizzati da sentimenti ambivalenti si affianca e si affranca dal suo cammino.

Ambientazione:

Genk ed i quartieri operai di Winterslag e Waterschei, la città di Hasselt, i paesi di Lindeman e Maasmechelen. Il Limburgo è fiammingo, la lingua ufficiale il “flamano”, ma non si mangia come si parla: si mangia italiano, marocchino e turco. I comuni sono articolati in diverse “cité”, grandi quartieri operai composti da villette a schiera che circondano le miniere: due piani ed un giardinetto giustificavano il duro lavoro.

Le diverse miniere che caratterizzavano il pianeggiante paesaggio del Limburgo sono ormai di diverso tipo: alcune sono abbandonate a se stesse da anni, altre sono state convertite a nuovi usi. L’idea è che la vita degli abitanti continui a girare intorno alla miniera, anche se per nuovi e diversi motivi.

Il tono freddo dell’ambientazione invernale è la rappresentazione metaforica della stasi in cui vive la numerosa comunità italiana, l’atmosfera invece predominante all’interno di ogni nucleo della comunità filmata è calorosa. I caratteri espressivi dei personaggi selezionati si propongono come un cuscinetto antitetico alla freddezza dell’ambiente circostante.

richiesta prenotazione a info@visoaviso.it

Ricorda di portare con te il tuo green pass









Prossimi appuntamenti a Demonte

Riceviamo e pubblichiamo i prossimi eventi culturali organizzati dall'Associazione Amici di Demonte:

1) SABATO 4 DICEMBRE 2021 ORE 16 NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN DONATO. "GRAN CONCERTO D'INVERNO "IN ATTESA DEL NATALE", con L'ENSEMBLE EASY OPERA, diretta dal M.stro PAOLO FIAMINGO

2) MARTEDI' 7 DICEMBRE ALLE ORE 17, NEL SALONE COMUNALE DI DEMONTE: presentazione del libro di LUCIA NORBIATO "VIOLS, SENTIERI, en navizant Bep Rous, ricordando Beppe Rosso"  Cordiali saluti. Silvio Rosso









domenica 28 novembre 2021

Santo Tomaino



Venerdì 3 dicembre 2020 alle ore 18.00 in Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 24, Cuneo, verrà inaugurata la mostra personale di Santo Tomaino dal titolo “De rerum natura”, organizzata da grandArte e curata da Michele Bramante.

Sarà visitabile dal 3 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con ingresso libero, nel rispetto della normativa anti Covid.

L’evento si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo e del contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT e del Comune di Cuneo.


In mostra due recentissimi cicli pittorici di Santo Tomaino: Cartoline e Tornammo a riveder le stelle. Cartoline prende avvio da una serie di riflessioni su di una caratteristica sempre più evidente nella nostra società occidentale: la difficoltà di uscire da un eterno presente e, quindi, la sostanziale incapacità di immaginare e di lottare per un’idea di futuro.

Proprio da qui trovano forma i paesaggi utopici delle cartoline, come risposta alla diffusa e allarmante difficoltà di esercitare creatività e immaginazione per il mondo che verrà. Gli stessi titoli degli otto dipinti del ciclo sono ripresi da luoghi di fantasia (come l’abbazia della Rosa presente nel famoso romanzo di Umberto Eco Il nome della Rosa, per fare un esempio). Ogni quadro porta il nome di una località immaginaria creata dalla penna di vari autori, sia del presente che del passato, e viene introdotto indifferentemente da un medesimo incipit “Cartoline da...”.

Il ciclo pittorico, Tornammo a riveder le stelle, nasce da un gesto naturale dell’essere umano fin dagli albori della sua storia: portare lo sguardo verso il cielo notturno ed ammirare il firmamento. Un atto, questo, carico di significato; forse, ormai trascurato a causa di un diffuso quanto spiacevole inquinamento luminoso delle nostre città moderne.

In questa serie di opere la visione del cielo si moltiplica. Si passa da una visione dal basso verso l’alto, per ridimensionare l’uomo e renderlo nuovamente una parte del Tutto, a una visione opposta, adatta a cogliere un’idea complessiva di ciò che succede sulla superficie; si prendono in considerazione una visione scientifica (espressa dal formato, identico in ogni pezzo, ricavato tramite il calcolo della sezione aurea) e una volontà visionaria, come passaggio tra diversi piani di realtà. Ogni quadro rimanda ad una differente percezione del cielo. Ma, è importante sottolinearlo, non bisogna dimenticare la natura fortemente poetica delle immagini dipinte.

***

“Nelle selve delle Cartoline la percezione corre orizzontalmente, l’occhio si acquatta inseguendo la bellezza sul terreno degli agguati e degli amplessi. Con l’arte, l’uomo si è dato uno spirito e ha iniziato a guardare verso l’alto in modo diverso. Il cielo, da brivido di fulmini ed eclissi, diviene Costellazione. I dipinti della serie Tornammo a riveder le stelle, come i giardini e le selve delle Cartoline, segnano un percorso per l’uomo: dall’aumento di energia psichica nell’eccitazione sensoriale lo conducono verso uno stato di bellezza incorporea, alle stelle e oltre. Guardare ai dipinti di Tomaino è come subire la malia del pericolo, o più semplicemente di una vertigine, provando allo stesso tempo una gioia trascinante, e gradualmente affinare l’esistenza, lungo l’itinerario dal corporeo allo spirituale, con tutte le energie vitali tese nel presentimento di un’ideale Bellezza”. (Michele Bramante)

***

De rerum natura di Santo Tomaino rappresenta la mostra introduttiva della rassegna grandArte 2022  Help che coinvolgerà con i suoi eventi tutta la provincia di Cuneo nell’arco dell’intero 2022 e che rappresenta la nuova edizione di grandArte 2016/2017 – identità perdute? che aveva messo insieme, in quei due anni, 14 associazioni e una galleria, l’intervento di 14 curatori, l’adesione di 13 Comuni e l’organizzazione di 15 mostre con la presentazione di 86 artisti.

L’edizione del 2022 dotata di una serie di appuntamenti ancora più nutrita, verrà presentata ad inizio anno. Essendo il tema della rassegna focalizzato sulle tragedie del mondo attuale e sulle sue contraddizioni, non era facile trovare un artista che potesse essere particolarmente rappresentativo, non solo per i contenuti del suo lavoro, gli oggetti delle proprie riflessioni o denunce, ma anche rispetto al modo di affrontarli. La scelta che invece si è orientata su Santo Tomaino è sembrata particolarmente idonea per vari motivi, a partire dalle ragioni di carattere etico legate al suo percorso di vita personale ed artistica. Santo Tomaino, già affermato a livello nazionale fin dagli anni ’80, si è poi con fermezza quasi fatto da parte, in polemica con il sistema dell’arte contemporanea. Da allora ha esposto raramente, opponendosi alle logiche della produzione e del mercato in cui si perde spesso il valore della creatività in nome della provocazione fine a se stessa.

Nella sua produzione, poi, Santo Tomaino ha, soprattutto negli ultimi anni, indagato a fondo l’universo vegetale e animale attraverso una visione poetica e quasi onirica, nella quale intervengono citazioni e riferimenti letterari. Una sua “natura” che diventa per lui il modo di mettere a nudo fragilità, piccolezze e limiti dell’uomo.

A questo bisogna infine aggiungere la sua straordinaria capacità di lavoro, la sua pittura tecnicamente magistrale e très cultivée, come ricordava Enzo Biffi Gentili nella presentazione de “I giardini artificiali” (2), capace di esprimersi senza esitazioni anche su dimensioni decisamente considerevoli con assoluta padronanza e raro mestiere.

***

Santo Tomaino è nato a Carlopoli (Cz) nel 1954. Nel 1960, si è trasferito in provincia di Torino con la famiglia.

A Torino ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina delle Belle Arti, diventando poi insegnante di Discipline pittoriche al Liceo Artistico “Renato Cottini”.

Ha conosciuto Francesco Franco, da cui ha appreso le tecniche incisorie, e Piero Ruggeri, dalla cui opera pittorica è rimasto profondamente colpito. Si è impegnato nel campo del fumetto, dell’illustrazione, della calcografia e delle svariate tecniche di stampa, così come della ceramica, del vetro e della scenografia. 

Gli anni della sua formazione sono coincisi con il manifestarsi sulla scena artistica torinese delle neoavanguardie, dall’Arte Povera all’Arte Concettuale, ma i suoi interessi culturali sono stati guidati piuttosto da un urgente bisogno di ricucire il dialogo con l’arte moderna e le stagioni pittoriche del Novecento di tendenza espressionista. A partire dal 1983, si è avvicinato alla pittura figurativa, sospesa sul vuoto dell’astrazione e intrisa di metafore e sentimenti, aspirazioni e fantasie che svelano i significati nascosti dell’esistenza. Ha sviluppato, quindi, un’ulteriore fase artistica, più visionaria, incentrata su una rappresentazione epica e spettacolare della realtà, ma al tempo stesso colta e allusiva, che include anche la fascinazione per lo studio degli effetti onirici e alterati della percezione. Nella sua pittura, i rimandi al mondo esterno si intrecciano con le figure della memoria, con elementi legati alla condizione psicologica e a quella costellazione di miti e archetipi che fanno la storia dell’uomo.

Ha tenuto numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, fra le quali si ricordano quelle svoltesi presso la Galleria Marco Noire e la Galleria La Bussola a Torino, la Galleria Aroma a Berlino, il Palazzo dei Priori a Perugia, il Castello di San Giusto a Trieste, la Romberg Arte Contemporanea a Latina, la Basilica di Santa Croce a Firenze, il Museo Carlo Bilotti a Roma e il Castello di Racconigi (Cn).