giovedì 19 dicembre 2024

Indistinti confini Conversazioni su arte, architettura e musica, intorno a Giuseppe Penone



 CS

Tre speciali appuntamenti curati e moderati da Cristiana Perrella che vedranno l’artista confrontarsi con grandi protagonisti della scena contemporanea e un concerto straordinario di Ludovico Einaudi. 
 
Venerdì 10 gennaio 2025, ore 18.30 – Il bosco sacro di La Tourette
Con Frère Marc Chauveau, in dialogo con Giuseppe Penone
 
Martedì 28 gennaio 2025, ore 18.00 – L’impronta “ecologica”
Con Hala Wardé e Stefano Boeri, in dialogo con Giuseppe Penone
 
Giovedì 13 febbraio 2025 - Finissage
ore 18.30Trecento milioni di anni
Con Carolyn Christov Bakargiev, in dialogo con Giuseppe Penone
ore 19.30 – Concerto di Ludovico Einaudi
 
Con la moderazione di Cristiana Perrella
 
Public program della mostra
Giuseppe Penone. Impronte di luce
a cura di Jonas Storsve
in corso fino al 16 febbraio 2025
 
la Fondazione Ferrero di Alba presenta Indistinti Confini, un calendario di conversazioni aperte al pubblico moderate da Cristiana Perrella. Gli incontri verteranno su arte, architettura e musica, come occasioni di approfondimento della poetica del grande artista italiano conosciuto in tutto il mondo, che si confronterà con personalità internazionali della scena culturale contemporanea. L’esposizione Giuseppe Penone. Impronte di luce proseguirà fino a domenica 16 febbraio 2025, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire il film Memoria dei fluidi, con la regia di Giampaolo Penco.

A dare avvio alla serie, venerdì 10 gennaio 2025 alle ore 18.30, l’incontro Il bosco sacro di La Tourette con Giuseppe Penone e Frère Marc Chauveau. Padre domenicano e storico dell'arte, recentemente coinvolto in diversi comitati artistici dedicati alla ristrutturazione degli arredi interni a Notre-Dame di Parigi, Frère Marc Chauveau ha vissuto per vent'anni nel convento di Santa Maria de La Tourette nella regione di Lione in Francia, edificio progettato da Le Corbusier a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Dal 2009 Chauveau cura mostre d'arte contemporanea, invitando gli artisti, tra cui anche Giuseppe Penone nel 2022, a stabilire un dialogo tra le proprie opere e l’architettura di Le Corbusier. La lezione di Le Corbusier e in particolare il suo Modulor sono infatti alla base della serie Impronte di luce.
 
Si prosegue martedì 28 gennaio 2025, sempre alle 18.00, con L’impronta “ecologica” che vede la partecipazione degli architetti Hala Wardé e Stefano Boeri. Wardé è la fondatrice di HW architecture, studio di architettura che ha collaborato negli anni con diversi artisti contemporanei. In occasione della progettazione del Louvre Abu Dhabi, Wardé ha invitato Giuseppe Penone a realizzare l’installazione site-specific Germination (2017). Stefano Boeri, architetto, urbanista, teorico dell’architettura e Presidente di Triennale Milano, ha dato vita allo studio Stefano Boeri Architetti la cui pratica progettuale, come accade nell’opera di Giuseppe Penone, integra la natura vivente, imponendosi come un punto di riferimento per l’architettura sostenibile e lo sviluppo urbano strategico, sia in Italia che a livello internazionale.
 
La programmazione si conclude giovedì 13 febbraio con un doppio appuntamento che saluta la mostra Impronte di luce. Alle 18.30, Giuseppe Penone dialoga con Carolyn Christov Bakargiev, nell’ambito dell’incontro Trecento milioni di anni. Curatrice italo-americana di fama internazionale, in precedenza direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si è recentemente occupata della curatela della grande mostra dedicata all’Arte Povera presso la Bourse de Commerce – Pinault Collection di Parigi, che racconta lo storico movimento teorizzato da Germano Celant, di cui Giuseppe Penone è ancora oggi uno dei più celebri esponenti.
A seguire, dalle 19.30, il palco dell’auditorium della Fondazione Ferrero ospita un concerto esclusivo del compositore e pianista italiano apprezzato in tutto il mondo Ludovico Einaudi.
 
Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Ferrero e sul canale streaming del sito www.fondazioneferrero.it.

sabato 14 dicembre 2024

Mostra | Armonie in equilibrio

 


Il disegno, la pittura, l'Arte come atto creativo di far nascere qualcosa dalle proprie fascinazioni interiori, come ricerca espressiva della bellezza, come linguaggio veicolare di universalità, come reazione spirituale ad un mondo che, sopraffatto dall'egocentrismo umano, sembra ormai perdere il controllo delle cose e rischia di essere travolto dagli effetti stessi di questo egocentrismo.

In mostra una selezione delle opere di Diego Serra.

Dal 10 dicembre 2024 al 4 gennaio 2025
Biblioteca civica di Cuneo, salone primo piano (via Cacciatori delle Alpi 9)
Ingresso libero
Per informazioni: 0171.444640 | biblioteca@comune.cuneo.it










mercoledì 11 dicembre 2024

Il paesaggio del Grand Tour a Cuneo



La stagione invernale porta presso il Complesso Monumentale di San Francesco la oramai tradizionale grande mostra della Fondazione CRC, con la collaborazione di Intesa SanPaolo; quest'anno si tratta dell'affascinante progetto «Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica».



Dopo i fasti del iniziali del cinquecento con prima magnifica esposizione dal titolo «I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese» e seguita poi dal fascino  della mostra «Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto» giungiamo ora verso il settecento con dodici capolavori che raccontano del vivere contemporaneo fra Roma e Venezia. 




L'evento, curato da Paola Nicita e Yuri Primarosa, con i quadri provenienti dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e  il supporto organizzativo di MondoMostre, è un'occasione per ripensare al mito del Grand Tour e scoprire le grandi mutazioni sociali e culturali di queste due affascinanti città italiane.



In un ricercato confronto fra le tecniche e il gusto delle opere degli artisti con quattro quadri dell' antesigna del paesaggio, se non il creatore in italia di questo stile, Gaspar Van Wittel posti in dialogo con la tecnica dettagliata di Giovanni Antonio Canaletto, attraverso cui si crea anche un'idea nel mondo della sua città, Venezia, per giungere poi alle trasformazioni quasi romantiche di Bernardo Bellotto e alle tele di fantasia di Giovanni Paolo Pannini.



La rassegna, ad ingresso gratuito, fruibile fino al 30 Marzo 2025, è anche un'indagine sulla trasformazione seicentesca della città di Roma che veniva rivoluzionata dalle nuove espansioni urbane, mentre a Venezia si stava sempre più consolidando la sua immagine di città magica ed eterna.




In parallelo alla mostra ci saranno tantissimi eventi collaterali, visite guidate, conferenze e laboratori proposti da Feliz, tutti a partecipazioni gratuita previo iscrizione al link