sabato 27 maggio 2023
Stefano Venezia opening LA QUINTA STAGIONE
Mostre per Pride a Cuneo
lunedì 22 maggio 2023
Martina Gagliardi per il 2° progetto GARTOUR
27 maggio - 11 giugno 2023
inaugurazione sabato 27 maggio - ore 17
GART Arte Contemporanea
contemporarygart.com
info@contemporarygart.com
[dal comunicato stampa]
GART Arte Contemporanea è lieta di annunciare il 2° progetto GARTOUR che vede come protagonista l’artista emergente Martina Gagliardi nelle sale del Museo-Castello di Magliano Alfieri. L’inaugurazione sarà sabato 27 maggio alle ore 17:00
domenica 21 maggio 2023
Leonardo da Vinci a Palazzo Samone a Cuneo
Presso palazzo Samone, nel centro storico di Cuneo, è in corso, fino al 17 settembre, la mostra "l'anima e il volto" dedicata ai segreti dei ritratti di Leonardo Da Vinci.
La mostra articolata nei vari spazi dell'edificio, su due piani, presenta un percorso didattico ed educativo sulla creatività di questo grande genio artistico italiano.
La prima sezione, al piano terra, si scopre la vita dell'artista, attraverso una serie di video e di installazioni interattive che ci immergono nella creatività del genio rinascimentale e delle sue stupende opere come la serie dei ritratti, ma anche alcuni dei progetti futuribili, che oggi paiono ancora molto attuali e affascinanti.
La seconda sessione del progetto espositivo, che prosegue al primo piano, guarda alla pittura ritrattistica approfondendo le innovative capacità pittoriche dell'artista toscano con l'analisi dei ritratti che realizzò durante la sua esistenza.
In particolare si concentra sui suoi autoritratti e sulla recente scoperta della nota tavola Lucana che è presentata in mostra. A tal fine vengo posti in confronto i cinque maggiori ritratti sul maestro toscano : il Profilo del Melzi alla Royal Library di Windsor, l’Autoritratto a sanguigna alla Biblioteca Reale di Torino, il Platone ne La Scuola di Atene di Raffaello in Vaticano e il celebre ritratto di Leonardo agli Uffizi ricavato dalla Tavola Lucana.
La mostra è pensata per tutta la famiglia (con un apposito spazio laboratoriale dedicato ai più piccoli) visitabile tutti i giorni, ad eccezione del mercoledì, con orario continuato 11.30-19.30 (sul circuito TicketOne è già possibile acquistare i biglietti in prevendita).
𝗕𝗲𝗶𝗰𝗮 𝗯𝗲𝗻 presentazione
Giovedì' 25 Maggio alle 15,30 si svolge la presentazione delle residenze d’artista della seconda edizione del progetto Beica Ben!
Il programma del pomeriggio è il seguente:
Saluti istituzionali, Presentazione dei partner e delle attività di progetto, Presentazione delle artiste e degli artisti con Olga Gambari, curatrice delle residenze d’artista seguirà una degustazione di prodotti tipici
Presso il Filatoio di Caraglio via Matteotti n. 40
Per motivi organizzativi, si prega di confermare la presenza via mail cultura.progetti@comune.caraglio.cn.it entro mercoledì 24 maggio
Nella foto: "Maraman", opera di Lavinia Raccanello Foto di studio MAG di Mattia Gaido
Comunicato stampa
Giovedì 25 maggio, alle 15.30, presso il Filatoio di Caraglio (via Matteotti 40), avrà luogo la presentazione delle attività che nel 2023 animeranno la seconda edizione del progetto “Beica ben! Le valli occitane come non le avete mai viste, anzi vissute!”, promosso dal Comune di Caraglio (ente capofila), Comune di Celle di Macra, Associazione Espaci Occitan, Associazione La Cevitou, Cooperativa Floema, Unione Montana Valle Stura, Unione Montana Valle Grana, Comune di Monterosso Grana, Unione Montana Valle Maira e Comune di Dronero. Il progetto vuole valorizzare il patrimonio culturale, naturalistico, paesaggistico e l’offerta di servizi outdoor delle valli Grana e Maira, a cui si aggiunge da quest’anno anche la valle Stura, territori accomunati, ancora oggi, dalla forte identità culturale occitana. Dopo i saluti istituzionali, i partner presenteranno le attività di progetto e la critica d’arte Olga Gambari dialogherà con le artiste e gli artisti protagonisti delle nuove residenze in programma dal 29 maggio al 1° giugno: Maura Banfo in bassa valle Stura (località Roccasparvera), Manuela Cirino a Monterosso Grana (all’Ecomuseo Terra del Castelmagno, in località San Pietro), Silvia Margaria a Caraglio (al Filatoio e al Bioparco “Acqua Viva”) ed Enrico Tealdi a Dronero (all’Espaci Occitan). Parallelamente, “Beica Ben” prevede quest’anno anche l’ideazione di pacchetti turistici integrati in collaborazione con le strutture ricettive del territorio e facendo rete tra luoghi culturali e outdoor, così da ampliare e completare l’offerta turistica per chi giungerà nelle valli. Per maggiori informazioni e per confermare la propria partecipazione all’evento scrivere a cultura.progetti@comune.caraglio.cn.it.
“Il Comune di Caraglio, capofila del progetto “Beica ben”, per la seconda annualità si prefigge con i partner di proseguire la collaborazione in rete tra le valli Grana e Maira, arricchita quest’anno dall’ampliamento alla valle Stura – dichiara Paola Falco, sindaco del Comune di Caraglio -. L’intento condiviso è quello di aumentare la visibilità delle realtà culturali e delle attività outdoor presenti, con la progettazione di pacchetti turistici per un maggior sviluppo dei nostri territori”.
“La seconda edizione di Beica Ben! parte dagli sguardi e le riflessioni con cui le artiste e gli artisti l’anno scorso hanno coinvolto il territorio materiale e culturale delle valli Maira e Grana, a cui quest’anno si aggiunge anche la valle Stura – aggiunge Olga Gambari, curatrice del progetto –. Il paesaggio ideale del mondo occitano è ancora elemento accomunante, ma anche fattore di specificità di luoghi e comunità. Con il nuovo ciclo di residenze iniziano altre relazioni di ascolto, conoscenza e interpretazioni d’artista, che germineranno in installazioni pubbliche, spunti per narrazioni e dialoghi aperti”.
Il progetto “Beica Ben” è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
Di seguito ecco le artiste e gli artisti che saranno impegnati nelle diverse residenze di “Beica Ben” sul territorio.
Maura Banfo | Roccasparvera
Maura Banfo nasce a Torino nel 1969. Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. Il lavoro di Maura Banfo dagli anni Novanta a oggi, segna delle tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana, con uno sguardo e una presenza significativa anche in ambito internazionale.
Maura Banfo subisce da sempre la fascinazione della materia: nella sua ricerca pluridecennale – costellata di mostre, residenze d’artista e molti riconoscimenti indaga attentamente osservando la realtà, a partire dagli oggetti che la circondano e decidendo di restituirli con il mezzo fotografico (e non solo) come nuove entità spogliate del loro significato, architetture da esplorare, entità da osservare sotto punti di vista inediti per aprirli a nuovi codici di senso. La sua forza sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, il disegno e l’installazione. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche.
Manuela Cirino | Ecomuseo Terra del Castelmagno a San Pietro di Monterosso Grana
Manuela Cirino nasce nel 1962, vive e lavora a Novara e Milano. Studia all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro, diplomandosi nel 1987. Nel 1988 partecipa ad un progetto espositivo, ideato e curato dagli artisti, dal titolo Politica, del per o riguardante il cittadino a Novi Ligure. Dal 1990 al 1993 lavora ad un progetto collettivo con Piero Almeoni, Maurizio Donzelli e Roberto Marossi esponendo anche a Care of e alla Galleria Massimo Minini. Tiene numerose mostre personali tra cui: Valeria Belvedere, Milano nel 1997, Galleria Neon, Bologna nel 1998, Galleria Ciocca, Milano (Secondo tentativo, nel 2000; Infiniti nel 2005 e Il catalogo delle cose nel 2009). Nel 2012/2013 presenta il progetto L’Immagine Negata alla Galleria Martano a Torino e nel 2014/15 alla Galleria Milano, focalizzando la riflessione sul rapporto tra opera d’arte e spettatore, lavorando sull’idea di nascondere, mostrare, contenere. Il progetto prevede che il momento della visione completa dell’opera avvenga solo in una dimensione domestica e privata. Una critica al sistema contemporaneo, per sottrarre l’opera al consumo inarrestabile di immagini.
Tra le mostre collettive: Galleria 102, Düsseldorf, 1994; Domestic Violence, Giò Marconi, 1994; Art Fiction, Stadtgalerie Kiel, 1998; Il Guardiano e il Passero, Gallery 101, Ottawa, Canada 2003; Attraversamenti, Mar & Partners, Torino, 2007; Terra! Palazzo Botton, Castellamonte, 2016; Galleria Francesca Antonini, 2018; Galleria Milano, Autoprogettazione 2020; Memorie per dopodomani, AF Gallery, 2023. Nel 2000 ha partecipato a un progetto organizzato da Atlantic Center for the Arts, Miami con William Kentridge a Civitella Ranieri.
Da sempre interessata ad un’indagine sull’idea di scultura declinata in forme aperte, utilizza anche mezzi diversi come la fotografia, il disegno e la parola. Nella ricerca attuale torna a focalizzarsi sulla scultura e sul concetto di “sistema” per la sua messa in visione con una speciale attenzione all’utilizzo della ceramica, da sempre presente nella sua ricerca.
Silvia Margaria | Filatoio e Bioparco “Acqua Viva” a Caraglio
Silvia Margaria nasce in provincia di Cuneo nel 1985. Vive e lavora a Torino. Nel 2010 consegue la Laurea di II livello presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ha fatto parte di Progetto Diogene. È membro dell’associazione Progetti Specifici.
Passa tre anni all’archivio film della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel settore ispezione e catalogazione pellicole. Quest’esperienza lavorativa è fondamentale per formare la sua attuale ricerca artistica: il modo attento di approcciarsi alla memoria e alla narrazione di identità del passato, e lo sforzo di portare lo sguardo oltre il proprio ordinario affaccendarsi, hanno attivato pratiche che formano un’attenzione più acuta verso le contingenze, le intermittenze del caso, le allusioni e i frammenti, la precarietà e la fragilità.
La sua metodologia di lavoro dà importanza al dialogo e alla partecipazione con altre tracce visive, tenendo conto del rapporto tra gli opposti intesi come tensioni compresenti, dell’esperienza di relazione con la memoria, della complessità del rapporto tra uomo e ambiente.
La sua ricerca si imposta su un ritmo che fa della lentezza una metodologia d’azione, per far sì che l’attenzione possa manifestarsi in maniera aperta, misurata e responsabile.
Tra le mostre personali si ricordano Anthologìa. Cinque donne per i diritti e l’emancipazione, Polo del ‘900, Torino del 2022; La natura (non) ama nascondersi, CUBO Condividere Cultura, Bologna del 2021; Anthologìa, Galleria Opere Scelte, Torino del 2019; [Rapidità], Villa Brivio, Nova Milanese del 2016. Tra le collettive si segnalano: Body Frame, A Pick Gallery, Torino del 2022; Segrete Tracce di memoria, Palazzo Ducale, Genova del 2020; Weather Report, Galerie Hartwich, Sellin auf Rügen, Germania del 2018; Punctum. Working Papers, Serra Bioclimatica, Grattacielo Intesa San Paolo, Torino del 2016. Collabora con la galleria A Pick Gallery di Torino.
Enrico Tealdi | Associazione Espaci Occitan a Dronero
Enrico Tealdi nasce a Cuneo nel 1976, dove vive e lavora. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti L.R. di Cuneo, tra le principali esposizioni personali si segnalano: L’Accordo, galleria Francesca Antonini, Roma, a cura di Giulia De Giorgi, Halos, PIA | PALAZZINA INDIANO ARTE, Firenze (2022); Transfiguration Mode, Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva, Atri (2019); Concerto per carillon, Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma (2018); Si cercano parole che nessuno dirà, a cura di Davide Caroli, MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna (2016); First Floor, Hommes Gallery, Rotterdam, The Netherlands (2011). Tra le collettive più recenti: Gli Incontri della Luna, Raucci/ Santamaria Project, Milano (2022; Libro d’ ore, Biblioteca Reale, Torino (2022); Titolo l’ edito inedito capitolo V Etere, Sociètè interludio, Torino (2022); Cartografia Sensibile, Palazzo Tornielli, Ameno (2022); The Milky Way, Franco Noero, Torino (2022); Citèra, Société interludio, Torino (2020); Inventario Varoli, Della copia e dell’ ombra, Cotignola (2021); Dialogo Secondo, Torre di Marckellos, Aegina, Grecia (2019); Nero fortissimo. Rosa antichissimo, Museo Internazionale ceramico, Laveno (2018); Osmosi, Museo del Territorio Biellese, Biella (2017); Dehors, Museo Capitolare, Cisterna Romana della Cattedrale di Atri (2016); Katten, Kabinet-Mars, Mars, Milano (2016); Alcuni Paesaggi, en plein air painting experience, Villa Giulia, Verbania (2015), Landina, Cars, Omegna (2015), 1 Koffer Kunst, Atelier Nele Waldert, Dusseldorf/Heerdt, Germania (2015); Italia Ora, Museo H.C. Andersen, Roma (2011).
Olga Gambari, curatrice del progetto
È curatrice indipendente, critica d’arte e giornalista. Collabora con La Repubblica e Il Giornale dell’Arte. È stata direttrice artistica di The Others Art Fair, del festival internazionale di arte indipendente NESXT e direttrice responsabile del progetto editoriale artesera.it. Nel 2021 ha diretto Paratissima. Insegna Storia dell’arte contemporanea e Fenomenologia delle arti contemporanee allo IED- Istituto Europeo di Design. Ha curato mostre e progetti artistici multidisciplinari. A maggio 2023 esce il suo primo romanzo, “Il nome segreto” (Miraggi Editore). Al centro della sua ricerca e progettualità l’idea dell’arte come luogo di sperimentazione multidisciplinare, laboratorio di pratiche e spazio pubblico.
Conversazioni d'arte a Rittana
La rassegna intende proporre attraverso l’intervento di specialisti una qualificata offerta di conoscenze rivolta in particolar modo a giovani creativi e operatori culturali nel campo dell’arte contemporanea. Gli incontri sono però aperti a tutte le persone interessate al mondo delle arti visive del nostro tempo.
Per l’anno 2023 si prevedono tre incontri e due visite di studio.
Gli incontri
Tutte le conferenze avranno luogo presso il Centro Incontri di Rittana (piazza Galimberti 7) alle ore 17,30
1. Venerdì 16|06|2023
2. Venerdì 30|06|2023
Il sistema e il mercato dell’arte contemporanea
Vittorio Falletti
Quali sono i caratteri peculiari delle opere d’arte? Quali gli “ingredienti”del successo in arte? L’arte può e/o deve avere un ruolo sociale e come si pone oggi l’artista di fronte alle implicazioni etiche e politiche nelle proprie scelte estetiche? Un’opera d’arte può modificare il nostro modo di guardare o di pensare al mondo che ci circonda? Quali sono le dimensioni italiane e internazionali del mercato dell’arte? E’ redditizio l’investimento in arte? Come si spiegano le spesso enormi differenze di valore tra opere di artisti affermati? In che modo il sistema dell’arte contemporanea accoglie e trasforma le proposte artistiche più radicali? Quali
logiche guidano l attività di gallerie, case d’aste, fiere e grandi esposizioni d’arte internazionali? A questi interrogativi, l’incontro cercherà di fornire risposte e spunti di riflessione, per conoscere meglio una realtà i cui meccanismi destano talvolta molte perplessità.
3. Venerdì 21|07|2023
Arte e sviluppo del territorio
Edoardo di Mauro
Nell’arte contemporanea, di fronte all’odierna globalizzazione anche della cultura, acquista sempre più importanza la dimensione pubblica e quindi etica dell’attività degli artisti. L’arte pubblica entra in rapporto con spazi che non sono più solo la galleria e i musei. E soprattutto, porre in primo piano il progetto di una fruizione alternativa al sistema ufficiale dell’arte, comporta la ricerca della condivisione degli interventi artistici che si intendono promuovere con gli abitanti e i loro luoghi. Le scelte progettuali devono calarsi delicatamente nella realtà urbana o in quella di un piccolo centro montano che si intende individuare come destinataria di specifiche operazioni artistiche. L’incontro vuole affrontare gli sviluppi dell’arte cosiddetta pubblica, sia nel passato che nel presente, e il suo grado di incidenza nelle politiche di rigenerazione sociale, economica e culturale, in particolare, delle aree territoriali più trascurate e periferiche del nostro Paese.
affiancano all'ampia pubblicistica di cataloghi da lui curati dal 1984 ad oggi.
Le visite di studio
Sabato 1|07|2023
CollezioneLa Gaia
Via Monte Gaudio, 13 - Busca (Cn)
Ritrovo a Busca, piazza Fratelli Mariano, con mezzi propri alle ore 15.00
Castello di Rivara - Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Casimiro Sillano, 2 - Rivara (To)
Le modalità di trasporto e accesso verranno saranno oggetto di apposita comunicazione Il Castello di Rivara, sede storica del Cenacolo di pittori della Scuola di Rivara, situato a 30 chilometri da Torino nelle valli del Canavese, è un complesso costituito da due edifici: un maniero medievale e un palazzo neobarocco, meglio conosciuti come il castello superiore (o castello vecchio) e il castello inferiore (o castello nuovo), insieme a un corpo di scuderie e al parco di oltre 45.000 mq, che si estende su tutta la collina. Nel 1985, il gallerista Franz
Paludetto, insieme all’artista e amico Aldo Mondino, ha trasformato il Castello in un centro
d’arte contemporanea, sviluppando un programma di mostre ed eventi importanti e costituendo una ricca biblioteca di documenti d’arte e un’incredibile collezione di opere. I nomi sono quelli di
Info eprenotazioni:
www.montagnafutura.com | info@montagnafutura.com ! www. comune.rittana.cn.it
tel. 349 599 6077| 335 83 86 669
sabato 20 maggio 2023
Un cammino di sguardi alla Fondazione Peano
Fondazione Peano di Cuneo annuncia la seconda mostra della stagione espositiva 2023, in cui festeggia il trentennale di attività. Sabato 20 maggio, alle 17,30, inaugura "Un cammino di sguardi", mostra fotografica del Maestro Michele Pellegrino e del suo Allievo, Cristiano Lavalle. La mostra, realizzata in collaborazione con Fondazione Crc - che ha prestato le foto di Pellegrino tratte dall'archivio ricevuto nel 2017 dal fotografo di Chiusa Pesio tramite il progetto Donare – propone al pubblico una selezione di scatti che hanno come protagonista assoluto l'elemento naturale e, in particolare, la montagna.
Michele Pellegrino ha selezionato dalla sua prolifica produzione artistica gli scatti sul Monte Bianco che dialogano con le fotografie sulla Valle Maira del dronerese Cristiano Lavalle. Gli scatti, tutti in bianco e nero, propongono immagini ad alto impatto emozionale e un dialogo silenzioso tra gli elementi naturali, il paesaggio montano e lo sguardo di coloro che si fermeranno a guardarle. Si tratta di fotografie che indagano lo spirito dei luoghi, il passare del tempo e i cambiamenti lenti degli elementi naturali. La loro potenza è tale da catturare lo sguardo dell'osservatore fino a farvi percepire dentro lo scorrere della vita e del tempo.
Fondazione Peano è orgogliosa di poter proporre al proprio pubblico una mostra del Maestro Pellegrino - vero e proprio patrimonio del nostro territorio - e di Cristiano Lavalle, appassionato di fotografia che, una quindicina di anni fa ha saputo avvicinarsi al Maestro con ammirazione, rispetto e tanta voglia di imparare fino a diventarne – meritatamente - il degno Allievo. Una mostra fotografica che è un dialogo tra montagne diverse, generazioni diverse, personalità diverse, percorsi diversi ma accomunati da due grandi amori: la fotografia e la montagna.
La mostra sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19 fino al 30 luglio con ingresso libero e gratuito.
EarthArt : Una performance di Land Art
27 maggio e 17 giugno 2023
Partenza ore 9.30 dalla sede della Croce Rossa del Comune di Limone, piazza San Sebastiano 9
partenza ore 9.30 – performance ore 12.30
per ulteriori informazioni: egridanza.com
mercoledì 17 maggio 2023
Spazio : Corrado Odifreddi - Walter Falco
Il Fondaco
Walter Falco nel secondo piano espone 17 "vedute di paesaggi italiani in bianco e nero, “leggermente fuori fuoco” a citare da un lato l’opera di Richter e dall’altra il titolo del reportage di Capa”.
Due artisti, due amici che si confrontano con gli spazi del Fondaco.