venerdì 13 settembre 2019

Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019




CS

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo CRC organizzano il 21 e 22 settembre Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019, una rievocazione poetica del primo Congresso mondiale degli artisti liberi che si svolse ad Alba dal 2 all’8 settembre del 1956, anticipando di un anno la fondazione dell’Internazionale Situazionista.

Con il tema “Le arti libere e le attività industriali”, il congresso raccolse artisti e intellettuali da otto diverse nazioni, con la partecipazione di rappresentanti dell’Internazionale lettrista, del Movimento Arte Nucleare e dell’ormai disciolto gruppo CoBrA, sotto il coordinamento del Laboratorio sperimentale del Movimento Internazionale per una “Bauhaus Immaginista” (M.I.B.I), fondato da Asger Jorn, Pinot Gallizio e Piero Simondo nel settembre del 1955.


I tre artisti proponevano un progetto di relazione tra arte e tecnica in contrasto con l’approccio funzionalista del tempo. “Basato su una ricerca artistica soggettiva”, afferma il curatore della mostra nonché direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea “il laboratorio era concepito come uno spazio di lavoro collettivo e sperimentale, in cui la sensibilità artistica incontrava la conoscenza scientifica e alchemica dei materiali (polvere, resine, pigmenti). Gli interessi si estendevano alle culture popolari e all’urbanistica con lo scopo di realizzare l’idea di artista ‘libero’, capace di operare e sviluppare la propria ricerca trasversalmente in diversi campi del sapere”.



Negli anni che precedono il Congresso, Asger Jorn aveva da poco concluso l’esperienza con il gruppo CoBrA e viaggiava in Europa in cerca di una nuova vitalità collettiva nella produzione artistica. Nel frattempo Pinot Gallizio, figura centrale della vita culturale albese, consigliere comunale, ex partigiano, studioso di culture popolari, di nomadismo, botanica, chimica e archeologia, era entrato in contatto con il giovane pittore Piero Simondo, trasferitosi ad Alba nel 1952.

Il primo evento che unisce Jorn, Gallizio, Simondo e parte dei Nucleari, Lucio Fontana, Karel Appel e Corneille, Emilio Scanavino e Tullio Mazzotti d’Albisola tra gli altri, è l’Incontro internazionale della ceramica che introduce gli artisti nel dibattito contro il funzionalismo grazie anche all’esposizione organizzata in occasione del Congresso internazionale dell’Industrial Design della X Triennale di Milano. Nella disputa sulla relazione tra arte-tecnica, in particolare rivolta all’estetica funzionalista di Max Bill, gli artisti danno un ruolo centrale alla ceramica. L’utilizzo di questo materiale, grazie all’elemento di imprevedibilità presente nei processi di cottura e di presa di colore, permetteva di pensare gli oggetti di design standardizzati e funzionali da una prospettiva basata sull’esperienza dinamica della materia.

Da questi presupposti prende avvio il primo Congresso degli artisti liberi che si concluderà con l’adozione di una piattaforma teorica comune centrata sulla questione, cara ai lettristi, di un ‘urbanismo unitario’: la costruzione di un ambiente che, grazie alla sintesi tra arte e tecnica, sia luogo di uno stile di vita futuro.



Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019, avrà la forma di evento diffuso e si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Alba, nel Centro Studi Beppe Fenoglio, nella Sala “Beppe Fenoglio” e nella Scuola Enologica di Alba “Umberto I”, per svilupparsi quindi lungo le strade e nei vicoli della città.



Il programma comprende una serie di ‘relazioni’ che ricostruiranno storicamente e con taglio critico gli antefatti, lo svolgimento e le ricadute teoriche e artistiche sul contemporaneo del Congresso di Alba, grazie al contributo di Maria Teresa Roberto e Giorgina Bertolino, storiche dell’arte (Archivio Gallizio, Torino); di Francesca Comisso, storica dell’arte del collettivo curatoriale a.titolo; di Tom McDonough, Associate Professor, Art History Department, Binghamton University, tra i maggiori esperti di Situazionismo; di Achille Bonito Oliva, storico e critico d’arte; di Lori Waxman, Senior lecturer at School of the Art Institute of Chicago, storica dell’arte e giornalista.

Il congresso del 1956 sarà rievocato attraverso una serie di ‘comunicazioni’ affidate ad artisti e curatori che reinterpreteranno il lascito poetico e artistico dei partecipanti di allora. Gli interventi avranno luogo nelle diverse sedi previste per il convegno sotto forma di brevi letture, proiezioni di materiali d’archivio (come ad esempio il Cinema Lettrista) e azioni poetiche.

Tra gli artisti e gli studiosi coinvolti si segnalano Bernard Blistène, Ludovica Carbotta, Alex Cecchetti, Cooking Sections, Irene Dionisio, Liam Gillick, Renato Leotta, Michael Rakowitz, Gianluigi Ricuperati, Amelia Simondo, Piero Simondo, Hans Ulrich Obrist e Alice Visentin.

La storica dell’arte Lori Waxman darà una lettura originale del Congresso con un programma pubblico di performance sull’arte del camminare. Il progetto consiste nel ri-performare una serie di opere d’arte storiche legate all’azione del camminare, tutte in qualche modo relazionate direttamente e indirettamente allo spirito Situazionista. Il programma prevede la partecipazione del pubblico che potrà, seguendo le istruzioni di un libretto, ricreare le diverse opere lungo le strade di Alba negli spostamenti tra le diverse sedi che ospitano il Congresso.



“Nei giorni che precedono l’inaugurazione della Fiera del Tartufo, Alba diventa il teatro di un ricco calendario di appuntamenti di assoluta importanza culturale” aggiunge il Presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. “Il Congresso e la Mostra porteranno qui studiosi e artisti da tutto il mondo e offriranno a tutti gli appassionati momenti di approfondimento e performance artistiche inedite nelle vie e nelle piazze del centro storico”.  

Per un rinnovamento immaginista del mondo. Il Congresso di Alba: 1956-2019

Alba (CN)
Dal 21 al 22 settembre 2019
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Caterina Molteni

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