lunedì 20 ottobre 2025

La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini



Anche quest'anno la Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, con il supporto organizzativo di MondoMostre, proporranno una importante mostra d'arte a Cuneo. 

Sarà intitolata "La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione" e si svolgerà dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026 come sempre presso il Complesso Monumentale di San Francesco di Cuneo.

Con la mostra "La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione", Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo inaugurano un nuovo capitolo della collaborazione che dal 2022 porta a Cuneo grandi protagonisti della storia dell’arte. L’esposizione, a cura di Francesca Cappelletti e Ettore Giovanati, sarà visitabile al Complesso Monumentale di San Francesco dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026, con il supporto organizzativo di MondoMostre.

Il progetto consolida e rinnova – proiettandolo in un nuovo triennio – il ciclo di mostre avviato con "I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese" (2022), "Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto" (2023) e "Canaletto, van Wittel, Bellotto. Il Gran teatro delle città" (2024) grazie alla collaborazione tra Fondazione CRC − da sempre attiva nel sostegno e nella promozione di attività culturali finalizzate ad accrescere il ruolo e la riconoscibilità del territorio cuneese come centro di produzione artistica − e Intesa Sanpaolo − che con il Progetto Cultura esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese.

La mostra racconta la straordinaria parabola collezionistica del cardinale Scipione Caffarelli Borghese (1577–1633), figura centrale della Roma del Seicento e protagonista assoluto della scena artistica barocca. Mecenate visionario e collezionista instancabile, Scipione seppe dare forma a un modello moderno di collezionismo, fondato su criteri di qualità e coerenza estetica, capace di coniugare gusto personale e legittimazione dinastica.

Nipote di papa Paolo V, il cardinale si affermò come uno dei principali promotori culturali della sua epoca: sostenne ambiziose imprese architettoniche, fece di Villa Borghese un museo ideale concepito per accogliere e valorizzare la sua raccolta, e costruì, con metodi spesso audaci, una collezione destinata a diventare una delle più celebri d’Europa. La sua passione spaziava dalle antichità ai maestri del Rinascimento, fino alla più avanzata arte barocca.

Attraverso una selezione di capolavori di artisti come Tiziano, Jacopo Bassano e Guido Reni, provenienti dalla Galleria Borghese ed ospitati nel complesso Monumentale di San Francesco, la mostra ripercorre le scelte artistiche del cardinale e dei suoi discendenti. Le opere testimoniano la capacità di Scipione di orientare il gusto artistico e di raccogliere esempi rappresentativi delle diverse scuole pittoriche italiane, restituendo la varietà e l’unicità di una collezione senza eguali.

Il progetto di allestimento, ideato appositamente per lo spazio della ex chiesa di San Francesco, riutilizza e adatta le strutture create per le precedenti mostre, con l’obiettivo di abbattere l’impatto ambientale degli eventi espositivi promossi nel corso degli anni.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Allemandi, con contributi scientifici a cura di Ettore Giovanati, con la partecipazione di Lucia Calzona e Antonio Iommelli. 

Come le scorse edizioni, l’esposizione sarà arricchita da un ricco programma di eventi complementari fuori e dentro la mostra, conferenze e momenti di approfondimento, visite guidate per il pubblico, attività e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado, per le famiglie e i visitatori di ogni età. 

Sarà inoltre possibile visitare la mostra in autonomia grazie alle audioguide gratuite in italiano e inglese, con un percorso dedicato agli adulti e uno ai bambini. Nell’ottica dell’accessibilità, i contenuti saranno integrati inoltre da materiali audio-video, disponibili anche in lingua LIS.


INFORMAZIONI AL PUBBLICO

Complesso Monumentale di San Francesco
Via Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN
fondazionecrc.it

Orari:

Martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi);
Sabato – domenica: 10 – 19.30 con orario continuato.

Ingresso:

Libero e gratuito. I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2026.

sabato 18 ottobre 2025

No war now art





Sabato 18 ottobre si è aperta, presso gli spazi del nuovo circolo ARCI Arcipelago di Corso Giolitti 31 (entrata via Meucci) l'evento "No War! Now Art", mostra d'arte solidale organizzata da un gruppo spontaneo di artisti cuneesi in collaborazione con il presidio Cuneo Per Gaza, l'associazione MiCò APS e Arcipelago.

Oltre 50 artisti hanno aderito all'iniziativa, mettendo a disposizione le proprie opere per una vendita il cui ricavato sarà interamente devoluto a Emergency. I fondi raccolti sosterranno la clinica di Al-Qarara nel Sud di Gaza, uno dei pochi presidi sanitari ancora operativi nella regione.

La struttura assiste quotidianamente oltre 200 persone – uomini, donne e bambini – offrendo cure primarie, primo soccorso, medicazioni post-operatorie e assistenza per malattie croniche, in un'area dove gli ospedali sono sovraccarichi o distrutti. La clinica è gestita da un'équipe internazionale insieme a medici e infermieri locali. L'obiettivo della raccolta fondi è garantire la presenza continuativa di 4 medici per assicurare cure senza interruzioni.

La mostra sarà visitabile anche mercoledì 22 ottobre dalle 18 alle 20 e domenica 26 ottobre dalle 16 alle 18.















Concerto del duo Sara Audenino - Marco Isaia

sabato 25 ottobre 2025, alle ore 16

ingresso libero
 

Fondazione Casa Delfino 

corso Nizza 2 - Cuneo

in collaborazione con il M° Luigi Dominici 
e il Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio di Savigliano
 
Nell'ambito della rassegna Giovani musicisti a Casa Delfino, si terrà il concerto della violinista Sara Audenino e del pianista Marco Isaia che eseguiranno musiche di Grieg, Ravel e Brahms



 

venerdì 17 ottobre 2025

Alba eletta Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027


 La nostra redazione è particolarmente felice di poter comunicare che nel 2027 Alba sarà la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027, un grande risultato che porta nella nostra provincia un importante evento di portata nazionale ma non solo.


Eccovi il comunicato ufficiale del Ministero della Cultura. 

Alba è la nuova Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’annuncio è stato dato oggi, venerdì 17 ottobre 2025, dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è svolta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria della selezione e dei rappresentanti delle città finaliste.

A conquistare il titolo è stato il progetto “Le fabbriche del vento” con cui Alba ha saputo convincere la Giuria presieduta da Lorenza Baroncelli al termine della procedura di selezione, ottenendo la seguente motivazione:

“Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale.

Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani e a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità e all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali.

Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo e iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto”.

Con la Capitale dell'arte contemporanea abbiamo, ancora, messo in moto le energie delle forze sociali, delle strutture e dei territori che hanno voglia di emergere, di farsi notare o anche solo di essere riconosciuti per la loro esperienza e la loro creatività”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. 

Questa iniziativa – ha continuato il Ministro - non è soltanto una gara, ma uno strumento per incoraggiare tutti i territori a mettersi in gioco, con la loro forza ereditata attraverso la stratificazione storica. Ogni identità esprime un carattere profondo, che trova modo di interagire nel rapporto tra l'uomo e il paesaggio, secondo un canone che si eredita e si trasmette. La città riceve il titolo in quanto laboratorio aperto che ha una prospettiva. Non si riceve un premio alla carriera cittadina, si riceve un premio per ciò che si vuole fare e donare. Questo è il senso di questo riconoscimento”.

Alba riceverà un contributo di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle iniziative previste nel dossier di candidatura.

Per ulteriori approfondimenti
https://capitaleartecontemporanea.cultura.gov.it


Riportiamo anche il comunicato del Comune di Alba 


È Alba la nuova Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027.

L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli nel corso della cerimonia ufficiale nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria di valutazione e dei rappresentanti delle quattro città finaliste: Alba, Foligno–Spoleto, Pietrasanta e Termoli.

Il progetto albese, dal titolo “Le fabbriche del vento”, ha convinto la giuria all’unanimità per la sua capacità di intrecciare creatività contemporanea, partecipazione collettiva e valorizzazione del territorio, ponendo Alba e le sue colline al centro di un percorso di ricerca artistica aperto e condiviso.

Alla proclamazione erano presenti Alberto Gatto, sindaco di Alba, Gianluca Gioetti, capo di gabinetto del sindaco, Nicolas Ballario, critico d’arte e curatore, Valerio Berruti, artista, Elisa Giordano, giornalista, Maria Teresa Grillo, Federico Riboldazzi e Fabrizio Spucches per lo staff del Comitato Promotore.

“Questa vittoria è il frutto di un grande lavoro di squadra e di territorio – dichiara il sindaco Alberto Gatto e l’assessora alla Cultura Caterina Pasini –. Il dossier “Le fabbriche del vento” nasce dall’incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni ed enti che hanno creduto nella forza propulsiva dell’arte contemporanea. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, portando ognuno il suo prezioso contributo. Alba è una città da sempre capace di unire visione e radici: l’arte si affiancherà ora alla bellezza del nostro paesaggio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità e alle eccellenze enogastronomiche che ci hanno resi celebri in tutto il mondo. Con la Biennale delle Langhe, che sarà tra i progetti centrali del programma 2027, daremo forma a un laboratorio permanente di idee e di cultura. Ci impegneremo per valorizzare al meglio questo prestigioso riconoscimento e troveremo il modo per collaborare con le altre città finaliste, perché non abbiamo vissuto questa esperienza come una competizione, ma come un contributo straordinario per lo sviluppo artistico e culturale delle nostre città".

“Quella di oggi è una giornata straordinaria da incorniciare per tutti i piemontesi. È una vittoria della squadra, di un dossier credibile come “Fabbriche del vento”, costruito da istituzioni pubbliche e private che hanno lavorato insieme. Sappiamo che ora c’è molto da fare e lo faremo insieme. Il Piemonte e Alba hanno dimostrato che la cultura è un linguaggio condiviso, e che l’arte è capace di unire energie e persone. Questo riconoscimento è un ulteriore prezioso passo per continuare a costruire un Piemonte dove l’arte non resta chiusa nei musei, ma innerva le comunità e la nutre tutti i giorni. È la conferma che investire nella bellezza e nel talento è una scelta che ripaga sempre” dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli.

La presidente del Comitato promotore Patrizia Sandretto Re Rebaudengo: “Nel progetto “Le fabbriche del vento” l’arte contemporanea è come un seme: può essere seminata, diffusa, moltiplicata. In un tempo complesso, Alba sceglie l’arte come energia capace di generare comunità, senso e visione. È un onore condividere questo risultato con una squadra straordinaria e con un territorio che ha creduto nel valore del contemporaneo”.

“Abbiamo immaginato un dossier con l’ambizione di suggerire un nuovo modello per il sistema dell’arte contemporanea – commenta Nicolas Ballario che ha curato il dossier insieme a un ampio team -. Un modello che mette insieme le eccellenze del settore artistico con industrie, fondazioni, altre discipline come il teatro e la musica. Assegnazioni così importanti devono lasciare un’eredità concreta. Adesso è davvero il momento di mettersi al lavoro, perché dobbiamo attuare nel dettaglio i punti del dossier, che sono tanti e complessi”.

giovedì 16 ottobre 2025

Nuovo incontro alla rassegna di Architettura e Paesaggio Montano

Conferenza “progetti e opere” 
dell’arch. Alfredo Vanotti 

venerdì 24 ottobre - ore 17.30

Rittana - Centro Incontri 

con MUDRI (Museo Diffuso di Rittana), l’associazione L’era granda aps e Montagnafutura
 






 [dal comunicato stampa]


Si tratta della terza e ultima conferenza del 2025 della rassegna “Racconti di architettura e paesaggio montano”, dopo gli incontri con gli architetti Guido Pietropoli e Antonio De Rossi che hanno parlato rispettivamente di Carlo Scarpa e Carlo Mollino. 

Alfredo Vanotti, proveniente da Sondrio, ci parlerà della sua attività illustrandoci progetti e realizzazioni, nella convinzione che la “buona architettura” rappresenti un fattore essenziale di sviluppo del territorio e che dunque sia indispensabile puntare sulla informazione e sullo scambio di punti di vista ed esperienze. 

L’incontro è gratuito e aperto anche ad un pubblico non specialistico. 

In occasione della conferenza sarà visitabile la mostra con disegni e schizzi di Carlo Scarpa e Carlo Mollino. Saranno inoltre aperte, presso il Centro Civico e Culturale, le altre mostre: ABOTOM di Giorgio Griffa; IMAGES DE FEMMES – omaggio a Bernard Damiano; PIANTE DI POESIA, l’installazione interattiva di Ennio Bertrand; il XX·XX, venti per venti, la collezione permanente di arte contemporanea.

Alfredo Vanotti fonda il suo studio a Sondrio nel 2009 con una visione chiara e un impegno profondo verso l'architettura e il design degli interni. Lo studio opera attraverso una profonda e continua ricerca con attenzione particolare alle relazioni tra architettura, natura e integrazione con il contesto ambientale e storico: ogni progetto deve essere un'armoniosa fusione tra funzionalità, estetica e rispetto per il luogo in cui sostenibilità ambientale e culturale sono valori fondamentali. I progetti, realizzati in circa quindici anni di attività svolta prevalentemente all’interno della porzione lombarda dell’arco alpino, sono sempre caratterizzati da un impiego sorvegliato dei materiali e da un’attenzione e rispetto nei confronti delle preesistenze. Spesso piccoli episodi isolati nel paesaggio, i progetti di Vanotti rivelano una particolare cura nelle soluzioni spaziali degli interni e nell’uso consapevole e attento delle risorse ambientali proponendo una semplicità complessiva frutto di una meticolosa ricerca delle particolarità del sito, delle migliori soluzioni di progetto e di scelta dei materiali. Nelle architetture di Vanotti l'artigianalità riveste un ruolo significativo dove il progetto su misura diventa un racconto unico; ogni dettaglio è studiato con cura, ogni spazio è pensato per riflettere l’essenza di chi lo abita, dando vita a soluzioni autenticamente sartoriali, cucite su misura per l’anima dei luoghi e delle persone. 

 Invitato regolarmente a tenere conferenze e presentazioni del suo lavoro, Vanotti alterna la professione con l’impegno didattico come assistente all’interno del Politecnico di Milano. I lavori dello studio sono stati esposti in diverse mostre tra cui la Biennale di Architettura di Tallinn TAB24 (four houses in natural stone: from shelter to living) insieme a Laura Egger, fotografa e architetto, che ha curato l'allestimento e alla Biennale di Architettura di Pisa 2025 (Nature). Lo studio ha ottenuto riconoscimenti internazionali quali: Deawards 2023 - Honorable mention in Architectural Design; Premio Dedalo Minosse dodicesima edizione 2021/2022 - ALA Assoarchitetti under 40; Casa Platform Venezia 2021; Longlisted dezeen awards 2020 categoria Interior; Winner nella categoria Excellent architecture interior ai German Design Awards 2020; Winner nella categoria Edilizia residenziale ai BigSee architecture Award 2020; Selection nella categoria Interior agli Iconic Awards 2019. I progetti sono inoltre raccontati in numerose riviste nazionali e internazionali. 

L’Ordine degli Architetti, P. P. e C., l’Ordine Ingegneri e il Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Cuneo rilasceranno crediti formativi secondo i rispettivi regolamenti. Per info: info@montagnafutura.com | 335 8386669 | 349 5996077



Presentazione del libro "Studioerre 1971/1981"

mercoledì 22 ottobre 2025 - ore 17.30

ingresso libero

Fondazione Casa Delfino 

corso Nizza 2 - Cuneo

presentazione del volume “STUDIOERRE 1971/1981”, edito da GrandArte-Primalpe, frutto della collaborazione tra Roberto Baravalle, autore del libro medesimo e Silvio Rosso, con il decisivo apporto di Maurizio Ovidi, nonché con l’apporto di amici che hanno inviato i loro contributi scritti






 

mercoledì 15 ottobre 2025

Alberto Trapani : Tout près de toi

a cura di Ambra Gatto Bergamasco

22-25 ottobre 2025

ZKM.Gallery

via Belfiore 22/D - Torino















[dal comunicato stampa]

 Alla ZKM, personale di Alberto Trapani,  Tout Près de Toi, una riflessione sul gesto del cucire come atto di prossimità, cura e ascolto.

Il titolo, che in francese significa così vicino a te, racchiude l’essenza di una ricerca che da oltre trent’anni intreccia materia e tempo. Trapani lavora con tessuti riciclati, cuciture visibili e fili di recupero, trasformando lo scarto in presenza, il frammento in racconto. Nei suoi pannelli, negli abiti sospesi e nei tessuti aggregati, la mano non nasconde il lavoro ma lo mostra: ogni punto è una preghiera laica, un ritmo che misura il tempo giusto del fare.

L’opera storica verde x verde collina (1996) eseguita negli anni novanta apre il percorso come dichiarazione d’intenti: ricucire il simile al simile, il gesto al pensiero, il mondo alla sua materia.
In Tout Près de Toi, l’artista costruisce un paesaggio di prossimità fatto di fibre e respiri, dove l’arte diventa pratica di attenzione e il cucito si fa linguaggio universale, discreto, necessario.

Testo curatoriale di Ambra Gatto Bergamasco

Tout Près de Toitutto vicino a te - è un titolo che parla di prossimità e di intimità: la vicinanza come forma di conoscenza, il contatto come linguaggio dell’anima.
Nell’opera di Alberto Trapani, questa vicinanza non è solo tema ma condizione del fare: un essere accanto alle cose, ai materiali, al tempo stesso fragile e sacro del gesto.

Per raccontare questa mostra, la curatrice sceglie tre parole antiche, Τέλος (Telos), Καιρός (Kairos) ed Εὐχή (Euche’), come chiavi di lettura poetiche e filosofiche.

Τέλος (Telos) significa compimentofine ultima, ma anche scopo dell’esistenza.
In Trapani, il telos non è un punto d’arrivo ma un processo continuo di trasformazione: il cucire, il riparare, il ricomporre sono gesti che non concludono ma prolungano la vita delle cose. Ogni filo è un atto di compimento parziale, un ritorno al tempo lento del fare, dove il fine coincide con l’essere nel gesto.

Καιρός (Kairos) è il tempo giustoil momento propizio: l’attimo in cui qualcosa può accadere.
Nei lavori di Trapani, il kairos è la sospensione del tempo quotidiano, il ritmo interno del cucire che crea uno spazio di presenza assoluta. È il tempo del corpo che ascolta la materia, che attende la risposta del tessuto, che si lascia guidare dal suo respiro.

Εὐχή (Euche’) è la preghierail desiderio pronunciato con attenzione e fiducia.
In Trapani, la preghiera è la cura stessa del fare: il cucire come invocazione silenziosa, come atto di gratitudine verso ciò che esiste. Non un gesto religioso, ma un rito laico del contatto e dell’ascolto, una spiritualità dell’immanenza che si manifesta nel quotidiano.












 

martedì 14 ottobre 2025

13^ Edizione di CuneoVualà

IL TACCUINO DEI BORGHI Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati

Rassegna sul carnet de voyage 

in collaborazione con Il Faut Aller Voir di Clermont Ferrand e Alliance Française di Cuneo

Mostra a cura di Ivana Mulatero

18 ottobre - 16 novembre 2025
Inaugurazione Sabato 18 ottobre 2025 ore 17:00

Fondazione Peano

Sala Ipogea e Sala Soprana

c.so Francia 47 - Cuneo









[dal comunicato stampa]

Nella tredicesima edizione di CuneoVualà, organizzata dalla Fondazione Peano di Cuneo, emergono carnet de voyage mai esposti, o poco conosciuti al pubblico, di straordinari disegni realizzati sul tema Il Taccuino dei Borghi. Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati. Una esposizione di sketch, illustrazioni, pagine e tavole dedicata a tutti quei taccuini realizzati nei territori del margine, luoghi lontanissimi dagli standard estetici del turismo ma importanti per le persone che li vivono, anche se “brutti”. Un policentrismo di luoghi vissuti con alcune particolari caratteristiche: l’abbandono per spopolamento o per cause di varia natura come ad esempio i terremoti. Ci sono poi altre condizioni che rendono i luoghi del mondo preda dell’abbandono, quando smettono di essere sicuri e allora si trasformano in abitati perduti perché martoriati dai conflitti che li allontanano da qualunque rotta di conoscenza. Ma perduti lo sono anche quei paesi abitati nell’infanzia e mai più rivisti e, infine, vi possono essere molti luoghi solo immaginati e mai realmente vissuti.

La rassegna sui carnet de voyage, ideata e curata dalla storica dell’arte Ivana Mulatero, intende proporre e seguire, tra le tante traiettorie possibili, una consonanza decisiva: scrivere e disegnare un carnet dei borghi perduti risponde a un bisogno profondo, una fame di luoghi e di spazi dove sentirsi attraversati dalla scossa della fantasia. Come scrive il poeta e paesologo Franco Arminio «Noi siamo geografia, siamo terra scritta, e su questa terra passano i pensieri come passa l’ombra di una nuvola su un prato». La presenza lieve del carnettista in quei luoghi serve a mostrare il mondo e a vedere le cose in modo avventuroso perché è l’unico modo in cui amano essere viste.

I carnet esposti ripercorrono, con lo stile proprio di ogni carnettista, i tantissimi luoghi con le case ormai inutilizzate, i piccoli aggregati tra rovine e rinascite, i paesi rinsecchiti di anime per mancanza di modernità dei servizi, i borghi di montagna riabitati dalla natura e persino i villaggi nel cuore della foresta equatoriale, presto abbandonati perché nessuno vi moriva o nasceva e ciò non rientrava nel ciclo naturale della vita. Ad esempio, si ritrovano tra le pagine dei carnet i luoghi famosi di Bussana Vecchia, delle Marche dopo il terremoto, oppure i villaggi perduti del Trentino e quelli rinati della Valle D’Aosta. Vi sono poi molti borghi rurali siciliani creati tra le due guerre come Borgo Fazio, Borgo Bassi e Borgo Riena. Ancora, sul territorio italiano, i paesi fantasma della Brianza e della lunigiana. Sul versante internazionale, si trovano raffigurati i villaggi bretoni e quelli ormai scomparsi dell’area boema della Repubblica Ceca e quelli in rovina dei paesi turchi. Ci sono, inoltre, i villaggi africani del Congo, e quelli altrettanti misteriosi della Contea di San Bernardino in California.

Nella Sala Soprana della Fondazione Peano è allestita, inoltre, la mostra personale di un importante autore professionista e maestro della particolare forma d’arte del carnet de voyage con i pennini e le chine. Per questa edizione 2025, la Fondazione Peano è onorata di presentare il carnettista veneziano Barnaba Salvador dal titolo “Jet Lag”, con un inedito allestimento che metterà in relazione visiva i tanti taccuini realizzati nel continente africano con le gigantografie e le singole pagine di carnet i cui dettagli sulle persone incontrate, gli animali e le cose saranno posti a distanza molto ravvicinata per creare suggestioni e nuove meraviglie.

Veneziano di nascita e globetrotter involontario fin da bambino al seguito della famiglia, Barnaba Salvador si innamora del continente africano, con cui condivide il disordine colorato. Inizia così una lunga storia di viaggi in cui alterna il lavoro di grafico a quello di tour leader, unendo le sue due grandi passioni nei carnet de voyage. L’acquerello è la tecnica che caratterizza i suoi carnet, e il suo modo di dipingere è probabilmente influenzato dall'abitudine al plein air e allo sketch dal vero. Lavora quasi sempre su carta asciutta e con poca acqua, cercando un tratto di pennello rapido e netto. Ciò che ama è esplorare contrasti forti e giochi di luce, dove le ombre svolgono il ruolo principale. Da qualche anno, dopo aver abbandonato gli altri lavori, vive della sua arte, tenendo stage e corsi d’acquerello tra Italia e Francia e partecipando ad alcuni tra i più importanti festival internazionali di carnet de voyage e acquerello.

IL TACCUINO DEI BORGHI Perduti, abbandonati, mai abitati e immaginati Mostra collettiva con:

Osvaldo Alberti, Daniela Asinari, Nuray Aysun Dagasan, Cinzia Bascone, Elena Beatrice, Leonardo Berton, Cendrine Bonami-Redler, Marina Bozzolan, Nazarena Braidotti, Rami Calò, Dario Cornero, Adriana Costa Maravacchio, Anna Cottone, Julie Dall’Agnolo, Ivo D’Angelo, Jenny De Hooghe, Caroline Didier, Coline Eberhard, Etranoi, Maria Elena Ferrari, Chiara Fornaro, Barbara Fruci, Liuba Gabriele, Beatrice Gentile, Valérie Guitter-Orsat, Antonella Italia, Marisa Laura Levra Levron, Ester Liquori, Davide Mabellini, Margherita Malavenda, Isabella Manfrini, Angela Marinelli, Delio Meinardi, Claudio Monaco, Renzo Musso, Maria Teresa Neri, Sabina Noto, Maresa Pagura, Ester Pairona, Giuseppina Peirone, Pasqualina Poggio, Marcella Pralormo, Teresio Pirra, Alessandro Rogora, Laura Ruccolo, Angela Maria Russo, Franca Santagiuliana, Laura Saturnino, Saverio Scarpino, Renata Seccatore, Alessandra Sensi, Diego Scursatone, Maria Francesca Starrabba, Walter Tesio, Cristina Trinchero, Luciana Vannulli, Virginie Verlynde, Alfonso Zerega.

Sui “carnet leporelli” prodotti dalla Fondazione Peano, le realizzazioni originali degli studenti del Primo Liceo Artistico di Torino (docenti: Paola Albertino, Serena Colucci, Piera Fratini, Federico Nota, Assunta Pellegrino, Giuseppe Stassi, Antonio Zaccone) e del Liceo Artistico “Buniva” di Pinerolo (docenti: Monica Bruera, Luisa Collica, Giovanni Galuppi, Daniela Leotta, Laura Lussiana, Ester Pairona e Diego Scursatone)

Partecipazione straordinaria di Stefano Faravelli

Il programma della rassegna 13° Edizione di CuneoVualà 2025 è così scandito:


Mostra collettiva IL TACCUINO DEI BORGHI | 18 ottobre/16 novembre 2025


Mostra personale di Barnaba Salvador. Jet Lag. In viaggio con i disegni di Barnaba Salvador | 18 ottobre/16 novembre 2025


CINQUE entusiasmanti workshop gratuiti organizzati dalla Fondazione Peano per andare incontro alla 13° edizione della rassegna sui carnet de voyage, sono in programma nel mese di ottobre 2025. Rappresentano occasioni d’incontro formativo, di confronto e di condivisione della pratica dello “schecciare in gruppo” guidato da autorevoli maestri della speciale forma d’arte, che permette di approfondire il tema lanciato per la tredicesima edizione di CuneoVualà, rinverdendo una consueta pratica del carnet live. Una sezione espositiva, inserita nella Sala Ipogea, documenta gli esiti dei workshop.


Workshop di Walter Tesio, “Dal carnettista all’urban sketcher. Il disegno en plein air per racccontare il giardino botanico della Fondazione Peano.” Fondazione Peano | 11 ottobre 2025


Workshop di Barnaba Salvador, “A spasso con il carnet alla Fiera del Marrone di Cuneo” | 18 ottobre 2025


Workshop di Laura Ruccolo, “Dalla natura all’architettura”. Fondazione Peano | 23 ottobre 2025


Workshop di Valérie Guitter-Orsat, “La mia tecnica dall’A alla Z!”. Fondazione Peano | 27 ottobre 2025


Workshop di Cendrine Bonami-Redler, “Giochiamo con le facce”. Fondazione Peano | 30 ottobre 2025


La rassegna CuneoVualà presenta ad ogni edizione il frutto di una partnership tra la Fondazione Peano con l’Associazione Il Faut Aller Voir ideatrice del “Rendez-vous du carnet de voyage” di Clermont Ferrand, l’appuntamento internazionale più prestigioso per tutti coloro che gravitano intorno al linguaggio espressivo dei carnet, con tre eventi importanti. Il primo è il workshop della paesaggista francese poliglotta e carnettista viaggiatrice residente a Monaco, Laura Ruccolo, “Dalla natura all’architettura”, che si terrà giovedì 23 ottobre 2025 e il secondo atelier della urban sketcher francese Valérie Guitter-Orsat il lunedì 27 ottobre 2025 negli spazi della Fondazione Peano di Cuneo, con traduzione simultanea di Marilena Blua di Alliance Francaise di Cuneo e, inoltre, la selezione di un autore di origine italiana e partecipante a CuneoVualà, che sarà invitato ad esporre alla manifestazione de “Il Rendez-Vous du Carnet de Voyage” che si terrà a Clermont Ferrand nel novembre 2025.

Grazie al sostegno della Fondazione CRC, della Regione Piemonte e del Comune di Cuneo.

Si ringrazia il Circolo degli Artisti di Torino.

La rassegna CuneoVualà rimarrà aperta fino a domenica 16 novembre 2025 con il seguente orario:

da giovedì a domenica ore 15.30-18.30. Ingresso gratuito.

Per info: Fondazione Peano Corso Francia, 47 – Cuneo Tel. 349.7528085

segreteria@fondazionepeano.it | www.fondazionepeano.it | F Fondazione Peano Cuneo










venerdì 10 ottobre 2025

Emozioni Cromatiche : Mostra personale di Fabrizio Oberti

18 ottobre - 16 novembre 2025

Galleria "Il Mobilio antichità" di Abbona Roberto

via Vittorio Emanuele II n. 41 - Dogliani (Cuneo)





[dal comunicato stampa]

Da sabato 18 ottobre a domenica 16 novembre, presso la galleria “ Il Mobilio antichità” di Abbona Roberto, in via Vittorio Emanuele II n°41, l’artista Fabrizio Oberti espone una selezione di opere prime a tema di paesaggio e ritratti di animali ripercorrendo le tecniche utilizzate dagli anni 2000 ad oggi, passando dall’utilizzo dell’olio a pennello alla recente spatolatura materica, realizzata di getto istintivamente sulla tela senza bozza a matita e tavolozza. La mostra dal titolo "Emozioni cromatiche”, presenta inoltre alcune opere inedite realizzate a tempera su carta, che mettono in evidenza la costante ricerca di cromatismi accesi e matericità pittorica, che vogliono simboleggiare la potenza e la forza della natura. La mostra è visitabile dal martedì al sabato 10 – 12:30 e 16:00 – 19:00 e la domenica 10 – 12:30. Ingresso libero (In alcune domeniche pomeriggio dalle 16:00 alle 19:00 sarà presente l’artista). Per maggiori informazioni tel. 0173.70201 oppure 335.8223721 / 380.5309383


Volti

 


mercoledì 8 ottobre 2025

Radis - programma pubblico 2025


 Il public program della seconda edizione di Radis,il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso da Fondazione Arte CRT in  collaborazione con la Fondazione CRC

10 ottobre - Castagnito
11 e 12 ottobre dalle ore 10 - Alba
11 ottobre dalle ore 17 - Guarene
12 ottobre dalle ore 16 - Dogliani

Con la partenza della seconda edizione Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT – ente art oriented della Fondazione CRT – in collaborazione con la Fondazione CRC, tornano anche gli appuntamenti del public program che avvicineranno il pubblico all’inaugurazione dell’opera di Petrit Halilaj, prevista per il 5 ottobre 2025.

Avviato a maggio con un intervento dal titolo L’arte che mette radici con la curatrice Marta Papini e il giornalista Nicolas Ballario nell’ambito del Festival della TV di Dogliani, il public program si conclude a ottobre con un programma di valorizzazione delle opere di arte pubblica nella provincia di Cuneo, con un focus specifico sul progetto A Cielo Aperto di Fondazione CRC. Ideati da Barbara De Micheli, project manager e producer con consolidata esperienza nella gestione di progetti artistici e culturali, questi itinerari di scoperta delle opere diffuse sul territorio cuneese offrono al pubblico l'opportunità di esplorare un patrimonio artistico che si fonde con il paesaggio e le comunità locali. Il progetto si riconnette al lavoro di mappatura e valorizzazione avviato dalla Fondazione Arte CRT, in occasione della precedente edizione di Radis, una pubblicazione, curata da Vittoria Martini, che censisce e racconta opere radicate nei luoghi, ispirate dalle loro storie e dal dialogo con le comunità che li abitano.

Sabato 11 ottobre dalle ore 10 alle ore 16, ad Alba, incontro con le opere Alba di Valerio Berruti e Porta di Luce di Samuel Di Blasi; attraverso una passeggiata narrata (in italiano e inglese) i partecipanti verranno invitati alla scoperta delle due opere pubbliche e del contesto che le ospita. Partenza ogni ora da piazza Michele Ferrero.

Alba di Valerio Berruti è una scultura in acciaio inox bronzato alta oltre 12 metri donata dalla famiglia Ferrero alla Città di Alba, posizionata nella centrale piazza Michele Ferrero, dedicata all’imprenditore albese.

Porta di Luce di Samuel Di Blasi è prodotta nell'ambito del Bando Distruzione della Fondazione CRC e al Bando di idee promosso dal Comune di Alba. È l’abbattimento e la trasformazione di un manufatto militare alto più di tre metri: la demarcazione di un nuovo tracciato diventato un tutt’uno con un’opera d’arte appositamente creata dall'artista.

La partecipazione è libera, ma specialmente per gruppi numerosi è consigliata la prenotazione.

Per info e prenotazioni scrivere a: radispiemonte@gmail.com

Sabato 11 ottobre a partire dalle ore 17, a Guarene, una passeggiata e conversazione intorno all'opera I Dormienti di Hilario Isola, in occasione dell’anniversario dei 23 giorni della città di Alba. Interverranno l’artista visivo, il cui lavoro si sviluppa attraverso pratiche site-specific e interventi nello spazio pubblico frutto di una personale ricerca tra memoria e paesaggio, e Bianca Roagna, laureata in storia, società e culture dell’Europa e direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio.

I Dormienti di Hilario Isola è prodotta nell'ambito del Bando Distruzione della Fondazione CRC.

L’evento si concluderà con un momento conviviale: un aperitivo in collaborazione con il Comune di Guarene. La partecipazione è libera. Per info scrivere a: radispiemonte@gmail.com

Domenica 12 ottobre dalle ore 16 alle ore 18, a Dogliani, un racconto informale e adatto a tutte e tutti dedicato all’opera Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani di Petrit Halilaj, pensato in particolare per le famiglie. A una settimana dal taglio del nastro ufficiale, l’incontro di Dogliani sarà l’occasione per avvicinarsi all’opera dell’artista e, al tempo stesso, per vivere la bellezza di un luogo unico: un vero e proprio osservatorio privilegiato sul paesaggio delle Langhe.

L'opera è realizzata in occasione della seconda edizione del ciclo Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico a cura di Marta Papini, ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT e realizzato in collaborazione con Fondazione CRC.

Per info e prenotazioni scrivere a: radispiemonte@gmail.com

Infine, Castagnito si animerà dei lavori di bambini e bambine della scuola materna, che parteciperanno a un laboratorio con l’artista Victoria Stoian; i loro lavori, prodotti a partire dalla sua opera Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini e dalla sua pratica artistica, verranno installati per le vie del centro storico e resteranno in esposizione per tutto il mese di ottobre.

Per il programma completo del public program e informazioni sulle modalità di partecipazione, si prega di visitare il sito www.radis-crt.it

La seconda edizione di Radis, curata da Marta Papini, vedrà l’artista visivo kosovaro Petrit Halilaj realizzare un’opera permanente nella Borgata Valdibà, nel territorio di Dogliani (CN), un punto panoramico nel cuore delle Langhe, lungo una strada che conduce da Dogliani a Monforte d’Alba e che dalla primavera all’autunno è meta di cicloturismo, passeggiate ed escursioni. Qui, accanto alla Chiesa di San Bartolomeo e alla sua canonica, al posto di un piccolo edificio a due piani non più agibile, che fino agli anni Sessanta era la scuola di borgata, Petrit Halilaj realizzerà un’opera dalla serie Abetare, creata a partire da disegni incisi sui banchi di scuola. L’opera che andrà a occupare lo spazio lasciato dalla ex scuola rappresenterà una casa stilizzata e senza muri, popolata da creature inventate provenienti sia dai banchi delle Langhe sia dei Balcani che, incontrandosi, la faranno diventare un monumento al linguaggio universale dell’immaginazione e della fantasia.

La Fondazione Arte CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT e principalmente attiva sul territorio regionale e locale, celebra quest'anno i suoi venticinque anni di sostegno all'arte contemporanea. Dalla nascita, nel 2000, la Fondazione mette in campo azioni concrete volte a valorizzare talenti e ad arricchire il patrimonio culturale, e alimenta un’estesa collezione di opere d’arte contemporanea, diventata nel tempo tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale: oltre 930 opere realizzate da circa 380 artisti e artiste, per un investimento complessivo di oltre 41,5 milioni di euro.

Fondazione CRT, nata nel 1991, è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Dalla sua costituzione ha erogato complessivamente più di 2 miliardi di euro per oltre 43.000 progetti dedicati ad arte, ricerca, formazione, welfare, ambiente e innovazione nel Nord Ovest. La Fondazione sperimenta anche interventi nella logica dell’impact investing e uno dei principali esempi a livello europeo è l’operazione di rigenerazione urbana delle OGR Torino, le ex Officine Grandi Riparazioni dei treni, che sono state riqualificate e riconvertite in un innovativo centro internazionale per l’arte e la cultura, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale.

La Fondazione CRC, una delle maggiori Fondazioni di origine bancaria italiane, opera principalmente in provincia di Cuneo attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con i soggetti attivi nei diversi campi. L’arte e la cultura rappresentano da sempre settori strategici per la sua azione: tra le iniziative promosse si segnalano, per l’arte pubblica, il progetto A Cielo Aperto, realizzato nel 2022 per celebrare i 30 anni di vita, e il Bando Distruzione. In parallelo, a partire dal 2017 la Fondazione ha incrementato la propria collezione d’arte anche grazie al progetto Coltivarte, che ha previsto l'acquisizione di opere contemporanee e la creazione di occasioni di fruizione pubblica.