sabato 30 aprile 2022
Mostra di Pier Giuseppe Imberti a Casa Francotto (Busca) 7 maggio - 15 giugno 2022
Art invest alla Galleria Senesi di Cuneo
La Galleria Senesi è lieta di invitare al vernissage di inaugurazione della mostra Art Invest, la quale si terrà il 30 aprile alle 17:00 presso il nostro spazio in Via XX Settembre, 60 a Cuneo.
Si tratta di un interessante progetto in forma di mostra visitabile fino al 30 giugno dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
L'ingresso è consentito secondo le regolamentazioni in atto.
venerdì 29 aprile 2022
Africana22
L’Associazione Culturale Ego Bianchi, con la fondamentale e preziosa collaborazione della Fondazione Sarenco di Brescia, è lieta di annunciare l’inaugurazione di ‘AFRICANA’ , la mostra d’arte che importa nella nostra Cuneo alcune delle meravigliose opere di 14 dei più noti artisti provenienti da tutto il continente africano. La quinta rassegna organizzata dal Presidente dell’Associazione Fabrizio Quiriti Sabatini insieme alla Fondazione Sarenco sull’arte africana con l’intento di condividere con i tutti i visitatori il concetto di tradizione e contemporaneità che questi artisti intendono diffondere con la loro singolare e sfrontata creatività. Alla mostra verranno esposte un totale di 43 opere in alternanza tra tele, tavole e sculture che potranno essere visionate, inoltre, su un ricco catalogo di 137 pagine totalmente a colori.
Le porte dell’Associazione apriranno con la suddetta rassegna il 7 maggio 2022 alle ore 17:00, la stessa sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
L’ ingresso è gratuito e le presenze dovranno essere gestite nel rispetto delle normative vigenti.
Via Schiaparelli 20, 12100 Cuneo
Telefono 0171 291286
E-mail egobianchiassculturale@gmail.com
Orario apertura: dal Martedì alla Domenica 10/12 16/19
giovedì 21 aprile 2022
Encode 2022
mercoledì 20 aprile 2022
martedì 19 aprile 2022
Diogenes : Concorso di videointerviste
Presentazione dei video premiati
Sabato 23 aprile 2022 - ore 16
Fondazione Casa Delfino
C.so Nizza 2 - Cuneo
Ingresso libero con obbligo di green pass
sabato 16 aprile 2022
La collezione Sergio Cereda. L'illustrazione racconta
Fondazione Peano
venerdì 15 aprile 2022
Le terre di Paolo Spinoglio e le parole di Beppe Fenoglio
Inaugurerà mercoledì 27 aprile a partire dalle ore 17 la mostra Le terre di Paolo Spinoglio e le parole di Beppe Fenoglio - LANGHE E RESISTENZA presso il MOMUC - Museo della Ceramica di Mondovì.
Il 2022 è l’anno del centenario della nascita dello scrittore Beppe Fenoglio e, nello spesso tempo, il ventennale della scomparsa dello scultore Paolo Spinoglio. Il progetto ha come fine quello di far conoscere la storia di un territorio attraverso due esponenti della cultura piemontese, che hanno trattato temi comuni con due tipi di approcci molto diversi, seppur in qualche modo simili.
La mostra fa dialogare due uomini molto dissimili tra di loro: entrambi hanno avuto un interesse nei confronti di due temi, in particolare modo, che sono stati loro molto cari: il territorio delle Langhe e gli esseri umani durante la guerra . L’idea del progetto nasce da una scultura dedicata a Beppe Fenoglio realizzata per il Comune di Mango da Paolo Spinoglio nel 1993.
“ Il gruppo di tre figure plasmato- spiega Raffaelle Mirandola vedova dell’artista e presidente dell’Associazione Paolo Spinoglio - in terra rossa di Castellamonte rappresenta con sorprendente espressività la drammaticità della guerra partigiana, storia di reduci, di partigiani mai rassegnati, di giovani apocalittici. Le ragioni della guerra giusta e ingiusta, del combattere, il valore della vita e della morte, le scelte difficili e inevitabili che ogni partigiano ha dovuto affrontare, le storie durissime di lotta in una terra poco generosa come le Langhe sono temi che sempre hanno destato interesse e toccato profondamente l’animo inquieto di Paolo. Ne sono prova le sculture, i disegni, i bozzetti, ispirati alla “ guerra”, intesa come dolore, violenza, disperazione, realizzati nei primi anni ‘90, primo fra tutti il Monumento alla Resistenza dedicato a Beppe Fenoglio, installato nel comune di Mango ”.
In collaborazione con l’Associazione Acribia e l’ Associazione Paolo Spinoglio sarà organizzata una mostra suddivisa in due sedi a Mondovì: al Museo della Ceramica e presso Liber , nuovo polo culturale che comprende anche il Museo della Stampa.
L’artista ha realizzato opere scultoree e opere grafiche, che saranno esposte nei due spazi espositivi, in modo da creare un collegamento con ognuna delle sedi che le ospita: sculture in terracotta presso il Museo della Ceramica e disegni presso il Museo della Stampa. Il trait d ’ union è la terra : quella usata da Paolo Spinoglio per le sue sculture e quella descritta nei suoi lavori e nelle parole di Fenoglio.
I soggetti rappresentati sono legati al tema agricolo e collinare: saranno esposte sculture e disegni dei mestieri e dei 12 mesi, un chiaro omaggio a Benedetto Antelami, scultore del “ Ciclo dei mesi” per il Battistero di Parma, capolavoro romanico-gotico edificato fra il XII e il XIII secolo e, in parallelo, saranno allestite opere legate al tema della guerra, dei partigiani, delle fucilazioni, delle esplosioni.
“Mai come oggi, nel difficile contesto in cui stiamo vivendo, descrivere il mondo dell’agricoltura in Langa - spiega il curatore Ermanno Tedeschi - e quello della Resistenza ai giovani è fondamentale per conoscere le proprie terre e le proprie radici e per portare avanti una Memoria, che pian piano ha bisogno di nuovi testimoni per essere tramandata. Niente come la terra, sia essa plasmata e cotta, che descritta a parole, può raccontare, soprattutto ai ragazzi, un mondo che non c’è più e che non dovrebbero mai dimenticare”.
L’iniziativa vuole unire e legare gli eventi organizzati da vari soggetti e varie discipline, proponendo un'interdisciplinarità trasversale, che unisca musei, artisti, fondazioni e
associazioni.
“Tra gli obiettivi primari di un museo proiettato nell’accrescere il benessere della collettività - specifica Christiana Fissore , direttrice del Museo della Ceramica - vi è quello di rileggere la lezione del proprio passato, ritornare alle ragioni fondative della propria comunità. Con questa iniziativa, attraverso un processo di osmosi e connessione con i valori fondamentali del proprio territorio, il museo diventa il luogo e lo strumento per la sintesi di preziosi intrecci poetici, relazionali e interdisciplinari”.
L'Associazione culturale Gli Spigolatori di Mondovì , all'interno del festival “ Funamboli - parole in equilibrio”, organizzerà una serie di appuntamenti legati al tema fenogliano. Sabato 11 giugno in particolare presso il Momuc, si terrà un convegno dal titolo“ Beppe Fenoglio: lo scrittore, il testimone, l’uomo ”, a cui prenderanno parte tra gli altri Pierluigi Vaccaro, direttore della Fondazione Cesare Pavese, e Bianca Roagna, direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio.
Con la collaborazione della Società Dante Alighieri - Comitato di Mondovì si terrà una giornata di studi Lampus e Johnny: Fenoglio ed il “ monregalese ” Enrico Martini Mauri .
Studiosi interverranno per descrivere il collegamento tra monregalese e Fenoglio tramite il comandante del Gruppo Divisioni Alpi degli Autonomi, Enrico Martini Mauri, il Lampus dell’opera fenogliana, che frequentò il Liceo Classico Statale G.B.Beccaria” a Mondovì.
Canzon&teatro , in collaborazione con la Società Dante Alighieri - Comitato di Mondovì realizzerà lo spettacolo Il partigiano over the rainbow, Beppe Fenoglio, le parole e la musica. Canzon&teatro è un gruppo monregalese che da oltre vent’anni rilegge testi classici intrecciati con musiche evergreen, mescolando
originalità, ironia, rigore e sorpresa.
La sezione Ana di Mondovì con il piccolo museo ubicato nella stazione di valle della funicolare e dedicato al 1° Reggimento Alpini, collaborerà all'iniziativa aggiungendo un tassello storico a ricordo dei tanti ragazzi che non tornarono dalle folli guerre del secolo scorso.
SCHEDA MOSTRA
TITOLO : Le terre di Paolo Spinoglio e le parole di Beppe Fenoglio - LANGHE E RESISTENZA
A CURA DI : Ermanno Tedeschi in collaborazione con Christiana Fissore
DATA : 27 aprile - 31 luglio 2022
LUOGO : MOMUC Museo della Ceramica
Palazzo Fauzone di Germagnano
Piazza Maggiore 1 - Mondovi’ (CN)
INAUGURAZIONE : mercoledì 27 aprile dalle ore 17:00 alle ore 20:00
INGRESSO : compreso nel biglietto di ingresso al museo
ORARI : Venerdì e sabato: 15:00-18:00 | Domenica: 10:00-18:00
L’accesso al museo segue le normative anticovid vigenti.
MOSTRA ORGANIZZATA DA :
Associazione Culturale Acribia
Associazione Paolo Spinoglio
Fondazione Museo della Ceramica Vecchia Mondovì
IN COLLABORAZIONE CON :
Società Dante Alighieri - Comitato di Mondovì
Associazione culturale Gli Spigolatori di Mondovì - festival “Funamboli - parole in equilibrio”
Ana di Mondovì - Museo 1° Reggimento Alpini
Canzon&teatro
Lune e visioni al femminile
Il prossimo Venerdì 22 aprile 2022 alle ore 17.30 a Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4 - Cuneo, si inaugurano le mostre "Le lune del cuore" e "Du côté de la nature - 6 visioni al femminile" curate da Enrico Perotto Le mostre allestite in Palazzo Samone saranno visitabili dal 22 aprile al 29 maggio 2022, venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con ingresso libero, nel rispetto della normativa anti Covid.
Si tratta della sesta e della settima mostra della rassegna provinciale grandArte 2022 – HELP - humanity, ecology, liberty, politics che si avvale di patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo; contributo di Comune di Cuneo, Fondazione CRC, Fondazione CRT; sostegno di ATL del Cuneese, La Guida, Lannutti logistica e trasporti, ACDA, Armando Group, Wedge Power, Confartigianato Cuneo, Generali assicurazioni Cuneo, Limone Riserva Bianca, Marcopolo, Paneco Ambiente, Intesa San Paolo Le lune del cuore delle artiste Silvia Beccaria e Danila Ghigliano
In mostra le espressioni di due artiste che si interrogano su ciò che accade nel mondo, propendendo per la fragilità della poesia che ha però la forza di portare luce e affettività alle nostre incerte esistenze. Il titolo deriva da un verso della poesia “Sempre e Mai” di Paul Celan dedicata alla poetessa Ingeborg Bachmann e tratta dalla raccolta Papavero e memoria del 1952. Le due artiste, accomunate da una propensione lirica per il potere delle parole dei poeti di lenire i mali che affliggono le nostre vite, ci propongono le loro personali interpretazioni del “tempo del cuore” cantato da Celan, che “come un pendolo / oscilla tra Sempre e Mai”, tra il passato dimenticato e “lo spettro di ciò che sarà”. Il tempo dei desideri sognati o appagati e quello delle nostre più intime tensioni psicologiche ci riappaiono nelle loro rispettive opere in veste di riflessioni sui valori essenziali del nostro essere, sottoposti da ciascuna artista ad un’attenta e suggestiva rivisitazione, in grado di svelare le relazioni poetiche che intercorrono fra noi e il mondo.
Entrambe le artiste ci permettono di ritrovare la nostra essenza poetica, accogliendo pensieri e sentimenti condivisi che ci possono riconciliare con il nostro senso di umanità, così oltraggiato ai nostri giorni dalle forze avverse che mirano piuttosto alla negazione della bellezza. Attraverso il ricamo e l’intreccio, o anche con il ritaglio e l’accostamento di intere frasi vergate a mano, Silvia Beccaria riscrive, trascrive o riordina liberamente scritti di altri a lei cari, per opporre all’oscurità del mondo prosaico la luce e il vigore delle parole di celebri poetesse e poeti moderni e contemporanei. Ecco il Progetto Ed è subito sera del 2019/2020, realizzato tessendo 11 testi di autori di varie nazionalità esposti in riquadri retroilluminati, i cui contenuti rinviano a pensieri sofferti e dolenti sulla vita, ma che le armonie dei versi possono aiutarci a superare, rigenerandoci interiormente. Ecco, da un lato, l’installazione intitolata Rifugio del 2021, nella quale l’artista ha operato con una precisa attività di ricomposizione delle tracce grafiche di bambini in età scolare, che valgono come trame di ricordi d’infanzia che ci riconciliano con il nostro travagliato presente; ed ecco, dall’altro, l’opera Tenerezza del 2021, composta di nove quadri che inscenano orditi di memorie ricostruite del passato infantile dell’artista e che esprimono i nostri comuni sentimenti di nostalgia per le passate e più gioiose stagioni della vita, e che si sbaglia a non farne più oggetto di reminiscenza, perché, come ha detto Louise Bourgeois, che l’artista torinese ama richiamare, “non c’è distruzione, dove c’è ricostruzione”. Danila Ghigliano, da parte sua, allestisce minimi accadimenti scenici o piccole storie per gli occhi e la mente, in cui compaiono segni e strutture del linguaggio poetico, attraverso il quale si accede ai nostri sogni illuminati da lune bianche e si visualizzano i desideri reconditi della psiche umana.
Nelle opere di Danila, in cui sono inclusi il disegno a matita, il pastello, l’incisione, il segno colorato e la pennellata su papier mâché, si evocano visioni e sensazioni di accadimenti che riflettono le aspettative più intense ed emozionanti dell’animo umano. Ecco i volti dell’amore ricercato come sentimento che supera le distrazioni e le insensibilità del mondo esteriore, che trasforma le nostre solitudini e ci trasporta in un altrove sconosciuto, alla ricerca di una compiuta pienezza del nostro essere-nel-mondo.
Ecco i volti di esseri umani che vivono spesso e volentieri la loro esistenza in modo inconsapevole, subendo condanne per torti di cui non si ha misura e che si trasformano in una lenta nebbia soffocante che cala inesorabile sulla nostra anima. Ed ecco i volti del mito come rispecchiamento dell’invisibile o della bellezza di ciò che è possibile, che ci permette di superare la soglia del visibile e di entrare nella dimensione della percezione eidetica, cioè nelle essenze dei fenomeni reali (Enrico Perotto). Du côté de la nature - 6 visioni al femminile delle artiste Selen Botto | Emma Bourgin | Vesna Bursich Astrid Fremin | Licia Martini | Elena Tortia Il filosofo coreano Byung-Chul Han, nel suo saggio intitolato Elogio della terra.
Un viaggio in giardino (Nottetempo, Milano 2022), ci ha ricordato come noi tutti stiamo perdendo “qualsiasi sensibilità nei confronti della terra, non sappiamo più cos’è”. “Se l’abbandoniamo”, egli ha affermato, “ci abbandona anche la felicità”. Proprio perché la “terra è bella” e “magica”, ci dobbiamo rendere conto allora che il “Bello ci impone il trattar bene”. Ora, le sei artiste che partecipano alla mostra Du côté de la nature si pongono effettivamente a fianco della natura e si fanno carico della bellezza della terra sempre più a rischio, a causa della crisi climatica, della pandemia e, da ultimo, del grave conflitto russo/ucraino, con tutte le sue nefaste conseguenze a livello soprattutto umanitario. Selen Botto, Emma Bourgin, Vesna Bursich, Astrid Fremin, Licia Martini ed Elena Tortia sono artiste impegnate a perseguire una visione etica dell’arte. Ciascuna artista ha proposto un proprio punto di vista sul nostro presente, evidenziandone gli stati di sofferenza, ma, al contempo, prospettandoci anche un’idea di arte come ricerca di armonia e cura della nostra esistenza.
Selen Botto (Torino, 1992) ha progettato un’installazione di scatti fotografici che ci proiettano sulle spiagge del Mediterraneo e ci pongono di fronte, non senza una certa ironia, al processo in atto di inquinamento planetario provocato dalla spazzatura derivata dagli scarti di materiali plastici. Affascinata dalla caratteristica sensibile della cera d’api, una sostanza materiale che è allo stesso tempo colore, odore, luce, residuo del paesaggio, l’artista francese Emma Bourgin (nata in Francia nel 1989) l’ha fatta diventare il materiale essenziale del suo lavoro. Vesna Bursich (Torino, 1974) affronta la questione ambientale dal punto di vista degli animali, immaginandoli come vittime del mutamento drammatico del loro ecosistema.
Nella sua installazione vi sono poi dipinti e disegni che raffigurano maschere antigas, sia come un monito allarmante, sia come una loro interpretazione grottesca. Nelle installazioni e nelle performances di Astrid Fremin (nata in Normandia, Francia, nel 1963), l’uso del corpo e la partecipazione interattiva del pubblico sono due cardini essenziali della sua visione del mondo, con i quali cerca di catturare le energie psichiche per convogliarle nell’attività creatrice. Licia Martini (vive e opera tra Cuneo e Il Cairo) è pittrice per diletto e per il bisogno di condividere con il pubblico l’amore per i molteplici effetti pittorici che le suscitano i più diversi contesti reali e fantastici da lei rivisitati. Elena Tortia (Torino, 1987), infine, ha proposto la realizzazione di un ambiente immersivo, per contemplare l’esperienza del guardare, aiutato dall’utilizzo di un materiale vivo qual è il combustibile fossile e il suo possibile reimpiego. Il pensiero diventa visivo e il ricordo associativo.
martedì 12 aprile 2022
Giuseppe Formisano e "La cerimonia del colore"
Presso la chiesa di Santa Maria del Monastero a Manta è in corso la mostra “La cerimonia del colore” con le recenti opere di Giuseppe Formisano.
LA CERIMONIA DEL COLORE" testi e curatela di Ida Isoardi: dodici opere, ispirate al mito e alla letteratura classica, con la sacralità e la suggestione scenografica, degli spazi interni della Chiesa di Santa Maria del Monastero a Manta.
La mostra resterà aperta ogni Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 16 alle ore 19 fino a Sabato 30 Aprile.
Comune di Manta IDEARTE Mauro Ravera - Photographer
START /ARTE – 27° MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA DI SALUZZO
In occasione della sesta edizione di START Saluzzo, Paratissima collabora con lo storico evento della città curando START ARTE, la sezione dedicata all’Arte Contemporanea.
Paratissima è una realtà che da ormai 18 anni si occupa della promozione e del sostegno alla giovane arte emergente attraverso varie attività – Fiere, festival, rassegne, mostre e residenze d’artista – tra cui anche l’omonimo evento che ha luogo ogni anno, durante l’art-week di novembre, a Torino.
START Arte Saluzzo, come l’intera rassegna, condurrà una riflessione sul tema del Ri-Abitare, offrendo le più varie interpretazioni e declinazioni attraverso la visione di artisti emergenti affiancati da autori più noti. Che sia abitare o ri-abitare l’argomento è delicato e si pone in bilico tra le due discipline, spesso tangenti, dell’Arte contemporanea e dell’Architettura. Prendendo spunto dal concetto di non-luogo, teorizzato dall’antropologo Marc Augèe per definire gli spazi non identitari di transito e di attraversamento, il progetto espositivo procede a esplorare il significato di abitare un luogo e di farlo proprio, indagando nel contempo le pratiche contemporanee di riappropriazione e rivalutazione di luoghi abbandonati o da riqualificare. Ma dato che “Nullus locus sine genio”, il concetto di Genius Loci merita qui una dovuta attenzione riunendo in sé, come definizione, l’essenza di un luogo e il suo carattere ambientale, da conoscere e rispettare in qualsiasi tipologia di intervento.
La questione del ri-abitare, relativamente a contesti urbani o più ambientali e paesaggistici, oggi si pone infatti in questi termini, ovvero di consapevolezza, responsabilità e rispetto, prendendo atto di storia, tradizione, memoria e specificità di uno spazio, come un insieme inestricabile di elementi diversi, appartenenti non solo alla sfera fisica e geografica, ma anche a quella storica, culturale, identitaria e biologica.
START /ARTE – 27° MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA DI SALUZZO
DAL 29 APRILE AL 22 MAGGIO
IL QUARTIERE