E' stata installata Alba l'opera di Valerio Berruti, donata alla città dalla famiglia Ferrero, nelle Piazza intitolata a Michele Ferrero.
giovedì 29 settembre 2022
martedì 27 settembre 2022
Giuseppina Matis Albezzano
L'incidenza del Segno
7-30 ottobre 2022
dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 18:30. Ingresso libero
Palazzo Samone
via Amedeo Rossi 4 - Cuneo
[dal comunicato stampa]
Venerdì 7 ottobre alle ore 17:30, a Palazzo Samone in via Amedeo Rossi 4, con il patrocinio del Comune di Cuneo, si inaugura la mostra personale dal titolo “L’incidenza del Segno” dell’artista Giuseppina Matis Albezzano. Una rassegna di circa 50 opere legate per la maggior parte al tema dell’incisione (acqueforti, punte secche, linoleografie,xilografie…), che l’artista realizzò in particolare negli anni in cui frequentava l’Accademia Albertina di Torino e in seguito l’Accademia di Belle Arti di Cuneo. La mostra è suddivisa in tre sezioni in cui si possono ammirare incisioni, ma anche dipinti e alcuni disegni, inerenti alle tematiche della Natura, dell’Architettura e del Paesaggio, tematiche che Pina Matis affronta con estrema maestria, attraverso un segno deciso, che esprime tutta la forza e l’energia di un gesto incisivo. La mostra è promossa dall’Associazione “Insieme per Educare”, che gestisce in Cuneo le scuole paritarie dell’Infanzia “Sacra Famiglia”, primaria e secondaria di primo grado “Mons. Andrea Fiore”. La collaborazione dell’Artista con l’Associazione risale ad anni fa, in particolare da quando la Signora Matis Albezzano ha donato alla Diocesi di Cuneo più di quattrocento lavori (incisioni, disegni, dipinti…) e la Diocesi di Cuneo ne ha affidato la custodia e la conservazione all’Associazione “Insieme per Educare”. Scrivono i curatori della mostra, Fabrizio Oberti e Giorgia Saladini: “Pina Matis è artista che attraverso un gesto sicuro, armonico ed equilibrato, riesce ad imprimere sulla carta come sulla lastra di metallo, un’impronta che lascia un segno profondo che va a far vibrare le corde più intense dell’anima di coloro che si pongono anche per la prima volta di fronte ad una sua opera di incisione, di disegno oppure di pittura. Il suo modo di fare arte è poliedrico e riesce a spaziare dal disegno alla pittura, passando attraverso l’incisione per la quale ha una notevole predilezione… La passione per il disegno, per l’incisione e per la pittura, si può notare non solo nelle opere da lei prodotte, ma anche nel suo parlare e comunicare alle persone che osservano con ammirazione i suoi lavori”. Giuseppina Matis Albezzano è nata a Isola d’Asti ma vive e lavora a Madonna dell’Olmo. Ha frequentato la scuola libera del nudo all’Accademia Albertina di Torino avendo come maestro Vincenzo Gatti e l’Accademia di Belle Arti di Cuneo. Ha partecipato a diverse mostre e manifestazioni artistiche. Espone dal 1975 in collettive e personali a Cuneo e in Italia (Trento, Genova, Venezia, Roma…), ma anche all’estero tra cui Francoforte, Parigi e a Los Angeles in occasione dei giochi olimpici. È membro di varie Accademie e Istituzioni Culturali. Da anni cura la realizzazione di prodotti relativi all’Arte e all’ambiente in collaborazione con l’Unesco. Il richiamo a maestri del ‘900 del metafisico e del realismo mitico è d’obbligo. Negli anni ha ricevuto molteplici premi e il suo nome compare nelle principali pubblicazioni d’Arte, tra cui l’Albo accademico dell’A.I.A.M. (Accademia internazionale d’Arte moderna) di Roma, l’Enciclopedia nazionale “La donna nell’Arte”, Catalogo internazionale “WHO’S WHO IN INTERNATIONAL ART” di Losanna (Svizzera), Catalogo dell’Arte Italiana Bolaffi, Enciclopedia Mondiale degli Artisti Contemporanei… Hanno scritto di lei: Sergio Arneodo, Felice Ballero, Francesco Boneschi, Antonio Ferrero, Vincenzo Gubitosi, Paolo Signanir...
La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre, dal giovedì alla domenica dalle 15:30 alle 18:30. Ingresso libero
Per informazioni contattare i numeri: 3805309383 - 3493556259
lunedì 26 settembre 2022
Steve McCurry al Filatoio di Caraglio
Al Filatoio di Caraglio arriva una grande mostra fotografica dedicata al tessuto con gli scatti del celebre fotografo Steve McCurry. Texture, l'iniziativa è proposta dalla Fondazione Artea.
Dalla famosa Fondazione Antonio Ratti giungono cento fotografie, tra immagini iconiche e inedite, in un percorso evocativo che si intreccia con l’anima
dell’antico setificio e le trame dei tessuti conservati dalla prestigiosa
fondazione comasca.
CS
Giovedì 29 settembre, al Filatoio di
Caraglio apre al pubblico la mostra fotografica “Steve McCurry. Texture” che
farà rivivere gli spazi dell’antico setificio attraverso un percorso espositivo
in grado di “tessere” trame di vita, quelle
impresse nei 100 scatti provenienti da tutto il mondo del celebre
fotografo e umanista americano, con i tessuti e la
storia del luogo, ex fabbrica di seta ora “fabbrica culturale”. Il progetto, curato da Biba Giacchetti con
il contributo di Maddalena Terragni, è promosso e realizzato dalla Fondazione
Artea, in collaborazione con Fondazione Filatoio Rosso, Civita Mostre e
Musei, Sudest57 e Fondazione
Antonio Ratti, con il patrocinio del Comune di Caraglio e dell’ATL del Cuneese,
il contributo della Fondazione CRC e della Fondazione CRT e con il sostegno
della Banca di Caraglio. L’esposizione
sarà aperta fino a domenica 29 gennaio 2023, nei seguenti orari: giovedì e
venerdì, dalle 15.00 alle 19.00, sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle
19.00. Info: www.fondazioneartea.org
– www.filatoiocaraglio.it.
“È per Artea un grande onore e un piacere
presentare una vasta selezione degli splendidi scatti di Steve McCurry attinenti
al mondo del tessile proprio qui, al Filatoio di Caraglio, dove la memoria del
suo glorioso passato di "fabbrica della seta" è ancora oggi viva più
che mai, dopo quasi 400 anni – afferma Marco Galateri di Genola, presidente
della Fondazione Artea. Ad offrire un ulteriore e prezioso contributo alla
mostra, una selezione di tessuti storici provenienti da tutto il mondo della
collezione Antonio Ratti, imprenditore e
mecenate visionario, a cui si deve, tra l’altro, uno dei primi centri
specializzati nella ricerca e nel restauro del tessile al Metropolitan Museum
di New York”.
Prosegue Davide De Luca, direttore di Artea: “Tessere
trame per rigenerare luoghi. Questo è Steve McCurry Texture, la mostra pensata per valorizzare il Filatoio di Caraglio, il più antico
complesso manifatturiero serico conservato in Europa, e il Museo del
Setificio Piemontese sito al suo interno. Il percorso espositivo dialoga con
gli spazi della fabbrica e la loro storia e suggerisce al visitatore a una
doppia lettura. Il termine Texture presente
nel titolo del progetto, infatti, deriva dal latino textus, che
significa «testo» e «narrazione», ma anche «intreccio» e «tessuto». Le
fotografie iconiche di McCurry, in grado di fissare e catturare magistralmente
la condizione umana, portano con sé il potere evocativo di molte storie in cui
i tessuti e gli abiti rappresentano sia l’espressione del singolo che
l’appartenenza ad un popolo. Una narrazione, arricchita dal contributo della
Fondazione Antonio Ratti, che si sviluppa negli spazi identitari del filatoio, come
la sala dei torcitoi, un tempo eccellenza di questo territorio nel mondo”.
“La mostra – racconta Biba Giacchetti di Sudest57
– indaga il rapporto intrinseco tra
l’essere umano e il modo di vestire, acconciarsi e apparire, attraverso una selezione di 100 scatti del
celebre fotografo e umanista americano che hanno
come focus il tessuto, in un percorso
espositivo che intreccia trama visiva e trama emotiva. Una narrazione che parte
da una sezione dedicata alla manifattura e alla produzione, che in ogni paese, per tradizione
e disponibilità, si avvale di mezzi e strumenti di realizzazione differenti, ma
allo stesso tempo è simile
nell'approccio manuale e creativo
per proseguire con una galleria dei
più celebri ritratti di McCurry, in cui le persone esprimono con fierezza il
loro “essere”, tanto nei ricchi abiti tibetani quanto nelle più semplici
condizioni dei rifugiati afgani, come la tanto amata Sharbat Gula. La mostra consente,
infine, di ritrovare tutte le celebri icone scattate da McCurry, in una vera e
propria retrospettiva dei suoi molteplici progetti”.
Ad arricchire il percorso
espositivo alcuni dei frammenti più significativi della collezione Antonio
Ratti: carte tecniche relative alla produzione tessile, antichi velluti e
damaschi cinesi, pannelli ricamati della cultura kuba del Congo, matrici di
stampa a riserva giapponesi, velluti turchi, tessuti ikat dell’Asia centrale, coloratissimi indumenti provenienti del centro America ed una
sezione significativa di sete settecentesche europee che entreranno in dialogo
con le fotografie di Steve McCurry.
“Nasce così un racconto capace
di avvolgere nella sua forma estetica e di proiettare l’immaginario in uno
spazio abitato dai riflessi propagati da forme artistiche che qui si fondono e
diventano complementari” spiega Maddalena
Terragni, responsabile della Collezione
tessile e della programmazione della Fondazione Antonio Ratti.
Informazioni utili per la visita
BIGLIETTI
riservato a bambini/ragazzi dai 7 ai 19 anni; studenti
universitari fino ai 25 anni; adulti over 65 anni; insegnati con
certificazione; soci Acli; soci Fai.
ingresso
gratuito: bambini fino ai 6 anni; persone diversamente abili +
accompagnatore; possessori di “Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta” o di
“Abbonamento Musei Formula Extra”; guide turistiche abilitate del territorio
piemontese; giornalisti; residenti in Caraglio soltanto la domenica mattina.
Biglietteria presso il Filatoio (via Matteotti 40,
Caraglio) e online su www.ticket.it
(servizio attivo dal 28 settembre).
www.fondazioneartea.org
www.filatoiocaraglio.it
STEVE
McCURRY – Biografia
La
maestria nell’uso del colore, l’empatia e l’umanità rendono le sue fotografie
indimenticabili. Un’infinità di copertine tra libri e riviste ospitano le sue
immagini, sono state pubblicate circa venti sue monografie e le sue mostre
aperte in tutto il mondo si susseguono senza sosta.
Nato
nei sobborghi di Philadelphia, McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania
State University, prima di iniziare una collaborazione con un giornale locale.
Dopo
due anni come freelance compie un viaggio in India, il primo di una lunga
serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini,
viaggia nel subcontinente, esplorando il Paese con la sua macchina fotografica.
Dopo
molti mesi di viaggio, attraversa il confine con il Pakistan. Incontra un
gruppo di rifugiati dell’Afghanistan, che gli permettono di entrare
clandestinamente nel loro Paese, proprio quando l’invasione russa chiudeva i confini
a tutti i giornalisti occidentali. Ne riemerge con i vestiti tradizionali e una
folta barba, dopo molte settimane trascorse con i Mujahideen. McCurry sarà il
primo in grado di mostrare al mondo le immagini del conflitto in Afghanistan. I
suoi scatti saranno il volto umano dei titoli dei giornali.
Da
allora McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i
continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture in via di
sparizione, di tradizioni antiche e di tendenze contemporanee. Nella sua
fotografia l'elemento umano resta centrale e lo dimostra, in tutta la sua
potenza, l’immagine più famosa di McCurry: la ragazza afgana.
McCurry
è stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia,
inclusa la Robert Capa Gold Medal e il premio della National Press
Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso
World Press Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere
dell'Ordine delle Arti e delle Lettere e, più recentemente, la Royal
Photographic Society di Londra gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime
Achievement. Nel 2019, McCurry è stato inoltre inserito nella International
Photography Hall of Fame.
McCurry ha pubblicato molti libri, tra cui The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Portraits (1999), South Southeast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005), Looking East (2006), In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment, (2009), The Iconic Photographs (2011), Steve McCurry Icons - Conversations with Biba Giacchetti (2012), Untold: The Stories Behind the Photographs (2013), From These Hands: A Journey Along the Coffee Trail (2015), India (2015), On Reading (2016), Afghanistan (2017), A Life in Pictures (2018), Animals (2019), In Search of Elsewhere (2020), Stories and Dreams-Portraits of Childhood (2021).
sabato 24 settembre 2022
Gianmarco Maraviglia
Il pianto delle sirene
a cura di Chiara Oggioni Tiepolo
23 settembre - 22 ottobre 2022
Chiesa di San Giuseppe
via Vernazza 6 - Alba (Cuneo)
giovedì 22 settembre 2022
Modulazioni 2022, presentazione
'Modulazioni - L'antico spiega il presente' è il nuovo festival musicale che porterà a Cuneo tra fine settembre e fine dicembre uno sguardo inedito sulla musica antica con concerti di respiro internazionale, un innovativo laboratorio residenziale che coinvolgerà gli studenti dell'ultimo anno dell'Istituto Superiore Bianchi-Virginio di Cuneo e due appuntamenti per la fascia 0-6 anni.
'Modulazioni', progetto triennale a cura di Maestro Società Cooperativa organizzato con il patrocinio del Comune di Cuneo e del Ministero e con il sostegno del Fondo Unico per lo Spettacolo, si racconta alla città di Cuneo e al suo panorama musicale cuneese martedì 27 settembre alle ore 18:00 nel salone d'onore del Comune di Cuneo con una presentazione pubblica molto peculiare.
Dopo una breve presentazione del cartellone a cura di Paola Cialdella e Alessandro Baudino, i due direttori artistici di 'Modulazioni', lo spazio sarà tutto per un incontro poetico in cui parola, immagine e musica dialogheranno tra di loro così come la musica del festival abbraccerà le arti sorelle.
Al centro ci sarà l'albo illustrato 'La diga' (Orecchio Acerbo), di David Almond e Levi Pinfold, vincitore del Premio Andersen 2019 come miglior albo illustrato. 'La diga' è un canto d'amore per la propria terra, un racconto lirico e toccante in cui pagine di poesia e musica si alternano raccontando la trasformazione di un paesaggio, quello della Kielder Valley nel Northumberland (Inghilterra), a seguito della costruzione di una grande diga. A congedarsi dal passato un padre e una figlia che, con voce e violino, salutano i luoghi presto sommersi, lasciando una traccia indelebile.
Ne 'La diga' Paola Cialdella e Alessandro Baudino hanno ritrovato il fil rouge che caratterizza il festival, vale a dire la musica come strumento per raccontare una storia che non ha inizio, è inarrestabile e senza finale chiuso. A introdurre l'albo sarà Barbara Schiaffino, direttore responsabile del mensile di letteratura per ragazzi Andersen, mentre a dare voce alla proiezione delle tavole sarà l'attrice, cantante e regista turca Deniz Özdogan, che dal 2001 vive e lavora in Italia; con lei alcuni musicisti ospiti.
La presentazione, a ingresso libero, sarà l'occasione per illustrare agli addetti ai lavori un format nuovo che va a colmare un vuoto proponendo una programmazione ampia e coerente intorno alla cultura della musica antica.
Il primo appuntamento del cartellone aperto al pubblico, 'Solo in due', è in programma sabato 8 ottobre alle ore 18:00 presso la chiesa di San Sebastiano in contrada Mondovì, che grazie alla sinergia con la Fondazione Opere Diocesane Cuneesi ospiterà la quasi totalità dei concerti dell'edizione 2022. Giovanna Baviera sarà l'unica interprete di questo poetico programma solistico, in cui l'artista combina la sua voce e la viola da gamba per creare un ricco arazzo musicale di chanson francesi del XVI secolo, monodia italiana del primo barocco e nuova musica composta appositamente per lei.
Posto unico € 10/ridotto € 8 abbonati al settimanale La Guida/ulteriori agevolazioni per gli studenti dell'Istituto Superiore Bianchi-Virginio di Cuneo coinvolti dal progetto e per la fascia 0-6 anni; prevendita online attiva a breve.
Modulazioni - L'antico spiega il presente Festival musicale con appuntamenti a Cuneo dal 27 settembre al 23 dicembre 2022. Presentazione al pubblico martedì 27 settembre alle ore 18:00 nel salone d'onore del Comune di Cuneo (via Roma, 28) con un incontro poetico con la partecipazione della giornalista Barbara Schiaffino, direttore responsabile del mensile di letteratura per ragazzi Andersen, l'attrice, cantante e regista turca Deniz Özdogan e musicisti ospiti; ingresso libero.
mercoledì 21 settembre 2022
Architetture e sacralità : Omaggio a Romano Reviglio
galleria ARTE+
martedì 20 settembre 2022
Alice Visentin a Limone Piemonte
E' in corso l'allestimento del lavoro di Alice Visentin a Limone Piemonte per il progetto Bando Distruzione della Fondazione CRC.
L'artista, ascoltando i racconti limonesi, è rimasta affascinata dalla storia delle ragazze dello sci di fondo di Limone P.te, che negli anni '50 avevano ottenuto ottimi risultati a livello nazionale e internazionale, ma che dovettero rinunciare alle Olmpiadi perché gli sponsor decisero di favorire i discesisti della squadra maschile.
Piccola serenata notturna
Concerto di inaugurazione del progetto "Camerata Musicale Giovanile" promosso da Antonio Sartoris, consistente in un'orchestra d'archi con l'intento di divulgare l'ampio repertorio di questo genere strumentale e promuovere l'attività di giovani musicisti.
28 settembre 2022 - ore 21
ingresso libero con prenotazione obbligatoria via email entro le 12 di martedì 27 settembre (info@fondazionedelfino.it)
Fondazione Casa Delfino
c.so Nizza 2 - Cuneo
Programma:
- W. A. Mozart: Eine Kleine Nachtmusik KV 525
- A. Vivaldi: Concerto per flauto, archi e basso continuo RV 438
- A. Vivaldi; Concerto per violino, archi e basso continuo RV 277 "Il Favorito"
- L. V. Beethoven: Quartetto in Do min. op. 18 n. 4
Cameristi:
Cecilia Molinero - Flauto
Indro Borreani - Violino
Alban Lukaj - Violino
Gaia Sereno - Violino
Luca Infante - Viola
Matteo Fabi - Violoncello
Gabriele Arborio - Contrabbasso
Adriano Zamboni - Clavicembalo
Passaggi d'incanto tra danza e colore
Domenica 25 Settembre 2022 ore 17
Pinacoteca Civica Levis Sismonda
p.zza Vittorio Emanuele II, n.15 - Racconigi (Cuneo)
[dal comunicato stampa]
Domenica 25 Settembre 2022 arte visiva, performance e body art, canto e musica vanno in scena presso la Pinacoteca civica Levis Sismonda di Racconigi, in occasione del FINISSAGE della Mostra Personale di Giancarlo Giordano. Appuntamento alle ore 17 con la performance “PASSAGGI D’INCANTO TRA DANZA E COLORE” e, a seguire, la presentazione del CATALOGO della rassegna. Racconigi – Domenica 25 settembre alle ore 17 presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda di Racconigi, in P.zza Vittorio Emanuele II, n.15, si svolgerà il finissage della Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano, con la presentazione al pubblico dell’evento conclusivo, la performance “Passaggi d’incanto tra danza e colore”.
L’evento, promosso dalla Città di Racconigi, si è sviluppato grazie alla felice collaborazione tra l’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, l’Associazione Progetto Cantoregi e la SSD Out of Dance. Alle ore 17 gli ambienti della Pinacoteca ospiteranno un parterre di artisti eterogenei e talentuosi, provenienti da diversi ambiti espressivi, i quali offriranno una libera interpretazione dei temi affrontati nelle opere di Giordano esposte in mostra, quali la follia, il dolore, la reclusione e l’internamento, la costrizione fisica e spirituale, l’abbandono e la redenzione. Mentre il pianista Bruno Manassero eseguirà le arie e le composizioni di Rachmaninov, Handel, Ravel, Bach, Puccini, Debussy, Bizet, Rameau e Rossini, accompagnato dai soprani Paola Bellis e Anahit Hovhannisyan e dalla voce recitante di Francesco Occhetto, il corpo di danza della SSD Out of Dance diretta da Anastasia Piragova si esibirà negli ambienti della Pinacoteca e negli spazi antistanti di Piazza Vittorio Emanuele II, intrattenendo il pubblico in una performance immersiva e coinvolgente.
Arte visiva, performance e body art, canto e musica invaderanno la “casa delle muse” racconigese per accompagnare i presenti in un cammino intimo che nasce al buio, nelle tenebre dell’animo umano. L’oblio, i corpi e gli spiriti rattrappiti dal dolore, nel tetro silenzio permeato dall’immobilità e dallo strazio, grazie al potere dell’arte e dell’incontro verranno scossi dal bagliore della speranza, di voci fraterne e solidali che accolgono e curano, sino a ritrovare la propria essenza, andando incontro alla luce, alla libertà di un riscatto terreno che dalla terra si libra leggero nel cielo.
A seguire si terrà la presentazione del catalogo della Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano- realizzato da Tipolito Europa, a cura di Anna Cavallera- alla presenza dell’artista, delle autorità e di tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla felice realizzazione della rassegna.
L’evento è pubblico, ad offerta libera; gradita la prenotazione. Info: Ufficio turistico di Racconigi (visitracconigi@gmail.com - 392/0811406); Associazione
Culturale Carlo Sismonda APS (associazionesismonda@gmail.com – 339.5422511).
2
Gli artisti: Paola Bellis: soprano, direttore del coro “Le Verne” di Racconigi e della corale “Unitre” di Carmagnola. Anahit Hovhannisyan: soprano, allieva del Conservatorio G. Verdi di Torino. Bruno Manassero: musicista, pianista, organista, docente di musica presso la scuola secondaria di primo grado. Francesco Occhetto: scrittore e traduttore dal persiano, diplomato in recitazione teatrale. Anastasia Pirogova: danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea presso la “Out of Dance” di Savigliano. La Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano: Promossa dalla Città di Racconigi, è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT e la collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS. Curata da Anna Cavallera, presenta una trentina di opere scelte, sia pittoriche che plastiche, le quali intendono ripercorrere visivamente la lunga carriera dell’artista racconigese, a partire dai disegni degli anni Settanta, sino alle ultime tele del 2022. Giordano torna a scuotere il pubblico e le coscienze con il suo universo fatto di storie, volti ed espressioni definite a spatolate dai toni biaccosi, grigi ed azzurri, colori spenti che traducono il magma fluido di un malessere serpeggiante, quello che l'artista ha raccolto svolgendo per ventitré anni l'attività di infermiere presso il manicomio cittadino. Accanto al ciclo pittorico dedicato ai pazienti dell’ex ospedale psichiatrico, si potranno ammirare i suoi fiori, le nature morte, i lirici paesaggi e alcune significative testimonianze scultoree: dalle figure femminili in bronzo e cemento armato alla raccolta di piccole figure in terracotta smaltata, un popolo sempre più vicino ai suoi fantasmi, le cui parvenze si confondono con quelle socialmente accettate.
lunedì 19 settembre 2022
Vincent Van Gogh a Cuneo
Dopo la pausa estiva, l'Associazione Rigenerazione Culturale riparte con i caffè d’arte.
Dopo l'ampia partecipazione di pubblico al primo appuntamento, che si era svolto su Raffaello Sanzio, il secondo appuntamento vede come protagonista il grande e affascinante Vincent Van Gogh: uno dei più importanti protagonisti dell’arte del Novecento, il quale ha affascinato artisti e pubblico con la sua maestria e la sua complessa storia di vita.
La rassegna, a cadenza mensile, vuole essere un'occasione di confronto e dialogo sui temi culturali condivisi.
Cosa sono i "Caffè d'arte"?
Sono il frutto del nostro desiderio di riproporre gli storici "caffè", i circoli dove gli appassionati alle arti si trovavano per confrontarsi e dare dignità a nuove forme e idee, come succedeva a Parigi al Café Guerbois degli artisti impressionisti o a Milano al bar Jamaica dove alla fine degli anni cinquanta si ritrovano artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana. Con i Caffè d'arte vogliamo creare una comunità di appassionati per discutere e condividere arte in un'atmosfera libera e informale.
Vincent Willem Van Gogh è stato uno dei pittori più affascinanti e innovativi del secolo scorso, geniale e unico, che in vita non ebbe il giusto riscontro e che ora è considerato uno dei più influenti dell'arte del XX secolo.
Il "Caffè d'arte" si terrà presso lo spazio/ristorante Dèco in Contrada Mondovì 2, mercoledì 21 settembre, ore 18.00 relatore della serata l'artista Domenico Olivero.
Buon caffè!
Referente Associazione Culturale Rigenerazione
Cuneo - rigenerazionecn@gmail.com
Sito https://www.rigenerazioneculturale.com/
Ci trovate anche sui social Facebook e Instagram
Mistà si muove
Siamo pronti a ripartire con "Mistà si muove!" le videonarrazioni animate raccontate dai vicini di casa delle piccole chiese e cappelle di straordinaria bellezza e storia che punteggiano la Valle Maira: prossimo appuntamento sabato 👉 24 settembre, con molte attività in programma. Partecipazione gratuita e molto gradita!
"Mistà si muove!" vincitore del bando “Fuori Orario” della Fondazione CRC
Capofila: Museo Occitano - Espaci Occitan e Museo Mallé
Partner: Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Saluzzo, Consulta BCE Piemonte e Valle d'Aosta, Unione Montana Valle Maira e la rete delle parrocchie di valle.
Con: Michelangelo Ghio, Ivana Mulatero, Alice Gallouin, Enrica Fontana, insieme a Don Graziano Einaudi, Diego Crestani, Beatrice Condorelli e tanti altri!
Vi aspettiamo!
sabato 17 settembre 2022
Ernesto Morales - Di tempo e di attesa
A cura di Francesca Carbone
24 settembre 2022 - 27 novembre 2022*
inaugurazione 24 settembre 2022 ore 18:00
GART Arte Contemporanea
Via Rocca 31, Neive (Cuneo)
www.contemporarygart.com
info@contemporarygart.com
[dal comunicato stampa]
DI TEMPO E DI ATTESA è la nuova mostra personale di Ernesto Morales, curata da Francesca Carbone, che verrà inaugurata sabato 24 settembre alle ore 18:00 nelle sale della nuova galleria d’arte contemporanea GART di Neive, presentando nuove ed inedite opere dell’artista italo-argentino.
DI TEMPO E DI ATTESA è una mostra che presenta un avanzamento della ricerca svolta da Ernesto Morales. I suoi orizzonti si ingrandiscono e vengono approfonditi attraverso evoluzioni di Nuvole, Foreste sempre più estese ed infiniti Cosmi. Il titolo di questa mostra allude alla radice filosofica e teorica della visione del mondo che Ernesto Morales elabora ed esprime nei confini del suo linguaggio pittorico. Sospendersi dalla velocità del presente induce ad un rallentamento del tempo che invita ad un’osservazione più attenta della realtà, permettendone un’immersione più profonda al suo interno. È un processo d’introspezione che tramite Nuvole, Foreste e Cosmi dilatati in atmosfere senza tempo fermano e mostrano ciò che di fatto è incontrollabile: l’infinito mutamento del nostro pensiero, dell’uomo e della natura.
L’eterno mutare di tutte le cose da origine a nuove interconnessioni tra luoghi e persone, i quali generano scambi di energie ed evoluzione di sguardo. In seguito al primo fecondo approdo di Ernesto Morales nelle Langhe, con l’esposizione Tierra dell’autunno scorso, si sono create sinergiche reti che nel tempo hanno portato linfa vitale e nuove vibrazioni nel pubblico, nelle persone coinvolte e nel territorio.
Molteplici sono stati gli incontri e i dialoghi in questo anno tra Ernesto Morales e Francesca Carbone, curatrice della mostra, dai quali è nata la volontà di presentare al pubblico internazionale delle Langhe le nuove ed inedite tele firmate Morales. Le opere hanno trovato la propria dimensione all’interno dello spazio della nuova galleria d’arte contemporanea GART, nel cuore del centro storico del borgo di Neive, sospesa ed affacciata sulle sconfinate colline del barbaresco.
Il catalogo della mostra DI TEMPO E DI ATTESA di Ernesto Morales è pubblicato dalla casa editrice Vanilla Edizioni.
“Ernesto Morales ha sempre cercato ed inseguito una sua personale visione del mondo, quasi una missione. Lo ha fatto viaggiando ed osservando la realtà che lo circondava, rivolgendo lo sguardo verso l’alto. Nella sua memoria ha impresso, attraverso una collezione di schizzi derivanti da fotografie, le nuvole che maggiormente hanno attirato la sua attenzione, per una forma più definita, per un proprio carattere. Ne ha ricreato un vero e proprio atlante ed ora, con una serie di studi alle spalle, sta elaborando un’enciclopedia dipinta.
Unica e numerata ogni sua opera rappresentante una nuvola, una foresta o un cosmo, si presenta come sacrale, profetica: un’epifania.
Quando mi sono avvicinata per la prima volta alle opere di Ernesto ho pensato, quasi nell’immediato, che avessero un’inspiegabile potere. Trasmettono un’energia benefica, una sorta di sentimento di protezione primordiale; come se ci fossero sempre state e stessero silenziosamente aspettando di essere scoperte.
Credo che questo lavoro sia un percorso caratterizzato non solo dall’unicità delle opere, quanto da una ricerca culturale di divulgazione di quel “mondo delle idee” generato dalla mente senza tempo di Morales.”
Biografia| ERNESTO MORALES
L’artista argentino Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia la sua carriera a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino.
La sua carriera artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie d’arte in molti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Cina, Singapore, Malesia, Tailandia, Argentina, Brasile, Messico e Uruguay. Ha partecipato a numerose fiere internazionali e tra il 2009 e il 2015 ha rappresentato istituzionalmente i Governi di Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali realizzate in vari musei.
Nel 2019 viene allestita a New York la sua retrospettiva “Mindscapes” presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina.
Formazione: Durante il periodo formativo a Buenos Aires, nel 1999 ha ottenuto il titolo di Professore di Belle Arti e nel 2005 ha conseguito un Dottorato in Arti Visive presso l’Universidad de Bellas Artes. Dal 1999 al 2006 ha insegnato Pittura e Storia dell’Arte presso l’Universidad de Buenos Aires e ha rivestito l'incarico di Direttore dell’Academia de Bellas Artes de Buenos Aires.
La ricerca artistica di Ernesto Morales si contraddistingue per un forte impegno teso ad indagare tematiche legate all'impermanenza, alla memoria e alla distanza attraverso l'elaborazione pittorica sia di elementi tratti dalla natura colti nella loro dimensione simbolica, che di onirici paesaggi urbani avvolti dal silenzio di atmosfere metafisiche.
*Orari di apertura:
Lunedì: 10:00-12:00 / 14:00-18:00
Giovedì: 10:00-12:00 / 14:00-18:00
Venerdì: 10:00-12:00 / 14:00-18:00
Sabato: 10:00-12:00 / 14:00-18:00
Domenica: 10:00-12:00 / 14:00-18:00