La galleria Senesi , in via XX Settembre 60 a Cuneo, è lieta di presentare la mostra di Massimo Ovidi "Reve" che aprirà sabato 20 Aprile alle 17,30
BIOGRAFIA
Nato a Milano nel 1955, ma è cuneese d'adozione. Ha esposto in numerose mostre personali. La sua ricerca in campo artistico ha inizio nei primi anni '70 con la sperimentazione di diverse tecniche espressive, a volte intervenendo su oggetti abbandonati: porte, pezzi di armadio, manichini, ridandogli nuova vita. Il suo stile risulta una miscela di figurativo ed astratto, dove gli elementi naturali e geometrici si compenetrano e si confondono tra di loro. Ultimamente la sua ricerca è orientata verso una simbiosi tra questa due visioni pittoriche con uso di colori vivaci e sereni, che spesso nascondono riflessioni sulla quotidianità e la contemporaneità, non tralasciando un aspetto insieme trasgressivo ed ironico.
Collettive ultime: "Ri-Generazione" al Filatoio Rosso di Caraglio nel 2016, "Espressioni d'Arte in divenire" del 2017 al palazzo Lucerna di Rorà in Benevagienna per la Ass.ne GRANDARTE 2017/18, "Riflessi, differenze, consonanze" (2017), "Di Concerto" (2018) e "SottoSopra" (2019) in Palazzo Samone a Cuneo con il collettivo artistico del MAGAU.
Con il gruppo ECLECTICA partecipa ad agosto 2022 alla collettiva al castello di Costigliole d'Asti, e la stessa riproposta ad ottobre al Collegio dei Geometri di Cuneo.
"Nella pittura di Massimo Ovidi il segno è il vero padrone dell'incanto visivo: tratteggi, visi, paesaggi e oggetti che si fondono in un unicum dal sapore dei sogni.
Nel trasmettere segnali inquietanti dal suo inconscio, Massimo ci trasporta comunque sempre in una dimensione parallela sovente gaia e piacevole, con riferimenti ed omaggi all'arte "Pop" degli anni sessanta, ed allo stile fumettistico dei grandi cartoonist, uno su tutti il mitico Heinz Edelmann direttore artistico dello straordinario film d'animazione "Yellow Submarine", con le musiche dei Beatles e i disegni di Jack Stokes.
Negli ultimi lavori il suo segno è diventato via via sempre più sicuro e preciso.
Tante piccole figure, o anche delle semplici linee infinite, che vanno a creare opere anche di grandi dimensioni. Il perdersi nei misteriosi labirinti dei suoi lavori è l'autentica chiave d'accesso al suo mondo segreto".
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