mercoledì 15 febbraio 2023

Enzo Esposito : Esplosione di colori

A cura di Silvana Peira e Franco Giancarlo Bertaccini

18 febbraio - 19 marzo 2023

Il Fondaco

via Cuneo 18 - Bra (Cuneo)


 

Enzo Esposito nasce a Benevento nel 1946, dal 1980 vive e lavora a Milano. Dopo una fase di maturazione in un clima di arte concettuale e di rigore formale, è uno tra i primi artisti a intuire, alla fine degli anni ’70, il ritorno alla pittura attraverso gli “ambienti”. Al 1977 risalgono le prime installazioni, pitture eseguite direttamente sulle pareti delle gallerie, dove l’imponenza del colore crea forti coinvolgimenti emozionali. In quegli anni il suo lavoro viene notato da Renato Barilli che inserisce Esposito nel gruppo dei “Nuovi Nuovi”, coi quali negli anni ’80 parteciperà a numerose esposizioni collettive nei più importanti musei internazionali. Il periodo successivo è segnato da un espressionismo astratto fatto di accese luminosità e campiture sempre più ampie e dilaganti. Le dimensioni quasi sempre monumentali delle sue opere, con coraggiose fuoriuscite dalla superficie della tela,  servono all’artista per sottolineare il valore oggettivo della pittura come esperienza impegnativa e totalizzante, tanto per chi la crea quanto per chi la osserva.
 Esposito è un esponente di spicco dei “Nuovi Nuovi”, gruppo fondato da Renato Barilli insieme ai collaboratori Francesca Alinovi e Roberto Daolio agli inizi degli anni ’80, ed è un movimento artistico italiano così denominato in occasione di una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella primavera del 1980.
Il battesimo ufficiale del gruppo fu quasi contemporaneo alla nascita del movimento della “Transavanguardia”, termine coniato l'anno precedente dal critico Achille Bonito Oliva, di quello dell’”Anacronismo", di Maurizio Calvesi , e di quello tedesco dei “Nuovi selvaggi” ( Neuen Wilden) tutti nell'ambito del Postmodernismo.
Vi parteciparono gli artisti  Enrico Barbera, Luciano Bartolini,  Bruno Benuzzi, Enzo Esposito , Antonio Faggiani, Marcello Jori, Felice Levini, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Luigi Ontani, Giorgio Pagano, Pino Salvatori  (Giuseppe), Salvo  (Salvatore Mangione), Aldo Spoldi , Wal (Walter Guidobaldi).
Dagli anni ’90 a oggi sono state allestite numerosissime sue mostre personali, in gallerie italiane e straniere (Milano, Verona, Venezia, Francoforte, Hong Kong) e presso importanti sedi istituzionali (per esempio il Palazzo Reale di Caserta, l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, il MAC di Santiago del Cile).
Ha inoltre partecipato a prestigiose collettive, tra cui “I Nuovi Nuovi: nascita e sviluppo di una situazione postmoderna”, a cura di Renato Barilli alla Galleria Civica di Torino (’95), “Arte italiana ultimi quarant’anni: la “pittura aniconica”, curata da Danilo Eccher alla GAM di Bologna (’98) e “Analogie del presente” al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava (2001).
Nel 2005 allestisce tre mostre personali: alla galleria Arte y Naturaleza di Madrid, alla Spirale Arte di Verona, alla Trentasette di Palermo.
Esposito nel 2014 è protagonista insieme a Graziano Marini e Juan Segura, nella terza edizione per la rassegna “Altare Vetro Arte con opere di sorprendente versatilità creativa con l’uso del vetro.
Gli artisti hanno sviluppato un percorso di ricerca che se da un lato riflette l’impianto formale e compositivo della loro individuale esperienza pittorica, dall’altro risulta arricchito dalle trasparenze e dalla luminosità del vetro.
Il percorso artistico di Esposito trova un’ampio e approfondito apprezzamento nelle numerose esposizioni personali e collettive, ma anche in spazi istituzionali e Musei. Ad esempio  nel 2006 Enzo Esposito è invitato alla rassegna “La traccia invisibile del reale” e per l’occasione allestisce al Museo della Permanente di Milano un’importante e significativa mostra antologica curata da Alberto Fiz.  
Al centro dell’operato di Esposito si pone sempre la pittura, come materia di lavoro, come  strumento esistenziale, possessore del colore e del segno l’artista trova la sua gestualità espressionistica nei grandi formati tridimensionali, dalle geometrie irregolari ricche di cromatiche  pennellate, distribuite con andamento verticale dall’alto al basso della tela.
In mostra sono presenti una ventina di opere su carta e su tela di medi formati e due lavori di grandi dimensioni (235x183 e 202x195) che affascinano per la forza dei blu profondi e dei gialli carichi d’incanto.

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