mercoledì 25 settembre 2019

Una domenica al Museo della Ceramica di Mondovì


UNA DOMENICA AL MUSEO



domenica 29 settembre 2019 il Museo della Ceramica di Mondovì aprirà gratuitamente al pubblico. Dalle ore 10 alle 18 sarà possibile visitare le sale del museo e la mostra Rings of view dell’artista Cecil Kemperink


[dal comunicato stampa]

Un’occasione unica ed imperdibile per scoprire le opere realizzate da Cecil Kemperink e incontrare l’artista: domenica 29 settembre dalle ore 10 alle ore 18 il Museo della Ceramica di Mondovì aprirà le porte al pubblico per visite gratuite alle sale del Museo e all’esposizione delle opere dell’artista olandese. Per tutta la giornata Cecil Kemperink sarà inoltre a disposizione del pubblico per raccontare la sua esperienza di residenza artistica e illustrare le opere.

La mostra “Rings of view” nasce dalla residenza artistica svolta nel mese di giugno scorso, durante la quale Cecil Kemperink ha lavorato nell’Unità Produttiva del Museo. Il filo conduttore dell’esposizione è un raffinato connubio di arti tessili e ceramiche con grandi maglie di ceramica, oggetti mobili, plastici, sonori, di grande potere evocativo, con opere che richiamano la storia del Museo. Un esempio è quello delle sale in cui l’arte del pizzo si fonde con quella della produzione di stoviglie, là dove i merletti diventano timbri per il decoro delle ceramiche. La mostra è visitabile fino al 29 settembre 2019.









martedì 24 settembre 2019

Danza contemporanea al Filatoio di Caraglio


SOLOACQUA

performance, a ingresso libero, ideata dalla danzatrice, autrice e coreografa Monica Secco e portata in scena dagli artisti del CollettivoArtemovimento per il finissage della mostra “Under Water”.


domenica 29 settembre 2019 - ore 16:00
INGRESSO LIBERO

Filatoio di Caraglio

 via Matteotti 20 - Caraglio (Cuneo)



[dal comunicato stampa]

Tematicamente legata alla mostra, l’esibizione presenta al pubblico un percorso di connessione all’elemento acqua in chiave urbana: acqua contenuta nei secchi o in un acquario, acqua che si mostra, attraverso timidi tentativi, acqua vulnerabile e sensibile, ma anche istintiva e invadente. SOLOACQUA utilizza una comunicativa semplice, un flusso, la dissoluzione degli orpelli, restituendo al pubblico una composizione che chiede e cerca una relazione, una connessione con uno degli elementi naturali più legati simbolicamente all’aspetto femminile, alla vitalità, alla creazione e alla purificazione. Per il CollettivoArtemovimento si esibiranno: Olga Canavesio, Ilenia Panté, Lisa Perrucci, Giulia Lazzarin, Maria Giovanna Lahoz, Marica Vinassa sulle musiche di Ludovico Einaudi “Eros mix”.

La performance chiude così la mostra curata da Daniela Berta e Andrea Lerda “Under Water”, inaugurata al Filatoio lo scorso 29 giugno, organizzata e promossa dal Museo Nazionale della Montagna di Torino, con il sostegno della Fondazione CRC, in collaborazione con la Fondazione ARTEA, la Fondazione Filatoio Rosso e il Comune di Caraglio.








lunedì 23 settembre 2019

Manet: non chiamatemi impressionista


Manet: non chiamatemi impressionista

Misteri e segreti su Manet in una serata di arte imperfetta al Castello del Roccolo


Venerdì 21 settembre, ore 21.00

Castello del Roccolo - Busca (Cuneo)



[dal comunicato stampa]

Venerdì 27 settembre, alle ore 21, al Castello del Roccolo (Strada Romantica 17) a Busca si terrà la serata di arte imperfetta “Manet: non chiamatemi impressionista” a cura di P.Arti. L’evento è l’ultimo appuntamento del calendario 2019 di welfare culturale “Persone Patrimonio d’Impresa. Tre luoghi della cultura si aprono al mondo delle imprese”, progetto realizzato grazie al contributo della Fondazione CRC (Bando “Musei Aperti 2017”) dall’associazione Castello del Roccolo, in collaborazione con il Filatoio di Caraglio e il Forte di Vinadio, con la partnership di Regione Piemonte, Fondazione Piemonte dal Vivo, Hangar Piemonte, Fondazione Artea e Comune di Vinadio, oltre al patrocinio della Città di Busca e del Comune di Caraglio. L’iniziativa di welfare aziendale, pur essendo aperta a tutti, è rivolta in particolare agli imprenditori e ai lavoratori delle imprese del territorio, che con leloro famiglie avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’arte nella suggestiva cornice offerta dal Castello del Roccolo. L’ingresso è libero; è consigliata la prenotazione telefonando al 349/5094696 o scrivendo info@personepatrimoniodimpresa.it. [continua a leggere]






lunedì 16 settembre 2019

Matrice in Valle Bormida



Otto giorni di fine estate in Valle Bormida tra attività progettuali e artistiche in un’ex discoteca e in cappelle rupestri a Bergolo, Levice e Monesiglio (CN).


Da sabato 21 a domenica 29 settembre, i Comuni di Levice, Bergolo e Monesiglio, in provincia di Cuneo, in Valle Bormida, una delle aree fragili della Regione Piemonte, ospiteranno appuntamenti culturali e attività orientate alla valorizzazione e riutilizzo di alcuni spazi iconici, come l'ex discoteca Baia Blanca di Levice, raro esempio in Italia di discoteca all’aperto di proprietà comunale che un tempo attirava migliaia di persone nei fine settimana estivi. Per anni abbandonato, ora può trasformarsi assecondando le mutate esigenze, grazie al contributo di collettivi internazionali di giovani architetti e artisti, e il coinvolgimento della popolazione e di esperti. 

In questo fazzoletto di terra sospeso tra mare e colline, la cultura è stata adottata come veicolo di sviluppo da Comuni che contano meno abitanti di un condominio metropolitano (il più piccolo è Bergolo con soli 56 abitanti; Levice 200), immersi in una natura incontaminata adornata di piccole e interessanti architetture.


La manifestazione prenderà avvio sabato 21 settembre (9,30-21,30) con “Percorsi dell’arte, spirito dei luoghi” una doppia personale degli artisti Dario Neira ed Enrico Tealdi, a cura del Comitato Matrice, inserita nel progetto della “Valle Bormida si espone”, - la cui narrazione è seguitada Marina Paglieri– che, attraverso mostre d’arte contemporanea, interpreta lo spirito di luoghi inaspettati, non sempre accessibili e poco conosciuti agli stessi abitanti della Valle Bormida, ma che valgono un viaggio.

Ogni tappa del percorso inaugura l’installazione artistica che ospita ed è stazione di scoperta di luoghi della ritualità religiosa rupestre usando registri diversi per coinvolgere il pubblico, a partire dalle 9.30 del mattino con il richiamo di un ensemble di archi e fiati dal bosco adiacente alla cappella di San Sebastiano a Bergolo, passando per Levice (11,30-16,30) e Pianpicollo (16,30-20: qui l'opera dell'artista  Attila Faravelli e merenda sinoira), per chiudere alle 21.30, sulle note del concerto “Musica dell’anima” alla Pieve di Santa Maria dell’Acqua dolce a Monesiglio. Le opere saranno visitabili solo nei week-end fino a domenica 6 ottobre. 



In particolare dal 22 al 28 settembre 2019, l’ex discoteca Baia Blanca di Levice sarà sede dell’edizione pilota del Ricettario, un format di progettazione partecipata ideato da Orizzontale, collettivo di architetti con base a Roma, vincitore nel 2014 del premio Young Architects Program YAP MAXXI 2014 e insignito del Premio “Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2018” dal Consiglio Nazionale degli Architetti. Il collettivo Orizzontale propone di sperimentare pratiche di riuso collettivo dei luoghi attraverso la condivisione di idee e azioni concrete di costruzione artistica e architettonica, facendo dialogare esperti locali e internazionali con abitanti, amministratori, studenti, professionisti e operatori culturali, economici e sociali.
Sabato 28 settembre dalle 14 alle 19 alla Baia Blanca si tireranno le fila di una settimana di Ricettario con realtà operanti su scala locale, nazionale e internazionale, chiamate a raccontare il loro approccio informale e performativo ai temi della trasformazione e del riuso di spazi ed edifici dismessi tramite progetti di arte, architettura e design.

La discussione darà forma al primo capitolo di una pubblicazione, il Ricettario, “manuale pratico delle tecniche per un’architettura collettiva”, a cura di Orizzontale. 

A ciascuna realtà ospite sarà richiesto di contribuire anche con una “ricetta” gastronomica, la cui preparazione, affidata alla Pro Loco, sarà condivisa con il pubblico.


Il Ricettario permetterà di realizzare alla Baia Blanca gli interventi di rifunzionalizzazione, leggera e sostenibile, progettati nei mesi precedenti sulla base delle indicazioni ricevute dai residenti e dall’amministrazione comunale. Per far questo, Orizzontale ha invitato il Collectif Etc, un gruppo multidisciplinare di architetti, designer, artisti fondato nel 2009 a Strasburgo e dal 2014 attivo a Marsiglia, che fonda la propria pratica su una riflessione condivisa sullo spazio urbano, creando installazioni, strutture mobili, arredi urbani, scenografie con il coinvolgimento degli abitanti, coadiuvati dal collettivo di graphic designer Super Terrain.

Gli interventi riguarderanno l’ingresso, l’ex pista da ballo, il bar e gli spazi del piano terra. Grazie ad essi, la Baia Blanca inaugurerà la propria trasformazione in una nuova piazza “intima”. Gli arredi e gli interventi artistici e architettonici realizzati durante il workshop, modulari e replicabili, saranno lasciati in dotazione al sito e alla cittadinanza. 
Il Ricettario ha l’obiettivo di coadiuvare il processo di riuso civico della Baia Blanca, nato in risposta alla crescente domanda di attività ricreative e culturali nell’area, e si inserisce nell’ambito di un’azione del programma Nuovi Committenti a cura di a.titolo, in partnership con il Comitato Matrice, ente di gestione del piano di valorizzazione territoriale “Valle Bormida. Un’attività di pensiero”, e in collaborazione con il Comune di Levice.

Il Ricettario per la Baia Blanca è realizzato con il contributo della Regione Piemonte, della Fondation de France, della Fondazione CRC e con i fondi del 2X1000, grazie al supporto di Matteo Viglietta Spa e OM Project, e con la collaborazione del Parco Culturale Alta Langa con il progetto Banca del Fare, della Pro Loco di Levice e del Pianpicollo Center for Research in the Arts and the Sciences.


La settimana si chiude Domenica 29 settembre 2019 dalle 16 alle 20 con Happy Days un evento di puro loisir pronto a rievocare l’originale vocazione della Baia Blanca. Un raduno di auto e di vespe d’epoca, insieme alle pin-up, saranno di contorno a una band dal vivo che suonerà musica anni Cinquanta nel concentrico del paese e alla Baia Blanca. Grazie al coinvolgimento della Pro-loco si potranno gustare hamburger rigorosamente con carne di fassona piemontese, così da coniugare lo spirito di un tempo con la promozione della gastronomia locale. 

Giornata conclusiva della stagione artistica 2019 a Rittana



Domenica 22 settembre 2019 alle ore 10.00 presentazione di due nuovi cataloghi e inaugurazione di un nuovo sentiero tra natura e interventi artistici permanenti.






Inviti di Ulisse


[dal comunicato stampa]

"Riaprono le porte della Fondazione Casa Delfino in c.so Nizza 2 a Cuneo, dopo la stagione estiva a Villa Torre Acceglio. Ricominciamo subito con la 16^ stagione dei consueti Inviti di Ulisse, ciclo di incontri riservato a coloro che sostengono l'attività della Fondazione (per maggiori informazioni contattare la segreteria: info@fondazionedelfino.it); qui di seguito troverete il calendario completo.
Dal 20 settembre vi aspettiamo dunque nei nostri locali per condividere la cultura in ogni sua forma.
A presto!"











venerdì 13 settembre 2019

Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019




CS

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo CRC organizzano il 21 e 22 settembre Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019, una rievocazione poetica del primo Congresso mondiale degli artisti liberi che si svolse ad Alba dal 2 all’8 settembre del 1956, anticipando di un anno la fondazione dell’Internazionale Situazionista.

Con il tema “Le arti libere e le attività industriali”, il congresso raccolse artisti e intellettuali da otto diverse nazioni, con la partecipazione di rappresentanti dell’Internazionale lettrista, del Movimento Arte Nucleare e dell’ormai disciolto gruppo CoBrA, sotto il coordinamento del Laboratorio sperimentale del Movimento Internazionale per una “Bauhaus Immaginista” (M.I.B.I), fondato da Asger Jorn, Pinot Gallizio e Piero Simondo nel settembre del 1955.


I tre artisti proponevano un progetto di relazione tra arte e tecnica in contrasto con l’approccio funzionalista del tempo. “Basato su una ricerca artistica soggettiva”, afferma il curatore della mostra nonché direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea “il laboratorio era concepito come uno spazio di lavoro collettivo e sperimentale, in cui la sensibilità artistica incontrava la conoscenza scientifica e alchemica dei materiali (polvere, resine, pigmenti). Gli interessi si estendevano alle culture popolari e all’urbanistica con lo scopo di realizzare l’idea di artista ‘libero’, capace di operare e sviluppare la propria ricerca trasversalmente in diversi campi del sapere”.



Negli anni che precedono il Congresso, Asger Jorn aveva da poco concluso l’esperienza con il gruppo CoBrA e viaggiava in Europa in cerca di una nuova vitalità collettiva nella produzione artistica. Nel frattempo Pinot Gallizio, figura centrale della vita culturale albese, consigliere comunale, ex partigiano, studioso di culture popolari, di nomadismo, botanica, chimica e archeologia, era entrato in contatto con il giovane pittore Piero Simondo, trasferitosi ad Alba nel 1952.

Il primo evento che unisce Jorn, Gallizio, Simondo e parte dei Nucleari, Lucio Fontana, Karel Appel e Corneille, Emilio Scanavino e Tullio Mazzotti d’Albisola tra gli altri, è l’Incontro internazionale della ceramica che introduce gli artisti nel dibattito contro il funzionalismo grazie anche all’esposizione organizzata in occasione del Congresso internazionale dell’Industrial Design della X Triennale di Milano. Nella disputa sulla relazione tra arte-tecnica, in particolare rivolta all’estetica funzionalista di Max Bill, gli artisti danno un ruolo centrale alla ceramica. L’utilizzo di questo materiale, grazie all’elemento di imprevedibilità presente nei processi di cottura e di presa di colore, permetteva di pensare gli oggetti di design standardizzati e funzionali da una prospettiva basata sull’esperienza dinamica della materia.

Da questi presupposti prende avvio il primo Congresso degli artisti liberi che si concluderà con l’adozione di una piattaforma teorica comune centrata sulla questione, cara ai lettristi, di un ‘urbanismo unitario’: la costruzione di un ambiente che, grazie alla sintesi tra arte e tecnica, sia luogo di uno stile di vita futuro.



Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019, avrà la forma di evento diffuso e si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Alba, nel Centro Studi Beppe Fenoglio, nella Sala “Beppe Fenoglio” e nella Scuola Enologica di Alba “Umberto I”, per svilupparsi quindi lungo le strade e nei vicoli della città.



Il programma comprende una serie di ‘relazioni’ che ricostruiranno storicamente e con taglio critico gli antefatti, lo svolgimento e le ricadute teoriche e artistiche sul contemporaneo del Congresso di Alba, grazie al contributo di Maria Teresa Roberto e Giorgina Bertolino, storiche dell’arte (Archivio Gallizio, Torino); di Francesca Comisso, storica dell’arte del collettivo curatoriale a.titolo; di Tom McDonough, Associate Professor, Art History Department, Binghamton University, tra i maggiori esperti di Situazionismo; di Achille Bonito Oliva, storico e critico d’arte; di Lori Waxman, Senior lecturer at School of the Art Institute of Chicago, storica dell’arte e giornalista.

Il congresso del 1956 sarà rievocato attraverso una serie di ‘comunicazioni’ affidate ad artisti e curatori che reinterpreteranno il lascito poetico e artistico dei partecipanti di allora. Gli interventi avranno luogo nelle diverse sedi previste per il convegno sotto forma di brevi letture, proiezioni di materiali d’archivio (come ad esempio il Cinema Lettrista) e azioni poetiche.

Tra gli artisti e gli studiosi coinvolti si segnalano Bernard Blistène, Ludovica Carbotta, Alex Cecchetti, Cooking Sections, Irene Dionisio, Liam Gillick, Renato Leotta, Michael Rakowitz, Gianluigi Ricuperati, Amelia Simondo, Piero Simondo, Hans Ulrich Obrist e Alice Visentin.

La storica dell’arte Lori Waxman darà una lettura originale del Congresso con un programma pubblico di performance sull’arte del camminare. Il progetto consiste nel ri-performare una serie di opere d’arte storiche legate all’azione del camminare, tutte in qualche modo relazionate direttamente e indirettamente allo spirito Situazionista. Il programma prevede la partecipazione del pubblico che potrà, seguendo le istruzioni di un libretto, ricreare le diverse opere lungo le strade di Alba negli spostamenti tra le diverse sedi che ospitano il Congresso.



“Nei giorni che precedono l’inaugurazione della Fiera del Tartufo, Alba diventa il teatro di un ricco calendario di appuntamenti di assoluta importanza culturale” aggiunge il Presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. “Il Congresso e la Mostra porteranno qui studiosi e artisti da tutto il mondo e offriranno a tutti gli appassionati momenti di approfondimento e performance artistiche inedite nelle vie e nelle piazze del centro storico”.  

Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019

Alba (CN)
Dal 21 al 22 settembre 2019
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Caterina Molteni

I luoghi e le cure






 


Cuneo celata Cuneo svelata







martedì 10 settembre 2019

Rubino e Ada: Presenze in Casa Galimberti


Conferenza “Rubino e Ada: Presenze in Casa Galimberti” | Walter Canavesio e Delia Sampò - Museo Casa Galimberti | 20 settembre 2019
L’incontro ricostruisce i rapporti del grande scultore Edoardo Rubino (Torino 1871 – Torino 1954) con la famiglia Galimberti. L’autore del “Faro della Vittoria” e dei monumenti torinesi al Carabiniere e ad Edmondo De Amicis, docente di scultura per venti anni all’Accademia Albertina, ebbe un rapporto particolare con la famiglia Galimberti. È suo il complesso monumentale della cappella di famiglia alla Madonna degli Angeli, innalzato dopo la morte della moglie di Tancredi Galimberti, Alice Schanzer, e concluso nel dopoguerra con il sepolcro di Duccio. Ma Rubino lasciò anche tracce significative della sua presenza nella casa stessa dei Galimberti. La più nota, oltre al tondo raffigurante il professore che più incise nella formazione culturale di Duccio, Gioele Solari, è la scultura in bronzo nota come “Il Risveglio”, una figura femminile nuda e distesa, già apprezzata nella versione marmorea alla Biennale di Venezia del 1934, di cui si parlerà diffusamente in rapporto alle altre copie note della scultura, ed anche come pretesto per aprire un velo sui rapporti di Rubino con il mondo femminile, rappresentato in numerose icone di bellezza, e con le sue modelle. Una di queste, Ada Onesti, posò per il “Il Risveglio”: a raccontare chi sia stata questa splendida figura di femme fatale la sua bisnipote, Delia Sampò.


Walter Canavesio
Storico dell'arte, ha pubblicato numerose ricerche nei campi della storia della scultura moderna e della storia dell'architettura. Per la scultura si è occupato in particolare di Leonardo Bistolfi e dei suoi allievi, di Edoardo Rubino, di Michele Guerrisi e, in un volume edito dalla Regione Piemonte nel 2017, del patrimonio sommerso delle gipsoteche piemontesi.

Delia Sampò
Pronipote della modella di Rubino Ada Onesti, si è laureata al DAMS di Torino con una tesi su Michelangelo Antonioni. Attualmente sta conseguendo la laurea magistrale in Comunicazione e Culture dei media con una tesi sulla gestione del patrimonio museale.

L’appuntamento è previsto venerdì 20 settembre alle ore 16:30 al Museo Casa Galimberti, piazza Galimberti 6, Cuneo. L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 0171/444801

Info: Comune di Cuneo | Museo Casa Galimberti | e. museo.galimberti@comune.cuneo.it | t. 0171.444801
Il Museo Casa Galimberti è anche su facebook: 

mercoledì 4 settembre 2019

YEY – Youngs Expose Youngs




Prende avvio dal 7 al 21 Settembre 2019, con l'organizzazione dell' Associazione Il Fondaco, in  Via Cuneo, 18 a Bra, una mostra di giovani artisti.

Il festival YEY – Youngs Expose Youngs sarà un momento d’incontro tra giovani artisti, poeti e musicisti animati dal desiderio di far conoscere il proprio lavoro creativo, in quello stesso spazio dove da anni si tengono manifestazioni ed esposizioni di livello internazionale.

L’obiettivo del progetto è accendere i riflettori sulla scena creativa dei giovani del territorio, attraverso la costruzione di eventi e workshop, che avranno luogo per due settimane dal 7 al 21 settembre 2019.

Artisti selezionati: Lisa Alessio, Valentina Bracaletti, Claudia Di Martino, Elisa Mila, Ellen Rains Bonardo, Daniel Bongioanni, Vakantie Cisse, Carola Eirale, Perla Giraudo, Veronica Gresia, Laura Martina Jentgen, Victor Manole, Giulia Murgia, Marta Pionzo, Alessia Puli, Simona Tibaldi, Andrea Zep Granato, Francesca Zampolini.

lunedì 2 settembre 2019

Immagini dal World Fest Fest 2019


Riceviamo e pubblichiamo alcune immagini dal World Fest Fest 2019 durante l'esibizione del gruppo folk-rock dei Lou Tapage

Ricordiamo che per quanto riguarda il festival, i video premiati sono i seguenti:

Per la sezione Fest.Fest:

Alessandro Stevanon con "Dreaming Folk" (Italia)

Per la sezione Fest.Fiction:

Louis Norris, "Scene from the Men's Toilet at a Ceilidh" (Gran Bretagna)













domenica 1 settembre 2019

Simone Aimetta : Pietà


"una pietà, molto classica nell'interpretazione delle figure, meno in altri particolari. il volto della madonna è ispirato ad alcuni ritratti bizantini che ho avuto modo di osservare a venezia. non ho inserito le stigmate, ma nascosto cinque volte la parola greca στίγμα (stigma). il tutto circondato da ventisette rose (20 dipinte, 7 scritte in diverse lingue tra cui aramaico, persiano, greco ecc)". Simone Aimetta

simoneaimetta.blogspot.com