lunedì 28 agosto 2017

World Fest Fest - domenica 3 settembre


WORLD FEST FEST 2017 
9°edizione
Villa Torre Acceglio - via Torre Acceglio 59, fraz. Madonna delle grazie, Cuneo
3 settembre 2017



ore 17

LOU TAPAGE IN CONCERTO
MERENDA SINOIRA al sacco, spazi attrezzati, presenza del Birbas


ore 18.30
PROIEZIONE DEI CORTOMETRAGGI 
Feste da Italia, Spagna, Belgio, Messico, Argentina, Bulgaria, Slovacchia, India, Inghilterra

le proiezioni avverranno anche in caso di maltempo

INGRESSO LIBERO






LOU TAPAGE

 



Marco Barbero - Flauti, cornamusa, mandolino, bouzuki
Dario Littera - Chitarra elettrica
Daniele Caraglio - Batteria
Chiara Cesano - Violino
Nicolò Cavallo - Basso
Sergio Pozzi - Voce, chitarra acustica


Gruppo rock-folk nato nel 2000 nel sud ovest del Piemonte la cui musica spazia dal ritmo dei balli popolari occitani alle arie irlandesi, dal cantautorato italo-francese alla musica celtica, il tutto legato da un proprio eclettico filo conduttore. L'esordio discografico sulla lunga distanza è del 2005, con l'album "Lou Tapage" a cui fanno seguito nel 2007 "Reve Eternè", nel 2009 "Que vos lei far" e nel 2013 "Finisterre". E' del 2010 l'originale riproposizione in lingua occitana dell'album "Storia di un impiegato" di Fabrizio De Andrè. Negli anni i Lou Tapage hanno calcato senza sosta palchi italiani, francesi e svizzeri, con più di cinquecento concerti all'attivo e partecipando a festival quali Folkest, Bustofolk, Nubilaria Celtic Festival, Tavagnasco Rock, Colonia Sonora, Balla coi Cinghiali, Estivada, Hestiv' Oc, Taranta Power di Badolato e molti altri. Per tre volte sono stati ospiti al Capodanno Celtico a Milano presso il Castello Sforzesco, in cui hanno potuto aprire i concerti di Hevia e dei Kila. Hanno suonato all'auditorium Rai di Torino in apertura del concerto di Eugenio Bennato, per le Olimpiadi di Torino 2006 ed in Piazza Castello a Torino per i 150° dell'unità d' Italia. Finalisti del 1MFestival 2014 e del Capitalent di Radio Capital 2014.





domenica 27 agosto 2017

Stefano Allisiardi / Marco Tallone: Destinazioni e Destini


STEFANO ALLISIARDI / MARCO TALLONE

Destinazioni e Destini

a cura di Silvana Peira e Serena Fumero

2-30 settembre 2017inaugurazione sabato 2 settembre 2017 ore 18.30

Il Fondaco

via Cuneo 18, Bra (Cuneo)


La mostra resterà aperta dal 2 al 30 settembre 2017 con il seguente orario: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato dalle 16,00 alle 19,00 e su appuntamento telefonando ai numeri 339 788 9565 / 333 713 6546.


Nel corso e nella sede della mostra è previsto il giorno 16 settembre alle ore 21 l’evento:
Destinazioni e Destini a sei corde”
Notte di tanghi e milonghe, brani klezmer popolari e ragtime: diverse provenienze geografiche e culturali per ensemble di chitarre

La rassegna grandArte 2016/2107 prevede la vendita delle opere in mostra per contribuire al progetto sociale delle Case del Cuore sostenuto dalla associazione Amici delle Case del Cuore.



Dal testo critico di presentazione della mostra di Serena Fumero




IL senso che anima la mostra è espresso dalle due parole del titolo, Destinazioni e Destini, i due lati della rappresentazione complementare che Tallone e Allisiardi danno dell’essere umano e del mondo cui è destinato. Il significato profondo delle loro opere contiene in sé un rimando, immediato, ai margini del vissuto e a chi li abita.
Per Marco Tallone i luoghi sono isole in cui approdare: il progresso è un’isola per chi abita il degrado; l’Europa è un’isola per i migranti.
Ferrovie da cui si intravedono strade e sobborghi, paesaggi urbani che ramificano sempre al di là di qualche binario, realtà collegate al centro della civiltà da un ponte, altissimo, o da un sottopasso nascosto, passaggi che invece di unire sottolineano ancora più a fondo il distacco, l’Impossibilità di comunicare.
Nelle cave di pietra e ghiaia rivedo quelle raccontate da Sorrentino o da Fruttero e Lucentini. La Torre senza fine si disgrega e lotta con lo spazio che la definisce, e su essa sembra che chi osi venga punito, come in quella dei tarocchi o nella sua più celebre versione biblica.
L’umanità invece è un elemento infestante nell’immaginario visivo di Marco.
Le persone nei suoi lavori sono insetti brulicanti sotto un sasso appena rivoltato, esseri umani espressi con tratti schematici, che ricordano i nostri disegni da bambini e che prendono vita in in uno scenario che anziché nutrirli, li prosciuga. Simili a microrganismi che senza luce, ossigeno e acqua hanno imparato ad adattarsi all’ambiente circostante.
La tecnica dell’acquaforte, con l’acido nitrico a corrodere la lastra, è il mezzo ideale per esprimere un mondo dove ogni cosa lotta per prendere ciò che può, o meglio, ciò che riesce. Anche a discapito degli altri.
Nelle destinazioni di Tallone, indipendenti dalle finalità umane, già si intravedono i destini degli uomini che Allisiardi dipinge. L’obiettivo di Stefano si sposta sul particolare, sul dettaglio dell’individuo e sul suo mondo interiore. Il viaggio prosegue.
Stefano Allisiardi isola col suo sguardo l’inafferrabile che abita le persone, e procede a fissarlo in maniera indelebile usando l’inchiostro. I soggetti di Stefano sono. In senso assoluto.
Sono esseri, quelli che ritrae, che compongono un campionario ancestrale di umanità.
Stefano sottolinea la dignità solenne che costituisce il nucleo intimo e profondo dei suoi soggetti, persone che appartengono a realtà diverse ma che sembrano condividere il medesimo destino.
Lo stile, il bianco nero, rimanda immediatamente a vecchi ritratti, a ricordi e radici di famiglia, di buone famiglie. L’ovale conferisce memoria, incornicia di storia gli individui.
La numerazione casuale con cui l’artista li ha ordinati simboleggia la moltitudine di destinazioni possibili per il percorso umano, destini appunto. Lui stesso dice: “In questo senso i ritratti si pongono nella sfera dell'anonimato e rimandano ad archetipi umani piuttosto che a effettivi dati biografici”.
Ecco, siamo di fronte ad un trattato di esemplari, ad una galleria di tipi umani che affiorano in parte dal melting pot del mondo reale così come dalla memoria privata dell’artista. Stefano sembra capace di estrarre l’essenza delle persone, e ci consegna (destina?) un’enciclopedia di storie e di volti.
Alcune strade portano più ad un destino che a una destinazione. (Jules Verne)






sabato 26 agosto 2017

Fine estate al Castello di Racconigi


FINE ESTATE AL CASTELLO DI RACCONIGI

Aperto dal martedì alla domenica, Racconigi propone un programma ricco di spunti
per grandi e piccoli, per una giornata tra arte e storia, natura e paesaggio

[dal comunicato stampa]
A Racconigi l’estate si chiude con un programma ricco di eventi, iniziative e aperture straordinarie:
Da sabato 2 a domenica 17 settembre le sale espositive del castello accolgono due mostre fotografiche I FIGLI DEL SOGNO e NOTES DU MAROC organizzate dall’associazione Il TERZO OCCHIO photography che, in oltre 20 anni di attività, ha prodotto diversi progetti fotografici dedicandosi in particolare, come in questo caso, alla Street Photography.
In un viaggio ideale che, attraverso i voli migratori delle cicogne simbolo di Racconigi, giunge sino in Marocco, NOTES DU MAROC offrirà un tuffo nei profumi e nelle atmosfere di questo affascinante paese, uno sguardo sui volti espressivi della sua gente. La scelta del bianco e nero regala a queste immagini un carattere atemporale, esaltando il senso profondo di una civiltà antica e di un territorio dominato da una luce abbagliante in contrasto con ombre profonde. Se il Marocco è terra di colori, il bianco e nero ne coglie gli aspetti più intimi e profondi dando vita ad un emozionante carnet de voyage lontano dai cliché esotici.  Accompagna la mostra un catalogo con prefazione di Younis Tawfik.
I FIGLI DEL SOGNO è un progetto dedicato ai bambini di Israele, alla quotidianità di un luogo impregnato di senso del sacro, ma anche di tensioni, dove i più piccoli giocano, vivono, studiano tra memorie e testimonianze di una terra santa aspramente contesa. I bambini si somigliano tutti, hanno occhi che sprizzano vita, esprimono l’allegria e la forza della natura umana, mentre a distinguere i bambini arabi da quelli ebrei sono solo le divise e le acconciature.
Le mostre saranno aperte al pubblico dal 2 al 17 settembre, dal martedi alla domenica con orario 10-18,30. Accesso gratuito previo pagamento biglietto di ingresso castello o parco. Informazioni www.ilterzoocchiophoto.it
Sabato 2 e domenica 3 settembre, un fine settimana all’insegna della velocità e di due veri e propri miti del design Made in Italy:
Sabato 2 settembre si svolgerà il concorso di eleganza LA PIÙ BELLA SEI TU per Vespa a 2 ruote, ma anche a 3 e 4 ruote. Il concorso premia l’eleganza e la cura di ogni dettaglio, lo stato di conservazione o il restauro più rigoroso, ma anche il look del proprietario che dovrà essere in tema alla data di immatricolazione della Vespa (Vintage 1946/1959 – Classic 1960/1977). Programma della giornata: arrivo al castello alle ore 17, ora 17,45 concorso LA PIU’ BELLA SEI TU. Ore 19 conferenza “Overland, storie di viaggi”. Ore 20 aperitivo e cena di gala al castello. Informazioni info@vespaclubcarmagnola.com mob 392 0409624
Domenica 3 settembre, come ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito e il castello torna ad accogliere il raduno dei bolidi di Maranello in occasione della IV edizione di “Vedo Rosso”, emozionante evento motoristico intitolato alla moglie di Enzo Ferrari, la racconigese Laura Garello. Organizzato in collaborazione con il Ferrari Owners Club “Red passion” e la città di Racconigi.
Programma della giornata
Ore 10-12 esposizione delle vetture nella corte d’onore del castello
Ore 15-17 prova di abilità, in piazza Caduti per la Libertà (detta piazza Maria Pia)
Ore 17-19 esposizione delle vetture nella corte d’onore del castello
Sabato 9 e domenica 10 settembre si potrà approfittare del programma di eventi del tradizionale Settembre Racconigese che animerà il centro storico e al castello, nell’ambito dell’iniziativa “Residenze Reali, Reali Sensi: IL GUSTO”, si potrà scoprire IL CASTELLO SOTTERRANEO: un inedito itinerario di esplorazione dei sotterranei del castello che dalle cucine settecentesche del Castello condurrà i visitatori fino alle cucine ottocentesche passando per i locali di confetteria, di frutteria, dalle cantine alle ghiacciaie. Il percorso attraverserà luoghi del castello mai aperti al pubblico e porterà alla scoperta dei segreti degli “Uffici di Bocca” concludendosi con una piacevole degustazione di prodotti del territorio e da una selezione di vini. Iniziativa in collaborazione con la Bottega Reale di Terre dei Savoia.
Partenze alle ore 17,00 e alle ore 17,30. Costo: € 10 (compresa degustazione) oltre biglietto castello (€ 5,00 salvo riduzioni e gratuità consultabili sul sito: www.polomusealedelpiemonte.beniculturali.it). Prenotazione obbligatoria socialracconigi@beniculturali.it cell 391 7033907 attivo nei seguenti orari 10-12 e 15-17.
Sabato 16 e domenica 17 settembre secondo fine settimana dedicato a IL CASTELLO SOTTERRANEO: un inedito itinerario di esplorazione dei sotterranei del castello che dalle cucine settecentesche del Castello condurrà i visitatori fino alle cucine ottocentesche passando per i locali di confetteria, di frutteria, dalle cantine alle ghiacciaie. Il percorso attraverserà luoghi del castello mai aperti al pubblico e porterà alla scoperta dei segreti degli “Uffici di Bocca” concludendosi con una piacevole degustazione di prodotti del territorio e da una selezione di vini. Iniziativa in collaborazione con la Bottega Reale di Terre dei Savoia.
Partenze alle ore 17,00 e alle ore 17,30. Costo: € 10 (compresa degustazione) oltre biglietto castello (€ 5,00 salvo riduzioni e gratuità consultabili sul sito: www.polomusealedelpiemonte.beniculturali.it). Prenotazione obbligatoria socialracconigi@beniculturali.it cell 391 7033907 attivo nei seguenti orari 10-12 e 15-17.
Inoltre domenica 17 settembre in occasione della festa dedicata a san Giovanni Battista e alla Beata Caterina patroni di Racconigi, possibilità di partecipare al laboratorio di pasticceria BISCOTTI DA RE, attività inserita nell’ambito di “Reali Sensi, IL GUSTO”. Nella suggestiva cornice della pasticceria delle cucine ottocentesche i bambini (dai 6 anni in su), accompagnati dai loro genitori, potranno imparare, guidati da un’esperta pasticcera, a preparare bellissimi biscotti che potranno gustare insieme alle famiglie al termine del laboratorio.
Inizio attività alle ore 14 e alle ore 15.30, durata 75 min circa. Costo € 5, oltre biglietto castello (€ 5,00 salvo riduzioni e gratuità consultabili sul sito: www.polomusealedelpiemonte.beniculturali.it). Prenotazione obbligatoria socialracconigi@beniculturali.it cell 391 7033907 attivo nei seguenti orari 10-12 e 15-17. L’attività sarà replicata domenica 24 settembre e domenica 8 ottobre, negli stessi orari.
Da martedì 19 a domenica 24 settembre torna l’esposizione di modellini artigianali curata dall'Associazione Modellistica Racconigese. Nelle sale espositive del castello, nelle cui collezioni sono custoditi alcuni esempi di questa arte antica tra i quali le miniature di una carrozza e di una carrozzina per “bambini reali”, si potrà ammirare l’esposizione curata dall’Associazione Modellistica Racconigese: dettagliati modelli, alcuni dei quali vincitori di premi nazionali, di architetture, moto ed auto storiche, carrozze, navi e galeoni, stazioni ferroviarie con trenini, fedeli ricostruzioni di armi storiche.
L’esposizione sarà visitabile dal 19 al 24 settembre, dal martedi dalla domenica con orario 10-18,30. Accesso gratuito previo pagamento del biglietto parco o castello. Informazioni: www.associazionemodellisticaracconigese.it; mario.bombara@racconigi.info – 347 8925966; vincenzocosentino1953@gmail.com
Fino al 5 novembre, nelle sale a chinoiseries è possibile ammirare due eleganti kimono da uomo del periodo Taishō (1912-1926) nell’ambito di un racconto dedicato al Sol Levante ed ai semai, setaioli italiani in Giappone, sviluppato in collaborazione con il MAO Museo di Arte Orientale di Torino ed il Filatoio di Caraglio che fino al 5 novembre ospita la mostra Y KIMONO NOW. I kimono provengono dalla collezione di Nancy Stetson Martin, artista e textile-designer americana che in oltre 40 anni ha raccolto quasi 800 kimono – di uso quotidiano o destinati alle cerimonie – del periodo Meiji (1868-1912), del breve periodo Taishō (1912-1926) e del primo ventennio del periodo Shōwa (1926-1945).
Il parco del castello offre l’occasione per trascorrere l’intera giornata all’aperto con i bambini, con la famiglia, con gli amici in un’atmosfera romantica e suggestiva. Nella quiete del parco si possono fare riposanti passeggiate in carrozza, gite in bici, e poi picnic all’ombra degli alberi secolari, una sosta relax nella caffetteria allestita nella Dacia russa, una camminata col proprio amico a quattro zampe osservando le maestose cicogne e le altre specie protette che abitano il parco. Visitando il castello si vive l’emozione di una amatissima dimora di villeggiatura, una casa che affianca agli ambienti aulici quelli più intimi e privati, nei quali tutto sembra sospeso ad attendere il ritorno dei principi. E nel parco del Castello di Racconigi sono benvenuti anche i cani (al guinzaglio per non disturbare la fauna selvatica): fino al prossimo autunno il parco aprirà alle 9,30 per consentire la passeggiata mattutina con temperature più fresche e in una cornice suggestiva come quella del parco del castello.
Per una gita fuoriporta, il territorio offre inoltre interessanti piccoli centri, magnifiche campagne dominate dal Monviso, attività di equitazione, ciclismo, escursionismo, il nuovo Mùses-Accademia Europea delle Essenze di Savigliano e, naturalmente, il Centro Lipu Cicogne e Anatidi che sorge presso le ex cascine reali, una volta appartenenti al Castello.

mercoledì 23 agosto 2017

Tensioni a Cherasco


Fino al primo Ottobre a Cherasco presso Palazzo Salmatoris è in corso una bella mostra antologica su Pier Giuseppe Imberti dal titolo "Tensione tra forma e colore" con la curatela di Cinzia Tesio e il supporto tecnico della galleria Skema 5 di Cuneo. 


La mostra scorre per forme tematiche ed espressioni visive. Il percorso si snoda in diverse tappe in cui le suggestioni materiche condividono la loro delicata esperienza  fisica, fatta di tensioni, limiti, materia dinamica. 


"Tensione tra forma e colore" di Pier Giuseppe Imberti a Palazzo Salmatoris in Cherasco.
Ingresso libero, fino al 1° ottobre da mercoledì a venerdì dalle 14,30 alle 18,30; sabato e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. 

































Reportage fotografico di Domenico Olivero 




I Morozzo della Rocca: istantantanee di storia





Inaugurazione di un nuovo percorso espositivo dedicato alla famiglia Morozzo della Rocca

Il 2 settembre 2017, alle ore 17,00, al Castello di Rocca de Baldi verrà inaugurato un nuovo percorso di visita che approfondisce la storia pubblica e privata della famiglia Morozzo della Rocca, investita del Marchesato di Rocca de’ Baldi nel 1675.

Con l’occasione, i visitatori potranno partecipare ad un visita tematica della residenza signorile a cui seguiranno la presentazione del libro “La Stamperia dell’ebanista - Storia di un mobile inedito di Pietro Piffetti” (Ed. Allemandi), dedicato ad un prestigioso mobile commissionato all’ebanista da Giuseppe Francesco Ludovico Morozzo nel 1751 e oggi proprietà privata, e la visita della Badia di Santa Maria del Castello, aperta eccezionalmente dalla Famiglia Morozzo per l’occasione.

martedì 22 agosto 2017

Musica e arte a Demonte


TRIO MUSICANTO

concerto liturgico


22 agosto 2017 - ore 21

Chiesa di San Giovanni decollato 






CARMEN SPIGNO

natura pensante


24 agosto - 3 settembre 2017
inaugurazione giovedì 24 agosto ore 17


Palazzo Borelli

(2° piano, ascensore)







lunedì 21 agosto 2017

Mostra di Maurizio Ovidi a Manta


MAURIZIO OVIDI

Uso lo sguardo


a cura di Ugo Giletta

26 agosto - 17 settembre 2017
inaugurazione sabato 26 agosto, ore 18

S. Maria del Monastero 


via Rivoira, Manta (Cuneo)


orario: venerdì, sabato e domenica dalle 16,00 alle 19,00.








Dal testo critico di presentazione della mostra di Ugo Giletta

Annotazioni sul lavoro di Maurizio Ovidi.
Perché scrivere di Mimmo?
Anche se non mi compete, ho la necessità di capire a fondo il lavoro di Maurizio Ovidi.
Abbiamo iniziato assieme, non solo l’esperienza artistica ma anche quell’ avventura non voluta, non cercata che è la vita. Un minimo tempo di 20 giorni ci separa alla nascita.
Maurizio Ovidi, per i più intimi Mimmo, è un arista, a mio avviso, che ha saputo crescere coerentemente in rapporto ai condizionamenti della necessità del vivere.
Le provocazioni che la nostra società ci impone, sono contradditorie, conseguenza di una fragilità in cui l’umano si deve porre a confronto con se stesso, prima che con gli altri.
La responsabilità dell’artista allora diventa quella di segnalare quanto accade e di suggerire una soluzione al problema.
Mimmo, in una recente intervista, ha affermato che il problema è “di sguardo… uso lo sguardo per portare a casa ciò che vedo.”
Da qui il problema etico sembra essere tralasciato o volutamente mascherato.
In un testo il filosofo Emmanuel Lèvinas scrive: «Siamo circondati da esseri e da cose con i quali intratteniamo relazioni. Siamo con gli altri con la vista, con il tatto, con la simpatia, con il lavoro in comune. Io tocco un oggetto, vedo l'altro, ma non sono l'altro. Tra esseri ci si può scambiare tutto tranne l'esistere».
Il fondamento dell’esistere, della consapevolezza della propria condizione umana, non può non rapportarsi all’altro anche solo come conseguenza dello sguardo.
Nella centralità dell’opera di Ovidi c’è l’umano raffigurato, l’uomo ritratto con attorno a se gli oggetti della quotidianità. Nei suoi lavori possiamo vedere attorno alla (quasi sempre sola) figura umana numerose situazioni come in “Alba”, opera del 1995 in cui il rapporto è tra natura e segno fino a “Arrampicatore” del 2014 che ci racconta, con il richiamo materico del legno e della corda, un momento del vissuto passionale di Mimmo, oppure “Fuga” del 2015, per finire con un’opera ultima del 2016 dal titolo “Uscita”, quasi a presagire una volontà di uscire dalla scena.
Quindi oggetti rappresentativi?
Non importa con quale tecnica, sia pittorica, fotografica o scultorea è rappresentata la figura umana nei lavori di Mimmo, ciò che importa è la valenza immanente dell’ immagine stessa.
Se il ragionamento si sofferma, quindi, alla semplice comprensione dell’immagine, non rendiamo giustizia all’impegno dell’artista che verrebbe valutato con termini minimamente semplici.
Nei lavori di Mimmo, mi pare che ci sia un dialogo tra apparente immanenza delle cose e l’intuizione della trascendenza. Concetto assai più complesso!
Ma se si tratta di un gioco, Il “gioco” di Mimmo è quello di costringerci a pensare all’alterità, ad approfondire il concetto sulla rappresentatività dell’immagine che assume una valenza soggettiva che trascende la totalità.












lunedì 14 agosto 2017

Nuovi appuntamenti agostani a Demonte



[dal comunicato stampa]

continua l'attività culturale dell'Associazione con nuove proposte:

- mercoledì 16 agosto 2017, alle ore 21, nel Teatro Parrocchiale di Demonte, SILVANO TARICCO parlerà della "Storia della Valanga di Begemoletto";

-
giovedì 17 agosto 2017, alle ore 21, nella Chiesa di San Donato, si terrà il CONCERTO DELLA CORALE VALLE STURA, diretta dal M.o Fabrizio Spighelli.
- domenica 20 agosto 2017, GIORNATA FAI a DEMONTE con visite guidate alle bellezze architettoniche di Demonte, concerti, animazioni, attori, ecc. dalle ore 9,30 alle 18,00 con possibilità di PIC-NIC nel Parco Borelli e/o pranzo nei ristoranti convenzionati.

Nel frattempo, continuano le esposizioni:

- "Il Re di Bastoni" di Battista GAI, nella Galleria Carlo Alberto, orario della Biblioteca, fino al 27 agosto.

- "Punti di Partenza" di Rebecca FORSTER, nelle Sale espositive (2°piano) di Palazzo Borelli, fino al 20 agosto.

- "Un lungo cammino fiorito", mostra permanente delle porcellane di Luciana MAGRINI (visitabile tutto l'anno, insieme allo "Spazio Lalla Romano") al 1° piano di Palazzo Borelli.

- "Demonte e le sue Frazioni", mostra-concorso  fotografico per nuove "cartoline " di Demonte, nella Serra del Parco Borelli, (rivolgersi in Biblioteca)  fino al 27 agosto.
Con i più cordiali saluti, Associazione Amici di Demonte














Due nuovi incontri alle Terme di Lurisia


TERME DI LURISIA

Mercoledì 16 agosto - Antonio Ferrara
Venerdì 18 agosto - Elena Griseri






[dal comunicato stampa]

Gli appuntamenti alle Terme di Lurisia non si fermano neanche la settimana di Ferragosto. Il centro termale è pronto ad accogliere due nuovi graditi ospiti: il 16 agosto ci sarà il professore Antonio Ferrara, docente al Conservatorio di Cuneo, il 18 agosto l’attrice Elena Griseri che presenterà l’originale progetto de “L’Allestimento”.


TUTTO SULLA MUSICA SINFONICA
16 agosto LURISIA PLAY ore 16.30-17 Sala Cignolini
Nell’ambito del progetto “PLAY” ideato dalla Fabbrica dei Suoni di Venasca e a cui le Terme di Lurisia hanno aderito, si terrà la conferenza “sINFOnia – Analisi e videoascolto di una celebre sinfonia”, con Antonio Ferrara, docente del Conservatorio di Cuneo. Un incontro su tutto quello che avreste voluto sapere sulla musica sinfonica (ma non avete mai osato chiedere). Notizie, curiosità, aneddoti sulla musica sinfonica da Gabrieli a Williams, passando per i Preludi d'opera verdiani con esemplificazioni al pianoforte e video.


L’ETERNA STORIA DI ECUBA
18 agosto TE’ ALLE TERME ore 17 Salone delle Terme
Elena Griseri- Attrice - “L’Allestimento” - Teatro a domicilio
La sua iniziativa sta prendendo piede non solo in Piemonte, ma anche nel resto d’Italia e nella vicina Francia. Si tratta del progetto “L’Allestimento”, dell’attrice monregalese Elena Griseri, realizzato insieme allo scrittore sceneggiatore Francesco Scarrone. Lo spettacolo propone una rivisitazione della tragedia greca di Ecuba, e che l’attrice sta portando in uno speciale “tour” in locali, piazze e case private: una sorta di “teatro a domicilio” come reazione alla “crisi” culturale dei nostri anni.

Per informazioni: Terme di Lurisia 0174-683421 oppure info@termedilurisia.it



venerdì 11 agosto 2017

Sguardi sull’Africa



Venerdì 11 agosto inaugura a Palazzo Samone (via Amedeo Rossi 4) la mostra Sguardi sull'Africa. Alla base del progetto curato da Cornelio Cerato per l’Associazione Promocuneo, c'è la volontà di far conoscere aspetti sempre nuovi del grande continente, attraverso la visione e il lavoro di quattro artisti cuneesi: Pier Renzo Lingua, che ha saputo cogliere attimi di vita reale nel profondo delle periferie di Dakar, l'artista fotografo e pittore Mario Tible, conosciuto per i suoi reportage, l' acquerellista Claudio Vigna, che ci trasporta in un Africa trasformata, disegnata, quasi un “sogno”, e Edoardo Di Muro, un artista del pennino riconosciuto a livello internazionale, che impiega una particolare tecnica, minuziosa ed elegantissima, una vera “poesia grafica”.

A introdurre il lavoro dei quattro, una pagina di Padre Aurelio Gazzera, missionario dei Carmelitani Scalzi della Parrocchia di Bozoum, in Centrafrica.

La mostra si tiene in concomitanza con gli eventi di Cultura del mondo, manifestazione che si terrà nella limitrofa piazza Virginio.

In calce il comunicato integrale degli organizzatori.


Sguardi sull’Africa | mostra
Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4, Cuneo 
11 – 27 agosto 
Aperture:
Sabato dalle 16 alle 20
Domenica, dalle 10 alle 12.30  e dalle 16 alle 20
Inaugurazione: venerdì 11 alle 17.30
Ingresso libero

Reportage fotografico di Domenico Olivero