giovedì 28 dicembre 2023

URBAN - Viaggio Fotografico nell’Architettura Urbana

 


Cuneofotografia presenta la mostra collettiva “URBAN - Viaggio Fotografico nell’Architettura Urbana”.  Ventitré espositori dell’associazione raccontano con 86 fotografie l’urbanizzazione nel mondo. 

L’inaugurazione avrà luogo domenica 7 gennaio, dalle 10.30, presso la Sala Collegio dei Geometri in via San Giovanni Bosco 7/H. La mostra sarà visitabile sino al 28 gennaio, il venerdì e il sabato, dalle 16 alle 19, e la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. L’ingresso sarà libero (nel rispetto delle vigenti normative). L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cuneo, dall’omonima Provincia e dalla Regione Piemonte.

Questa mostra, che celebra la maestosità e la diversità dell'ambiente urbano, offre un'opportunità unica per immergersi nelle sfumature visive delle città moderne.

All'inizio di un viaggio

La mostra si apre con una serie di fotografie che catturano l'essenza delle città. I visitatori sono immediatamente catapultati in uno scenario in cui l'urbanizzazione abbraccia la creatività. Le immagini iniziali fungono da portale per questo viaggio, invitando il pubblico a esplorare il mondo dell'architettura urbana attraverso gli occhi dei fotografi.

Scatti che raccontano storie

Ogni fotografia in mostra è una storia a sé. I fotografi hanno catturato non solo gli edifici, ma anche l'anima delle città, rivelando dettagli nascosti e bellezze architettoniche spesso trascurate. Attraverso un'ampia varietà di stili e prospettive, gli artisti riescono a far emergere emozioni e riflessioni sulla vita urbana.

Dall'antico al moderno

"URBAN" offre un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, esplorando architetture che variano dalla classicità all'innovazione. I visitatori possono ammirare la transizione dalla storia all'avanguardia attraverso le opere esposte, riflettendo sulla continua evoluzione delle città.

Un dialogo tra luce e ombra

La luce e l'ombra giocano un ruolo cruciale in questa esposizione. Le fotografie svelano la magia che si crea quando i raggi del sole si infiltrano tra gli edifici o quando le luci della città si accendono al crepuscolo. Questi giochi di luce rendono ogni scatto un'opera d'arte unica.

Un'esperienza immersiva

"URBAN: Viaggio Fotografico nell'Architettura Urbana" è più di una semplice mostra fotografica; è un'esperienza che fa riflettere sulle città in cui viviamo, sorprende e ispira, offrendo una prospettiva fresca sull'architettura urbana. Ogni immagine è un invito a esplorare l'architettura urbana da un nuovo punto di vista, a cogliere dettagli nascosti e a scoprire la bellezza nelle costruzioni che spesso diamo per scontate.

Questa esposizione è un richiamo all'arte che risiede tra le strade delle città, un tributo alla creatività umana e un'ode all'ambiente che chiamiamo casa.









martedì 26 dicembre 2023

Mostra | La notte magica del solstizio d'inverno. Natale tra miti, arte, doni e giocattoli

 


La mostra, organizzata da Pro Natura Cuneo con il patrocinio del Comune di Cuneo, propone un percorso tematico e cronologico che collega la tradizione del Natale col mondo antico, attraverso l’archeologia, la storia dell’arte e le tradizioni più importanti e coinvolgenti connesse alla Natività.

Attraverso l’esposizione di oggetti e opere d’arte, tutti provenienti da collezioni private, si ripercorre la storia delle celebrazioni del solstizio d’inverno partendo dalle più antiche come i Saturnali romani fino alla tradizione cristiana che lega il solstizio alla nascita di Cristo.

Le festività di fine anno si collocano in un momento astronomico particolare quando il Sole raggiunge la minima altezza sul piano dell’orizzonte. Il suo progressivo abbassarsi e la continua diminuzione delle ore di luce hanno creato grande angoscia nei popoli primitivi che temevano che il Sole dovesse sparire per sempre. Il giorno del solstizio d’inverno il Sole si fermava in un punto preciso della volta celeste, per poi riprendere a salire. Era la rinascita, la ripresa della luce e della vita, da festeggiare solennemente.

Fin dall’antichità questo momento magico dell’anno si è legato a simboli, spesso rappresentati da piante, e ha originato tradizioni e componimenti musicali che si sono tramandati e trasformati nel corso del tempo. Nella mostra trovano quindi spazio gli alberi di Natale, ma anche ricordi olfattivi che ci legano a questo periodo dell’anno.




Una parte importante è dedicata al mondo dei giocattoli del passato, quando ancora non si usava la plastica, ma materiali che potevano essere recuperati e risistemati secondo uno spirito ecologista cui si ispira l’associazione Pro Natura.

A Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4 dal 7 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024
Orario: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 15,30 alle 19,00. Da martedì 26 dicembre a domenica 7 gennaio: tutti i giorni, eccetto lunedì 1° gennaio, dalle 15,30 alle 19,00. Possibilità di visite in altri orari per gruppi e scolaresche telefonando al 335-5640248.
Inaugurazione: giovedì 7 dicembre ore 17,00
Ingresso libero

Domenico Sanino, Presidente Pro Natura Cuneo

Organizzazione: Pro Natura Cuneo

sito: www.pronaturacuneo.it; mail: info@pronaturacuneo.it
tel. 335-5640248 













Marcus Parisini a Palazzo Samone



MARCUS PARISINI nasce a Genova nel 1966. Conseguita la maturità artistica frequenta la Facoltà di Architettura a Firenze, e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Considerato uno dei massimi illustratori italiani, ha collaborato con diverse riviste tra cui “Airone” e “Bell’Italia”, case editrici (Mondadori, Fabbri Editore) ed enti (Regione Piemonte).





Pittore professionista in mostre personali presso prestigiose sedi di enti pubblici, tra cui Palazzo Cisterna di Torino, Palazzo Salmatoris di Cherasco (CN), Palazzo della Provincia e Palazzo Samone di Cuneo, e presso Musei di Scienze Naturali di Genova, Torino, Firenze, Trento, Castello di Saint-Pierre (AO), Museo del territorio biellese (BI).



Ha insegnato illustrazione presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino, e all’Accademia di Belle Arti di Cuneo.

Per le “Edizioni Biblioteca dell’Immagine” ha pubblicato: “L’anima degli animali”, “Il mio caro vecchio lupo”, “L’anima degli indiani”, “Creatura di Dio”, “La danza degli alberi”, “Torino Capitale dell’anima”, e “Animali di Vento”, tutti ideati e illustrati interamente dall’autore.




 A PALAZZO SAMONE DAL 6 DICEMBRE 2023 AL 28 GENNAIO 2024

lunedì 25 dicembre 2023

La donna nella fotografia alla Castiglia di Saluzzo




A Saluzzo nelle storiche sale della Castiglia, l’antico castello del Marchesato, è in corso l'esposizione "Fotografia è donna. L’universo femminile in 120 scatti dell’agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra a oggi" un bel progetto del Comune di Saluzzo e Fondazione Artea, realizzato in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Magnum Photos e Fondazione Amleto Bertoni.



La rassegna presenta una selezione degli scatti di alcuni dei più celebri fotografi del mondo che lavoravano per la storica agenzia francese, ci sono così le ricercate immagini di Eve Arnold, Robert Capa, Cristina De Middel, Elliott Erwitt, Susan Meiselas, Alessandra Sanguinetti e altri grandi noti fotografi attivi negli ultimi decenni.



Lungo le diverse sale, raccolte per temi, viene presentato l’universo femminile con oltre 120 scatti provenienti dalla più famosa agenzia fotografica del mondo, la Magnum Photos. Il percorso è bel strutturato, con un'attenta curatela e utili pannelli che inquadrano bene ogni sezione dell'esposizione. Il materiale fotografico presentato è raro e molto interessante.



I curatori ci dicono : “Attraverso sei nuclei tematici, raccontiamo come il corpo femminile sia stato emblema del trascorrere del tempo individuale e di quello storico. Affrontando situazioni anche molto diverse tra loro, nello spazio geografico e negli anni, il percorso presenta uno spaccato sulla vita delle donne, dalla fine del Secondo conflitto mondiale ad oggi”.



ORARI

La mostra è visibile fino al 25 febbraio 2024

venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-19; chiusa il 25 dicembre e 1° gennaio



BIGLIETTI

I biglietti sono acquistabili su ticket.it.

Tariffa intera € 12, esiste poi un biglietto a tariffa ridotta: € 9 riservato a: bambini/ragazzi 7-19 anni; studenti universitari fino a 25 anni; adulti over 65; insegnanti con certificazione; soci Acli; soci Fai;

biglietto a tariffa ridotta per gruppi (10-20 persone): € 6;

biglietto a tariffa ridotta per scolaresche (15-25 persone): € 3;



ingresso gratuito: bambini fino ai 6 anni, soci Icom, persone disabili + 1 accompagnatore; possessori di “Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta” o di “Abbonamento Musei Formula Extra”; guide turistiche abilitate del territorio piemontese; giornalisti (con tesserino); residenti in Saluzzo soltanto la domenica mattina.




giovedì 21 dicembre 2023

Le ragioni del colore

[dal comunicato stampa]

L’associazione grandArte di Cuneo, in collaborazione con MUDRI (Museo Diffuso di Rittana) e Lift Riserva Bianca di Limone Piemonte, nell’inverno 2023 – 2024 presenta l’allestimento di alcune grandi sculture di Elio Garis a Limone Piemonte ed una mostra di opere di sei artisti – Ermanno Barovero, lo stesso Elio Garis, Francesco Preverino, Marina Sasso, Santo Tomaino e Luisa Valentini – che si sposterà da Cuneo a Rittana.

"Le ragioni del colore" è il titolo della rassegna espositiva che, nei tre contesti caratterizzati da una assoluta prevalenza del bianco (quello della neve per gli spazi all’aperto di Limone Piemonte e degli ambienti interni nei casi di Cuneo e Rittana), vuole creare una forte vibrazione emotiva attraverso il colore delle opere, assunto come metafora del bello, dell’armonia e della concordia che ci auguriamo prevalere su quello che invece caratterizza il contesto in cui viviamo. 

Le grandi sculture di Elio Garis saranno collocate all’aperto sia nel capoluogo di Limone Piemonte che a quota 1400 alla partenza degli impianti di risalita dal 23.12.2023 al 31.03.2024.
Le opere dei sei artisti verranno esposte al piano terra del palazzo FS di Cuneo dal 23.12.2023 al 07.01.2024 (visibili anche dall’esterno grazie alle vetrate del palazzo, visitabili al pomeriggio in orario 16-18) e nel Centro Incontri di Rittana dal 14.01.2024 al 28.04.2024 (visitabili il venerdì, sabato e domenica dalle 15,30 alle 17,00).

Il catalogo delle opere in mostra, con testi critici di Enrico Perotto e Mattia Tomaino, sarà presentato nel mese di febbraio in occasione di una serata con la presenza degli artisti in luogo e data oggetto di futura comunicazione.

Dal testo di Enrico Perotto

“… L’esperienza pittorica di Barovero (nato nel 1956 a Torino, dove vive e opera, docente emerito dell’Accademia Albertina di Belle Arti della stessa città, attivo a livello espositivo dalla metà degli anni ‘70  in numerose sedi pubbliche e private a livello nazionale ed internazionale), che si fonda sulla visione della natura in transizione dalla forma alla ‘non-forma’, restituisce o svela le qualità interiori dell’artista che sa immergersi in molteplici processi sensoriali (ottici, tattili, uditivi e olfattivi), riconducibili alle dinamiche vitali connesse alla dimensione transitoria e indistinta degli elementi che animano l’ambiente naturale. Quella messa in atto da Ermanno con i colori stesi a colpi di pennello e di spatola, è una vera e propria disposizione a condurre analisi interminabili dei variegati effetti cangianti, corruschi e turbinosi che attraversano i cieli, le acque e le terre di paesaggi intrisi di memorie evocative, suscitando nell’osservatore sempre nuove e rigeneranti reazioni psicologiche. 
La necessità del dipingere di Preverino (nato nel 1948 a Settimo Torinese, vive e opera a Torino, con alle spalle una carriera di insegnante iniziata nel 1971, che dal 1998 lo ha visto titolare della Cattedra di Decorazione presso le Accademie di Reggio Calabria e successivamente di Firenze e di Venezia, per poi essere stato Docente di Arti Decorative all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino sino al 2018, e al contempo con un’attività continua e coerente di sperimentazioni che gli sono valse la partecipazione a numerose mostre personali e collettive, oltre che la presenza di sue opere in collezioni sia in Italia sia all’estero), è frutto del suo sentirsi impegnato a trarre ispirazione dagli abissi delle espressioni del visibile spesso buie e dolorose, ponendosi in ascolto del grido di lamento del creato e dei suoi elementi, ben consapevole del fatto che stiamo tutti percorrendo “un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche”. 
Tomaino (nato nel 1954 a Carlopoli (Cz), trasferitosi nel 1960 in provincia di Torino con la famiglia, a Torino ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina di Belle Arti, diventando poi insegnante di Discipline pittoriche al Liceo Artistico “Cottini”, impegnandosi in diversi campi espressivi e tenendo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero), è artista la cui mente è libera di essere sia nel tempo sia al di fuori del tempo, in contraddizione con il sistema artistico globalizzato. Santo, cioè, persegue una personale idea della pittura sub specie aeternitatis, cioè secondo ragione, discernimento, immaginazione e afflato lirico, per cui, per dirla con Kafka, non “è necessario uscire di casa”: basta restare in studio e mettersi ad “ascoltare” o ad “aspettare”, anzi, né ascoltare né aspettare, ma rimanere “in perfetto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne può fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te”.
Garis (nato nel 1954 a Vigone/To, dove vive e opera, attivo dal 1975, noto per le sue sculture monumentali realizzate in acciaio, bronzo, marmo e cemento, e autore tra il 2022 e il 2023 di tre sculture pubbliche ideate per altrettanti luoghi aperti del territorio cuneese, quali la Piazza Martiri della Libertà a Verzuolo, la piazzetta Duccio Galimberti a Rittana e la rotonda di accesso a Venasca) è figura di artista dotato d’ingegno fabbrile e dal carattere “gentile, generoso, aperto ai giovani”, che “sa conquistare lo spettatore”, come di recente ha evidenziato Patrizia Bottallo. Il moto continuo dei segni circolari tracciati su fogli ruvidi esce dai bozzetti su carta ed “entra nello spazio attraverso volute ellittiche, cerchi concentrici, linee flessuose che si aprono e si avvolgono su stesse”, trasmettendo “una continuità senza fine, un’esplorazione pluridirezionale di spazio, che tende all’infinito, un flusso energetico che cattura il nostro sguardo in una sorta di ambiente atemporale”.
Marina Sasso (nata a Venaria Reale, vive e lavora a Torino, dove si è diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti ed è stata titolare della cattedra di discipline plastiche al Liceo Artistico; ha partecipato dal 1964 a mostre nazionali e internazionali) pratica i linguaggi scultorei, pittorici e grafici riflettendo e progettando con un senso profondo per l’emozione suscitata dal dato naturalistico, stemperato in associazioni di materie astratto-concrete di vario genere (pietra, metallo, acciaio, plexiglass, carta e rame), che raccolgono, secondo Martina Corgnati, “l’eredità del passato ormai classico delle maggiori avanguardie e neo-avanguardie (fra i suoi padri dovrei far riferimento ai minimalisti come anche ad Anthony Caro) continuando peraltro sempre a ricercare una via propria, particolare ed inconfondibile, fondata su un'idea di opera che, sostanzialmente, interagisce e respira insieme all'ambiente intorno, pur senza abdicare alla sua natura di scultura propriamente detta”.
Nelle invenzioni di peculiari dispositivi scultorei a funzionamento metaforico effettuate da Luisa Valentini (artista torinese, laureata in Germanistica con Claudio Magris all’Università di Torino e diplomata in Scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove è titolare della Cattedra di Plastica Ornamentale, dalla fine degli anni Ottanta ha partecipato a importanti rassegne collettive dedicate alla nuova scultura italiana, in parallelo a mostre personali in Italia e all’estero, realizzando opere destinate a spazi pubblici e presenti in molte collezioni pubbliche e private), si inverano indizi di indagini gnoseologiche condotte sulle strutture polimorfiche della vita vegetale in metamorfosi, che permettono di compiere allo spettatore un viaggio alle origini della sapienza tecnica e della forza immaginativa dell’arte, che sfocia in sensibilità quasi magica per la pregnanza seduttiva dei suoi corpi-oggetto, creati per un sogno e con un loro “di più” spirituale”.    











 

venerdì 15 dicembre 2023

Prossimi appuntamenti nell'ambito della mostra su Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi

I venerdì del Rinascimento

Cinque incontri in mostra per approfondire le tante sfaccettature del Rinascimento

con Chiara Mongiardino e Enrico Perotto

ingresso gratuito - per prenotazioni: eventbrite.it




giovedì 14 dicembre 2023

I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio

Maddalena in Estasi, 1606 c, Caravaggio, collezione privata

 Presso l'ex Chiesa di Santo Stefano, nel cuore di Mondovì, prende avvio la mostra “I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio" ideata da Piemonte Musei.

La mostra, che durerà fino al  1 Maggio, è curata da Pierluigi Carofano, presenta una serie di selezionate opere di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Da Cortona, Suttermans, Dolci, Furini e Sirani per narrare dell'evoluzione pittorica nell'epoca barocca.

 Il fulcro dell'evento espositivo è però l’iconica “Maddalena in Estasi” un capolavoro di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, che affascina per la sua drammaticità e maestria pittorica.


Note di Lorenzo Barucco e Michelangelo Giaccone sulla chiesa di Santo Stefano

Incastonata tra i palazzi dell’antica Contrada Longa (oggi via Sant’Agostino), la chiesa di Santo Stefano fu edificata nel XVIII secolo dalla Confraternita dei Disciplinanti Bianchi sul sito ove un tempo sorgeva una chiesa più antica, forse risalente al Quattrocento, ma da tempo in pessime condizioni.

Il 3 novembre del 1701, alla presenza del vescovo di Mondovì Monsignor Isnardi, prendeva avvio il cantiere della nuova chiesa. I lavori di costruzione dovettero procedere piuttosto velocemente dato che già nel 1715 la chiesa era pronta per essere officiata. Il nome dell’architetto che la progettò è tuttora ignoto, ma è certo che nel 1716 Francesco Gallo (architetto di Mondovì legato alla corte torinese) veniva chiamato per una valutazione dei lavori eseguiti. Anche se non verificabile, è alquanto suggestiva e plausibile l’ipotesi che il disegno della chiesa fosse stato eseguito proprio dal Gallo, il quale nel 1748 progettò il campanile della stessa.

All’interno, la pianta della chiesa presenta un impianto centrale strutturato in moduli. L’ampio spazio quadrato del centro si chiude in alto con una cupola vagamente ottagona formata da spicchi dipinti e coronata in cima da un cupolino ottocentesco. I pochi resti della decorazione interna si sono conservati pressoché solo nella parte alta. Si dispiegano decorazioni a stucco lungo i cornicioni e i pennacchi, forse realizzate dall’equipe lombarda dei Beltramelli, stuccatori largamente attivi nel territorio monregalese del Settecento. Nei quattro pennacchi sono dipinti putti con ghirlande vegetali, mentre lungo il cornicione (alla base del tamburo) si alternano quattro cartigli dipinti a monocromo raffiguranti i padri della Chiesa. In ultimo, sulla parete destra, si vedono ancora i resti di un altare laterale dipinto a parete (dell’altar maggiore in marmo che era posto sin dal 1718 nel coro della chiesa non vi è più traccia).

All’esterno, invece, la chiesa si presenta con un’imponente facciata concava edificata negli anni ’70 del Settecento. Resa maggiormente plastica grazie alla presenza di lesene, colonne e un aggettante cornicione, la facciata ospita quattro nicchie dove prendono posto le statue dei Santi della Confraternita.

La chiesa fu sconsacrata nel 1912 e quindi trasformato in teatro cittadino. Durante la Seconda guerra mondiale fu invece occupata dai tedeschi che la sfruttarono come deposito di armamenti. Scampata ai bombardamenti del 1945 e a un azzardato progetto di restauro degli anni ’80, l’ormai ex chiesa di Santo Stefano fu protagonista di una serie di campagne di restauro iniziate alla fine del secolo scorso e continuate sino allo scorso anno, quando finalmente è stata restituita alla cittadinanza.


martedì 12 dicembre 2023

Incontri d’arte - Francesco Hayez



Ripartono le serate culturale  degli  "Incontri d'arte"  proposti dall'Associazione Rigenerazione Culturale dedicati ai personaggi della storia dell'arte.

L'iniziativa si presenta rinnovandosi nel formato, che sarà una conversazione aperta a tutti i partecipanti e nel luogo, che vedrà il sostegno e l'accoglienza del Grand Bar in Corso Nizza 43.

Il primo appuntamento è dedicato al celebre artista Francesco Hayez,  il famoso pittore veneziano, che ebbe un ruolo di protagonista nel passaggio dall'arte neoclassica a quella romantica.

Un dialogo che si sviluppa dalle sue prime opere a soggetti mitologici e sulla storia greco-romana a favore di episodi desunti dal Medioevo che segnano l'affermarsi del Romanticismo storico, che trova nel tempo manifestazione nei soggetti letterari, come Giulietta e Romeo, nelle scene corali dei Vespri siciliani e nelle sensuali donne della Meditazione. 

Indagheremo sui capolavori delle diverse fasi della sua pittura tra cui la sua grande abilità di ritrattista. Francesco Hayez è anche autore di una delle opere più note della storia della pittura italiana Il famoso "bacio", quadro simbolo del Risorgimento italiano ma non solo. 

L’iniziativa “Incontri d’arte” è aperta a tutti e gratuita, nello spirito dei valori dell'associazione, sempre con una cadenza mensile, 

Luogo Grand Bar, Corso Nizza 43  

Data : Mercoledì 13 Dicembre  ore 18,30  

relatore: Domenico Olivero. 

Referente Associazione Culturale Rigenerazione

Cuneo   - rigenerazionecn@gmail.com  

Sito https://www.rigenerazioneculturale.com/

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venerdì 8 dicembre 2023

In viaggio con Lotto e Tibaldi - Conferenza-incontro

Alla scoperta di due mirabilil pittori del Rinascimento

Mercoledì 13 dicembre 2023 - ore 17.30 - ingresso libero

Centro Incontri 

piazza Galimberti 7 - Rittana (Cuneo)



 

lunedì 4 dicembre 2023

Le ceramiche di Guido Vigna

1-31 dicembre 2023

Sala del Collegio Geometri e GL della prov. di Cuneo 

via San Giovanni Bosco n. 7 h - Cuneo




Darreire l'ourisount

Oltre l'orizzonte
La straordinaria avventura della escolo del magistre Sergio Arneodo
un film di Marco Gastinelli 

domenica 10 dicembre - ore 21 - ingresso libero

Centro Incontri

Rittana (Cuneo)



 

sabato 2 dicembre 2023

Duende






Mostra di fotografia

Luogo: Palazzo Santa Croce, via Santa Croce 6 Cuneo 
Orario: Venerdì e sabato 16-19; domenica e festivi 10-12 / 16-19. Chiuso il 25 e il 26 dicembre
Dal: 02 dicembre 2023 Al: 30 dicembre 2023

Tel: 335 8333258
Info: info@progettohar.it
Descrizione: Inaugurazione 3 dicembre ore 11. Ingresso libero
Maggiori Info: progettohar.it