venerdì 13 giugno la conferenza di Olga Gambari
sabato 24 giugno una intera giornata dedicata all'arte con l'inaugurazione della
mostra di Giorgio Griffa, una mostra omaggio a Bernard Damiano
e il concerto di Claudio Gilio (viola) e Maurizio Cadossi


IMAGES DE FEMMES
OMAGGIO
A BERNARD DAMIANO
con
le opere di Bernard Damiano, gli artisti
Mirko
Andreoli | Vesna Bursich | Alejandro Dini
Giorgio
Giordano | Katharina Grodzki | Pino Mantovani |
Cristina Saimandi
a cura
di Enrico Perotto
Centro
Incontri del Comune di Rittana
dal
14 giugno al 2 novembre 2025
Inaugurazione
14 giugno 2025 ore 15,30
La
mostra sarà visitabile venerdì, sabato e domenica dalle ore 15,30
alle ore 19,00
In
esposizione, insieme a un sintetico, ma intenso viaggio nel mondo
delle figure femminili presenti nella pittura espressionista di
Bernard Damiano, si potranno incontrare sette riconosciuti
rappresentanti della ricerca artistica contemporanea, tra il Piemonte
e la Norvegia, autori di specifiche opere sempre incentrate sul tema
dell’immagine femminile e caratterizzate da riflessioni e linguaggi
espressivi riconoscibili e insieme diversificati.
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Bernard
Damiano (Saretto di Monterosso Grana, Cuneo, 1926 – Nizza, Francia,
2000) da giovanissimo si accosta al disegno e alla scultura in legno,
appassionandosi alla letteratura e all’arte. Dal 1946 entra in
contatto con l’ambiente artistico torinese e segue le lezioni di
pittura di Giulio Boetto. In seguito apre un atelier a Nizza,
esordendo con una mostra personale nel 1958. A Parigi frequenta Karel
Appel e si confronta con la pittura informale del gruppo Cobra.
Diventato cittadino francese, svolge la sua attività tra Francia e
Italia. A Milano conosce il critico Giovanni Testori con il quale si
crea un intenso sodalizio culminato in mostre a Milano, Perugia e
Parigi. A Sancto Lucio di Coumboscuro, sede del Centro Internazionale
per la Cultura Provenzale, collabora con il poeta Sergio Arneodo,
realizzando per la Chiesa locale numerose opere pittoriche e
scultoree.
Abotom
una mostra di Giorgio Griffa
A cura di
Giulio Caresio - Fondazione Giorgio Griffa
Centro Civico e Culturale del Comune di Rittana
dal 14 giugno al 2 novembre 2025
Inaugurazione 14 giugno 2025 ore 1030
La mostra sarà visitabile venerdì, sabato e domenica dalle ore 15,30 alle ore 19,00
Dopo le recenti mostre che gli hanno dedicato il Castello di Miradolo (To) e il Palazzo Ducale di Genova, Giorgio Griffa,
un maestro annoverato tra i principali esponenti della ricerca pittorica contemporanea, è in esposizione presso il Centro
Civico e Culturale di Rittana.
La mostra presenta una serie di opere ad acquerello, tempera e inchiostro su carta che esprimono totalmente la
personale poetica dell’autore. Segni e colori – colori che possono essere considerati “colori dell’anima” - esaltati ancora
più dal supporto e dalla tecnica pittorica, che invitano alla contemplazione di una creatività densa di poesia.
Accompagna la mostra il filmato “Being Giorgio Griffa” prodotto dall’Archivio Giorgio Griffa.
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Dal testo in catalogo di Giulio Caresio “Un filo di carta”
…
Il lavoro su carta di Giorgio Griffa ha sempre fedelmente affiancato la pittura su tela fin dal primo ciclo dei
Segni primari, dando vita a un percorso autonomo, forse meno noto al pubblico, ma perfettamente parallelo,
con pari dignità e senza gerarchie a priori.
Ogni carta è opera a sé (mai bozzetto o progetto), tassello di un sentiero forse più intimo, ma non meno
efficace, per nutrire la mano e dar voce a storia e memoria di segno e colore che accompagnano da tempi
remoti l'uomo in un millenario processo di conoscenza del mondo.
Le carte di Giorgio, con la loro delicata presenza, si adattano perfettamente agli spazi raccolti, quasi monacali,
dell’ex casa parrocchiale di Rittana oggi trasformata in sede per esposizioni di arte contemporanea. Un
connubio felice che sembra invitare alla meditazione, suggerire silenzio e sacralità. Forse ancor più della tela,
la carta evoca questa dimensione, con la sua fragilità esaltata dalla delicatezza eterea dell’acquerello, con la
sua leggerezza porosa capace di accogliere e restituire tracce diverse di gesti della mano dell’uomo, che fin dalle origini le ha affidato immagini, simboli, metafore, parole, canti, invocazioni. Nel lavoro di Giorgio Griffa,
la carta è “spazio sacro”, luogo della ritualità del dipingere – Abotom per dirlo con parola di sciamano –
materia intelligente libera dalla funzione di rappresentare altro, libera da una narrazione specifica per poter
accogliere tutte le narrazioni dell’uomo e del mondo.
…
Giorgio Griffa è un pittore astratto italiano. Nasce a Torino nel 1936, dove attualmente vive e lavora. Inizia a dipingere
da bambino, e già a metà degli anni Sessanta le sue tele mostrano i primi elementi di astrazione e una profonda
riflessione sullo status della pittura.
Le sue opere si distinguono per l’uso di segni, linee e gesti semplici tracciati su tele grezze, non preparate e senza telaio,
dipinte a terra e poi fissate al muro con piccoli chiodi senza testa. Tratti e linee che «potrebbero appartenere alla mano
di tutti». Il suo lavoro si articola in tredici cicli pittorici, ciascuno con un inizio ma senza una fine: i cicli si intersecano e
si contaminano, dando forma a una pratica artistica aperta e continua.
Attivo sulla scena espositiva sin dalla fine degli anni Sessanta, ha partecipato a rassegne fondamentali come Prospekt
(Düsseldorf, 1969 e 1974) e Processi di pensiero visualizzati (Kunstmuseum di Lucerna, 1970). È invitato alla Biennale di
Venezia (nel 1978, 1980 e 2017), alla Quadriennale di Roma (1986 e 1999), alla Biennale di San Paolo (1977 e 2021), alla
mostra Materials and Objects, Tate Modern, London (2019) e a Time & Place al Moderna Museet di Stoccolma (2008).
Giorgio Griffa annovera oltre 200 mostre personali in musei, istituzioni pubbliche e private e gallerie di tutto il mondo,
tra cui Centre Pompidou - Paris, LAM - Lille, Camden Arts Centre - London, Fundação de Serralves - Porto, Fondation
Vincent Van Gogh - Arles, Centre d'Art Contemporain - Genève, Bergen Kunsthall - Bergen, MACRO - Roma, GAM Galleria
Civica d'Arte Moderna e Contemporanea - Torino.
Sebbene spesso associato a movimenti come Arte Povera, Pittura Analitica, Minimalismo e Arte Concettuale, Griffa ha
sempre seguito una traiettoria autonoma, alimentata da interessi trasversali per la matematica, la filosofia, la poesia e
la musica. Dopo più di cinquant’anni di carriera, il percorso di Griffa rimane unico, al di fuori di una corrente specifica.
Dalla Tate Modern al Centre Pompidou, i suoi segni e i suoi colori sono altamente riconoscibili nelle collezioni e musei
nel mondo.
FONDAZIONE GIORGIO GRIFFA
Dopo 50 anni di carriera e di attività del maestro, nel 2016 il figlio Cesare Griffa e il nipote Giulio Caresio danno vita
all’Archivio Giorgio Griffa per documentare e valorizzare il patrimonio di opere, scritti e materiali. Il cuore dell’Archivio
pone le basi per la costituzione della Fondazione Giorgio Griffa, che nasce nel 2023 per mano dell’artista. La Fondazione
sviluppa progetti espositivi, curatoriali ed editoriali per promuovere l'arte contemporanea e collaborazioni tra artisti a
partire dall'opera e dal pensiero di Giorgio Griffa. Per questo, nel 2024 apre a Torino il proprio Art Space, sede di mostre
ed eventi d’arte per la cittadinanza e il territorio.
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La mostra si inserisce all’interno della programmazione degli eventi culturali di Rittana del 2025 che usufruiscono del contributo di
Ministero del Turismo, Regione Piemonte, CRT, CRC