Fino al 3 Novembre presso l'Aula Picta, in piazza Falletti a Barolo è in corso la piacevole mostra ‘Gauguin e il diario di Noa Noa’ curata da Vincenzo Sanfo.
Un progetto espositivo che porta nella celebre città del vino 21 xilografie pensate e realizzate da Gauguin appositamente per illustrare il suo primo diario polinesiano e stampate dal suo amico Daniel de Monfreid.
Le opere proposte a Barolo racchiudono tutto il mondo selvaggio, primitivo e sciamanico, che colpì e ispirò profondamente l’arte di Gauguin. Assieme alle magiche xilografie, saranno esposte anche due straordinarie opere scultoree, una terracotta chiamata ‘Hina et Tifatou’ o ‘Vase aux Quatre Dieux’ di cui un esemplare è custodito al Musée d’Orsay e che, recentemente, è stata esposta al MoMA di New York. Affiancano le due sculture un bronzo ‘Tii à la coquille’ o ‘Idole à la coquille’ tratte dal legno scolpito, nel 1896 e attualmente custodito, anch’esso, al Musée d’Orsay di Parigi.
Tra le opere in mostra, spicca anche uno straordinario disegno ‘Studio di braccia’ salvato dal rogo dei suoi averi, ordinato dalle autorità alla sua morte. Il disegno double face, ‘Studio di braccia e mani’ e qui esposto con il suo monotipo completano questa superba mostra che annovera anche una ventina di litografie stampate nel 1914 per illustrare ‘Avant et Après’ il libro confessione, scritto da Gauguin e terminato nel 1903, pochi giorni prima della sua morte.
A corredo sono presenti documenti, fotografie, libri, tra cui la prima edizione di Noa Noa pubblicato su ‘La Revue Blanche’ nel 1897 che completano una piacevole occasione di mostra ricercata e di qualità.
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