La
Tenuta Cucco ospita la mostra «Biomega
Multiverso», con le opere di Cosimo Veneziano, curata da Ilaria Bonacossa.
I
gestori di questa tenuta, la famiglia Rossi Cairo (Fondazione La Raia) aprono
questo spazio a Serralunga l’Alba
CS
Fondazione La
Raia – arte cultura territorio è lieta di presentare BIOMEGA Multiverso, una
mostra site-specific di Cosimo Veneziano, a cura di Ilaria Bonacossa,
realizzata presso Tenuta Cucco, azienda agricola biologica di proprietà della
famiglia Rossi Cairo che ha creato Fondazione La Raia nel 2013.
La mostra fa
parte del progetto BIOMEGA iniziato nel 2018 con il sostegno della Compagnia di
San Paolo, nell’ambito del Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea.
L’artista, in
collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università IULM di
Milano, ha realizzato nell’ultimo anno un lavoro trans-disciplinare sull'uso
delle biotecnologie in ambito agroalimentare, per riflettere sulle procedure di
acquisto dei consumatori, oggetto di studio del neuromarketing.
Partendo da
queste indagini, Cosimo Veneziano ha realizzato BIOMEGA Multiverso,
un’installazione composta da serigrafie e ricami su tessuto in dialogo con
un’inedita piralide in marmo, una farfalla della specie Ostrinianubilalis il
cui bruco è un parassita devastatore del mais. Uno degli obiettivi del progetto
è indurre il visitatore a interrogarsi su quanto l'estetica, e l’applicazione
degli studi delle neuroscienze, possano influire sulle sue scelte di
consumatore. In BIOMEGA Multiverso tecniche artistiche tradizionali, quali
appunto la serigrafia e il ricamo, sono poste a confronto con le nuove
tecnologie. È infatti attraverso l’utilizzo dell’eye tracker, usato dai
laboratori di neuromarketing per tracciare i movimenti oculari automatici e
continui, che Veneziano conduce lo spettatore verso nuove letture del visibile.
La tracciatura dei movimenti oculari automatici, chiamati saccadi, è riprodotta
in questa installazione attraverso i ricami su tessuto. Ogni ricamo costituisce
la mappatura dei punti di osservazione dell’occhio delle persone invitate
dall’artista a sottoporsi al test mentre osservavano fotografie di repertorio.
Queste immagini – stock photos – sono generalmente utilizzate dalle agenzie di
comunicazione per realizzare pubblicità di prodotti alimentari, nello specifico
di frutta e verdura visivamente perfette per veicolare l’idea di qualità.
Dopo un lavoro di
stilizzazione, Veneziano ha riprodotto queste immagini nelle sue stampe
serigrafiche. “In una condizione di globalità dell’immagine, la fotografia e la
relativa storia si inseriscono in un regime visuale e percettivo più ampio nel
quale produzione, circolazione e distribuzione delle fotografie costituiscono
una rappresentazione iconica che rivela come i saperi vengano veicolati dalle
immagini,” affermano l’artista Cosimo Veneziano e i curatori del progetto.
“L’attenzione verso tecnologia e neuroscienza porta chi osserva ad indagare
l’immagine nella sua grammatica, nell’intrigante tentativo di comprendere cosa
si nasconda dietro il visibile e il rappresentabile, attraverso la
rappresentazione dell’invisibile”. Il progetto analizza l'espressione culturale
della fotografia studiandone i codici. La fotografia svela quelle forme
emozionali e biologiche che guidano, orientano e talvolta influenzano la
conoscenza.“Sopra l’installazione, dietro i tessuti serigrafati e ricamati,
campeggia come memorandum - e monito - un disco di marmo nero con incisa la
farfalla Ostrinianubilalis. Esteticamente perfetta, sana, delicata e innocua,
nasconde una minaccia per l’agricoltura: è la metamorfosi di un bruco,
parassita responsabile della distruzione delle coltivazioni di grano e,
soprattutto, del mais” afferma Ilaria Bonacossa, curatrice della mostra.
Attraverso la mostra BIOMEGA Multiverso, Fondazione La Raia prosegue nella sua
missione di suggerire riflessioni critiche sul paesaggio, sulla sua
trasformazione, sulla capacità che hanno le arti, le più diverse, di farcene
cogliere le peculiarità, inducendoci, anche come consumatori, a compiere scelte
sempre a favore delle generazioni future.Il progetto BIOMEGA nasce
dall'incontro, in occasione della residenza d’artista presso Guilmi Art Project
(2016), tra Cosimo Veneziano e Filippo Racciatti, “agricoltore per scelta”, che
da alcuni anni si occupa di raccogliere e selezionare semi per creare un
archivio di piante non geneticamente modificate. Collegandosi a temi e pratiche
di attualità come collective farming, orti urbani e riorganizzazione
comunitaria della produzione agricola, Biomega interconnette arte
contemporanea, neuroscienze, antropologia e scienze della terra in un percorso
articolato che tocca aspetti culturali, sociologici e politico-economici della
nostra società.
Oltre alla mostra
BIOMEGA Multiverso a cura di Ilaria Bonacossa, promossa da Fondazione La Raia
presso Tenuta Cucco in Serralunga d’Alba, il lavoro di Cosimo Veneziano verrà
esposto a ottobre nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019,
all’interno della mostra collettiva Ka art. Per una cartografia corale della
Basilicata, a cura di Katia Anguelova, progetto co-prodotto dall’Associazione
ArtePollino e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Inoltre, dal 16 gennaio
2020 al 16 febbraio 2020, l’opera sarà presentata da Walter Guadagnini e curata
da Beatrice Zanelli (Arteco) e Vincenzo Estremo nella Project Room di CAMERA -
Centro Italiano per la Fotografia, Torino. A novembre 2019 sarà pubblicato da NERO
il libro d’artista, a cura di Arteco, dedicato all’intero progetto. BIOMEGA da
un’idea di Cosimo Veneziano un progetto di Centro Studi Argoa cura di ARTECO
(Beatrice Zanelli) in collaborazione con Vincenzo Estremoin collaborazione con
Parco Arte Vivente. Centro Sperimentale di Arte Contemporanea, CAMERA - Centro
Italiano per la Fotografia, Fondazione La Raia – Arte cultura territorio,
Guilmi Art Project, Brain Lab di Neuromarketing dell’Università IULM e CHAN
Contemporary Art Association.con il sostegno di Compagnia di San Paolo
nell’ambito del bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea.
Cosimo Veneziano
(Moncalieri, 1983) vive e lavora a Torino dove ha co-fondato la residenza
Internazionale Progetto Diogene, nata nel 2007. La sua pratica è
caratterizzata da un’ampia attività di ricerca e workshop legata alla lettura
degli archivi e si focalizza sullo sviluppo della scultura e del disegno in
stretta correlazione con i luoghi che li hanno ispirati. Tra le mostre
personali si ricordano: Rompi la finestra e ruba i frammenti!, AlbumArte, Roma,
2018; Petrolio, MEF - Museo Ettore Fico, Torino, 2016; Verso occidente l’impero
dirige il suo corso, Galleria Alberto Peola, Torino, 2014; Monochrome, Villa
Straüli, Winterthur, 2015; Los contrabandistas copiaron una escultura de mucho
valor, Lugar a Dudas, Cali (Colombia), 2013; Cattedrale, Careof DOCVA, Milano,
2013; L’epoca delle passioni tristi, Tirana Institute for Contemporary Art,
Tirana, 2011. Oltre ad aver partecipato anche a numerose mostre collettive, la
sua produzione si è sviluppata verso l’ideazione di opere nello spazio
pubblico, tra le quali il monumento dedicato a Pinot Gallizio e Constant ad
Alba (2016), i progetti per Nuovi Committenti a Rovigo (2017) e Dencity a
Milano (2015).
Ilaria Bonacossa,
curatrice e critica, dopo aver lavorato per otto anni alla Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo di Torino, dal 2012 al 2017 ha diretto il Museo di Villa Croce di
Genova, istituzione municipale dedicata all’arte contemporanea. Da dicembre
2016 è direttore artistico della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di
Torino, Artissima. Nel 2013 ha co-curato il Padiglione Islandese alla Biennale
di Venezia; nel 2007 è stata membro della Giuria per i Leoni d’Oro della 52
Biennale d’Arte di Venezia e nel 2013 membro della Giuria per l’Inamori
Foundation Prize di Kyoto.
Fondazione La
Raia ‐ arte
cultura territorio è nata nel giugno 2013 con l’obiettivo di promuovere in
Italia e all’estero una riflessione critica sul paesaggio, attraverso
contributi che riguardano più campi di indagine. Sviluppa attività artistiche,
culturali, didattiche, scientifiche e di ricerca volte a promuovere anche la
conoscenza specifica del territorio del Gavi.
Fondazione La
Raia, diretta da Ilaria Bonacossa, è stata creata da Giorgio Rossi Cairo e
Irene Crocco, ideatrice del progetto Nel Paesaggio che ha tracciato, con la
realizzazione delle prime opere e una serie di incontri pubblici, l’indirizzo
di indagine della Fondazione. Ad oggi sono state realizzate le opere permanenti
di Remo Salvadori, Koo Jeong A, Michael Beutler e Adrien Missika (visibili al
pubblico), la mostra di Francesco Jodice “Il Corsaro Nero e la vendetta del
Gavi” presso il Forte di Gavi, una pubblicazione con Elio Franzini edita da
Corraini e numerose conferenze pubbliche dedicate alla riflessione sul
paesaggio, protagonisti, tra gli altri, Gilles Clément e il gruppo francese
Coloco, Paolo D’Angelo, Adriana Veríssimo Serrão, Francesco Jodice e Francesco
Zanot, Stefanie Hessler e Franco Farinelli. Il Comitato scientifico è composto
da Flavio Albanese, Marco Galateri di Genola, Vicente Todolì, Stefano Baia
Curioni e James Bradburne.
BIOMEGA
MULTIVERSOCOSIMO VENEZIANO a cura di Ilaria Bonacossa
Inaugurazione
giovedì 18 luglio 2019 ore 18.30 Tenuta Cucco Chiesa di San Sebastiano in
BorgoPiazza Umberto I Serralunga d’Alba (Cuneo) . Ingresso libero con
prenotazione
segreteria@fondazionelaraia.it | T. 02 4854 8710