TIMING Milano - Parigi
di Cristiano Lavalle e Aldo Galliano
30 novembre - 29 dicembre 2019
inaugurazione sabato30 Novembre alle ore 18,00
aperture: sabato e domenica dalle ore 16,00 alle 19,00 del mese di Dicembre
Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Cuneo
via Luigi Einaudi 20, Cuneo
[dal comunicato stampa]
Timing = “tempismo” “messa in fase” “sincronizzazione” “cronometraggio” .
Nessun termine di una traduzione digitale frettolosa può rendere l' idea precisa di cosa significhi.
H C Bresson arrivò alla teorizzazione del concetto: “Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.”
Personalmente credo che nella nostra lingua il termine corretto sia “il momento” o ancora più elegantemente “l' istante” dove la presenza dell' articolo determinativo “il” è il valore aggiunto che qualifica e chiarisce il concetto .
Significa che quello e quello solo è il momento in cui si realizza una magia.
Il fotografo isola dall' ambiente che lo circonda una determinata scena, ma non basta... congela l' istante perchè solo in quel lasso di tempo si rende manifesto il significato particolare di ciò che viene ripreso. Non è prima e non è dopo.
E' una scelta consapevole e certamente soggettiva, da parte del fotografo, che però non può prescindere dalla ricerca di un significato che sia valido anche per chi fruirà della fotografa, altrimenti il trucco non funziona, la magia non si realizza e la fotografia diventa uno scatto come tanti che si sprecano nella compulsione di riempire i nostri smartphone e hard disk di tera-byte che non raccontano nulla
Una fotografia si regge in piedi se racconta una storia. .
La storia deve essere leggibile dall' osservatore .
Parigi e Milano sanno offrire molte occasioni di storie.
Aldo Galliano e Cristiano Lavalle hanno raccolto una sfida senza dubbio coraggiosa, ma che prima o poi chi si cimenta nella fotografia deve affrontare: cercare delle storie da raccontare in uno scatto, in un istante.
Cristiano ha scelto Parigi , Aldo Milano.
Un venditore di dischi e libri vecchi è seduto , rilassato, tranquillo . Aspetta in uno spazio delimitato da una grata l' arrivo di qualche giovane studente o di un vecchio collezionista intanto il tempo passa...
Da “Paul” sedie vuote e tavolini sgombri non è tempo di “petit déjeuner en plein air”
Il proprietario o meglio un commesso si affaccia sulla porta e scruta il tempo.... forse pioverà...o forse gli avventori hanno scelto un altro bistrot.
Un artista di strada ci da dentro con il suo oboe.... chiude gli occhi e si lascia trasportare dal pathos della melodia... il suo spartito è la cravatta.... certamente notti migliori raccolsero le sue note in qualche jazz- club , o forse quello che sta suonando è l' inno nazionale degli esuli …
Quattro giovani preti camminano in una piazza . Li separa dalla folla una transenna, ma di più li separa dall' unamità quella “vesta lunga” che come una divisa li porta indietro nel tempo. Ma il tempo va solo avanti.
Due belle ragazze asiatiche posano tenendosi per mano e giocano in una simmetria che per un istante è anche nel loro braccio portato alla testa...
Un signore anziano si affaccia alla porta del metrò. E' sospettoso, ha timore che qualcuno possa sottrsargli la sua 24ore che tiene saldamente nella mano destra. Che cosa conterrà? Documenti? Valori prezioni? Denaro? Meglio aspettare tempi migliori....
Insomma Aldo e Cristiano hanno avuto molto coraggio nel mettersi alla prova, la prova che distingue chi fa degli scatti da chi crea delle fotografie.
Giovanni Manera