martedì 18 aprile 2017

Moira Franco espone a Lubljana


LO  SPECCHIO,  IL BERSAGLIO

Moira Franco / Aleksander Velišček

a cura di Francesca Lazzarini



20 aprile  - 23 maggio 2017
inaugurazione giovedì 20 aprile, ore 19.00


Istituto Italiano di Cultura di Lubiana

Breg 12 - Ljubljana (Slovenia)






[dal comunicato stampa]

L’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana, in collaborazione con la Galleria MLZ Art Dep di Trieste, è lieto di annunciare l’inaugurazione della mostra Moira Franco | Aleksander Velišček. Lo specchio, il bersaglio, a cura di Francesca Lazzarini, che si terrà giovedì 20 aprile alle ore 19.00, nella sede di Breg 12 a Lubiana.
Come il racconto di Italo Calvino da cui il titolo della mostra è tratto è basato su un’opposizione tra mondo interiore ed esteriorità, tra ciò che è manifesto e ciò che è invece invisibile, la mostra esplora, attraverso il genere del ritratto, la complessa relazione tra sfera privata e dimensione pubblica, tra emotività e razionalità.
Le opere di Moira Franco sono ritratti intimi, che raffigurano amici o persone a lei vicine ed elementi dell’universo simbolico da esse evocati nell’artista. Spesso organizzate in forma di dittici, e realizzate attraverso tecnica mista (biro, acrilico, bitume, grafite e collage su carte), creano un cortocircuito tra visibile e invisibile mostrando i volti e la fisicità di queste persone ma al contempo aprendo spiragli sulla loro parte privata, più irrazionale e onirica.
Aleksander Velišček presenta invece una serie di volti di pensatori e figure iconiche del mondo moderno e contemporaneo. Da Michel Foucault a Simone De Beauvoir, da Noam Chomsky a Simone Weil, passando tra gli altri per Franz Kafka, Francis Bacon e Mario Monicelli, l’installazione include scrittori, filosofi, registi ed artisti, uomini e donne che hanno scandagliato le regole e i meccanismi della nostra società, sfidato talvolta gli schemi costituiti, argomentato su questioni rilevanti come il potere, il genere, la libertà, il controllo.
Se i loro volti, colti da Velišček in espressioni intense e spesso nell’atto di emettere grida sorde, tradiscono attraverso la stratificazione di materia pittorica la loro natura carnale ed umana e con essa la loro implicita fallibilità, la scatola che torna ricorrente nelle opere di Moira Franco ricorda che il nostro corpo, la nostra fisicità di essere umani è un involucro, talvolta inadatto a contenere e accogliere la complessità del mondo interiore.

Moira Franco è nata a Cuneo, in Italia, nel 1978; vive e lavora a Oncino (Cn). Ha studiato all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. I suoi lavori sono stati esposti alla 54 ª Biennale Di Venezia Padiglione Italia; a MANIFESTA 9 Parallel Event in Belgio; al MEAM - Museo Europeo d'Arte Contemporanea di Barcellona. Sono stati inoltre presentati nelle mostre The Berlin Wall, presso The Promenade Gallery di Valona, in Albania; White Box alla Galleria Biasutti; Ordo Amoris alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea; Three Women Show alla Galleria Ramfjiord di Oslo; Moira Franco alla Galleria Saavedra di Barcellona; Delicartessen alla galleria Montoriol di Barcellona. È stata selezionata come partecipante per il IV Premio Cairo Communication, al Combat Prize e nel 2014 al Mod Portrait a Barcellona. Nel 2015 ha vinto il primo premio Stipendustilling di Oslo. Nel 2016 è stata selezionata ed ha partecipato alla residenza artistica ESKFF al MANA Contemporary a Jersey City – New York.
Aleksander Velišček è nato nel 1982 a Šempeter pri Gorici, in Slovenia; vive e lavora a Nova Gorica. Nel 2010 si è laureato in Arti Visive e discipline dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2012 è stato artista in residenza negli atelier di Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Nello stesso anno ha vinto il Premio Mariuccia Paracchi Testori, dopo aver partecipato alla collettiva Giorni Felici, a Casa Testori. Nel 2015 è stato artista in residenza presso Viafarini, Milano; Dolomiti Contemporanee, Borca di Cadore; Cité Internationale des Arts, Parigi. Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia, Slovenia, Croazia e Austria, tra cui: Shit & Die, a cura di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah and Marta Papini (Torino, 2014) e Biennale Architettura Venezia 2016, a cura di Albanian Pavilion. È co-fondatore del collettivo Associazione Fondazione Malutta.



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