Da sabato 24 dicembre saranno esposti a Borgo San Dalmazzo, nel corridoio d’ingresso della Biblioteca Civica “Anna Frank” (Palazzo Bertello, Via Boves 4) i pannelli della mostra relativa ai progetti della prima edizione del “Premio Architetto Renato Maurino”. L’esposizione, accessibile in orario di apertura della biblioteca (dal martedì al venerdì ore 9.30-12.30 e 15-19; sabato ore 9.30-12.30), è organizzata con la collaborazione del Comune di Borgo San Dalmazzo e sarà allestita fino a sabato 14 gennaio 2023. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.associazionemaurino.it.
I 28 pannelli documentano tutti i progetti partecipanti al premio, riservato a tesi di laurea magistrale o master discusse presso Politecnici e Università italiane e francesi tra il 1° gennaio 2015 e il 15 luglio 2022 e dedicate ai temi dell’architettura e del paesaggio, con particolare riferimento al recupero, alla rifunzionalizzazione e alla valorizzazione di edifici e spazi posti in zona montana del territorio di lingua occitana, in Italia e in Francia.
Il premio, patrocinato da molti enti e istituzioni (Politecnico di Torino, ENSAG École Nationale Supérieure d’architecture de Grenoble, Comune di Crissolo, Comune di Ostana, Chambra d’Oc, Espaci Occitan, Fondazione Amleto Bertoni – Saluzzo, Parco del Monviso, Pro Natura Cuneo, Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB Unesco, Terres Monviso, UNCEM – Delegazione Piemontese, Unione Montana Comuni del Monviso, Unione Montana Valle Grana, Unione Montana Valle Stura, Unione Montana Valle Varaita), è stato istituito dall’Associazione Architetto Renato Maurino, con sede a Ostana, con l’intento di ricordare l’opera dell’architetto, vissuto tra Crissolo e Ostana in alta valle Po. A lui si deve in parte la rinascita della consapevolezza identitaria dei parlanti in lingua occitana (fu tra i fondatori dell’Escolo dou Po nel 1961) e soprattutto l’avvio di una stagione di interventi architettonici in ambiti montani più rispettosi dell’ambiente e meglio inseriti nel contesto tradizionale dell’edilizia alpina.
Tra le tesi premiate c’è anche “Progettare per le aree interne montane. Recupero e trasformazione della Caserma Monte Fiore a Sambuco in Valle Stura”, discussa al Politecnico di Torino dallo studente Fossanese Francesco Bagnasco con il professor Antonio De Rossi e nella quale si prova ad immaginare il futuro di quel grande complesso edilizio militare sito in valle Stura, a cavallo tra la ricettività turistica e l’utilizzo produttivo. Gli altri studenti premiati sono Marta Baudena di Cuneo, per la tesi “La rinascita di Brione: strategie per il recupero di una borgata di Elva, in Valle Maira”, discussa al Politecnico di Torino con i docenti Daniele Regis e Roberto Olivero; Giacomo Coalova di Dronero e Daniel Corso di Torino per la tesi “La viticoltura eroica nei processi di valorizzazione dei borghi alpini”, discussa al Politecnico di Torino con i docenti Massimo Crotti e Roberto Dini; Deborah Biffanti di Torino e Giulia Dello Vicario di Vercelli per la tesi “Un manuale di recupero per la borgata Campi in Val Pellice” discussa al Politecnico di Torino con i docenti Daniele Regis e Roberto Olivero.
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