CS
start/storia e arte – Saluzzo 26 aprile – 26 maggio 2019
“Elemento recante in rilievo la lettera o il segno da stampare, usato nella composizione tipografica detta a caratteri mobili”
“Insieme dei tratti psicologici specifici di ogni persona,
indole, temperamento”
“Tratto distintivo, tipo”
“In ambito teatrale, ruolo di un personaggio oppure commedia in cui prevale la rappresentazione delle personalità individuali”
Start per il 2019 si presenta con CARATTERE! In tutte le sue declinazioni.
Hackathon e sfide di ingegno, design, innovazione, cortili e spazi
medievali a fare da cornice, Arte Artigianato Antiquariato come parole
chiave, cultura e creatività che incontrano, a Saluzzo – uno dei dieci
borghi più belli d’Italia – tradizione e saper fare del territorio. A
guidare il tutto, la ricerca di bellezza e il filo della memoria che,
proprio a Saluzzo, conduce alle origini di uno dei caratteri tipografici
più diffusi al mondo, ideato da Giambattista Bodoni, nato nell’antica
Capitale del Marchesato nel 1740.
IL TEMA
Il tema di Start 2019 è il Carattere*, inteso come
capacità ambivalente di coniugare l’unicità della propria tradizione
artistica e artigiana e interpretare e generare nuove opportunità, nuove
evoluzioni e nuove prospettive. Unicità, dunque, in continua
evoluzione. Il tema Carattere* sarà sviluppato a partire dalla destrutturazione del concetto stesso in 3 fasi temporali: Origine, Presente, Evoluzione.
Il fil rouge tra il tema e il visual di questa terza edizione viene
nuovamente identificato nel simbolo dell’asterisco, ri-elaborato in
forma e veste grafica e volto a rappresentare il concetto di Carattere*
in quanto reinterpretazione innovativa a partire dalle radici della
propria tradizione.
LA DECLINAZIONE DEL TEMA
Start 2019 vuole superare il concetto di contenitore delle tre grandi
manifestazioni che caratterizzano Saluzzo ponendosi, in una forma più
matura, come una vetrina temporale dello “stato del carattere/stato
dell’arte” del territorio, esponendo al pubblico le sue origini, il suo
presente, il suo continuo ed inevitabile futuro in evoluzione.
Il carattere è per definizione un tratto distintivo, che può essere
destrutturato. Innanzitutto, il carattere è allo stesso tempo “comune”
ma “distintivo”: ognuno di noi nasce con una predisposizione al
carattere dettata dallo scenario sociale-culturale-economico di
partenza, elaborato nel corso di secoli dalla storia di quello stesso
luogo e, dal momento della propria continua evoluzione, ne ricama e
sviluppa una propria unicità. Unicità è il secondo concetto
fondamentale: Start è una manifestazione unica che è in grado di mettere
sotto i riflettori l’unicità della tradizione artistica e artigiana di
Saluzzo cresciuta attraverso l’utilizzo delle risorse locali e che ha
saputo interpretare e generare nuove opportunità, nuove evoluzioni, e nuove prospettive. “Unicità”, dunque, in continua e costante evoluzione.
I concetti di Origine, Presente ed Evoluzione saranno quindi sviluppati
attraverso tre concetti legati al carattere tipografico e
rappresentativi delle 3 declinazioni del progetto Start: Arte,
Artigianato, Antiquariato.
▪ MATRICE (Origine del Carattere) – è il tema individuato per l’area
dedicata all’arte contemporanea, ed in particolare al Premio Matteo
Olivero. Siamo convinti che l’arte, ovvero la rappresentazione esteriore
dell’indagine introspettiva, possa indagare al meglio l’origine del
carattere di un territorio, cogliendone, attraverso un’opera site
specific in un luogo unico come l’antica Sagrestia di Sant’Ignazio,
peculiarità e tratti che formano la nascita di un carattere comune a un
luogo, le proprie caratteristiche, le proprie ruvidità, le proprie
virtù.
▪ CORPO (il Presente del Carattere) – è il tema individuato per la
Mostra Nazionale dell’Artigianato. Il corpo, tanto in tipografia, quanto
nell’anatomia umana, rappresenta lo strumento con il quale avviene
l’espressione del carattere. Il Corpo dunque come espressione del
presente, in grado di porsi sia come un’istantanea del proprio passato,
sia come veicolo per il futuro. Proprio per questo, riteniamo che gli Artigiani di Start rappresentino al meglio il concetto di presente del
carattere del territorio saluzzese, in quanto detentori di competenze
ereditate da generazioni di saperi secolari. Allo stesso tempo,
attraverso il proprio Corpo, sono essi stessi strumenti in grado di
tramandare le proprie radici e, naturalmente, di evolverle.
▪ CORSIVO (Carattere in evoluzione) – è il tema individuato per la
Mostra Collaterale dell’Artigianato. Il corsivo rappresenta il movimento
del carattere, un tratto di velocità maggiore rivolto verso
un’evoluzione futura. Lo stesso concetto di corsivo è legato al
movimento e alla velocità. La Collaterale 2019 intende rappresentare una
svolta rispetto all’edizione 2018. La mostra sarà infatti un Hackathon,
un’opera vivente nella quale, giovani designer provenienti dalle
migliori scuole specializzate e atenei piemontesi, reinterpreteranno il
mobile saluzzese attraverso innovazioni di processo quali software di
Design e Prototipazione 3D.
Start* è un evento organizzato da Fondazione Amleto Bertoni e Comune
di Saluzzo. La direzione artistica è affidata a STI – Soluzioni
Turistiche Integrate che si avvale della consulenza di Stefano Raimondi,
curatore presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
Saluzzo Arte è la manifestazione che aprirà il Progetto Start e, nel segno dell’innovazione che contamina l’intero evento, negli spazi della Castiglia. La manifestazione si rivolge a un pubblico variegato, offrendo uno spaccato di arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. Questa nuova edizione – curata da Togaci Gaudiano e coordinata d a Paolo Infossi – seguirà il filo rosso del Carattere.
Il piano superiore della Castiglia ospita quindi: Il labirinto dei simboli, un’interessante rassegna che si snoda tra pittura, scultura, installazione, fotografia, dove gli artisti, possono dimostrare che il labirinto conserva ancora quei profondi significati che gli consentono di mantenere il suo misterioso fascino anche tra le più attuali metafore del nostro secolo. La mostra, , annovera le suggestive esperienze maturate dagli artisti coinvolti nella Project Room, con Delfina Camurati, Ugo Giletta, Plinio Martelli. Un percorso completato da un altro interessante gruppo di protagonisti che incontriamo in coppia: Sabrina Pantano e Mirela Strora, Livio Ninni e Nicolò Taglia, Armando Riva e Roberta Toscano, Silvia Beccaria e Chen Li, Alessandro Fara e Flavio Ullucci, Claudio Campana e Michele Liuzzi, IDEM Studio con Ruggero Baragliu, Samuele Pigliapochi, Angelo Spatola; Pablo Mesa Capella e Silvia Faieta, Leardo Sciacoviello e Luj Vacchino, Giuseppe Berardi e Jins©.
In effetti, attraversando le sale, vengono alla luce varie problematiche. Storie, frammenti di vita, pensieri, la ricerca di nuove armonie o le personali riflessioni sulla natura umana; l’evoluzione della coscienza tra vita e sogno, realtà e finzione.
Non vengono meno anche altre esigenze che si concretizzano nel desiderio di raggiungere, di assicurarsi dei punti di riferimento, come la riscoperta delle proprie radici tra le inevitabili difficoltà che si incontrano quotidianamente nella contemporaneità.
Complessità che sembrano alimentare, in alcuni casi, anche un genuino sentimento di nostalgia per gli spazi aperti, per il profumo dell’erba, per il richiamo esercitato da quella terra che ci rammenta le origini. Elementi che sembrano evidenziare un certo distacco, quel malessere accusato di fronte alle fagocitanti dimensioni assunte dai grandi centri urbani e dalle sconcertanti notizie di cronaca che li circondano. Probabilmente proprio da quei timori, da quel naturale impulso di estraneità, nasce l’esigenza di aggrapparsi necessariamente a qualcosa che possa garantire equilibrio, stabilità.
Saluzzo Arte è la manifestazione che aprirà il Progetto Start e, nel segno dell’innovazione che contamina l’intero evento, negli spazi della Castiglia. La manifestazione si rivolge a un pubblico variegato, offrendo uno spaccato di arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. Questa nuova edizione – curata da Togaci Gaudiano e coordinata d a Paolo Infossi – seguirà il filo rosso del Carattere.
Il piano superiore della Castiglia ospita quindi: Il labirinto dei simboli, un’interessante rassegna che si snoda tra pittura, scultura, installazione, fotografia, dove gli artisti, possono dimostrare che il labirinto conserva ancora quei profondi significati che gli consentono di mantenere il suo misterioso fascino anche tra le più attuali metafore del nostro secolo. La mostra, , annovera le suggestive esperienze maturate dagli artisti coinvolti nella Project Room, con Delfina Camurati, Ugo Giletta, Plinio Martelli. Un percorso completato da un altro interessante gruppo di protagonisti che incontriamo in coppia: Sabrina Pantano e Mirela Strora, Livio Ninni e Nicolò Taglia, Armando Riva e Roberta Toscano, Silvia Beccaria e Chen Li, Alessandro Fara e Flavio Ullucci, Claudio Campana e Michele Liuzzi, IDEM Studio con Ruggero Baragliu, Samuele Pigliapochi, Angelo Spatola; Pablo Mesa Capella e Silvia Faieta, Leardo Sciacoviello e Luj Vacchino, Giuseppe Berardi e Jins©.
In effetti, attraversando le sale, vengono alla luce varie problematiche. Storie, frammenti di vita, pensieri, la ricerca di nuove armonie o le personali riflessioni sulla natura umana; l’evoluzione della coscienza tra vita e sogno, realtà e finzione.
Non vengono meno anche altre esigenze che si concretizzano nel desiderio di raggiungere, di assicurarsi dei punti di riferimento, come la riscoperta delle proprie radici tra le inevitabili difficoltà che si incontrano quotidianamente nella contemporaneità.
Complessità che sembrano alimentare, in alcuni casi, anche un genuino sentimento di nostalgia per gli spazi aperti, per il profumo dell’erba, per il richiamo esercitato da quella terra che ci rammenta le origini. Elementi che sembrano evidenziare un certo distacco, quel malessere accusato di fronte alle fagocitanti dimensioni assunte dai grandi centri urbani e dalle sconcertanti notizie di cronaca che li circondano. Probabilmente proprio da quei timori, da quel naturale impulso di estraneità, nasce l’esigenza di aggrapparsi necessariamente a qualcosa che possa garantire equilibrio, stabilità.
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