Il vernissage sarà il 7 dicembre alle ore 17 con la presenza dell’artista,il cocktail di benvenuto sarà curato da Dama3cafe di Cuneo ringraziamo in anticipo My_limone per il supporto all’evento.
3° ed. “Il nostro Natale”, a cura di Cristina Andries NATALE IN FAMIGLIA Inaugurazione sabato 30 novembre ore 16.30 Apertura sabato e domenica ore 15-18, fino al 15 dicembre 2024
La terza edizione della rassegna “Il nostro Natale”, curata da Cristina Andries, ruota attorno al tema “Natale in Famiglia” e propone anche quest’anno un’esposizione collettiva nella sala ipogea di Fondazione Peano dove i protagonisti sono la carta e il legno.
In sala saranno presenti opere di grandi dimensioni, come le sculture di carta di Francesco Segreti, un’installazione di carta a tecnica mista realizzata da Serena de Gier con i suoi allievi Mya Ambrogio, Arianna Beltrami, Benedetta Giaccone, Emma Gianola, Anita Ivaldi, Joel Karaboja, Yelyzaveta (Lisa) Kostiv e Alessandro La Monica, una grande slitta con Babbo Natale e le renne realizzata da Cristina Andries e Rudi Medicato, una grande installazione in salice realizzata sempre da Cristina Andries, autrice anche di sculture più piccole realizzate al traforo, le pittosculture di Pier Franco Cerutti, realizzate su materiale stratificato e con finitura a resina epossidica e i coloratissimi bigliettini e carte natalizie realizzati interamente a mano a tecnica mista da Manuela Galliano.
La mostra sarà visitabile nei weekend, dunque sabato e domenica, dalle ore 15 alle 18, con ingresso libero e gratuito fino al 15 dicembre 2024.
Si segnala che sabato 14 dicembre, a partire dalle 16, sarà presente in sala l’autrice Nives Forza che leggerà alcuni favole tratte dal libro “NENè – Benvenuta a Ginevra”. Chi vorrà, nell’occasione, potrà acquistare una copia del libro il cui ricavato sarà interamente devoluto all’ “ADS Amico Sport Cuneo”.
Presso il San Sebastian, in Lungogesso Corso Giovanni XXIII, 12 a Cuneo è in corso la mostra di Luigi Sostegni.
QUALE NOME PER I COLORI?
Mostra personale di Federico De Giorgi
Inaugurazione sabato 23 novembre, ore 17
Aperta da lunedì 25 a sabato 30 novembre ore 17-19
Sabato 23 novembre, alle ore 17 inaugura la seconda mostra personale di Federico De Giorgi ospitata in Fondazione Peano (dopo la prima nel 2022). La mostra, che durerà fino al 30 novembre, sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 17 alle 19, orario durante il quale sarà presente in sala anche Federico con mamma Paola Fabi.
I colori sono gli assoluti protagonisti della produzione artistica di Federico, che lavora su carta, vetro, ceramica, legno e stoffa. E proprio la stoffa è una novità di questa mostra con una sezione dedicata con zainetti, shopper e pochette personalizzati dal giovane artista cuneese.
In sala anche alcune copie delle pubblicazioni di Federico che, oltre alla pittura, si dedica con passione anche alla scrittura.
L’ingresso è come sempre libero e gratuito.
Si ricorda che la mostra resterà chiusa domenica 24 novembre.
Per info: Fondazione Peano Corso Francia, 47 – Cuneo | Tel. 349.7528085
segreteria@fondazionepeano.it | www.fondazionepeano.it | F Fondazione Peano Cuneo
La mostra fotografica Destino diviso: un dialogo fotografico tra forza e vulnerabilità, organizzata dall'Associazione CuneoFotografia nell'ambito della rassegna 8 MARZO È TUTTO L’ANNO - 25 NOVEMBRE 2024, sottolinea la forza e la vulnerabilità della donna per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Attraverso immagini potenti, esplora la resilienza femminile e la fragilità umana, invitando alla riflessione sulle complesse dinamiche relazionali e sulle capacità di resistenza e superamento delle donne.
Dal 31 ottobre al 25 novembre 2024 a Palazzo Santa Croce
Via Santa Croce, 6 - davanti al Complesso San Francesco
INAUGURAZIONE: giovedì 31 ottobre 2024 dalle 18,00
ORARI DI VISITA: Venerdi 17,30 - 22,00 • Sabato e Domenica 15,30 - 19,00
Venerdi 1 novembre 15,30 - 19,00 • Lunedi 25 novembre 10,00 -
12,30 / 15,30 - 19,00
INGRESSO LIBERO
Per informazioni: info@cuneofotografia.it
In occasione dei 150 dell’Impressionismo anche Cuneo intende proporre il dovuto omaggio a questo movimento artistico che, dopo un inizio polemico, ha conquistato pubblico e critica.
Tre relatori si alterneranno per illustrare alcuni aspetti originali del movimento in relazione anche con il nostro territorio culturale.
Gli incontri si svolgeranno giovedì 21 e 28 novembre e giovedì 5 dicembre presso il Museo Casa Galimberti alle ore 17,30.
Entrata libera.
Giovedì 21 novembre 17h30
Museo Casa Galimberti
La Senna culla dell’Impressionismo
Manuela Vico
Introdurre l’Impressionismo vuol dire innanzi tutto andare contro a delle idee comuni ormai radicate. La parola “Impressionismo” evoca in genere un movimento coeso composto da artisti che condividono la stessa visione. Ora, come vedremo, non è questo precisamente il caso, anzi scopriremo addirittura dei pittori che disconosceranno la propria appartenenza al movimento e lo stesso Monet dirà alla fine della sua prestigiosa carriera “je reste désolé d'avoir été la cause du nom donné à un groupe dont la plupart n'avaient rien d'impressionniste.”
Ma per ritornare al tema dell'incontro, un aspetto non secondario dell'Impressionismo, è la sua nascita in un territorio geografico ben circoscritto lungo i bordi della Senna a monte e a valle di Parigi. Questo posizionamento preciso farà della Senna la protagonista indiscussa di centinaia di opere. Nascono così dei luoghi mitici di incontro, famosa è la veduta dell’isola della Grenouillère dipinta da Monet e da Renoir, quasi dalla stessa prospettiva.
Alcuni pittori, per meglio captare le vibrazioni della luce sull’acqua, si costituirono dagli atelier direttamente su piccole imbarcazioni solcando le acque della Senna.
Infine ricordiamo che sempre Monet, nelle sue diverse abitazioni, si spostò man mano lungo la Senna per approdare infine, nella sua ultima dimora, a Giverny, sulle sponde dell'Epte, affluente stesso della Senna.
Giovedì 28 novembre 17h30
Museo Casa Galimberti
Dal plein air impressionista al carnet de voyage
Ivana Mulatero
La pittura «all’aria aperta» (en plein air) e i temi contemporanei sono alla base del grande successo dell’Impressionismo che ha visto la luce in uno studio fotografico parigino nel 1874. Perché, a distanza di così tanti anni, il movimento impressionista continua a regalarci stupore e incanto? Tante le ragioni, fra queste che si andranno ad esplorare e a riconoscere, la capacità di mostrare cose semplici: le spiagge e il mare, le ninfee in uno stagno, una gazza sullo steccato coperto di neve. Oppure persone che ballano, che si divertono su un’altalena, o ancora che pranzano dopo aver fatto un bel giro in barca. Una pittura che coglie l’attimo non solo con qualche pennellata ma anche con una semplice matita su un taccuino come accade nella forma d’arte sempre attuale del carnet de voyage. L’incontro prenderà in esame le opere più conosciute dei grandi artisti impressionisti e anche i disegni, osservandole da una diversa prospettiva e a partire da alcune domande “impertinenti” sulle piccole e grandi storie e sui dettagli poco conosciuti che permetteranno di entrare con empatia nel mondo dell’arte.
Giovedì 5 dicembre 17h30
Museo Casa Galimberti
Matteo Olivero a Parigi e l’ambiente degli impressionisti
Alessandro Abrate
Matteo Olivero (Pratorotondo, 1879 - Saluzzo, 1932), pittore piemontese, nel 1900, con una borsa di studio della torinese Accademia Albertina visita a Parigi l’Esposizione Universale e rimane colpito dal fermento culturale della Ville Lumiere. A Parigi tornerà e avrà modo di conoscere e frequentare alcuni personaggi legati all’Impressionismo e, più in generale, alla vita artistica della capitale francese. Tra questi Emile Zola, Medardo Rosso, Charles Morice, oltre a giornalisti, pittori e mercanti d’arte che apprezzano il talento artistico del giovane piemontese. L’atteggiamento di Olivero nei confronti della pittura impressionista è sì di ammirazione ma insieme di critica, tant’è che egli preferisce accostarsi ad un movimento artistico che promuove “un nouvel ordre classique”: una sorta di reazione alla ‘macchia’ impressionista. Miche Berra, giornalista e critico d’arte cuneese, nel 1953, sulla rivista Cuneo Provincia Granda, scrive un interessante articolo su Matteo Olivero e sui suoi rapporti con la contemporanea pittura francese, un approfondimento di un preciso contesto culturale in cui alcuni passaggi sono, oggi, da meglio definire e puntualizzare.
Info: Museo Casa Galimberti – 0171/444801
Comune di Cuneo
Settore Cultura e tempo libero, Attività Interne, Parità e Antidiscriminazione
Museo Casa Galimberti, Piazza Galimberti 6, 12100 CUNEO
t. 0171 444801
Dopo il grande successo del primo appuntamento dedicato a Frida Khalo a Caraglio eccoci ora al secondo aevento di "Spunti d'arte" la rassegna che unisce la bellezza dell'arte col piacere del cibo, questo nuovo incontro si svolgerà Giovedì 21 Settembre alle ore 19 a San Pietro Monterosso Grana, presso l'Ecomuseo Terra del Castelmagno dove si dialogherà sulla famosa performance Marina Abramovic, con l'operatore artistico Domenico Olivero, a seguire si potrà cenare all'Oste de Senpìe, con un menù composto da antipasto, un primo e il dessert proposta a 18 euro. Si concluderà con una passeggiata naturalistica per ammirare le stelle e visitare l'opera di Manuela Cirino.
La rassegna Spunti d’Arte 2024 è realizzata dall’𝗘𝗰𝗼𝗺𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗺𝗮𝗴𝗻𝗼, con il contributo di Regione Piemonte Fondazione CRC con il patrocinio di Unione Montana Valle Grana Comune di Caraglio Comune di Monterosso Grana Terres Monviso per Monviso Biosphere e Rete Ecomusei Piemonte
Ingresso gratuito agli incontri, pasti a pagamento su prenotazione entro la settimana precedente, contattando l’Ecomuseo Terra del Castelmagno: +39 329 4286890 o expa.terradelcastelmagno@gmail.com
Le iniziative in programma nella prima rassegna “Spunti d’arte” si svolgono in Valle Grana (CN), sul territorio amministrativo dell’Unione Montana Valle Grana e dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno. Nello specifico i Comuni in cui si terranno gli incontri sono, in ordine cronologico: Caraglio, Monterosso Grana, Valgrana, Montemale.
𝗜𝗻𝗳𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶:
☎️ +39 334 5336868
📧expa.terradelcastelmagno@gmail.com
🎟️ Incontro gratuito!
Cena presso L’Oste de Senpìe su prenotazione al numero +39 347 496 7118 [menù antipasto+primo+dessert - €18]
CS
Il Museo Casa Galimberti ospita dal 15 novembre al 15 dicembre la mostra ‘Giovanni Gagino. Marinaio in terra’, visitabile il sabato e la domenica con ingressi alle ore 15:30 e 17.
Inaugurazione venerdì 15 novembre alle ore 17
Ingresso libero
La mostra
Marinaio in terra è il titolo del libro del poeta Rafael Alberti in cui si dice di un uomo sradicato dal mare, che rimane sulla terraferma ma custodisce lo spirito libero delle grandi distese marine. Ora è pure il titolo di una mostra dedicata a Giovanni Gagino, che fu (anche) marinaio, ma soprattutto un uomo e artista dallo sguardo aperto, indipendente, capace di preservare slancio e immaginazione nonostante le ristrettezze di spazi e tempi dati. A cent’anni dalla nascita di Gagino e a dieci dalla scomparsa, l’Assessorato alla Cultura di Cuneo è felice di offrire un’occasione di ricordo e approfondimento di un grande pittore, protagonista della scena artistica cittadina per oltre mezzo secolo. I colori drammatici e vitali, le tipiche vedute industriali e i paesaggi assorti dell’artista rivivono attraverso una selezione di opere inserite negli spazi storici del Museo Casa Galimberti, a cura di Luca Arnaudo e dell’associazione culturale Andante.
L’artista
Giovanni Gagino (Fossano 1924 - Cuneo 2014) è stato pittore, con felici incursioni nella scultura e ceramica.
Marinaio di leva durante la seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre Gagino viene detenuto per quasi due anni in un campo di concentramento in Turingia, da dove torna in Italia a piedi attraversando la devastazione dell’immediato dopoguerra; dopo aver completato la sua ferma in marina, lavora fino al pensionamento in una fonderia di Cuneo. Le esperienze esistenziali di Gagino definiscono la sua produzione artistica, dove i temi della rovina e della fabbrica si fondono in visioni pittoriche intense e drammatiche inclini all’astrattismo, cui si alterna una felice e prolifica vena paesaggistica di taglio post-impressionista, dalle venature espressioniste. L’opera di Gagino riceve presto il plauso da artisti e poeti di fama, quali Davide Lajolo e Mario Luzi, trovando in maniera crescente anche il dovuto riconoscimento critico.
Autodidatta, formatosi frequentando in giovinezza figure di riferimento della scena artistica locale del tempo quali Ego Bianchi e Roberto Luciano, Gagino ha realizzato un’opera ampia, sviluppata fino alla più tarda età, e di grande coerenza, esemplare di una specifica ragione d’essere della pittura moderna dove la lezione della Scuola di Parigi da lui tanto amata – in particolare Chaïm Soutine – trova esiti autorevolmente personali che lo rendono, insieme al precitato Ego Bianchi, il più importante artista cuneese del Novecento.
Comune di Cuneo
Settore Cultura e tempo libero, Attività Interne, Parità e Antidiscriminazione
Museo Casa Galimberti, Piazza Galimberti 6, 12100 CUNEO
t. 0171 444801
e. museo.galimberti@comune.cuneo.it i. www.comune.cuneo.it