domenica 28 novembre 2021

Santo Tomaino



Venerdì 3 dicembre 2020 alle ore 18.00 in Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 24, Cuneo, verrà inaugurata la mostra personale di Santo Tomaino dal titolo “De rerum natura”, organizzata da grandArte e curata da Michele Bramante.

Sarà visitabile dal 3 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con ingresso libero, nel rispetto della normativa anti Covid.

L’evento si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo e del contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT e del Comune di Cuneo.


In mostra due recentissimi cicli pittorici di Santo Tomaino: Cartoline e Tornammo a riveder le stelle. Cartoline prende avvio da una serie di riflessioni su di una caratteristica sempre più evidente nella nostra società occidentale: la difficoltà di uscire da un eterno presente e, quindi, la sostanziale incapacità di immaginare e di lottare per un’idea di futuro.

Proprio da qui trovano forma i paesaggi utopici delle cartoline, come risposta alla diffusa e allarmante difficoltà di esercitare creatività e immaginazione per il mondo che verrà. Gli stessi titoli degli otto dipinti del ciclo sono ripresi da luoghi di fantasia (come l’abbazia della Rosa presente nel famoso romanzo di Umberto Eco Il nome della Rosa, per fare un esempio). Ogni quadro porta il nome di una località immaginaria creata dalla penna di vari autori, sia del presente che del passato, e viene introdotto indifferentemente da un medesimo incipit “Cartoline da...”.

Il ciclo pittorico, Tornammo a riveder le stelle, nasce da un gesto naturale dell’essere umano fin dagli albori della sua storia: portare lo sguardo verso il cielo notturno ed ammirare il firmamento. Un atto, questo, carico di significato; forse, ormai trascurato a causa di un diffuso quanto spiacevole inquinamento luminoso delle nostre città moderne.

In questa serie di opere la visione del cielo si moltiplica. Si passa da una visione dal basso verso l’alto, per ridimensionare l’uomo e renderlo nuovamente una parte del Tutto, a una visione opposta, adatta a cogliere un’idea complessiva di ciò che succede sulla superficie; si prendono in considerazione una visione scientifica (espressa dal formato, identico in ogni pezzo, ricavato tramite il calcolo della sezione aurea) e una volontà visionaria, come passaggio tra diversi piani di realtà. Ogni quadro rimanda ad una differente percezione del cielo. Ma, è importante sottolinearlo, non bisogna dimenticare la natura fortemente poetica delle immagini dipinte.

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“Nelle selve delle Cartoline la percezione corre orizzontalmente, l’occhio si acquatta inseguendo la bellezza sul terreno degli agguati e degli amplessi. Con l’arte, l’uomo si è dato uno spirito e ha iniziato a guardare verso l’alto in modo diverso. Il cielo, da brivido di fulmini ed eclissi, diviene Costellazione. I dipinti della serie Tornammo a riveder le stelle, come i giardini e le selve delle Cartoline, segnano un percorso per l’uomo: dall’aumento di energia psichica nell’eccitazione sensoriale lo conducono verso uno stato di bellezza incorporea, alle stelle e oltre. Guardare ai dipinti di Tomaino è come subire la malia del pericolo, o più semplicemente di una vertigine, provando allo stesso tempo una gioia trascinante, e gradualmente affinare l’esistenza, lungo l’itinerario dal corporeo allo spirituale, con tutte le energie vitali tese nel presentimento di un’ideale Bellezza”. (Michele Bramante)

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De rerum natura di Santo Tomaino rappresenta la mostra introduttiva della rassegna grandArte 2022  Help che coinvolgerà con i suoi eventi tutta la provincia di Cuneo nell’arco dell’intero 2022 e che rappresenta la nuova edizione di grandArte 2016/2017 – identità perdute? che aveva messo insieme, in quei due anni, 14 associazioni e una galleria, l’intervento di 14 curatori, l’adesione di 13 Comuni e l’organizzazione di 15 mostre con la presentazione di 86 artisti.

L’edizione del 2022 dotata di una serie di appuntamenti ancora più nutrita, verrà presentata ad inizio anno. Essendo il tema della rassegna focalizzato sulle tragedie del mondo attuale e sulle sue contraddizioni, non era facile trovare un artista che potesse essere particolarmente rappresentativo, non solo per i contenuti del suo lavoro, gli oggetti delle proprie riflessioni o denunce, ma anche rispetto al modo di affrontarli. La scelta che invece si è orientata su Santo Tomaino è sembrata particolarmente idonea per vari motivi, a partire dalle ragioni di carattere etico legate al suo percorso di vita personale ed artistica. Santo Tomaino, già affermato a livello nazionale fin dagli anni ’80, si è poi con fermezza quasi fatto da parte, in polemica con il sistema dell’arte contemporanea. Da allora ha esposto raramente, opponendosi alle logiche della produzione e del mercato in cui si perde spesso il valore della creatività in nome della provocazione fine a se stessa.

Nella sua produzione, poi, Santo Tomaino ha, soprattutto negli ultimi anni, indagato a fondo l’universo vegetale e animale attraverso una visione poetica e quasi onirica, nella quale intervengono citazioni e riferimenti letterari. Una sua “natura” che diventa per lui il modo di mettere a nudo fragilità, piccolezze e limiti dell’uomo.

A questo bisogna infine aggiungere la sua straordinaria capacità di lavoro, la sua pittura tecnicamente magistrale e très cultivée, come ricordava Enzo Biffi Gentili nella presentazione de “I giardini artificiali” (2), capace di esprimersi senza esitazioni anche su dimensioni decisamente considerevoli con assoluta padronanza e raro mestiere.

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Santo Tomaino è nato a Carlopoli (Cz) nel 1954. Nel 1960, si è trasferito in provincia di Torino con la famiglia.

A Torino ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina delle Belle Arti, diventando poi insegnante di Discipline pittoriche al Liceo Artistico “Renato Cottini”.

Ha conosciuto Francesco Franco, da cui ha appreso le tecniche incisorie, e Piero Ruggeri, dalla cui opera pittorica è rimasto profondamente colpito. Si è impegnato nel campo del fumetto, dell’illustrazione, della calcografia e delle svariate tecniche di stampa, così come della ceramica, del vetro e della scenografia. 

Gli anni della sua formazione sono coincisi con il manifestarsi sulla scena artistica torinese delle neoavanguardie, dall’Arte Povera all’Arte Concettuale, ma i suoi interessi culturali sono stati guidati piuttosto da un urgente bisogno di ricucire il dialogo con l’arte moderna e le stagioni pittoriche del Novecento di tendenza espressionista. A partire dal 1983, si è avvicinato alla pittura figurativa, sospesa sul vuoto dell’astrazione e intrisa di metafore e sentimenti, aspirazioni e fantasie che svelano i significati nascosti dell’esistenza. Ha sviluppato, quindi, un’ulteriore fase artistica, più visionaria, incentrata su una rappresentazione epica e spettacolare della realtà, ma al tempo stesso colta e allusiva, che include anche la fascinazione per lo studio degli effetti onirici e alterati della percezione. Nella sua pittura, i rimandi al mondo esterno si intrecciano con le figure della memoria, con elementi legati alla condizione psicologica e a quella costellazione di miti e archetipi che fanno la storia dell’uomo.

Ha tenuto numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, fra le quali si ricordano quelle svoltesi presso la Galleria Marco Noire e la Galleria La Bussola a Torino, la Galleria Aroma a Berlino, il Palazzo dei Priori a Perugia, il Castello di San Giusto a Trieste, la Romberg Arte Contemporanea a Latina, la Basilica di Santa Croce a Firenze, il Museo Carlo Bilotti a Roma e il Castello di Racconigi (Cn). 












sabato 27 novembre 2021

Rest*

 


Dal prossimo 27 Novembre al 15 Gennaio 2022  si svolge  l’evento   “Rest*”  presso lo spazio temporaneo Cripta 48 in via Roma 48, un luogo privato speciale per una nuova tappa del particolare progetto artistico “Pray” ideato dall’artista Domenico Olivero e promosso dall'Ottica48 di Cuneo.

Pray è un percorso che indaga la spiritualità vista da un punto di vista agnostico, un approccio unico che l’artista in diversi anni ha evoluto e condiviso in diversi spazi artistici italiani e stranieri, riprendendo anche certe riflessioni di Kant sulla dualità fra mondo reale e metafisico.

L’opera presentata si intitola “Rest*” si tratta di un originale lavoro in forma di reliquia che attraversa il concetto di forma e contenuto. Dentro un reliquiario è presente una candida e fragile sfera in gesso protetta da una nuvola di fili di rame, al cui interno è presente una reliquia spirituale avvolta in un gomitolo di lana.  Lo spazio è immerso in un ambiente sonoro progettato da krupnik dal titolo “hm#01”.

Stati energetici caldi e freddi, vibranti e passivi. Un lavoro che affronta il tema del bisogno fisico di spiritualità in una società sempre più sofferente e disillusa. 

Cosa resta del nostro essere? a cosa aspira il nostro vivere? Sono alcune delle domande a cui l’artista tenta di dare degli spunti di riflessione con i suo progetto che da diversi anni sviluppa, un percorso di proposte e suggestioni che aprono possibili suggestioni di risposte.

Per la visita c’è l’obbligo di prenotazione alla e-mail  cuneoarte@libero.it  da fare 24 ore prima della visita, proponendo una data e orario in cui si gradisce fruire dell'evento, sarete contattati per conferma. 

Sostiene il progetto Ottica48, che da diversi anni fa del vedere un percorso professionale, che va oltre il semplice servizio di vendita.


Segnaliamo che negli spazi dell’Ottica48 è stata anche posta l’opera scultorea  “Recupero del tempo (1998  – 2021)” dell'artista Domenico Olivero. 

Si tratta di una forma primaria che accoglie anni di storia, questo è il particolare segreto di questa scultura di fogli di alluminio che l’artista da decenni realizza recuperando tutto il materiale che usa per i suoi interventi creativi.  Dal 1998, da quando ha iniziato ad usare per una scultura questo materiale, l'artista lo ha poi sempre recuperato e avvolto su se stesso e negli anni ha preso questa forma di una grande sfera di materia che porta in sé tracce di un lungo percorso creativo. 

Il foglio di alluminio è un materiale che avvolge, protegge e che ingloba nel suo riflesso il mondo circostante, questi aspetti hanno sempre affascinato l’artista che lo usa da decenni e che da sempre ha poi recuperato e assemblato in questo modo, per la visita dell'opera l'ingresso è libero e accessibile presso i locali del negozio, nel suo orario di apertura. 


info e immagini da scaricare  https://domenicooliverocv.blogspot.com/









giovedì 25 novembre 2021

Mostra di Fabrizio Oberti

[dal comunicato stampa]

Per tutto il mese di dicembre, il centro ARCHIART, in via Valle Po 95, rimarrà visitabile al pubblico tutti i sabati dalle 15:00 alle 18:00 e tutte le domeniche dalle 16:00 alle 19:30 e fuori orario su appuntamento al 3805309383. In mostra la nuova collezione delle opere di paesaggio dell’artista Fabrizio Oberti ed in particolare la presentazione dell’inedito ciclo dal titolo “LEGOISMO”, in cui Oberti tenta di coniugare pittura, scultura e design all’interno di ciascuna opera, realizzate con l’utilizzo di tecniche miste su alluminio, racchiuse da una teca, che vanno  a creare una serie di micro mondi fantastici e surreali, in cui ricercare nuove realtà. Ingresso libero, visite guidate gratuite.  








mercoledì 24 novembre 2021

Pèire que prèiquen a Palazzo Santa Croce a Cuneo

 


La Valle Grana va in città: da sabato 4 dicembre 2021 a domenica 9 gennaio 2022 la mostra Pèire que prèiquen (’Pietre che parlano’ in lingua occitana) sarà infatti visitabile presso Palazzo Santa Croce a Cuneo.

La mostra, proposta dall’Ecomuseo Terra del Castelmagno e Progetto HAR, è il racconto di un percorso di riscoperta e valorizzazione delle storiche cave di Frise attraverso l’atto artistico contemporaneo. Il percorso, partito dall’omonima residenza artistica svoltasi nel 2020 a San Pietro di Monterosso Grana con la direzione artistica di Valentina Musumeci, prosegue grazie alla fruizione dell’itinerario completamente segnalato che permette di raggiungere le cave di ardesia e l’opera di land art Sulla via del ritorno realizzata da Johannes Pfeiffer.

L’allestimento, a ingresso libero, sarà costituito da una mostra fotografica di Progetto HAR, dal cortometraggio sulla residenza d’artista di Andrea Fantino con contenuti di Paolo Ansaldi, Sandro Marotta, Nino Toselli e filmati storici e dall’installazione sonora di Simone Sims Longo con voce di Dario Anghilante. La mostra fotografica, curata da Ober Bondi, presidente di Progetto HAR, è articolata in tre sezioni: la prima, dal titolo ‘Ieri, CIÒ CHE RESTA’, è dedicata alla memoria, con quindici scatti in bianco e nero che riportano il visitatore al tempo in cui le cave erano attive; la seconda, ‘Oggi, I COLORI DEL BUIO’, propone sedici fotografie a colori che permettono di compiere un viaggio tra i colori delle cave. La terza, infine, intitolata ‘Domani, IL RITORNO’, racconta la residenza d’artista ‘Pèire que préiquen’ attraverso nove scatti in bianco e nero. Le fotografie esposte sono state realizzate dai fotografi di Progetto HAR Roberta Barale, Monica Barbero, Ober Bondi, Ugo Canavese, Alice Faletto, Silvia Fea e Roberto Olivero.

La mostra, che la scorsa estate è stata allestita presso il Museo Terra del Castelmagno di San Pietro di Monterosso Grana, dopo l’inaugurazione di sabato 4 dicembre (ore 17:30) sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: sabato 11, 18 dicembre e 8 gennaio, domenica 5, 12 e 19 dicembre e 2, 9 gennaio, mercoledì 8 dicembre e giovedì 6 gennaio ore 10-12:30 e 16-19, lunedì 27, martedì 28 e mercoledì 29 dicembre ore 16-19. I contenuti dell’allestimento di Pèire que préiquen | Pietre che parlano sono il risultato del lavoro di squadra di Ecomuseo Terra del Castelmagno, Progetto HAR, noau | officina culturale e Chambra d’Òc per la parte di ideazione e organizzativa, al patrocinio di Comune di Cuneo e Provincia di Cuneo e al supporto economico di Fondazione CRC e Regione Piemonte.






mercoledì 17 novembre 2021

Presentazione della fanzine "Turacei in scatola" alla Fondazione Casa Delfino

 

Alle ore 18 di sabato 20 novembre 2021, nella sede della Fondazione Casa Delfino di Cuneo, c.so Nizza 2, verrà presentata da Giorgio Olivero e Christian Grappiolo la rivista-fanzine “Turacei in scatola” nata dalle foto realizzate durante il corso di fotografia stenopeica che si è svolto a Villa Torre Acceglio nell’agosto-settembre 2020 (progetto Turacei). Vi rimando al comunicato stampa presente sul sito de "La Scatola Gialla": "Si parlerà dell’idea di “Un Nero Luminoso”, di spiracoli e carta fotosensibile, di negativi e positivi, di scatole di latta trasformate in macchine fotografiche. Nel corso dell’incontro ci sarà la possibilità di ammirare le scatole utilizzate, i negativi di grandi dimensioni realizzati su carta e i positivi stampati a contatto in camera oscura. L’edizione TURACEI IN SCATOLA è stata stampata in 60 copie e contiene le foto di Lucia Polano, Pietro Ghibaudo, Mario Ghibaudo, Enrica Savigliano, Simone Arciuolo, Elisabetta Sisca, Francesco Torta e Domenico Olivero. I testi sono di Antonio Sartoris, Giorgio Olivero e Christian Grappiolo".

L’ingresso sia alla proiezione del documentario che alla presentazione del catalogo è libero e non occorre prenotarsi, dai 12 anni è richiesto il green pass secondo la normativa vigente.

per maggori informazioni: lascatolagialla.it


Vi ricordiamo inoltre che nel calendario degli Inviti di Ulisse di questa stagione autunnale, venerdì prossimo 19 corrente è prevista, sempre nella sede della Fondazione, alle ore 16.30 la proiezione del documentario "Mapplethorpe. Look at the pictures", regia di Fenton Bailey e Randy Barbato. Riteniamo importante conoscere per tutti gli amanti della fotografia e persone di cultura come voi, la personalità e l'opera di questo famoso e controverso artista.







domenica 14 novembre 2021

Omaggio ad Alberto Biasi e Emilio Vedova


Una mostra d’eccezione inaugura la nuova sede a Cuneo della storica galleria d’arte Senesi Arte: il 10 dicembre apre infatti al pubblico OMAGGIO A ALBERTO BIASI - EMILIO VEDOVA fra cinetismo ed informale / fra arte programmata e informale, doppia personale dedicata a due artisti che hanno segnato in modo profondo la storia dell’arte contemporanea.

È con questo omaggio a due grandi Maestri che Pietro Senesi, titolare dell’omonima galleria d’arte attiva dal 1972 a Savigliano (CN), ha scelto di presentarsi al pubblico cuneese, aprendo un nuovo spazio al civico 60 di Via XX Settembre, in una zona che negli ultimi decenni si è sempre contraddistinta per il fermento artistico e culturale. Senesi negli anni ha ospitato nella sua galleria alcuni tra i più importanti artisti del Novecento, come Sironi, Guttuso, De Pisis, Morandi e Ligabue e presentato collettive con artisti internazionali di primo livello, da Picasso a Mirò a Chagall.

La mostra OMAGGIO A ALBERTO BIASI - EMILIO VEDOVA fra cinetismo ed informale / fra arte programmata e informale presenta 26 opere dei due artisti, una raffinata selezione che di entrambi racconta l’evoluzione del processo artistico, dalle origini agli ultimi lavori.

Torsioni, rilievi ottico-dinamici e assemblaggi identificano il percorso di Alberto Biasi (Padova, 1937) all’interno dell’arte programmata.

Il viaggio di Emilio Vedova dall’informale all’elaborazione di un suo personalissimo linguaggio-gesto.

Saranno esposte 26 opere dei due Maestri.

 

Alberto Biasi (Padova, 1937)

Protagonista assoluto della storia dell’arte italiana del dopoguerra. La sua figura è una delle più coerenti e autorevoli a livello internazionale nel campo di quella che in Italia è stata definita “arte programmata”, o anche “arte cinetica”, e altrove “optical art”.

 

Emilio Vedova (1919-2006)

Emilio Vedova nasce a Venezia nel 1919 da una famiglia di artigiani-operai, inizia a lavorare da autodidatta fin dagli anni trenta. Nel 1942 aderisce al movimento anti novecentista Corrente. Antifascista, partecipa tra il 1944 e il 1945 alla Resistenza e nel 1946, a Milano, è tra i firmatari del manifesto “Oltre Guernica”. Nello stesso anno è tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana poi Fronte Nuovo delle Arti.

 Galleria Senesi , Via XX Settmbre 60  12100 Cuneo - P. IVA 00202290045

sabato 13 novembre 2021

Da Kandinsky ai contemporanei. Il lungo viaggio di energia, colore e segno



CS

 Sabato 20 novembre alle ore 15 nella galleria Casa Francotto sarà inaugurata la mostra  “Da Kandinsky ai contemporanei. Il lungo viaggio di energia, colore e segno” che resterà aperta fino al 20 gennaio nei fine settimana e negli altri giorni su prenotazione.


Il percorso vuole valorizzare il colore e la forma nell’arte in risposta a un contesto sociale contemporaneo così complicato e segnato dalla pandemia. La rassegna narra il percorso dell’astrattismo attraverso il XX secolo, dal genio di Kandinsky, presente con un olio del 1928 inedito, per passare attraverso le diverse correnti pittoriche e singoli artisti che hanno condiviso tale visione.

“Siamo molto contenti  - dice il sindaco Marco Gallo – di poter ospitare a Busca questa mostra, che presenta ben  65 opere di grandi autori.  Oltre a Kandinsky, saranno esposti autori come Balla e molti altri tra i più famosi astrattisti, fino a giungere ai contemporanei. Daremo a tanti appassionati una grande occasione per venire a Busca dal 20 novembre al 16 gennaio e ai buschesi  un motivo in più per frequentare la nostra galleria, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole. Il tema scelto, il colore l’energia e il segno, vogliono sottolineare il desiderio di ripresa e di slancio. Grazie alle misure di sicurezza ad incominciare dal green pass, anche la cultura può tornare fra la gente e Casa Francotto vuole essere protagonista di questo ritorno”.
 
“Vedere è un atto creativo e il giudizio visivo – spiegano i curatori della mostra, Cinzia Tesio e Riccardo Gattolin - non è contributo dell’intelletto successivo alla percezione, ma ingrediente essenziale dell’atto stesso del vedere. Ma come formulare il giudizio visivo e tradurlo? Sapere quali sono i principi psicologici che lo motivano e quali sono le componenti del processo visivo che partecipa alla creazione e alla contemplazione dell’opera significa sapere “che cosa” in realtà vediamo. Per “vedere” l’opera d’arte non occorre essere un artista, ma niente può essere più prezioso quanto l’attenzione all’aspetto psicologico e a quello emozionale”.

In mostra  autori come Morlotti, Pizzinato, Turcato, Corpora per arrivare ai “puristi teorici” dell’arte astratta quali Munari, Reggiani, Veronesi e Soldati. Gli anni ’60 saranno rappresentati da opere di Dorazio, Perilli, e Turcato, ma anche Capogrossi e gli spazialisti Bacci e Crippa. Figura centrale della rassegna sarà l’opera di Victor Vasarely, molto attento al rapporto tra pensiero e colore (gestaltpsycologie). Un esempio di come il colore nel percorso della storia della pittura affascina per la sua “anima” lo troviamo con le presenze di Tadasky e Tornquist. Le istanze contemporanee sono rappresentate dall’opera di Aricò, Pardi, Nigro, e Borella ma anche dai giovani Chen Li, Max Coppeta e Dognazzi.
 
Coinvolgimento delle scolaresche e #energiacreativa
La mostra vedrà un intenso coinvolgimento delle scolaresche delle scuole dalle primarie alle superiori in progetti didattico creativi specifici e l’attivazione dell’iniziativa social #energiacreativa, che raccoglierà le istanze creative dei giovani per farne l’oggetto di una nuova mostra a Casa Francotto.
 
Luogo
Casa Francotto
Piazza Regina Margherita / 12022  Busca (CN)
Tel.  0171.948622

WEB: casafrancotto.it
 
Periodo
Dal 20 novembre 2021 al 16 gennaio 2022
 
Orari
Venerdì: dalle 10.00 alle 12.30 / dalle 15.00 alle 19.00
Sabato: dalle ore 15 alle ore 19,00
Domenica: dalle 10.00 alle 12.30 / dalle 15.00 alle 19.00
Tutti i giorni su prenotazione
 
Biglietti
Biglietto euro 5 / Bambini e ragazzi con meno di 16 anni entrata gratuita / Scolaresche entrata gratuita 
Entrata consentita secondo normative anti Covid19

giovedì 4 novembre 2021

Evento artistico promosso da Borgo Arte e Art En Ciel

BORGO IN ARTE e ART EN CIEL, con il patrocinio del comune di Borgo San Dalmazzo, propongono una estemporanea di pittura online:

UN BORGO D’AUTUNNO, FONTE DI ISPIRAZIONE

5 novembre – 5 dicembre 2021

    • Inizio venerdì 5 novembre

    • Consegna foto opere entro il 27 novembre 

    • Dal 1 dicembre le opere saranno caricate nell’apposita galleria sulla pagina FB Borgo in Arte, dove i visitatori potranno esprimere pareri e rendere la manifestazione viva, creando un clima stimolante per chi legge

A fine gara, ovvero il giorno della festa patronale del 5 dicembre, le opere riceveranno una votazione da parte di alcuni giudici scelti tra artisti locali, che potranno tener conto di quanto espresso dal pubblico.

Annuncio vincitori domenica 5 dicembre h. 12.00

Il Tema

“Un Borgo d’autunno, fonte di ispirazione”: in occasione della festa patronale del nostro paese arrivata alla 452° edizione che si svolge nella data del 5 dicembre, siamo lieti di proporre un'estemporanea online per poter condividere il nostro giorno più importante dell'anno con chiunque abbia voglia di unirsi, sia che sia vicino che lontano: in questo modo sarà possibile avvicinarci tutti e poter simulare una fiera anche a livello digitale, rendendovi tutti partecipi.

La fiera è un giorno che per il nostro paese rappresenta lo scambio sia sociale che commerciale per tutti gli abitanti della zona, che sentono viva questa ricorrenza come fosse una festa di famiglia. Un tempo gli abitanti delle zone montane venivano a commerciare i loro prodotti, sia del terreno che manufatti lavorati con pazienza e difficoltà.

Il simbolo della fiera è la lumaca, ma qui vorremmo proporre il tema dell’autunno nelle nostre zone, nella stagione che antecede l’inverno: si potrà spaziare dalla raccolta delle castagne a quella dei funghi, alla pulitura dei boschi, ai colori, ai sapori e ai profumi del nostro territorio.

L’autunno può essere a tinte calde, così come lo immaginiamo in una limpida giornata che fa risplendere il fogliame cangiante, ma può essere anche a colori grigi, tipici delle giornate uggiose in cui la pioggerella e la nebbia fanno alle volte sparire anche i contorni e le forme.

A voi la scelta della doppia visione dell’autunno, seguendo la traccia data dalle nostre fotografie o quello che voi preferite, ma comunque attinente al nostro territorio.

 OPERE PRESENTATE – E’ consentito presentare un numero massimo di due opere, di  cui indicare la tecnica, il supporto e le dimensioni

    • è necessario dare un titolo ad ogni opera

    • la foto dovrà essere di buona qualità e non essere firmata                              CONSEGNA OPERE - Entro il 27 novembre inviate le vostre foto all’indirizzo e-mail samy.o@libero.it oppure artenciel2016@gmail.com  via messenger sulla pagina FB “Borgo in Arte” in formato immagine di buona qualità e SENZA essere firmate                                                                                                                               

    • PUBBLICAZIONE ONLINE  - Dal 1° dicembre troverete le vostre opere caricate sulla pagina Facebook di Borgo in Arte a cui ad ognuna verrà assegnato un codice.  https://www.facebook.com/groups/borgoinarte

Nel momento in cui saranno decisi i vincitori saranno caricati i nomi degli artisti a fianco delle opere.

Per chi volesse inviare lavori già esposti in precedenza, verrà creata un’apposita sezione dedicata alle opere fuori concorso.

VOTAZIONE- Ogni giudice sceglierà 10 opere preferite inserendole in un ordine di gradimento. I punteggi di ogni opera saranno sommati dando il risultato finale.

PREMIAZIONE, Il giorno 5 dicembre sarà proclamata la classifica dei vincitori e                successivamente verrà inviato a tutti un attestato di partecipazione.I premi sono tutti acquistati dai commercianti di Borgo San Dalmazzo.La pubblicazione dell’evento sarà inserita su tutte le principali testate giornalistiche locali sia cartacee che online

          PREMI  1° premio: pacco di prodotti dolciari

2° premio: materiale artistico     3 ° premio: cesto natalizi