mercoledì 26 aprile 2017

Ogni 100 metri il mondo cambia






In occasione della sesta edizione del “Festival della TV e dei nuovi media” che si terrà a Dogliani (CN) dal 4 al 7 maggio 2017, Riccardo Costantini Contemporary, nella location temporanea di via G.B. Schellino, 1 a Dogliani, presenta la mostra collettiva dal titolo “Ogni 100 metri il mondo cambia” a cura di Marco Albeltaro.

Che significato hanno le frontiere oggi se, come scriveva il poeta cileno Roberto Bolaño, «ogni cento metri il mondo cambia»? Muri, filo spinato, migrazioni, sofferenze e speranze animano la riflessione estetica che sta alla base della mostra. Quattro artisti internazionali si misurano, con strumenti espressivi molto diversi fra loro, con un tema di stringente attualità proponendo un percorso inedito fatto di intrecci e di metafore. Un’occasione per guardare all’arte come strumento di narrazione della contemporaneità senza filtri.

Laura Canali (Roma, 1968) artista ed esperta di cartografia geopolitica, lavora da anni mescolando la dimensione cartografica con una ricerca estetica con la quale, attraverso l’impiego di materiali insoliti, racconta la nostra contemporaneità. È fra i principali collaboratori di «Limes», oltre che di altre testate e istituzioni culturali italiane e straniere.

Riccardo Gusmaroli (Verona, 1963) muove i suoi primi passi come fotografo, per poi approdare a un linguaggio artistico in cui la geografia degli spazi si confronta con una ricerca poliforme: dalle cartine ai francobolli, fino alle barchette di carta, il suo immaginario ci conduce in un mondo in cui l’arte diventa uno strumento di comunicazione e di inclusione.

Pablo Mesa Capella (Malaga, 1982) scenografo e regista, si è presentato sullo scenario artistico internazionale con una ricerca che unisce la performance e l’installazione. I suoi lavori, che non temono di misurarsi con la monumentalità degli spazi, affondano le radici nella tradizione del Mediterraneo per approdare a un linguaggio che riesce a misurarsi con la contemporaneità senza perdere la levità della poesia.

Gigi Piana (Biella, 1967) artista visivo e performer, lavora da sempre sul tema dei confini, siano essi quelli geografici, culturali o fra i sessi. Attento alla dimensione tecnica del lavoro, fa dell’intreccio di diversi materiali, il suo mezzo espressivo preferito. La sua poetica è alla continua ricerca di un’identità poliforme e polisemica, in cui l’individuo, per raggiungere il proprio equilibrio, deve confrontarsi con le differenze e con le contraddizioni.

La mostra è in collaborazione con OPERART, prestigioso show room di arredo e design di via Della Rocca, 12 – Torino, che per l'occasione proporrà una selezione di elementi d'arredo.







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