giovedì 5 luglio 2018

Lurisia: Incontri musicali del progetto Play e la rassegna Tè alle Terme



INCONTRI MUSICALI DEL PROGETTO PLAY E LA RASSEGNA TÈ ALLE TERME


Terme di Lurisia: ripartono le due rassegne
Incontri musicali e Tè alle terme
11 luglio ore 16.30 e 13 luglio ore 17

Gli incontri musicali del “Progetto Play” – realizzato in collaborazione con La Fabbrica dei Suoni di Venasca – e i “Tè alle terme”, dedicati alla discussione di temi d’attualità con personaggi e relatori d’alto livello, sono appuntamenti consolidati alla Terme di Lurisia.


INCONTRI MUSICALI
MERCOLEDI’ 11 LUGLIO h.16.30
Progetto Play – esplorazioni sonore
Antonio Ferrara
“Personaggi femminili nel melodramma”
Salone delle Terme di Lurisia

“Personaggi femminili nel melodramma”, è l’argomento del primo appuntamento. Realizzato grazie al Progetto Play e ideato dalla Fabbrica dei Suoni di Venasca è da due anni promosso sul territorio con la collaborazione delle Terme di Lurisia.
Interverrà il pianista e docente di Conservatorio Antonio Ferrara che si occuperà di analizzare il contrastante ruolo delle donne nel melodramma. Ora travolte da amori impossibili, vittime delle insidie maschili, oppresse dalla volontà prevaricatrice di fratelli, padri, amanti. Ora astute, dominatrici e risolute.

TE’ ALLE TERME
VENERDI’ 13 LUGLIO h 17.00
Dr. Alessandro Invernizzi
Amministratore Delegato Terme di Lurisia
“Il lavoro del futuro”.
Come cambierà il modo di lavorare grazie o a causa della tecnologia.
Salone delle Terme di Lurisia
Sarà affidato ad Alessandro Invernizzi, Amministratore Delegato delle Terme di Lurisia, il primo incontro dei “Tè alle Terme”. “Il lavoro del futuro” è il suggestivo e accattivante titolo dell’appuntamento pomeridiano.
«Contrariamente a quello che si dice, a quello che si legge, il lavoro del futuro avrà sempre di più le persone al centro – spiega Alessandro Invernizzi - Il lavoro di valore, quello che permetterà di realizzarsi, sarà sempre di più fatto da persone per il benessere di altre persone. La tecnologia sarà di aiuto per fare meno fatica, già i robot non si chiamano più così ma si chiamano Cobot (Collaborative Robot), che appunto, come dice il nome saranno a disposizione delle persone per collaborare con loro, e non per sostituirle. Non dobbiamo avere paura della tecnologia, anzi dobbiamo conoscerla per poterla usare a nostro favore. Se invece ne avremo paura, saranno gli altri a imporcela e noi diventeremo schiavi, ovviamente non della tecnologia ma di chi ce la imporrà».






Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.