lunedì 16 settembre 2024

1º edizione Artformat: Ale Guzzetti tra arte interattiva, tecnologia e spiritualità


Un progetto curatoriale dedicato alla valorizzazione di artisti contemporanei ospiterà per la prima edizione Ale Guzzetti a Cuneo.

Sabato 28 settembre ore 17 al Rondò dei Talenti a Cuneo una conversazione con l'artista Ale Guzzetti in dialogo con Enrica Savigliano. Un viaggio tra robot e automazioni, idee che hanno accompagnato l’uomo nel corso della sua storia sin da tempi antichi sino ad arrivare nelle pratiche di artisti dell’arte contemporanea. Queste tematiche verranno messe in relazione nelle opere realizzate e nel percorso intrapreso da questo artista, costellato da sculture sonore, acquerelli elettronici, vetri parlanti e robot desiderosi di giocare con il pubblico, l’ambiente e gli esseri viventi che lo definiscono. 

Artformat è un progetto ideato da Enrica Savigliano per la valorizzazione di pratiche dell’arte contemporanea attraverso incontri con gli artisti e attività laboratoriali. La prima edizione è stata finanziata dalla Fondazione CRC e promossa da FabLab Cuneo.

Per iscriversi bit.ly/4cRkDHh


Attività laboratoriali:

● Mercoledì 2 ottobre dalle ore 17 alle 19, laboratorio Insetti Robotici, Rondò dei Talenti, Cuneo.

● Mercoledì 9 ottobre dalle ore 17 alle 19, laboratorio Fiori Macchinici, Rondò dei Talenti, Cuneo.


Spazio Relazioni, Rondò dei Talenti, Via Luigi Gallo, 1, Cuneo.

Per informazioni contattare 342 6394993 o enricasavigliano0@gmail.com



Progetto 

Ale Guzzetti è l’artista scelto per la prima edizione di Artformat, promosso da Fab Lab Cuneo e Confartigianato e finanziato dalla Fondazione CRC. Artformat è un progetto ideato da Enrica Savigliano per la valorizzazione di pratiche dell’arte contemporanea attraverso incontri con gli artisti e attività laboratoriali.

Nell’appuntamento Ale Guzzetti tra arte interattiva, tecnologia e spiritualità, che si terrà il 28 settembre alle ore 17 al Rondò dei Talenti di Cuneo, la curatrice svilupperà un dialogo con l’artista in un viaggio tra automazioni, robot e arte contemporanea. Durante la conversazione verranno messe in relazione queste tematiche nelle opere realizzate e nel percorso intrapreso da questo artista costellato da sculture sonore, acquerelli elettronici, vetri parlanti e robot desiderosi di giocare con il pubblico, l’ambiente e gli esseri viventi che lo definiscono.

“Voglio divertirmi e divertire” sono le parole dell’artista caratterizzanti la sua attitudine nei confronti della ricerca che si rifà a un volume del gesuita tedesco Kaspar Schott dal titolo  Technica curiosa (1664) in cui vengono descritti macchine e congegni per l’esplorazione del fenomeno scientifico. Siamo sicuri che i robot siano di invenzione recente? Dove sta il rapporto tra arte e tecnologia? Nel caso di Ale Guzzetti è la spiritualità contemporanea, che lui definisce “spiritualità tecnologica”, indagata sin dagli anni ‘80 attraverso l’arte interattiva e la robotica.

Ale Guzzetti (1953) vive e lavora a Milano, già professore all’Accademia di Belle Arti di Brera, ricercatore di musica elettronica assistita dall’elaboratore al Politecnico di Milano e il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, poi alla School of Computing, Comunications and Eletronics dell'Università di Plymouth Uk; premiato nella sezione Interactive Kunst del Prix Ars Electronica di Linz nel 1991, le sue opere sono state acquisite da istituzioni internazionali tra cui il Corning Museum of Glass di New York e il Museum fur Sepulkralkultur di Kassel.

A seguire due attività laboratoriali al Rondò dei Talenti dedicate alla pratica artistica di Ale Guzzetti, che sarà presente nella sua versione avatar, realizzate in collaborazione con il FabLab Cuneo - Laboratorio di Fabbricazione Digitale.

Il 2 ottobre dalle ore 17 alle ore 19 si terrà Insetti robotici, ispirato alle opere Cybugs (1999 - ) disseminate sul pianeta con il progetto Techno gardens, dove i partecipanti realizzeranno delle micro- sculture robotiche che verranno liberate al Parco della Resistenza di Cuneo in una performance artistica collettiva.

Il 9 ottobre dalle ore 17 alle ore 19 il laboratorio Fiori macchinici, ispirato alle Drawing Machine realizzate da Guzzetti per Dipingo dunque esisto (2014-2016), dove ognuno collaborerà con la propria macchina disegnatrice per realizzare fiori geometrici da piantare vicino a quelli realizzati dalla natura.

venerdì 13 settembre 2024

Mario Mondino alla Fondazione Peano

 Forme molteplici, moduli, ripetizioni, apparentemente potrebbe sembrare una cosa un pochino noiosa ma in realtà il risultato finale è veramente fantastico.

Stiamo scrivendo delle opere di Mario Mondino che sono presentate in questi giorni presso la fondazione Peano a Cuneo in una bella antologica curata da Enrico Perotto

Una mostra che parla agli occhi ma anche alle emozioni variegate e intense che suscitano i lavori con i loro giochi di riflessi, modulariticità e continua rielaborazione di forme semplici che assemblate diventano fantasmagorie barocche.

Che siano le intense sculture o le leggiadre opere, conquistano per la loro apparente immediatezza, ma permangono poi svelando la loro complessa identità.










Molto fresca poi l'idea di invitare il dj Judici per ampliare la visione con le sue composizioni sonore, che potete ascoltare a questo link 

IMAGINÉ 2024



E' entranto nel vivo mercoledì 11 settembre con i primi laboratori didattico-creativi curati dall'illustratore Marco Paschetta e da noau | officina culturale nelle scuole di Roccavione, Robilante, Vernante e Limone il conto alla rovescia per la settima edizione di Imaginé. Piccolo festival della narrazione per figure, in programma a Vernante da venerdì 13 a domenica 15 settembre. Dopo il prologo di venerdì 13, con la proiezione alle 21 presso il teatro ex confraternita di piazza Boccaccio del film di animazione «La famosa invasione degli orsi in Sicilia»», diretto da Lorenzo Mattotti, sabato 14 e domenica 15 Vernante tornerà ad animarsi di proposte sul tema delle trasformazioni del paesaggio - naturali e per mano dell'uomo - che promuoveranno i libri illustrati e Vernante stessa. Dopo l'esperimento dell'edizione 2023, piazza dell'Ala sarà ancora il cuore pulsante di Imaginé. Le iscrizioni agli appuntamenti, tutti a partecipazione gratuita eccetto l'aperitivo di sabato 14, sono aperte sulla piattaforma Eventbrite al link bit.ly/imagine-eventbrite.

 

Molti appuntamenti sono già sold out, ma l'offerta del festival per appassionati di illustrazione di tutte le età è ampia. Non mancano le occasioni per incontrare l'ospite d'onore Andrea Antinori, uno degli illustratori più affermati e apprezzati a livello nazionale e internazionale, vincitore nel 2023 del Premio Internazionale d’Illustrazione Bologna Children’s Book Fair— Fundación SM. Domenica 15 settembre alle 11 Antinori sarà protagonista di un laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni che porterà alla creazione di un poster collettore delle diverse visioni della montagna dei partecipanti, mentre sabato 14 settembre alle 18 dialogherà con Sara Rubeis di noau | officina culturale in un talk che permetterà di esplorarne l'immaginario. Il talk sarà il primo tassello di una serata che proseguirà alle 19 con un aperitivo con prodotti tipici in collaborazione con la Pro Loco Vernante - costo 7 euro, prenotazione obbligatoria entro mercoledì 11 - prima del trasferimento alla Tourusela, uno degli scorci più magici di Vernante, per una serata tra stelle e musica dalle 21. L'osservazione del cielo stellato sarà condotta da Sideralis aps, mentre la colonna sonora sarà a cura di Maiu e della Piccola Orchestra Cosmica. Maiu è un compositore, cantautore e polistrumentista indipendente che produce musica costruita in autonomia; circa due anni fa ha fondato la Piccola Orchestra Cosmica con la quale propone i suoi brani suonati dal vivo. Maiu e la Piccola Orchestra Cosmica stanno attualmente registrando il loro primo album. L'associazione Sideralis è capitolo della Darksky International e referente Cielobuio per le Alpi occidentali, si occupa di inquinamento luminoso e protezione del cielo notturno

 

Sabato 14 e domenica 15 alle 11 e alle 14 in Escape Vernante. Giochi di sguardi  bambini e adulti, divisi a squadre, sperimenteranno tecniche di disegno, stampa e scrittura creativa guidati da Francesca Veglio. Domenica 15 alle 10,30 presso il Centro Visita del Parco Naturale Alpi Marittime il digital media designer Pietro Grandi, autore di «Artificio» (Marinoni Books, 2021), racconterà con suoni, illustrazioni e video l’affascinante storia dei fuochi d’artificio. Chi lo desidera potrà assistere all'incontro consumando la colazione a cura del bistrò del Nazionale di Vernante - con focaccia lievito madre con farina biologica mulino Marino, cookies con gocce di cioccolato, farina biologica di Mulino Marino, burro fattorie Fiandino e gocce di cioccolato Domori, caffè o cappuccino, prenotabile entro sabato 14 al 379/2801654 (costo 5 euro).

 

La tradizionale mostra mercato di illustrazione e artigianato creativo organizzata in collaborazione con il festival Illustrada da piazza dell'Ala si estenderà in via Umberto I fino all'altezza del museo Mussino. Come da tradizione, a Imaginé ci sarà spazio per la stampa, con la possibilità di scoprire i segreti della stampa tradizionale grazie al Museo Civico della Stampa di Mondovì, e con un workshop di serigrafia organizzato da Print Club Torino, che permetterà di produrre tre stampe a due colori. Sabato 14 dalle 10 alle 19 e domenica 15 dalle 10 alle 18 in piazza dell'Ala ci sarà un'area gioco libera dove i più piccoli potranno viaggiare con la fantasia tra un laboratorio e l'altro. Il programma completo del festival è su www.festivalimagine.it.

 

IMAGINÉ è l'esito di un lavoro di ricerca iniziato nel 2017 da noau | officina culturale con l’obiettivo di valorizzare in modo congiunto il patrimonio culturale e paesaggistico del comune di Vernante e della Valle Vermenagna – intimamente legato alla figura di Pinocchio per il tramite di Museo Mussino e dei famosi murales – e il linguaggio degli albi illustrati – tema sul quale il collettivo vanta una approfondita esperienza grazie al lavoro svolto negli anni nell’ambito del progetto Nati per Leggere Piemonte –. Il festival è realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Vernante, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, con il patrocinio della Regione Piemonte, in collaborazione con l'Ente Aree protette Alpi Marittime, la Pro Loco di Vernante, il festival Illustrada, Sideralis aps, Print Club Torino, con la media partnership di Radio Beckwith Evangelica e Le mie strade di Cuneo.

 

NOAU | OFFICINA CULTURALE riunisce un collettivo di professionisti che si occupano di sviluppo del territorio a base culturale lavorando sulle tematiche della valorizzazione, dell’innovazione, della rigenerazione e del welfare culturale. 

giovedì 12 settembre 2024

Paesaggi - Così vicini 2024


A Cuneo dal 20 al 22 settembre torna il festival Paesaggi con il tema “Così vicino”
10 autori, 10 cabine telefoniche, una mostra diffusa 

Dal 20 al 22 settembre, Cuneo ospiterà la terza edizione del festival | Paesaggi |, ideato e organizzato dall’associazione FormicaLab Aps. Dopo aver esplorato il paesaggio contemporaneo italiano ed europeo nella scorsa edizione, che ha visto la candidatura di oltre 60 progetti fotografici da tutta Europa, quest’anno il festival si concentra su ciò che ci circonda quotidianamente. Il tema "Così vicino" esplora un paesaggio intimo, quello che sfugge alla nostra attenzione ma che si trova proprio sotto i nostri occhi: la casa, il quartiere, il parco sotto casa o angoli nascosti della città.

L'open call per la selezione dei 10 progetti fotografici ha raccolto oltre 50 portfolio, provenienti non solo dall’Europa, ma anche da Stati Uniti, Canada e Crimea, ampliando così i confini del festival. Il Comitato scientifico, presieduto da Emanuela Mirabelli, photo editor di Marie Claire, e composto da Cristina Clerico, Assessora alla Cultura del Comune di Cuneo, dall’artista cuneese Domenico Olivero e dai fotografi Christian Grappiolo e Luca Giacosa, ha selezionato i progetti che saranno esposti. Oltre ai 10 artisti scelti per la mostra, un autore esterno sarà annunciato durante l’evento e sarà il protagonista di una residenza artistica in programma per il 2025.

Quest’anno, i veri protagonisti saranno i Comitati di quartiere di Cuneo. I 10 progetti fotografici selezionati tramite l'open call troveranno spazio in luoghi insoliti e affascinanti: vecchie cabine telefoniche della Telecom, riqualificate e trasformate in originali spazi espositivi. Queste cabine, sparse sull’altipiano cuneese e fino alle frazioni oltre i fiumi Gesso e Stura, daranno vita a un percorso esplorativo, accessibile a piedi o in bicicletta. L'itinerario propone un nuovo modo di vivere le mostre, attraverso un approccio "uno alla volta" che riflette il tema dell'intimità al centro di questa edizione di | Paesaggi |. Ogni cabina si trasforma in un piccolo scrigno di storie e immagini da scoprire.

Proseguendo con il suo impegno per creare rete e ampliare l'offerta culturale, quest’anno | Paesaggi | collaborerà con la quarta edizione del Cuneo Bike Festival, che si terrà in piazza Galimberti dal 19 al 23 settembre 2024, in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità. Questa collaborazione ha l’obiettivo di incoraggiare il pubblico a utilizzare la bicicletta per scoprire il festival, promuovendo al contempo uno stile di vita sostenibile. Il festival | Paesaggi | prenderà il via venerdì 20 settembre con una pedalata nelle frazioni, accompagnata da Bicingiro e guidata da Stefano Venezia. All'arrivo a Famù nel Parco (viale degli Angeli, 25), Stefano Venezia racconterà la sua esperienza di viaggio in bicicletta da Cuneo a Venezia. Il ritrovo è in piazza Galimberti alle ore 9:00, con arrivo a Famù alle ore 12:30. Per partecipare, è possibile prenotare inviando una email a formicalab.info@gmail.com. Durante il percorso, sarà possibile apporre punzonature su una scheda presso le cabine espositive, certificando il passaggio attraverso le varie tappe. I percorsi saranno liberamente fruibili durante le giornate del festival, con le tracce disponibili sulla piattaforma Komoot al link bit.ly/komoot-paesaggi-24.

Il festival proporrà, come ogni anno, incontri e presentazioni con ospiti del mondo culturale e artistico, spaziando tra fotografia, poesia, filosofia e letteratura. Gli incontri si svolgeranno sabato 21 e domenica 22 settembre in due parchi cittadini: il centralissimo Parco della Resistenza e il Parco Monviso, quest'ultimo scelto per “riconnettere” al resto della città un quartiere che merita attenzione e rivitalizzazione.

Sabato 21 settembre
Al Parco della Resistenza, alle 09:30, Andrea Barzagli, tecnico forestale e direttore del Festival Foglia Tonda (Firenze), terrà una lectio dal titolo “Chiamami con il mio nome: parole e spunti per parlare di montagna, boschi e comunità”. Seguirà alle 11:00 l’intervento di Francesco Deiana, poeta di Torino, insieme a Paolo di Motoli, con “Storia della psicologia a sonetti”, una riflessione che unisce poesia e psicologia.
Nel pomeriggio, al Parco Monviso, gli appuntamenti inizieranno alle 15:30 con Gianluca Panella, fotografo di Firenze, con l’incontro dal titolo “Casa Gaza”. A seguire, dalle 17:15, Eva Garelli e Giulia Giordano, presidente della Cooperativa Fiordaliso, illustreranno il “Cammino della Nona Casa”. Chiuderà la giornata alle 18:00 Max Collini, musicista e scrittore di Reggio Emilia, con l’incontro “Cose lontane di nuovo vicine, storie di antifascismo senza retorica”. Durante l’incontro sarà anche presentato il libro “Storie di antifascismo senza retorica” di Arturo Bertoldi e Max Collini (ed. People). 

Domenica 22 settembre
Al Parco della Resistenza si aprirà con Francesco Tomatis, filosofo di Cuneo, che dalle 09:30 terrà una lectio su “Avvicinamenti all’orizzonte verticale”. Alle 11:00, Valentina Vannicola, artista visiva di Roma, terrà una lectio su “Insegnare il paesaggio”.
Il pomeriggio di domenica vedrà protagonista ancora il Parco Monviso. Alle 15:30 sarà annunciato l’autore selezionato per la residenza fotografica 2025 a Cuneo e si terrà l’incontro con Baptiste Lignel, autore selezionato nell’edizione precedente. Alle 17:15, Manuele Berardo di Noau Officina Culturale parlerà della Valle Grana Cultural Village. A concludere il festival, alle 18:00, sarà la scrittrice Viola di Grado, da Londra, che presenterà il suo libro “Marabbecca”(ed. La Nave di Teseo).

L'evento, con il patrocinio del Comune di Cuneo, è possibile grazie al sostegno di Fondazione CRCConitours Consorzio Operatori Turistici Cuneo AlpsBanca Alpi Marittime. | PAESAGGI | quest'anno collabora con I Bike CN - Cuneo pedala e camminaFiab Cuneo - BicingiroCuneo Bike FestivalSpazio Varco12100 Beers'hopLo Yogurt Famù.

Luigi Mainolfi a Rittana

 


Il Comune di Rittana (Cn), MUDRI (Museo Diffuso di Rittana), L’era granda e Montagna Futura domenica 22 settembre inaugurano una nuova scultura dell’artista Luigi Mainolfi


Risonanze Creative

Una giornata di festa in cui Rittana festeggia con amici ed artisti un ulteriore momento della

rigenerazione del paese all’insegna della bellezza


Domenica 22 settembre alle ore 11 presso il Centro Civico e Culturale (ex Casa Canonica) verrà inaugurata una nuova scultura bronzea dell’artista Luigi Mainolfi e una mostra di suoi disegni inediti, curata da Olga Gambari.

L’opera, realizzata appositamente per Rittana, si colloca all’interno del programma di rigenerazione del paese che in questi anni sta completando diversi interventi significativi: dal rifacimento del manto stradale alla ristrutturazione degli edifici pubblici, alla produzione di numerosi interventi artistici destinati a costituirne il futuro patrimonio culturale e materiale.

L’opera, il cui nome sarà svelato al momento della inaugurazione, intende rappresentare un segno di augurio e portafortuna per Rittana, i suoi abitanti e tutti coloro che avranno possibilità di ammirarla.

Significativa è pure la sua collocazione di fronte ad un luogo che è destinato a diventare il centro del paese e un luogo pubblico per eccellenza: qui infatti trovano posto gli spazi per le esposizioni d’arte e qui sarà trasferito il Municipio.

Dopo l’inaugurazione ed il buffet offerto, saranno visitabili tutte le mostre d’arte allestite in paese.

La giornata sarà particolarmente intensa perché sarà pure occasione per far partecipare i bambini alla festa

del paese: a loro è infatti riservata la raccolta delle patate al vicino campo del Chiot e lo spettacolo (ma non solo per loro) di clowneria, acrobazia e monociclo del Duo Tempi Lenti.


Il programma completo prevede:

- ore 10:00 → Patata fai da te: la raccolta. I bambini, al campo del Chiot, raccolgono insieme le patate che potranno portarsi a casa.

 Intervengono 

Ritrovo presso il Centro della Comunità

- ore 11:00 → Luigi Mainolfi a Rittana

Inaugurazione della nuova scultura e della mostra di Luigi Mainolfi con l’artista e la curatrice Olga Gambari presso il Centro Civico e Culturale.

- ore 12:30 → Aperitivo con le focacce del forno La fame presso il Centro Civico e Culturale

- ore 13:00 → Gnocchi d’autore

Buffet con gnocchi in varie salse, preparato da Montagna Futura in collaborazione con la cooperativa Proposta 80, presso il Centro della Comunità.

- ore 14:30 → Duo Tempi Lenti, spettacolo di strada tra clowneria, acrobazia e monociclo

- ore 15:30 → Visita alle mostre d’arte *

*

Le mostre d’arte visitabili sono:

- Luigi Mainolfi: disegni inediti, a cura di Olga Gambari.

- L’opera al nero, a cura di Marta Papini, Leonardo Pierpaolo con Giulia Cenci

- Omaggio a Gip Dolla. La bellezza in un riflesso d’acqua con un ricordo di Giuseppe Armando, scultore

contadino d’onice, a cura di Carlo Morra e Enrico Perotto

- Allestimento in anteprima di una parte della collezione 20 x 20


info

È gradita prenotazione per aperitivo e buffet, offerti gratuitamente fino ad esaurimento, telefonando al 349 599 6077

Registrazioni all’arrivo

In paese sono attivi il bar Andata e Ritorno (331 152 4815) e il ristorante Trattoria della Pace (366 7273454)

Organizzato da Comune di Rittana, MUDRI, L’era granda, Montagna Futura Con la collaborazione di grandArte, Kosmoki, Piani Verticali, Rifai, Proposta 80, Momo All’interno degli eventi Paesi Futuri, Distretto Montagna Futura Con il finanziamento di Ministero del Turismo, Regione Piemonte, CRT, CRC

***


LUIGI MAINOLFI - Biografia

Luigi Mainolfi è nato a Rotondi (Avellino) nel 1948. Vive e lavora a Torino. Noto a livello internazionale, Mainolfi è uno dei principali rappresentanti della cosiddetta scultura post-concettuale, impostasi al principio degli anni Ottanta. Sin dagli esordi, ha elaborato sculture utilizzando materiali poverie naturali come terracotta, gesso, legno, pietra lavica e fusioni in bronzo. Dopo gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 1973 si ètrasferito a Torino, attratto dal panorama artistico e culturale che ha caratterizzato il capoluogo piemontese negli anni Settanta, centrodell’avanguardia artistica italiana di quel periodo storico. I primi lavori, compiuti fra il 1972-76, indagano il corpo e il gesto e nelle sue primeesposizioni-performance, ha presentato calchi del proprio corpo in gesso lasciato consumare nell’acqua (Cavriago/Re, 1977), così che la scultura sitrasformi e si degradi o precipiti dall’alto al suolo (La performance, Galleria Civica d’arte Moderna, Bologna, 1977). Tra il 1979 e 1980, ha realizzato laCampana alla galleria Tucci Russo di Torino e La sovrana inattualità al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1982. Nel decennio che segue,ha proposto grandi terrecotte, con paesaggi e soggetti di ispirazione fiabesca. Ha partecipato alla Biennale di Sao Paulo nel 1981 e ha esposto Alleforche caudine a “Documenta 7 di Kassel” nel 1982. Sempre nel 1982, è presente alla Biennale de Paris con Le basi del cielo (1981-82) e alla Biennaledi Venezia nel 1986 con il bronzo Trionfo. È il disegno ad accompagnare tutta la produzione di Mainolfi. Nel 1987, ha vinto il “Superior prixe” al 5thHenry Moore G.P. in Giappone, con il grande bronzo Città gigante nel 1986 e ha ottenuto il premio Michelangelo per la scultura nel 2007, conferitoglidalla città di Carrara. Nel 1990, gli è stata assegnata una sala personale alla Biennale di Venezia, dove ha installato Sole nero (acqua, cera, legno, 1988-89). Negli anni successivi, fra le sue principali personali e retrospettive si ricordano: 1992, Galleria d’Arte Contemporanea, Rimini; 1994, Villa delleRose, Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna, e Galerie Hlavniho mèsta Prahy, Praga; 1995, Hotel de Galliffet, Paris; 1995, Promotrice di Belle Arti,Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino; 1996-97, Museo Civico di Castelnuovo, Maschio Angioino e Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, Napoli.


Nel 2001, l’artista è stato scelto come rappresentante dell’Italia per uno scambio tra il nostro paese e il Giappone. È approdato al Museo d’ArteContemporanea di Sapporo, dove ha realizzato per il parco Mainolfi Swims in the water of Hokkaido e Colonne di Sapporo. A conferma dell’interessedella critica nei confronti del suo percorso artistico, ha ricevuto diversi riconoscimenti ufficiali, come la nomina a membro dell’Accademia Nazionaledi San Luca nel 2007. In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Palazzo Madama di Torino ha ospitato da aprile a novembre2011, nell’Atrio Juvarriano, una grande installazione dell’artista dal titolo Torino che guarda il mare. Nel 2012, ha illustrato l’Iliade di Omero per

Einaudi editore e ha eseguito l’opera intitolata Per quelli che volano alla Fattoria di Celle (Santomato di Pistoia) e alla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vence in Francia. Nel 2014, ha allestito la retrospettiva Pelle della terra al Filatoio di Caraglio (Cn) e l’anno successivo ha installato Senza titolo (Esploso) del 1978 al Museo Madre di Napoli. Nel 2016, l’Università di Bologna gli ha conferito il premio Alinovi-Daolio. Nell’anno successivo, è autoredi Terre Nove, tra le opere presenti nella personale al Museo Casa Fiat de Cultura di Belo Horizonte in Brasile. Nel 2018, si è tenuta la personale daltitolo La nuit et la féte alla Galerie Italienne di Parigi. Nello stesso anno, ha compiuto Bestiario del firmamento per la collezione di sipari d’artista delteatro Obi Hall di Firenze. E nel 2022, gli è stata dedicata la quinta mostra della rassegna grandArte 2022 - HELP - humanity, ecology, liberty, politicscon il titolo Il respiro della terra, organizzata nel Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. Per Mainolfi, ha scritto Francesco Poli nel catalogodella mostra cuneese, “l’essenza profonda, primaria, animistica della natura nella prospettiva dell’esperienza umana è ancora oggi legata ai territoriche affondano le loro radici in una dimensione spazio-temporale di straniante fantastico incanto”. La “scultura”, ha confidato lo stesso Mainolfi,“nasce, si espande, si gonfia, si agita: vuole diventare un’onda, un vento, un vulcano, qualcosa di animato”. Egli si dispone a percepire direttamente“il respiro delle montagne dove l’uomo ha trovato sempre, nella sua pelle, una caverna in cui pensare e sognare...” e vuole giungere letteralmente adavvolgersi “nella scultura dell’aria”, lasciandosi “andare nei venti, nel mare e nel fuoco dell’arte”.


mercoledì 11 settembre 2024

BAM - BIENNALE D 'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DEL PIEMONTE

 


CS

La BAM - Biennale d'Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte ha una precisa finalità, in decisa controtendenza rispetto alla “biennalite” caratterizzante la scena artistica contemporanea nell’era della globalizzazione, che è quello di valorizzare l’arte e la creatività piemontese dal secondo dopoguerra ad oggi secondo un percorso che, ad ogni scadenza, si indirizza verso aree diverse di analisi storica e contenutistica.

 Il Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan di Dronero si estende sul territorio cuneese nella Val Maira, già terra degli scultori scalpellini Zabreri. L’architettura interna ed esterna del Museo sviluppa un luogo altamente adatto per contenere opere di scultura di medie e grandi dimensioni, inoltre per le sezioni concomitanti, gli artisti possono usufruire delle strutture interne adeguate a contenere tutte le attività artistiche previste.

 Il tema di questa edizione della BAM ON TOUR 2024 sarà dedicato all’arte del territorio come ampliamento degli spazi prescritti dell’arte, intervento natura/cultura, dove per cultura si intende la possibilità della trasformazione. Ormai è da parecchie edizioni che proponiamo congiuntamente alla mostra espositiva, degli eventi concomitanti, dalle performance al live painting, al fashion design al fashion shooting, con questi interventi abbiamo sviluppato un forte interessamento e coinvolgimento da parte del pubblico, rendendo così la manifestazione piacevolmente invogliante.

 Testo critico/storico del Prof. Edoardo Di Mauro

La poetica artistica del Novecento, a partire dall’avanguardia storica, in questo caso non solo l’organico ed anticipatore Futurismo, ma soprattutto Dada, con l’intuizione oggettuale di Marcel Duchamp, orinatoi e ruote di bicicletta investite di aura artistica dalla forza sciamanica dell’artista e gli assemblaggi di Kurt Schwitters, si è cimentata con una concezione nuova dell’arte, un’arte che fosse in grado di aprirsi al mondo, contaminarsi con il quotidiano tramite l’acquisizione di reperti di realtà secondo la logica dell’ “objet trouvè”. Queste tematiche hanno trovato una diffusione su larga scala, nell’ambito di un concetto e di una pratica di avanguardia “normalizzata” a partire dal secondo dopoguerra. La lunga e composita stagione dell’Informale verteva attorno ad un tema prevalente, quello di un’azione artistica intesa come manifestazione di energia vitale, apertura nei confronti dei fenomeni, dialettica tra interno ed esterno. Il limite comune alla maggior parte di quegli artisti fu di carattere oggettivo, quello di non avere violato, nella maggioranza dei casi, quel tabù bidimensionale che appariva ormai come un limite da superare, stante i presupposti teorici. Presupposti, comunque, estremamente avanzati. Già nella seconda metà degli anni ’50 si sviluppano le linee guida di quella che sarà la successiva stagione del Concettuale. Tra le molte correnti di pensiero fortemente venate di profetica utopia che agitano il dibattito culturale di quegli anni si distingue il Situazionismo di Guy Debord. Predicando un nuovo concetto di arte, svincolata da qualsiasi principio di valore e dall’inserimento in quel sistema borghese che finiva per neutralizzarne l’eversione linguistica, riducendola sostanzialmente a prezioso bene di consumo, merce tra le merci, i Situazionisti sostenevano l’esigenza di un’arte puramente comportamentale, da viversi e consumarsi nel “qui ed ora”, indistinguibile da qualsiasi altra azione esistenziale. In particolare la teoria del “detournement” prevedeva la realizzazione di opere costruite seconda la tecnica dell’assemblaggio di materiali ed oggetti recuperati, scorie tratte dall’opulenza della società industriale e vivificate, fatte assurgere a nuova vita e significanza dall’atto creativo. Nell’eterno gioco di rimbalzi e rimandi che caratterizza il ciclo dell’arte, questi temi si ritrovano “tout court” all’interno del concettuale di matrice “mondana”  quello, per intenderci, aperto al contatto con il mondo dell’esperienza, che in Italia ha trovato la sua sublimazione nell’Arte Povera. Già il titolo coniato da Germano Celant per etichettare la sua intuizione critica stava ad indicare la volontà di svalutare il lato “ricco” ed esclusivo dell’arte in virtù dell’impiego di materiali archetipi e primari, lasciati liberi di modificarsi seguendo il loro ciclo naturale di metamorfosi chimica e fisica, alla ricerca di un dialogo tra natura e cultura perseguito anche tramite l’impiego di tecnologie duttili ed elementari come la luce al neon. Con l’avvento del successivo ciclo caratterizzato dall’ingresso in una fase di post modernità i temi relativi ad un utilizzo dell’arte contemporanea come viatico per una migliore qualità della vita hanno assunto, specie nell’ultimo quindicennio, una evidente centralità. Tutto ciò non ha mancato di provocare un serrato dibattito attorno al ruolo ed alla funzione del linguaggio della scultura all’interno dello scenario contemporaneo. Dibattito già esordiente nell’800, quando, agli spiriti più sensibili, iniziava ad apparire con chiarezza come l’arte, dopo la Rivoluzione Industriale, stesse velocemente ponendosi su di un sentiero di superamento di canoni formali plurisecolari ed al centro delle accuse, come fu per Baudelaire, si poneva proprio la scultura, accusata di staticità e monumentalismo retorico e manierato, inadatto ormai ad esprimere i nuovi ritmi e le sensibilità della vita moderna. Dibattito che proseguirà anche nei primi decenni del Novecento,  basti pensare ad un grande protagonista come Arturo Martini che, in finire di carriera, seppe, con un saggio come “La scultura lingua morta”, mettersi in discussione prefigurando i futuri sviluppi di questo linguaggio e redigendo pensieri di notevole lungimiranza come “fa che io non sia un oggetto, ma un’estensione”. Come già citato in apertura, nel secondo dopoguerra l’avanguardia artistica radicalizzerà ulteriormente i termini della questione, proponendo un’installazione vista come puro prolungamento della corporalità fisica e mentale, oltre la tradizionale dialettica inerente il rapporto tra l’oggetto e lo spazio. Lo scenario attuale, posto all’interno di una stagione di avanzata post modernità, ha ulteriormente rimescolato le carte, con un eclettismo stilistico dove la rivisitazione dei modi e delle maniere dell’avanguardia novecentesca ed il ritorno alla manualità pittorica, tipici della fase tra il 1975 ed i primi anni ’90, sempre più si abbina al rapporto con la tecnologia ed i media, sia dal punto di vista del confronto teorico ed iconografico che dell’ausilio di questi nuovi strumenti nella costruzione dell’opera. Gli artisti piemontesi , a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, hanno costantemente seguito il flusso tendente al rinnovamento, a partire da Leonardo Bistolfi, per proseguire con il Secondo Futurismo, fino all’approdo dell’Arte Povera negli anni Sessanta e Settanta. Dopo la seconda metà degli anni Ottanta, nella stagione postmoderna, gli autori attivi in regione, molti dei quali presenti in mostra, saranno in grado di coniugare il linguaggio dell’avanguardia novecentesca con un confronto inevitabile con la tecnologia, i nuovi media ed i nuovi materiali. Negli ultimi anni, in Italia, si è assistito ad una forte incentivazione nei confronti dell’annosa questione dell’arte pubblica, fondamentale viatico didattico e divulgativo per avvicinare il pubblico dei non addetti ai lavori alla fruizione del contemporaneo, nel tentativo di colmare il gap che ci separa, da questo punto di vista, dalla maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale e dagli Stati Uniti, tramite la realizzazione di numerosi musei d’arte contemporanea all’aperto e parchi dedicati alla scultura, nella quasi totalità dei casi in affascinanti centri della cosiddetta “provincia”, più raramente all’interno di grandi centri metropolitani.


 Edizione On Tour 2024 “Sculptura 3 natura/cultura”

 L’ iniziativa sarà presentata a Dronero presso il Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan nel periodo 22 settembre > 16 novembre 2024. 

 Artisti invitati per la mostra Sculptura 3 natura/culturaEnzo Bersezio, Giovanni Borgarello, Marcello Corazzini, Cristian Costa, Virginia Di Nunzio, Germana Eucalipto, Raùl Farco, Gabriele Garbolino Rù, Elio Garis, Gianni Gianasso, Ugo Giletta, Patricia Lamouroux, Severino Magri, Jessica Pelucchini, Cristina Saimandi, Claudio Totoro, Ivo Vigna e Lea Vigna, Ilirjan Xhixha.                          

Installazione: Riccardo Ghirardini, Video-arte: Michelangelo Rossino.

Fashion Shooting tra le scultureGiulia Amprino, Malaika Barbara Ebbli, Schè Chiara Schembari, Olesea Suharenco, Vidor Monica Pasta.

 Inaugurazione:

Domenica 22 settembre 2024 ore 16.30 > 19.00
Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan via Val Maira 19 Dronero CN
 Fashion Shooting: Domenica 6 ottobre ore 11.00 > 19.00
 Orario settimanale di apertura:  
giovedì e venerdì 10.00 > 12.00 / 15.00 > 18.00 - sabato 10.00 > 12.00
 Ingresso libero
 Organizzazione:Associazione Harambee arte Kunst
Direttore artistico: Prof. Riccardo Ghirardini
Curatore: Prof. Edoardo Di Mauro
Collaborazione: Ivo Vigna

 Info Museo:

Tel. 0171 904075  segreteria@espaci-occitan.org
Info Mostra:Tel.  349 4665091 hakassociati@gmail.com
 Enti patrocinanti: Città di Dronero, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Associazione Espaci Occitan.  Con la collaborazione: MAU Museo d’Arte Urbana, CSA Farm Gallery, Associazione Aftalina, Artemporary Torino.

lunedì 9 settembre 2024

Lucio Maria Morra : Irriducibile

Un video di 5 minuti in cui l'artista spiega un po’ di cose riguardo la mostra IRRIDUCIBILE al Baladin Open Garden. La mostra prosegue fino a domenica 6 ottobre. 

Il Baladin Open Garden si trova sulla strada provinciale del fondo valle Tanaro, sotto Piozzo, ed è aperto dal martedì al sabato dalle 18:00 in avanti e la domenica tutto il giorno dalle 11:00. La domenica normalmente l'artista è presente.






sabato 7 settembre 2024

Parergon

Presso la Fondazione Peano di Cuneo, c.so Francia 47, Venerdì 13 Settembre, alle ore 18 inaugura,  PARERGON mostra antologica di Mario Mondino  a cura di Enrico Perotto. 
 
L'evento inaugurale sarà accompagnato dal dj set di JUDICI che omaggerà alcune delle opere esposte in una playlist dedicata.
 
La mostra, come sempre ad ingresso libero e gratuito, è visitabile dal giovedì alla domenica ore 16-19 fino al 13 ottobre 2024.













[comunicato stampa]

Fondazione Peano è lieta di annunciare la riapertura della stagione espositiva 2024 con l'inaugurazione venerdì 13 settembre alle 18 – di una personale antologica di Mario Mondino che propone una riccaselezione di dipinti e corpi plastici che, oltre alle sale, andranno ad “invadere” anche il giardino accogliendo il visitatore già dai primi passi all'interno della storica sede di corso Francia 47 a Cuneo. Il titolo della mostra curata da Enrico Perotto PARERGON, ovvero “ornamento”, preannuncia – oltre ai ben noti lavori scultorei che hanno caratterizzato la ricerca artistica della carriera di Mondino - una componente decorativa neogeometrica e neofloreale che caratterizza i lavori pittorici proposti nelle due sale. Con la nuova mostra antologica di Mario Mondino, il pubblico potrà accostarsi a un cospicuo numero di lavori pittorici e scultorei più rivelativi del linguaggio espressivo dell’artista di origini morozzesi, entrando a contatto con il suo tipico fare scultura all’insegna di una poetica personale fondata sull’idea di recupero attualizzante del passato primordiale, incanalata in corpi plastici astratto-geometrici di dimensioni variabili, ora ovoidi o circolari, ora oblunghi o lanceolati, realizzati in terracotta, in legno di abete, castagno, ciliegio, larice e tiglio, in marmo, in ardesia, in onice, in acciaio (al nickel cromo) e con ritagli di specchi, per essere esposti o in spazi interni o in ambienti sia urbani che naturali. Nei lavori scultorei di Mondino, tutto si propone in veste di memorie fascinose di archetipi della cultura materiale dell’uomo, in cui si rivela un indiscutibile desiderio di bellezza e al contempo un’esigenza di riflessione sui risvolti spirituali dell’esistenza umana. Ma ecco che, ad un’osservazione più attenta, proprio in quelle caratteristiche sculture di Mondino si ritrova una particolare propensione alla regolarità e alla ripetizione cadenzata dei singoli elementi modulari che compongono la perfetta geometria delle superfici. Ciò significa che il nostro artista è guidato da un preciso criterio compositivo che lascia trapelare, in tutta evidenza, la sua attrazione per gli intrecci ornamentali e la lucentezza metafisica dei materiali. A ben vedere, Mondino concepisce le proprie azioni artistiche in nome di una nuova dimensione dell’arte, fondata sulla libertà e purezza ideativa del parergon, ovvero dell’”Ornamento”, che, come ha precisato Massimo Carboni in L’ornamentale. Un percorso filosofico tra arte e decorazione (Jaca Book, Milano 2021, p. 205), non soltanto “coincide” con il Bello, ma è il Bello stesso che si manifesta nella sua integrità, “elettivamente, essenzialmente”. In particolar modo, quindi, i dipinti di Mondino, eseguiti ad acrilico, all’acquarello e a pastello, sono sorretti da un intrinseco sentimento di astrazione, attraverso il quale Mario trascrive i contenuti naturali o decorativi organizzandoli secondo una caratterizzazione schematica, dall’aspetto di aggregati lineari curvilinei, ispirati al mondo animale e vegetale, ma anche prelevati dai decori musivi di ambienti sacri come quelli ravennati di epoca bizantina o quelli giotteschi a Padova, improntati alla necessità di creare visioni iconiche (Roberto Baravalle le ha chiamate felicemente “laiche”) di pura invenzione ideale e dai colori policromi brillanti, originate da una precisa volontà d’arte, che persegue, come ha scritto ancora Carboni, “la leggerezza simmetrica” e “l’ebbrezza spirituale dell’Ornamento”. E come ha indicato Cesare Botto nel suo scritto dedicato all’amico Mario e pubblicato nelle pagine del catalogo della mostra, ogni opera di Mondino si inscrive nell’”esercizio di una instancabile creatività, nel bisogno di dare sfogo a certe istanze, per dare un senso alla […] vita”. La mostra, come sempre ad ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle ore 16 alle 19 fino al 13 ottobre.
In occasione dell'evento inaugurale di venerdì 13 settembre si esibirà JUDICI - pseudonimo di Gabriele Giudici - dj monregalese con oltre 15 anni di esperienza nella scena musicale con una speciale playlist composta da brani da lui apposizionamente selezionati e abbinati ad alcune delle opere esposte in sala. JUDICI ha collaborato con la cantante plurinominata ai Grammy Bright Lights raggiungendo la 6a posizione nella classifica americana Billboard dance club chart. Ha prodotto con Bright Lights e Molinoir i brani Pump It Up e Poker Face che hanno raggiunto rispettivamente 6,5 milioni e 2 milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Il suo ultimo brano “Money” è stato il 7mo brano più suonato dai principali dj di tutto il mondo durante lo scorso mese di agosto.
Per maggiorni informazioni:
Francesca Salvatico – 3497528085 – segreteria@fondazionepeano.it


mercoledì 4 settembre 2024

Anticipazione Paesaggi 2024


 

Formica_lab annuncia gli autori selezionati per la terza edizione del festival | Paesaggi | 2024 - Così vicino! 

10 autori, 10 cabine telefoniche, una mostra diffusa a un passo dagli occhi:

1️ Cuneo  Piazza Galimberti [Stand Cuneo Bike Festival]

 Oskar Alvarado : Where Fireflies Unfold

2️ Cuneo   Parco Fluviale [Infopoint]

 Baltasar Lopez  : Everything will come from the sea

 Mauro Curti : Riturnè

3 Madonna delle Grazie  Nuovo Acli

 Fred Cignolini (@fred.cigno): Hestia

4 Bombonina  Chiesa di San Matteo e Beata Vergine Addolorata

 Federica Zani : Where the wild things went?

5 Ronchi Angolo via Pollino e via Chiusani

Barbara Leolini : Lassù dove spiccano i baleni

6 San Benigno  Area pedonale tra Via Caranta e Via della Commenda

Jake Green up : What I saw

7 Roata Rossi  Chiesa

Ama Split & Riky Kiwy : Rhodia

8 Cuneo   Varco.space

Veronica Lai : Sive Quid Urimur

Marco Castelli: Terra Mater - Ode to my family


Annunceremo a breve l'autore o autrice individuato/a per la residenza dell'anno prossimo (2025). Quest'anno abbiamo deciso di rendere questa residenza esterna ai 10 autori e autrici selezionati per la mostra.


Ringraziamo il nostro comitato scientifico e tutti gli autori, uno per uno, che hanno partecipato alla call, generando un risultato sorprendente: oltre 50 portfolio provenienti non solo da tutta Europa, ma anche da USA, Canada e Crimea.

Paesaggi  il 21 e 22 settembre 2024!