Forme molteplici, moduli, ripetizioni, apparentemente potrebbe sembrare una cosa un pochino noiosa ma in realtà il risultato finale è veramente fantastico.
Stiamo scrivendo delle opere di Mario Mondino che sono presentate in questi giorni presso la fondazione Peano a Cuneo in una bella antologica curata da Enrico Perotto
Una mostra che parla agli occhi ma anche alle emozioni variegate e intense che suscitano i lavori con i loro giochi di riflessi, modulariticità e continua rielaborazione di forme semplici che assemblate diventano fantasmagorie barocche.
Che siano le intense sculture o le leggiadre opere, conquistano per la loro apparente immediatezza, ma permangono poi svelando la loro complessa identità.
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