A cura di Luigi De Ambrogi e Carlo Cinque
Testo in catalogo di Achille Bonito Oliva
Ventiquattresima mostra della rassegna grandArte 2022 - HELP - humanity, ecology, liberty, politics
3 settembre al 30 ottobre 2022*
InaugurazioneSabato 3 settembre 2022, ore 17.30
Complesso Monumentale di San Francesco
via Santa Maria 10, Cuneo
ingresso libero
*dal martedì alla domenica
dalle ore 15.30 alle ore 18.30
[dal comunicato stampa]
La XXIV mostra di arte contemporanea promossa da GrandArte - HELP - humanity, ecology, liberty, politics, è dedicata all’artista Dario Ghibaudo originario di Cuneo e al suo Museo di Storia Innaturale. I suggestivi spazi del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, ospiteranno, dal 3 settembre al 30 ottobre 2022, circa 90 opere realizzate dall’artista negli ultimi anni.
Come scrive Luigi De Ambrogi, curatore della mostra insieme a Carlo Cinque: “... chi dell’arte percorre il “fare”, cammina su un sentiero dove la solitudine è la sola compagna. Nel “fare” di Dario Ghibaudo, vediamo il gesto degli inchiostri ruotare come macchina perfetta intorno al suo polso, mentre nella scultura tutti gli arti ruotano, danzano, si inchinano alla materia. Allora nel turbinare di questi volteggi, nel mezzo del sudore, della fatica e della polvere, ecco l’apparire delle forme che improvvisamente nulla hanno più di inventato, nulla hanno più dello stupire o di originale ma tutto appare nel reale...”
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Dario Ghibaudo nasce a Cuneo nel 1951. Nella prima metà degli anni Ottanta si trasferisce a Milano dove vive e lavora. La sua ricerca artistica è caratterizzata dall’ironia per analizzare la società, le sue contraddizioni e i suoi disagi, esprimendosi con un linguaggio apparentemente formale. È in questo contesto che si innesta la sostanza concettuale del Museo di Storia Innaturale, un progetto a cui l’artista lavora dal 1990 e in continuo accrescimento.
Strutturato come un museo di storia naturale di stampo settecentesco, è idealmente suddiviso in Sale - ad oggi venticinque - e ripartito per grandi argomenti di indagine “ironico-scientifica”, come: Antropologia, Entomologia, Esemplari Rari, Botanica, Etnologia, Etnografia, Creature Meravigliose, ecc.
Dario Ghibaudo, “homo faber”, utilizza ogni tipo di materia purché funzionale alla realizzazione di un’idea: resina, terra bianca, porcellana, cemento, papier mâché, pietra e marmo. Disegnatore instancabile, i suoi inchiostri, anche di grandi dimensioni, nascono tracciati su carta direttamente col pennino, senza disegno preparatorio.
È tra i fondatori del Concettualismo Ironico Italiano, corrente artistica nata in Germania all’inizio degli anni Novanta e ufficializzata nel 1995 con la grande mostra Ironische Italianischer konzeptualismus a cura di Roland Scotti presso Telecom-Verwaltungsgebaude e, l’anno seguente, al Kunstverein di Friburgo, a cura di Stephan Berg.
Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private: Chateau d’Oiron (Fr), Kunstmuseum di Stuttgart, Mart di Rovereto, Armenian Center for Contemporary Experimental Art di Yerevan (Armenia), Collezione Vaf-Stiftung, Francoforte, Fondazione Igav Torino, Collezione La Gaia, Busca, (Cn).
Nel 1999 realizza un monumento in pietra, dedicato al matematico Giuseppe Peano e collocato sui bastioni della città di Cuneo.
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Principali rassegne pubbliche:
Una festa per il lavoro di Dario Ghibaudo a cura di Luigi De Ambrogi, Verona, Porta Palio.
Musèe d’histoire In-Naturelle a cura di Paul-Hervè Parsy e Patrick Amine, Oiron, (F) Chateau d’Oiron.
Wunderkammers a cura di Martina Mazzotta e Lavinia Galli, Milano, Museo Poldi Pezzoli e Gallerie d’Italia.
Remote Sensing a cura di Martina Corgnati, Yerevan (Armenia) Armenian Center for Contemporary Experimental Art.
Le Nouvelles Folies Françaises a cura di Patrick Amine, Parigi, Sain Germain en Laye Musée d’Archéologie Nationale.
La scultura italiana nel XXI secolo, a cura di Marco Meneguzzo, Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Percorsi riscoperti, fondazione Vaf-Stiftung, a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari, Rovereto (Tn), Mart.
50+1 Sculture in città tra memoria 1962 e presente 2012, a cura di Gianluca Marziani, Spoleto (Pg), Palazzo Comunale, Cappella di San Ponziano.
L’Anima dell’acqua, a cura di Silvia Fabbri, 53ma Biennale di Venezia, Venezia, Cà d’Oro.
Anni Settanta il decennio lungo del secolo breve, sezione a cura di Francesca Alfano Miglietti, Milano, Palazzo della Triennale.
Nature and metamorphosis, Fondazione Garuzzo, a cura di Marisa Vescovo, Shanghai e Pechino.
ManifesTo a cura di Riccardo Passoni, Torino, Palazzo delle Esposizioni.
Open 2005 Esposizione Internazionale di Scultura a cura di Paolo De Grandis, Venezia.
Miracolo a Milano, a cura di Alessandro Riva, Milano, Loggia dei Mercanti e Palazzo della Ragione.
Tendenze attuali dell’arte italiana a cura di Marco Meneguzzo, Trento, MART Palazzo delle Albere.
Ipermercati dell’Arte a cura di Omar Calabrese, Siena, Complesso Museale di Santa Maria alla Scala, Palazzo delle Papesse, Magazzini del Sale.
XII Biennale di Arte Sacra, a cura di Marisa Vescovo, San Gabriele (Teramo). Quotidiane Meraviglie a cura di Alessandro Mendini, Genova, Magazzini del Cotone. Sui generis a cura di Alessandro Riva, Milano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea. Welchome a cura di Gianluca Marziani, Roma, Palazzo delle Esposizioni.
Ironic a cura di Michele Robecchi e Giacinto Di Pietrantonio, Trevi (Pg), Flash Art Museum.
Sumptuous, a cura del Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea di Siena, Prato, Cantieri Culturali Ex Macelli.
Imagìnes de culto, Arte Sacra para el siglo XX a cura di Wieland Schmied, Carles Marco e Angela Vettese, Valencia (SP), Center Cultural La Beneficentia, Sala Parpallo.
Va’ pensiero a cura di Edoardo Di Mauro, Torino, Promotrice delle Belle Arti.
Oscar Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea, a cura di Stefano Chiodi, Genazzano (Roma), Castello Colonna.
Ineditoopen. Radar Rassegna Internazionale delle Arti, a cura di Achille Bonito Oliva, Latina.
Anni ‘90 Arte a Milano - Materiazione, nuovi materiali sezione a cura di Lucilla Saccà, Milano, Palazzo delle Stelline.
Cose dell’altro mondo a cura di Pio Monti e Laura Cherubini, Trevi (PG), Flash Art Museum.
Reportage
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