venerdì 24 ottobre 2025
Festival Ponte del Dialogo
Incontro col famoso artista cuneese Domenico Olivero
Oggi, Venerdì 24 Ottobre alle ore 16 presso XI Comandamento, in via Amedeo Rossi 25, si svolgerà un incontro con l'artista Domenico Olivero che ci parlerà degli angeli e del suo intervento artistico "Angels of love" dedicato alle tracce dell'affresco presente nella corte dell'antico complesso del Monastero dell'Annunziata, fondato a Cuneo tra il XV e il XVI secolo. Ingresso libero.
lunedì 20 ottobre 2025
La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini
Sarà intitolata "La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione" e si svolgerà dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026 come sempre presso il Complesso Monumentale di San Francesco di Cuneo.
Con la mostra "La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione", Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo inaugurano un nuovo capitolo della collaborazione che dal 2022 porta a Cuneo grandi protagonisti della storia dell’arte. L’esposizione, a cura di Francesca Cappelletti e Ettore Giovanati, sarà visitabile al Complesso Monumentale di San Francesco dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026, con il supporto organizzativo di MondoMostre.
Il progetto consolida e rinnova – proiettandolo in un nuovo triennio – il ciclo di mostre avviato con "I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese" (2022), "Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto" (2023) e "Canaletto, van Wittel, Bellotto. Il Gran teatro delle città" (2024) grazie alla collaborazione tra Fondazione CRC − da sempre attiva nel sostegno e nella promozione di attività culturali finalizzate ad accrescere il ruolo e la riconoscibilità del territorio cuneese come centro di produzione artistica − e Intesa Sanpaolo − che con il Progetto Cultura esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese.
La mostra racconta la straordinaria parabola collezionistica del cardinale Scipione Caffarelli Borghese (1577–1633), figura centrale della Roma del Seicento e protagonista assoluto della scena artistica barocca. Mecenate visionario e collezionista instancabile, Scipione seppe dare forma a un modello moderno di collezionismo, fondato su criteri di qualità e coerenza estetica, capace di coniugare gusto personale e legittimazione dinastica.
Nipote di papa Paolo V, il cardinale si affermò come uno dei principali promotori culturali della sua epoca: sostenne ambiziose imprese architettoniche, fece di Villa Borghese un museo ideale concepito per accogliere e valorizzare la sua raccolta, e costruì, con metodi spesso audaci, una collezione destinata a diventare una delle più celebri d’Europa. La sua passione spaziava dalle antichità ai maestri del Rinascimento, fino alla più avanzata arte barocca.
Attraverso una selezione di capolavori di artisti come Tiziano, Jacopo Bassano e Guido Reni, provenienti dalla Galleria Borghese ed ospitati nel complesso Monumentale di San Francesco, la mostra ripercorre le scelte artistiche del cardinale e dei suoi discendenti. Le opere testimoniano la capacità di Scipione di orientare il gusto artistico e di raccogliere esempi rappresentativi delle diverse scuole pittoriche italiane, restituendo la varietà e l’unicità di una collezione senza eguali.
Il progetto di allestimento, ideato appositamente per lo spazio della ex chiesa di San Francesco, riutilizza e adatta le strutture create per le precedenti mostre, con l’obiettivo di abbattere l’impatto ambientale degli eventi espositivi promossi nel corso degli anni.
Come le scorse edizioni, l’esposizione sarà arricchita da un ricco programma di eventi complementari fuori e dentro la mostra, conferenze e momenti di approfondimento, visite guidate per il pubblico, attività e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado, per le famiglie e i visitatori di ogni età.
sabato 18 ottobre 2025
No war now art
Concerto del duo Sara Audenino - Marco Isaia
Fondazione Casa Delfino
venerdì 17 ottobre 2025
Alba eletta Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027
La nostra redazione è particolarmente felice di poter comunicare che nel 2027 Alba sarà la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027, un grande risultato che porta nella nostra provincia un importante evento di portata nazionale ma non solo.
Eccovi il comunicato ufficiale del Ministero della Cultura.
Alba è la nuova Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’annuncio è stato dato oggi, venerdì 17 ottobre 2025, dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è svolta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria della selezione e dei rappresentanti delle città finaliste.
A conquistare il titolo è stato il progetto “Le fabbriche del vento” con cui Alba ha saputo convincere la Giuria presieduta da Lorenza Baroncelli al termine della procedura di selezione, ottenendo la seguente motivazione:
“Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale.
Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani e a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità e all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali.
Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo e iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto”.
“Con la Capitale dell'arte contemporanea abbiamo, ancora, messo in moto le energie delle forze sociali, delle strutture e dei territori che hanno voglia di emergere, di farsi notare o anche solo di essere riconosciuti per la loro esperienza e la loro creatività”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“Questa iniziativa – ha continuato il Ministro - non è soltanto una gara, ma uno strumento per incoraggiare tutti i territori a mettersi in gioco, con la loro forza ereditata attraverso la stratificazione storica. Ogni identità esprime un carattere profondo, che trova modo di interagire nel rapporto tra l'uomo e il paesaggio, secondo un canone che si eredita e si trasmette. La città riceve il titolo in quanto laboratorio aperto che ha una prospettiva. Non si riceve un premio alla carriera cittadina, si riceve un premio per ciò che si vuole fare e donare. Questo è il senso di questo riconoscimento”.
Alba riceverà un contributo di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle iniziative previste nel dossier di candidatura.
Per ulteriori approfondimenti
https://capitaleartecontemporanea.cultura.gov.it
Riportiamo anche il comunicato del Comune di Alba
È Alba la nuova Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027.
L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli nel corso della cerimonia ufficiale nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria di valutazione e dei rappresentanti delle quattro città finaliste: Alba, Foligno–Spoleto, Pietrasanta e Termoli.
Il progetto albese, dal titolo “Le fabbriche del vento”, ha convinto la giuria all’unanimità per la sua capacità di intrecciare creatività contemporanea, partecipazione collettiva e valorizzazione del territorio, ponendo Alba e le sue colline al centro di un percorso di ricerca artistica aperto e condiviso.
Alla proclamazione erano presenti Alberto Gatto, sindaco di Alba, Gianluca Gioetti, capo di gabinetto del sindaco, Nicolas Ballario, critico d’arte e curatore, Valerio Berruti, artista, Elisa Giordano, giornalista, Maria Teresa Grillo, Federico Riboldazzi e Fabrizio Spucches per lo staff del Comitato Promotore.
“Questa vittoria è il frutto di un grande lavoro di squadra e di territorio – dichiara il sindaco Alberto Gatto e l’assessora alla Cultura Caterina Pasini –. Il dossier “Le fabbriche del vento” nasce dall’incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni ed enti che hanno creduto nella forza propulsiva dell’arte contemporanea. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, portando ognuno il suo prezioso contributo. Alba è una città da sempre capace di unire visione e radici: l’arte si affiancherà ora alla bellezza del nostro paesaggio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità e alle eccellenze enogastronomiche che ci hanno resi celebri in tutto il mondo. Con la Biennale delle Langhe, che sarà tra i progetti centrali del programma 2027, daremo forma a un laboratorio permanente di idee e di cultura. Ci impegneremo per valorizzare al meglio questo prestigioso riconoscimento e troveremo il modo per collaborare con le altre città finaliste, perché non abbiamo vissuto questa esperienza come una competizione, ma come un contributo straordinario per lo sviluppo artistico e culturale delle nostre città".
“Quella di oggi è una giornata straordinaria da incorniciare per tutti i piemontesi. È una vittoria della squadra, di un dossier credibile come “Fabbriche del vento”, costruito da istituzioni pubbliche e private che hanno lavorato insieme. Sappiamo che ora c’è molto da fare e lo faremo insieme. Il Piemonte e Alba hanno dimostrato che la cultura è un linguaggio condiviso, e che l’arte è capace di unire energie e persone. Questo riconoscimento è un ulteriore prezioso passo per continuare a costruire un Piemonte dove l’arte non resta chiusa nei musei, ma innerva le comunità e la nutre tutti i giorni. È la conferma che investire nella bellezza e nel talento è una scelta che ripaga sempre” dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli.
La presidente del Comitato promotore Patrizia Sandretto Re Rebaudengo: “Nel progetto “Le fabbriche del vento” l’arte contemporanea è come un seme: può essere seminata, diffusa, moltiplicata. In un tempo complesso, Alba sceglie l’arte come energia capace di generare comunità, senso e visione. È un onore condividere questo risultato con una squadra straordinaria e con un territorio che ha creduto nel valore del contemporaneo”.
“Abbiamo immaginato un dossier con l’ambizione di suggerire un nuovo modello per il sistema dell’arte contemporanea – commenta Nicolas Ballario che ha curato il dossier insieme a un ampio team -. Un modello che mette insieme le eccellenze del settore artistico con industrie, fondazioni, altre discipline come il teatro e la musica. Assegnazioni così importanti devono lasciare un’eredità concreta. Adesso è davvero il momento di mettersi al lavoro, perché dobbiamo attuare nel dettaglio i punti del dossier, che sono tanti e complessi”.
giovedì 16 ottobre 2025
Nuovo incontro alla rassegna di Architettura e Paesaggio Montano
Conferenza “progetti e opere” dell’arch. Alfredo Vanotti
Rittana - Centro Incontri
[dal comunicato stampa]
Presentazione del libro "Studioerre 1971/1981"
Fondazione Casa Delfino
mercoledì 15 ottobre 2025
Alberto Trapani : Tout près de toi
a cura di Ambra Gatto Bergamasco
ZKM.Gallery
Alla ZKM, personale di Alberto Trapani, Tout Près de Toi, una riflessione sul gesto del cucire come atto di prossimità, cura e ascolto.
Il titolo, che in francese significa così vicino a te, racchiude l’essenza di una ricerca che da oltre trent’anni intreccia materia e tempo. Trapani lavora con tessuti riciclati, cuciture visibili e fili di recupero, trasformando lo scarto in presenza, il frammento in racconto. Nei suoi pannelli, negli abiti sospesi e nei tessuti aggregati, la mano non nasconde il lavoro ma lo mostra: ogni punto è una preghiera laica, un ritmo che misura il tempo giusto del fare.
L’opera storica verde x verde collina (1996) eseguita negli anni novanta apre il percorso come dichiarazione d’intenti: ricucire il simile al simile, il gesto al pensiero, il mondo alla sua materia.
In Tout Près de Toi, l’artista costruisce un paesaggio di prossimità fatto di fibre e respiri, dove l’arte diventa pratica di attenzione e il cucito si fa linguaggio universale, discreto, necessario.
Testo curatoriale di Ambra Gatto Bergamasco
Tout Près de Toi, tutto vicino a te - è un titolo che parla di prossimità e di intimità: la vicinanza come forma di conoscenza, il contatto come linguaggio dell’anima.
Nell’opera di Alberto Trapani, questa vicinanza non è solo tema ma condizione del fare: un essere accanto alle cose, ai materiali, al tempo stesso fragile e sacro del gesto.
Per raccontare questa mostra, la curatrice sceglie tre parole antiche, Τέλος (Telos), Καιρός (Kairos) ed Εὐχή (Euche’), come chiavi di lettura poetiche e filosofiche.
Τέλος (Telos) significa compimento, fine ultima, ma anche scopo dell’esistenza.
In Trapani, il telos non è un punto d’arrivo ma un processo continuo di trasformazione: il cucire, il riparare, il ricomporre sono gesti che non concludono ma prolungano la vita delle cose. Ogni filo è un atto di compimento parziale, un ritorno al tempo lento del fare, dove il fine coincide con l’essere nel gesto.
Καιρός (Kairos) è il tempo giusto, il momento propizio: l’attimo in cui qualcosa può accadere.
Nei lavori di Trapani, il kairos è la sospensione del tempo quotidiano, il ritmo interno del cucire che crea uno spazio di presenza assoluta. È il tempo del corpo che ascolta la materia, che attende la risposta del tessuto, che si lascia guidare dal suo respiro.
Εὐχή (Euche’) è la preghiera, il desiderio pronunciato con attenzione e fiducia.
In Trapani, la preghiera è la cura stessa del fare: il cucire come invocazione silenziosa, come atto di gratitudine verso ciò che esiste. Non un gesto religioso, ma un rito laico del contatto e dell’ascolto, una spiritualità dell’immanenza che si manifesta nel quotidiano.
martedì 14 ottobre 2025
13^ Edizione di CuneoVualà
IL TACCUINO DEI BORGHI Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati
Rassegna sul carnet de voyage
in collaborazione con Il Faut Aller Voir di Clermont Ferrand e Alliance Française di Cuneo
Mostra a cura di Ivana Mulatero
18 ottobre - 16 novembre 2025
Inaugurazione Sabato 18 ottobre 2025 ore 17:00
Fondazione Peano
Sala Ipogea e Sala Soprana
c.so Francia 47 - Cuneo
[dal comunicato stampa]
Nella tredicesima edizione di CuneoVualà, organizzata dalla Fondazione Peano di Cuneo, emergono carnet de voyage mai esposti, o poco conosciuti al pubblico, di straordinari disegni realizzati sul tema Il Taccuino dei Borghi. Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati. Una esposizione di sketch, illustrazioni, pagine e tavole dedicata a tutti quei taccuini realizzati nei territori del margine, luoghi lontanissimi dagli standard estetici del turismo ma importanti per le persone che li vivono, anche se “brutti”. Un policentrismo di luoghi vissuti con alcune particolari caratteristiche: l’abbandono per spopolamento o per cause di varia natura come ad esempio i terremoti. Ci sono poi altre condizioni che rendono i luoghi del mondo preda dell’abbandono, quando smettono di essere sicuri e allora si trasformano in abitati perduti perché martoriati dai conflitti che li allontanano da qualunque rotta di conoscenza. Ma perduti lo sono anche quei paesi abitati nell’infanzia e mai più rivisti e, infine, vi possono essere molti luoghi solo immaginati e mai realmente vissuti.
La rassegna sui carnet de voyage, ideata e curata dalla storica dell’arte Ivana Mulatero, intende proporre e seguire, tra le tante traiettorie possibili, una consonanza decisiva: scrivere e disegnare un carnet dei borghi perduti risponde a un bisogno profondo, una fame di luoghi e di spazi dove sentirsi attraversati dalla scossa della fantasia. Come scrive il poeta e paesologo Franco Arminio «Noi siamo geografia, siamo terra scritta, e su questa terra passano i pensieri come passa l’ombra di una nuvola su un prato». La presenza lieve del carnettista in quei luoghi serve a mostrare il mondo e a vedere le cose in modo avventuroso perché è l’unico modo in cui amano essere viste.
I carnet esposti ripercorrono, con lo stile proprio di ogni carnettista, i tantissimi luoghi con le case ormai inutilizzate, i piccoli aggregati tra rovine e rinascite, i paesi rinsecchiti di anime per mancanza di modernità dei servizi, i borghi di montagna riabitati dalla natura e persino i villaggi nel cuore della foresta equatoriale, presto abbandonati perché nessuno vi moriva o nasceva e ciò non rientrava nel ciclo naturale della vita. Ad esempio, si ritrovano tra le pagine dei carnet i luoghi famosi di Bussana Vecchia, delle Marche dopo il terremoto, oppure i villaggi perduti del Trentino e quelli rinati della Valle D’Aosta. Vi sono poi molti borghi rurali siciliani creati tra le due guerre come Borgo Fazio, Borgo Bassi e Borgo Riena. Ancora, sul territorio italiano, i paesi fantasma della Brianza e della lunigiana. Sul versante internazionale, si trovano raffigurati i villaggi bretoni e quelli ormai scomparsi dell’area boema della Repubblica Ceca e quelli in rovina dei paesi turchi. Ci sono, inoltre, i villaggi africani del Congo, e quelli altrettanti misteriosi della Contea di San Bernardino in California.
Nella Sala Soprana della Fondazione Peano è allestita, inoltre, la mostra personale di un importante autore professionista e maestro della particolare forma d’arte del carnet de voyage con i pennini e le chine. Per questa edizione 2025, la Fondazione Peano è onorata di presentare il carnettista veneziano Barnaba Salvador dal titolo “Jet Lag”, con un inedito allestimento che metterà in relazione visiva i tanti taccuini realizzati nel continente africano con le gigantografie e le singole pagine di carnet i cui dettagli sulle persone incontrate, gli animali e le cose saranno posti a distanza molto ravvicinata per creare suggestioni e nuove meraviglie.
Veneziano di nascita e globetrotter involontario fin da bambino al seguito della famiglia, Barnaba Salvador si innamora del continente africano, con cui condivide il disordine colorato. Inizia così una lunga storia di viaggi in cui alterna il lavoro di grafico a quello di tour leader, unendo le sue due grandi passioni nei carnet de voyage. L’acquerello è la tecnica che caratterizza i suoi carnet, e il suo modo di dipingere è probabilmente influenzato dall'abitudine al plein air e allo sketch dal vero. Lavora quasi sempre su carta asciutta e con poca acqua, cercando un tratto di pennello rapido e netto. Ciò che ama è esplorare contrasti forti e giochi di luce, dove le ombre svolgono il ruolo principale. Da qualche anno, dopo aver abbandonato gli altri lavori, vive della sua arte, tenendo stage e corsi d’acquerello tra Italia e Francia e partecipando ad alcuni tra i più importanti festival internazionali di carnet de voyage e acquerello.
IL TACCUINO DEI BORGHI Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati Mostra collettiva con:
Osvaldo Alberti, Daniela Asinari, Nuray Aysun Dagasan, Cinzia Bascone, Elena Beatrice, Leonardo Berton, Cendrine Bonami-Redler, Marina Bozzolan, Nazarena Braidotti, Rami Calò, Dario Cornero, Adriana Costa Maravacchio, Anna Cottone, Julie Dall’Agnolo, Ivo D’Angelo, Jenny De Hooghe, Caroline Didier, Coline Eberhard, Etranoi, Maria Elena Ferrari, Chiara Fornaro, Barbara Fruci, Liuba Gabriele, Beatrice Gentile, Valérie Guitter-Orsat, Antonella Italia, Marisa Laura Levra Levron, Ester Liquori, Davide Mabellini, Margherita Malavenda, Isabella Manfrini, Angela Marinelli, Delio Meinardi, Claudio Monaco, Renzo Musso, Maria Teresa Neri, Sabina Noto, Maresa Pagura, Ester Pairona, Giuseppina Peirone, Pasqualina Poggio, Marcella Pralormo, Teresio Pirra, Alessandro Rogora, Laura Ruccolo, Angela Maria Russo, Franca Santagiuliana, Laura Saturnino, Saverio Scarpino, Renata Seccatore, Alessandra Sensi, Diego Scursatone, Maria Francesca Starrabba, Walter Tesio, Cristina Trinchero, Luciana Vannulli, Virginie Verlynde, Alfonso Zerega.
Sui “carnet leporelli” prodotti dalla Fondazione Peano, le realizzazioni originali degli studenti del Primo Liceo Artistico di Torino (docenti: Paola Albertino, Serena Colucci, Piera Fratini, Federico Nota, Assunta Pellegrino, Giuseppe Stassi, Antonio Zaccone) e del Liceo Artistico “Buniva” di Pinerolo (docenti: Monica Bruera, Luisa Collica, Giovanni Galuppi, Daniela Leotta, Laura Lussiana, Ester Pairona e Diego Scursatone)
Partecipazione straordinaria di Stefano Faravelli
Il programma della rassegna 13° Edizione di CuneoVualà 2025 è così scandito:
Mostra collettiva IL TACCUINO DEI BORGHI | 18 ottobre/16 novembre 2025
Mostra personale di Barnaba Salvador. Jet Lag. In viaggio con i disegni di Barnaba Salvador | 18 ottobre/16 novembre 2025
CINQUE entusiasmanti workshop gratuiti organizzati dalla Fondazione Peano per andare incontro alla 13° edizione della rassegna sui carnet de voyage, sono in programma nel mese di ottobre 2025. Rappresentano occasioni d’incontro formativo, di confronto e di condivisione della pratica dello “schecciare in gruppo” guidato da autorevoli maestri della speciale forma d’arte, che permette di approfondire il tema lanciato per la tredicesima edizione di CuneoVualà, rinverdendo una consueta pratica del carnet live. Una sezione espositiva, inserita nella Sala Ipogea, documenta gli esiti dei workshop.
Workshop di Walter Tesio, “Dal carnettista all’urban sketcher. Il disegno en plein air per racccontare il giardino botanico della Fondazione Peano.” Fondazione Peano | 11 ottobre 2025
Workshop di Barnaba Salvador, “A spasso con il carnet alla Fiera del Marrone di Cuneo” | 18 ottobre 2025
Workshop di Laura Ruccolo, “Dalla natura all’architettura”. Fondazione Peano | 23 ottobre 2025
Workshop di Valérie Guitter-Orsat, “La mia tecnica dall’A alla Z!”. Fondazione Peano | 27 ottobre 2025
Workshop di Cendrine Bonami-Redler, “Giochiamo con le facce”. Fondazione Peano | 30 ottobre 2025
La rassegna CuneoVualà presenta ad ogni edizione il frutto di una partnership tra la Fondazione Peano con l’Associazione Il Faut Aller Voir ideatrice del “Rendez-vous du carnet de voyage” di Clermont Ferrand, l’appuntamento internazionale più prestigioso per tutti coloro che gravitano intorno al linguaggio espressivo dei carnet, con tre eventi importanti. Il primo è il workshop della paesaggista francese poliglotta e carnettista viaggiatrice residente a Monaco, Laura Ruccolo, “Dalla natura all’architettura”, che si terrà giovedì 23 ottobre 2025 e il secondo atelier della urban sketcher francese Valérie Guitter-Orsat il lunedì 27 ottobre 2025 negli spazi della Fondazione Peano di Cuneo, con traduzione simultanea di Marilena Blua di Alliance Francaise di Cuneo e, inoltre, la selezione di un autore di origine italiana e partecipante a CuneoVualà, che sarà invitato ad esporre alla manifestazione de “Il Rendez-Vous du Carnet de Voyage” che si terrà a Clermont Ferrand nel novembre 2025.
Grazie al sostegno della Fondazione CRC, della Regione Piemonte e del Comune di Cuneo.
Si ringrazia il Circolo degli Artisti di Torino.
La rassegna CuneoVualà rimarrà aperta fino a domenica 16 novembre 2025 con il seguente orario:
da giovedì a domenica ore 15.30-18.30. Ingresso gratuito.
Per info: Fondazione Peano Corso Francia, 47 – Cuneo Tel. 349.7528085
segreteria@fondazionepeano.it | www.fondazionepeano.it | F Fondazione Peano Cuneo



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