martedì 23 dicembre 2025

Eventi di Gennaio per la mostra La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione



 

Anche nel mese di gennaio 2026, in occasione della mostra La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione, prosegue il ricco palinsesto di iniziative collaterali dedicate a tanti diversi pubblici, con un programma di attività educative e inclusive che fanno di Cuneo un vero laboratorio di cultura condivisa.

Inoltre, a fronte delle tante richieste pervenute, la Fondazione CRC ha deciso di ampliare l’offerta di visite guidate gratuite aggiungendo alcuni ulteriori appuntamenti, a partire già dal periodo festivosabato 27 e domenica 28 dicembre (ore 11,00 e ore 16,45), sabato 3 gennaio (ore 11,00), domenica 4 gennaio (ore 11,00 e 16,45) e martedì 6 gennaio (ore 11,00 e 16,45).
Le visite guidate e le iniziative promosse sono prenotabili dal sito www.fondazionecrc.it 


GLI EVENTI DI GENNAIO 2026

Nel mese di gennaio 2026 proseguiranno le visite tematichesabato 17 gennaio “Detective dell’arte” nello studio dello storico dell’arte indagini, confronti e ricerche storiche per scoprire le storie dei dipinti, identificare gli autori e comprendere i contesti culturali in cui le opere sono nate e venerdì 30 gennaio “A spasso con il curatore”, una visita guidata esclusiva con il curatore che svelerà le storie delle opere in mostra, come in una passeggiata a Villa Borghese.

Per il programma bambini e ragazzi si terranno due appuntamenti: domenica 4 gennaio (ore 19,30 - dai 7 agli 11 anni) Di Sonni e di Sogni”: con Elisa Dani la Galleria Borghese diventa un portale per esplorare i propri sogni, un percorso notturno per sognare ad occhi aperti oppure chiuderli per un attimo e sentirsi parte di un altro mondo; domenica 18 gennaio (ore 10,00 e ore 11 – per famiglie con bambini da 3 a 6 anni) “Come suona il mattino di Roma”, a cura di La fabbrica dei Suoni un percorso attraverso coinvolgenti attività musicali andremo alla ricerca dei suoni nascosti tra i quadri della Galleria Borghese per comprendere i contenuti della mostra e vivere un’esperienza stimolante e creativa.

Per i Venerdì dell’Arte, venerdì 16 gennaio alle ore 17,30 sarà la volta di “Potere e ricchezza, miseria e povertà nella Roma  di Caravaggio” con Chiara Mongiardino: fra amici, protettori e committenze, una città papale teatro di vicende drammatiche e scabrose, il percorso artistico ed umano dell’artista più ribelle di sempre tra gli scandali e il grande successo; venerdì 23 gennaio alle ore 17,30 “Lasciati guardare Scipione Borghese…” con Enrico Perotto, un viaggio attraverso le collezioni del cardinale Scipione Borghese per scoprire le opere giovanili di GianLorenzo Bernini.

Sempre a gennaio verranno proposti tre eventi specialivenerdì 2 gennaio, alle ore 17,30, “L’anima del capolavoro” con Lucia Polano, un’esperienza di “visione profonda” di un singolo capolavoro, per stabilire una connessione empatica e analitica con l’opera e trasformare l’osservazione in un viaggio interiore; domenica 11 gennaio, alle ore 15, “Ballo a corte - Workshop di danze rinascimentali” con i maestri Alessia Branchi e Samuele Graziani, che in splendidi abiti storici condurranno i partecipanti a passi di danza negli spazi della mostra, trasformata all’occasione in corte rinascimentale; domenica 11 gennaio, alle ore 17, nel “Ballo a corte - Spettacolo di danze rinascimentali”, a cura dell’Associazione 8Cento, i partecipanti al workshop si esibiranno insieme ai maestri per fare scoprire le danze di corte.

Infine, fuori mostra, sabato 31 gennaio, alle ore 15:00, alle Gallerie d’Italia di Torino (Piazza San Carlo 156), si terrà l’incontro “La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione” con Ettore Giovanati, curatore della mostra.

Prenotazioni visite ed eventi: www.fondazionecrc.it
Per info: mostraborghese@gmail.com - tel. 351 5073495

LA MOSTRA
La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione, promossa da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, con il supporto organizzativo di MondoMostre e curata da Francesca Cappelletti ed Ettore Giovanati, sarà visitabile al Complesso Monumentale di San Francesco di Cuneo fino al 29 marzo 2026. Attraverso una selezione di capolavori provenienti dalla Galleria Borghese con opere raramente esposte al pubblico di artisti come Tiziano, Jacopo Bassano, Raffaello, Battista Dossi, Cavalier d’Arpino, Lavinia Fontana, Orbetto, Guido Reni, Gian Lorenzo Bernini, il percorso della mostra restituisce la straordinaria parabola del collezionista Scipione Caffarelli Borghese (1577–1633) che fece della sua raccolta un teatro del bello e della conoscenza.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO DELLA MOSTRA
Complesso Monumentale di San Francesco
Via Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN - fondazionecrc.it
 
Orari
Martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi);
Sabato – domenica: 10 – 19.30 con orario continuato.

Ingresso
Libero e gratuito
I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2026.

 

sabato 20 dicembre 2025

Lo sguardo naturale di Barberis




Fino all'11 Gennaio il piano terra della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, ospita gli scatti fotografici di Giorgio Barberis raccolti sotto il titolo  “Il Maira. Dimora dello sguardo”.

Un diario di immagini che in diversi anni hanno documentato le rive del fiume Maira, percepite nei cicli stagionali, con una particolare sensibilità di rispetto e amore per i luoghi. 

Nelle diverse sezioni emergono le delicate attenzioni agli eventi atmosferici che mutano le tante forme naturali dei luoghi. Così i prati diventano costellazioni di luce, lo scorrere dell'acqua si trasforma in un leggiadro tessuto dinamico, il cielo declina nelle più intese sfumature dei caldi colori del desco solare. 

Scatti che dialogano con alcuni quadri della raccolta permanente per la loro attenzione all'attimo quieto della natura, al descriverla con emozione e sensibilità. 



L'evento è stato promosso dalla Città di Racconigi, è organizzata dall’Associazione PresidiARTE A.p.S., vanta il patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comune di Racconigi, ed è stato realizzato grazie ai contributi di Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A., in collaborazione con Progetto Cantoregi e SOMS, Associazione Dilettantistica Pescatori Sportivi Racconigesi, Officina Monviso, Associazione Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi.



Orari mostra:

Sabato ore 15,30 – 18,30; domenica 10,00 – 12,30 / 15,30 – 18.30

Visite guidate su prenotazione; possibilità di aperture straordinarie su prenotazione per gruppi e scolaresche.



Info:

Ufficio turistico di Racconigi : visitracconigi@gmail.com – 392.0811406;

PresidiARTE : presidiarte@gmail.com;

Pinacoteca civica Levis Sismonda : pinacoteca.racconigi@gmail.com, instagram@pinacoteca_levisismonda; facebook@PinacotecaLevisSismonda.

Incontri Culturali - Natale nell’arte


Gli Incontri Culturali al Grand Bar, in corso Nizza 43 a Cuneo, si concludono per quest’anno con una serata natalizia martedì 23 Dicembre sempre alle ore 18.

 Per questo incontri si svolgerà una conferenza dal titolo “Il Natale nell’arte” un suggestivo viaggio nell’iconografia cristiana seguendo le tracce dell’arte pittorica dalle prime opere, passando poi per il presepio di San Francesco, per giungere alle forme più contemporanea della rappresentazione sulla Sacra Famiglia.

 La tradizione pittorica europea ha sempre guardato al messaggio cristiano della Natività in forme molteplici. Un tema di grande fascino e spiritualità. Il percorso prende avvio dalle prime antiche pitture murarie paleocristiane che si trasformano nel tempo nelle raffinatezze veneziane con le opere di Veronese. Attraversando poi attimi di drammaticità come nell’opera di Caravaggio e giungere nel nostro presente immergendosi nella contemporaneità con le opere di Keith Haring o Banksy.

 Come sempre la partecipazione all’incontro è gratuita, si invitano i partecipanti a fare una consumazione per ringraziare dell’ospitalità.

 

Incontri d’arte – Il Natale nell’arte
Relatore Domenico Olivero
Martedì 23 Dicembre ore 18
Grand Bar, Corso Nizza 43, Cuneo

martedì 9 dicembre 2025

Concerto della pianista Sara Francioso alla Fondazione Casa Delfino

Sabato 13 dicembre 2025, alle ore 16, con ingresso libero, presso la Fondazione Casa Delfino in corso Nizza 2, Cuneo, nell'ambito della Rassegna musicale giovanile ideata da Antonio Sartoris in memoria di Mariagrazia Ghedini, con la consulenza musicale del M° Luigi Dominici e in collaborazione con il Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio di Savigliano, si terrà il concerto della pianista Sara Francioso che eseguirà musiche di Bach, Haydn, Chabrier, Chopin, Skrjabin






Sara Francioso, nata e cresciuta a Torino, è diplomata in pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio "G. Verdi" di Torino. Ha svolto concerti come pianista solista ed in formazioni cameristiche presso la Reggia di Venaria, la chiesa di Santa Pelagia, il Circolo degli Ufficiali e l'Oratorio di San Filippo Neri a Torino. Nel 2024 partecipa al “Musique Femmes Festival” di Bruxelles, eseguendo musiche di Cecile Chaminade. Sempre a Bruxelles prende parte ai Caleidoscoop concerts e ai concerti presso la “Concert Hall MIM”. Debutta come solista con l'orchestra nell'ottobre 2024, durante il concerto di premiazione del concorso “Wally e Nerina Peroni”, con la Menuhin string Orchestra, eseguendo il concerto K414 di Mozart. A giugno 2025 esegue il concerto di Grieg per pianoforte e orchestra con l'FVG Orchestra a Pordenone, diretta dal M. Paolo Paroni. Ha studiato con Luigi Dominici, Daniela Carapelli e Achille Lampo, attualmente si perfeziona presso l'accademia AVOS project di Roma con il M. Mario Montore. È stata finalista e vincitrice di svariati concorsi ("Giovani interpreti" - città di Torino, "International Piano Competition" - Washington DC). L'interesse ad ampliare la sua concezione musicale la conduce ad intraprendere gli studi di direzione d'orchestra, presso l'APM di Saluzzo sotto la guida del M. Donato Renzetti. In veste di direttrice d'orchestra, nel 2023 ha diretto una parte del concerto di inaugurazione dell’anno accademico dell'istituto superiore di Studi musicali “G. Briccialdi” di Terni, e ha diretto un concerto per la Fondazione “il Cedro” presso l'Educatorio della provvidenza di Torino.


lunedì 8 dicembre 2025

Collezionare a Villa Borghese





Anche quest’anno la collaborazione fra la Fondazione CRC e Intesa San Paolo porta a Cuneo un importante evento culturale. Si tratta della mostra “La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione”  in cui una raffinata selezioni di opere sono state allestite in un percorso di riflessione sul fare collezionistico nell’antichità. Una rassegna che propone una serie di quadri di particolare pregio, rappresentative di un gusto ricercato e attento alle variazioni estetiche del tempo, che nello scorrere dei decenni hanno costituito l’importante nucleo di questa meravigliosa raccolta d’arte di Roma.

Dopo un immersivo video sulla storia della raccolta ci si incammina in un viaggio che dall’esterno della villa ci introduce nelle diverse tipologie di generi presenti nella raccolta. Si incontra così il famoso ritratto di Paolo V di Leone Ludovichi che rilegge la versione di Caravaggio in una chiave più ufficiosa e distaccata. Si vedono, fra i tanti magnifici lavori, la suggestione intimista di una Sacra Famiglia ideata da Lavinia Fontana, in cui le diverse parti compongono una riflessione post-conciliare. Ci si emoziona poi con la grande bellezza dei due ritratti, uno di Raffaello e l'altro di Tiziano, in cui si raffrontano approcci diversi nel riflettere e rappresentare le emozioni umane.


Un florilegio di opere che manifestano la grande varietà dell’arte italiana, le sue affascinanti trasformazioni e l’arguta attenzione dei collezionisti di casa Borghese. Come nella “Festa campestre”  di Guido Reni, rientrata recentemente in collezione, che nella sua raffinatezza ci porge una visione sociologica dei tempi antichi, fra dinamiche di potere e vita contadina.

Il cammino si conclude poi con la figura di Gian Lorenzo Bernini in cui due opere, una scultura giovanile, la  precoce Capra Amaltea, e un quadro, il noto un autoritratto, memori delle 50.000 lire, che evidenziano il legame di lunga durata fra i collezionisti e gli artisti amati.

Anche questo evento si conferma così un’occasione preziosa per poter vedere pregiate opere d’arte in una prospettiva nuova. La mostra è corredata di una serie di eventi per tutte le fasce di età, in diverse tipologie, dalla musica al disegno, consultate il sito Eventbrite della Fondazione CRC  per le prenotazioni. 



INFORMAZIONI AL PUBBLICO
Complesso Monumentale di San Francesco
Via Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN
fondazionecrc.it
 
21 novembre 2025 - 29 marzo 2026

Orari
Martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi);
Sabato – domenica: 10 – 19.30 con orario continuato.

Ingresso
Libero e gratuito
I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2026.

martedì 2 dicembre 2025

Valentino Tamburini : Maternità sacra e profana

a cura di Cornelio Cerato e Cesare Botto

5-23 dicembre 2026
inaugurazione venerdì 5 dicembre 2025 ore 17 
La mostra sarà visitabile dal 5 al 23 dicembre 2025
ogni venerdì, sabato e domenica, dalle 15.30 alle 19.00

Sala del Collegio dei Geometri 

via San Giovanni Bosco 7h, Cuneo

Per informazioni: info@grandarte.it – www.grandarte.it 







[dal comunicato stampa]

  
La mostra “Maternità sacra e profana” si presenta al pubblico come l’undicesimo evento organizzato da grandArte nell’ambito della rassegna “OMG - grandArte 2025-2026 - I confini del sacro” che proporrà una serie rappresenta=va di altre esposizioni d’arte in numerose località dell’intera provincia nel corso degli anni 2025-2026. Dopo la precedente edizione di HELP, Humanity, Ecology, Liberty, Poli5cs, tenutasi nel 2022, si è voluto concentrare l’aHenzione su temi e considerazioni più specificamente rivolti all’ambito della spiritualità, intesa nel senso più ampio del termine, nonostante i tempi odierni dominati dalla secolarizzazione e da una conseguente e diffusa indifferenza verso le questioni che investono il mondo dell’interiorità, del rapporto con il divino e più in generale di tutto ciò che costituisce la dimensione del trascendente. “Vediamo di restare in ascolto sempre, fino all’ultimo”, scrive Sergio Givone quasi alla fine del suo saggio intitolato La ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà (Solferino, 2025). Ed è quanto si cercherà di attuare con la nuova serie di mostre di grandArte 2025-2026: dare voce agli artisti che parteciperanno con le loro meditazioni in forma di immagini elaborate attraverso le più diverse tecniche espressive (dalla pittura alla fotografia e dalla scultura alle installazioni oggettuali).  
  
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Tambu si ripresenta al pubblico dei suoi estimatori con un determinato progetto espositivo nella sala mostre  del  Collegio  dei  Geometri  in  Cuneo,  invitandolo  a  vivere  nuovamente  un’esperienza  di  immersione nel suo mondo favolistico senza tempo, dove è tutto un succedersi continuo di pietre  naturali figurate; di manufatti in legno; di ferri battuti; di alari per camino forgiati in ferro pieno; di  ferri da cavallo con barbette; di verghe di faggio attorcigliate e intrecciate; di corde in sisal; di corde d’acciaio arrugginite e contorte; di filati di cotone; di canapa; di patchwork di stoffe; di cassette metalliche per munizioni, di proiettili di mitragliatrice e cartucce; di zappe; di chiodi antichi in ferro battuto e forgiato a mano; di bottiglie e vasi di vetro; di biglie; di palline per bocce; di pipette in ceramica della ditta Bonomelli del liquore Kambusa l’Americante; di biberon di primo Novecento in vetro soffiato con valvola al di sopra; e di altre e più diverse tipologie di materie. In  questa  determinata  occasione,  siamo  chiamati  a  confrontarci  con  un  tema  specifico dell’iconografia cristiana che sta particolarmente a cuore a Valentino, ovvero quello umanissimo della Madonna allattante (detta Galaktotrophousa in area bizantina) o Madonna del Latte (Madonna Lactans), il cui culto si diffuse nelle chiese orientali a partire dal VI e VII secolo, diventando molto popolare nell’arte italiana ed europea dal XIV secolo fino all’epoca del Concilio di Trento, che lo  ritenne sconveniente e fuorviante per i fedeli. Tamburini ci permette così di compiere un affascinante viaggio nel suo modo fantasioso di disporre nello spazio molteplici e ingegnose commistioni di prodotti di recupero, decisamente efficaci nella resa  iconica e di immediata lettura metaforica, che si richiamano ai  migliori  esempi  di  abilità combinatorie  riscontrabili  nelle  arti  della  tradizione  popolare.  In  dialogo  con  essi,  ecco  infine l’esposizione di una cospicua collezione composta da santini d’epoca, da incisioni, litografie e dipinti originari e da riproduzioni  di  opere  di  artisti  della  pittura  gotica, rinascimentale  e  barocca, che testimonia la  passione di Tambu per  l’affettuosità  dell’immagine  materna  di  Maria,  ma  più  in generale di un particolare momento dell’amore filiale che intenerisce i cuori.  

Enrico Perotto  
 
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Valentino Tamburini (Tambu) è nato nel 1945 a Cuneo. Vive e lavora tra Cuneo e Peveragno, località nella quale possiede una casa di campagna che è diventata il suo studio-laboratorio e il suo rifugio. Qui si ritrova un po’ il suo mondo fiabesco allo stato materiale, custodito con cura in ogni stanza del piano terra e del piano superiore. È stato docente di educazione fisica in istituti superiori cuneesi e animatore al  mare  d’estate. Ha  allestito  mostre  personali  a  Cuneo,  in  particolare  presso  la Fondazione Casa Delfino, e ha partecipato di recente alla collettiva organizzata a Genova da Artelier Spazio Artistico, nel cortile di Palazzo Ducale, tra ottobre 2011 e gennaio 2012, in occasione del Concorso Internazionale Dumping Art 2011. Dalla discarica al riciclo. Arte a tutela dell’ambiente, un Concorso Biennale rivolto ad artisti che si occupano di arte e riciclo arte sostenibile e solidale alla tutela dell’ambiente. In effetti, il senso del lavoro concettuale di Tamburini sta tutto nell’azione di recupero  di  determinati  utensili  in  metallo  della  civiltà  contadina  e  nella  loro  trasformazione  in composizioni totemiche o installazioni sottoposte a ritocchi pittorici e a combinazioni polimateriche a incastro (cioè, senza uso di saldature), ideate sul filo di un umorismo intelligente alla Voltaire e di  una fantasia del tutto effimera, slegata da qualsiasi intenzione di produrre oggetti che sopravvivono a se stessi e da stimare con un prezzo di vendita. Il suo unico intento è quello di suscitare curiosità e di  stimolare  l’immaginazione  delle persone di ogni età, risvegliandone il senso ludico per i calembours e i risvolti comici della vita. 

L’esposizione rientra nella rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”, sostenuta dalla Fondazione CRC e realizzata in collaborazione con Eclectica e Collegio dei Geometri di Cuneo.