Cuneo, dal 27 dicembre 2020 al 15 Febbraio 2021
il centro di inclusione Qi, in corso Vittorio Emanuele II, 33
propone un’operazione
artistica di Stefano Venezia.
Visite su appuntamento,
telefonando al 347.9734612, ingresso gratuito
L’universo
delle stelle sconosciute di Stefano
Venezia – anno 2020
Esercizi di ricerca identitaria
Nell’odierna società dove ogni atto può essere
assunto al mondo dell’arte, allora è arte quello che non si è registrato né raccolto:
arte è dunque ciò che si è perso.
Siamo il risultato di scambi inarrestabili e di noi
cosa traspare?
Il sentimento di perdere qualcosa per il mancato incontro
con una persona o perché se conosciuta ne ho dimenticato il contributo, mi ha
spinto ad immaginare e realizzare questa operazione dell’anno 2020.
In questi dodici mesi ho interrogato la memoria,
dialogato con familiari e conoscenti, riletto documenti e analizzato fotografie
per tradurre il tutto in cinque tavole temporali, ognuna rappresentante cinque
anni. I miei primi venticinque anni, il tempo di una generazione. Dall’insieme di affetti, di scelte personali e
desideri, di esperienze lavorative e di studio, ho voluto distillare la mia
parte creativa affiancandovi spunti dalla storia dell’arte intrecciati con lo
sviluppo della tecnologia dell’informazione e della comunicazione.
Tutta l’operazione è una semplice tappa, con la
prospettiva di continuare la ricerca attraverso la medesima ricetta.
Contributi al
mio pensiero affiorano ad esempio in Giovanni Floris, giornalista, il
quale in un recente testo dice: “i tratti che ci formano sono tantissimi, e per
lo più agiscono invisibili. Non te ne accorgi, e ti danno una forma. I nostri
comportamenti, le nostre abitudini, i modi di pensare, di agire sono dovuti a
un pulviscolo di fatti, linguaggi, momenti che penetrano attraverso la nostra
pelle col lento passare del tempo. Le persone che ci vivono accanto ci
modellano con le loro vite, a nostra e loro insaputa”. Dall’artista Carol Rama attingo
tracce poiché dei suoi ambigui lavori non è dato sapere se sono un quadro, un
sogno o una pagina di un diario. Ancora nel campo
dell’arte, un mio punto di riferimento sono le esperienze riconducibili al
concettualismo storico degli anni settanta, corrente che costituisce
il punto d’arrivo della “linea analitica” dell’arte; la sua specificità è una
sostanziale neutralità
dell’opera nei confronti dei modi espressivi, poiché ciò che conta è il
processo mentale che sta a monte. Ne consegue dunque una “freddezza” mentale e
intellettuale alla quale ho voluto rispondere con un operare artistico che nasce
invece da un dialogo emotivo. E questo cerco.
Stefano
Venezia, 1970 thought engineer
(tecnico del pensiero) vive a Cuneo e opera una personale ricerca nel settore delle arti contemporanee
tramite interventi ambientali, progetti relazionali e collaborazioni.
Co-fondatore del gruppo E_qui e
collettivo Calzaap !.
Progetti relazionali: 2002 ALBUME convivial art project | 2010 A W.PLACE | 2015 GiùLaMaschera. Approfondimenti su
www.veneziacuneo.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.