Torino, 13 gennaio 2025 La Fondazione quest’anno compie trent’anni. Ho la sensazione che siano volati, poi, ripensando alle mostre, alle opere, alla moltitudine di nomi delle artiste e degli artisti, ai discorsi fatti insieme, il tempo rallenta. Ritornano i ricordi, risale in superficie la memoria di giornate memorabili o di piccoli accadimenti, una singola parola, una conversazione. Mi ritrovo immersa in un flusso di immagini e nella mente ogni singola fotografia è un capitolo che riavvia una lunga storia. Trent’anni! Ho sempre tenuto a festeggiare ogni decennio con una grande mostra, 2005, 2015 e fra qualche mese 2025. Sono mostre dedicate alle opere acquisite negli anni, che mi hanno permesso di raccontare il lavoro condiviso con gli artisti, le produzioni dei loro progetti, l’evolversi della collezione. Mostre speciali e titoli poetici, con una sfumatura di magia. Bidibidobidiboo, per quella del 2005 (200 opere in tre sedi), dal titolo dell’iconico scoiattolino suicida di Maurizio Cattelan. Something old, something new, something borrowed, something blue, la filastrocca portafortuna delle spose per la mostra del 2015, con installazioni e sculture di grande formato, allestite anche nei 3000 metri quadri di uno spazio industriale di Asja Ambiente, l’azienda di mio marito Agostino. Il prossimo titolo, a fine ottobre, sarà una sorpresa. Ogni mostra nuova riafferma la scelta che nel 1992 ho compiuto a favore dell’arte contemporanea, i motivi che mi hanno spinta a iniziare la collezione. L’arte mi ha insegnato a essere curiosa, a non avere paura delle opinioni diverse dalle mie, ad affrontare la bellezza e la vertigine che ogni pensiero nuovo e complesso porta con sé. Festeggeremo come si festeggiano i compleanni delle persone, perché la Fondazione è uno spazio reso vivo proprio grazie a molte persone: le artiste e gli artisti che vi hanno esposto e vi esporranno; il team che se ne prende cura ogni giorno; le bambine e i bambini che partecipano ai nostri laboratori; le persone che conversano con le mediatrici culturali in mezzo alle opere; i gruppi in visita, il pubblico degli opening e quello in ascolto nelle conferenze in auditorium. Le sedi della Fondazione sono luoghi abitati, dove si guarda e si attraversa una mostra, dove un video, un’installazione, un dipinto entrano a far parte delle nostre giornate, come fonti di ispirazione e ragionamento. Luoghi dove si apprende, si inventa, si sperimenta e dove si dialoga. L’8 aprile 2025, a Torino, inizieremo a celebrare i nostri trent’anni con tre mostre personali che riflettono la nostra vocazione alla ricerca, all’attenzione verso giovani talenti e nuove prospettive, al dialogo sull’attualità: presenteremo il lavoro di Teresa Solar Abboud, Jem Perucchini, Marwa Arsanios. Sono felice di condividere questo anniversario con loro. Con le sue sculture immersive, Teresa Solar Abboud conferma la capacità dell’arte contemporanea di trasformare lo spazio espositivo in una terra da misurare con le nostre emozioni. La sua personale mette in luce le relazioni che la Fondazione ha intessuto con le istituzioni internazionali, entrando a far parte di un circuito espositivo a fianco del Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid e del MACBA di Barcellona. Le tele del giovane artista Jem Perucchini uniscono gli stili e i canoni della storia dell’arte a un ricchissimo immaginario multiculturale; la mostra proseguirà a Siviglia, al CAAC - Centro Andaluz de Arte Contemporáneo. Le battaglie delle donne per i diritti sulla terra e sull’acqua, raccontate dai cinque video di Marwa Arsanios, rinsaldano l’impegno che la Fondazione, già a partire dagli anni Duemila, dedica alla questione ecologica e all’equità di genere. Il progetto transiterà successivamente all’Artium, Museo d’Arte Contemporanea dei Paesi Baschi. In giugno, la personale di Alessandra Ferrini, rafforza la relazione che abbiamo costruito con lei in questi anni attraverso workshop, seminari e interventi nello spazio pubblico. La sua pratica si radica nei media visivi, negli studi postcoloniali e nella memoria storica, esplorando le complesse relazioni tra Italia e Mediterraneo. Nel 2025, continua Young Curators Residency Programme Torino, avviato nel 2007: un percorso di ricerca sulla giovane arte italiana per curatrici e curatori stranieri, provenienti dalle più prestigiose scuole curatoriali del mondo. La mostra finale, dedicata ad artiste e artisti italiani conosciuti durante la residenza in viaggio per l’Italia, sarà presentata in maggio a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene. Campo, il nostro corso di studi e pratiche curatoriali a sostegno e supporto dei curatori e delle curatrici italiane, prosegue la sua attività e giunge quest’anno alla tredicesima edizione. A maggio e settembre, inaugureremo due nuove committenze sulla collina di San Licerio, per il nostro Parco d’Arte, che nel 2024 è stato inserito dal Guardian tra i 10 parchi d’arte più belli d’Europa. Nella seconda parte dell’anno, presenteremo a Guarene e a Torino due grandi mostre della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, e un libro sulla storia della Fondazione. Saranno l’occasione per ripercorrere trent’anni di stagioni espositive e di progetti che, nel solco della continuità, crescono e cambiano. Concluderemo i nostri festeggiamenti in occasione di Artissima, che ogni anno trasforma Torino in un punto di riferimento per artiste e artisti, gallerie, collezionisti e appassionati provenienti da tutto il mondo. Fuori dalle nostre sedi, la Collezione Sandretto Re Rebaudengo sarà protagonista dal 25 gennaio della sua prima mostra negli Stati Uniti, negli spazi del Manetti Shrem Museum of Art, University of California Davis. Questa esposizione presenterà opere di artiste donne, sottolineando l’impegno della Fondazione nel valorizzare la creatività e le prospettive femminili nell’arte contemporanea. Dal 30 gennaio, la Fundación Sandretto Re Rebaudengo Madrid presenterà la personale con opere inedite del giovane artista francese originario di Guadalupe Pol Taburet al Pabellón de los Hexágonos, alla Casa de Campo di Madrid. Il 3 giugno, inaugurerà la mostra conclusiva della sesta edizione del Young Curator Residency Programme Madrid nello spazio Nadie Nunca Nada No a Madrid. Il 2025 è anche l’anno in cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo diventerà il crocevia di due eventi di portata internazionale. I Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, di cui ho l’onore di essere Presidente del Comitato Organizzatore, si svolgeranno in Italia, a Torino, dall’8 al 16 marzo. Coinvolgeranno 1500 atlete e atleti con disabilità intellettiva, provenienti da 100 paesi e saranno accompagnati da un ricco calendario culturale. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenterà la mostra When Attitudes Take Form, con opere di artiste e artisti disabili della Collezione Eisenberg, donata al Bard College di New York. A fine novembre, Torino sarà la sede della Conferenza annuale del CIMAM, il Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni, una rete globale che conta oggi più di 800 direttori e curatori di musei di 90 paesi. Ho annunciato questa notizia straordinaria l’8 dicembre scorso, a Los Angeles, al Ted Mann Theater del LACMA. L’evento sarà ospitato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con la Fondazione Torino Musei e il Castello di Rivoli, e sarà sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Questo importante appuntamento avvera la vocazione di Torino come capitale dell’arte contemporanea e riconosce alla città il ruolo centrale che svolge sulla scena internazionale. Vi aspetto in Fondazione. Buon 2025! Patrizia Sandretto Re Rebaudengo |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.