martedì 6 settembre 2022

I care : Livres de poches

Mostra di libri d'arte

a cura di Maddalena Castegnaro

9 settembre - 30 ottobre
Inaugurazione venerdì 9 settembre 2022 alle ore 17.30 
La mostra sarà visitabile dal 9 settembre al 30 ottobre 2022 
il sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e su appuntamento 

Fondazione Casa Delfino
c.so Nizza 2, Cuneo 
 
per informazioni:
Fondazione Casa Delfino onlus | Tel +39 0171 69 56 00 | 338 82 78 033 
Associazione grandArte: help@grandarte.it | telefono 3440637508 




[dal comunicato stampa]

L’associazione  grandArte  e  la  Fondazione  Casa  Delfino  onlus  di  Cuneo  propongono  come venticinquesimo appuntamento della rassegna HELP la mostra internazionale I CARE - LIVRES DE POCHE che si è svolta preso Villa Excelsa di Sannicola (Lecce) tra i mesi di luglio e di agosto 2021. 

Le motivazioni di tale scelta sono dovute principalmente ai temi che hanno ispirato I CARE, così vicini allo spirito della rassegna HELP e poi alla opportunità di condividere un progetto comune tra due realtà  territoriali  così  lontane,  accomunate  dal  medesimo  intento  di  individuare  nell’arte  un formidabile strumento di coesione e crescita umana.  

La  mostra  I  CARE,  curata  da  Maddalena  Castegnaro,  è  stata  organizzata  dal  Presidio  del  libro  di Sannicola  -  Archivio  del  libro d’artista VERBAMANENT  di  Sannicola  (LE), in  collaborazione  con  il Presidio - Biblioteca Minnicelli di Corigliano Rossano (CS) e Teo De Palma (FG) e si è avvalsa del patrocinio della Regione Puglia  -  Assessorato  all’Industria  turistica  e  culturale,  della  Associazione  Vedetta  sul  Mediterraneo, Giovinazzo di Bari e di CESRAM (Centro Studi Relazioni Atlantico Mediterranee) di Lecce. 

 Settantacinque sono gli artisti in mostra. 

 Rocco  Abate,  Laura  Agostini,  Franco  Altobelli,  Antonio  Ambrosino,  Salvatore  Anelli,    Daniela Antonello, Antonello Apollonio, Juan Arias Gonano, Antonio Baglivo, Antonietta Barbonetti e Lucia Sforza,  Vittore  Baroni,  Maria  Bonaduce,  Anna  Boschi,  Alfredo  Bruni,  Loretta  Cappanera,  Lucia Caprioglio,  Pinuccia  Casali,  Véronique  Champollion,  Li  Chen,  Carmela  Corsitto,  Marisa  Cortese, Maria Credidio, Crescenzio D’Ambrosio, Enzo De Giorgi, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Andrea Decani,  Elisabetta  Diamanti,  Marco  Esteban  Cavallaro,  Laura  Evangelista,  Benedetto  Fanna, Francesco Fienga, Pierluigi Fornasier, Ombretta Gazzola, Roberto Gianinetti, Maria Luisa Grimani, Gruppo  Artrovert  (Gulla  Ronnow  Larsen,  Hanne  Matthiesen,  Lis  Rejnert  Jensen),  Benedetta Jandolo, Joan Marie Kelly, Beatrice Landucci, Judith Lange, Le Sartigiane di 167 Revolution (Monia Cassano, Anna Maria Franco, Gabriella Freuli, Domenica Mazzei, Rosanna Nanni), Alfonso Lentini, Mario  Lo  Coco,  Ruggero  Maggi,  Gabriella  Maldifassi,  Alessia  Meglio,  Emanuela  Mezzadri,  Fabio Alessandro Mirri, Gianremo Montagnani, Giovanni Morgese, Pierangela Orecchia, Sergio Pallone, Beatrice Pastorio, Sam Punzina, Alberto Reggianini, Giovanni Ronzoni, Elisabetta Salvioni, Antonio Sassu, Greta Schödl, Paola Scialpi, Paolo Seghizzi, Gianni Maria Tessari, Roberto Testori, Vittorio Tonon, Luciana Trappolino, Maria Grazia Zanmarchi, Clarice Zdanski 

Dal testo di presentazione della mostra 

“Il progetto I CARE è ispirato al motto di don Lorenzo Milani scritto su una parete della Scuola di Barbiana. È un invito a prendersi cura degli altri e di tutto ciò che è patrimonio del nostro sentire e creare,  in  opposizione  a  ogni  forma  di  pessimismo  paralizzante  o  di  abulica  indifferenza,  il  peso morto della storia: ogni giorno ci sono meraviglie da scoprire, presenze da salvare, versi da cantare, libertà da proteggere, emozioni da vivere e anche disperazioni da percorrere. E forse anche innocenti fili d’erba, passaggi di nuvole, volti del silenzio. Ogni artista ha scelto il proprio cammino di ricerca per dare vita a un piccolo libro, empaticamente libro  e  libero  di  proporsi  come  materica  testimonianza  di  un  personale  modo  di  essere  artista interprete del reale e rivelatore di una propria interiorità. Libro miniatura che, in realtà, è abitazione della grandezza: microcosmo che avvolge il macrocosmo che, a propria volta lo contiene, un minuscolo sacro talismano in cui si trasferiscono oggetti simbolo, immagini di sogno, desideri e illusioni, libere da costrizioni… (Bachelard). 

E se si apre il piccolo scrigno, si svelano parole, segni, colori come metafore di memorie, pensieri, respiri,  silenzi  e  vuoti,  frammenti  di  vite  perdute  o  sognate,  che  reclamano  protezione  e  cura.  Si percorrono mappe concettuali che introducono viaggi simbolici di terra e di cielo e nelle morfologie odorose e tattili delle carte, generando sensazioni ed emozioni impensabili. Spesso nelle pagine appaiono occhi che invitano a preservare uno sguardo attento, aperto, curioso verso  le  presenze  più  impercettibili  del  reale  e  a  rivendicare  l’innocenza  di  uno  stupore  che  nella durezza del presente può essere perduto. 

… 

Tanti scrigni da aprire con cautela, piccole architetture mutanti che spesso non si svelano facilmente: richiedono  la  lentezza  di  una  meditazione,  per  lasciarsi  scoprire  nei  dettagli  quasi  invisibili disseminati nei loro ‘corpi’ fortemente improntati dalle anime degli artisti. Anche  loro  ‘esseri  speciali’,  che  si  prendono  cura  della  vita  e  della  bellezza,  donandoci  intime esperienze  emozionali e trasformative del  nostro modo di vivere il mondo, di pensarlo diverso, di cambiarlo. Voci di futuri possibili.  Il mondo alla fine è fatto per finire in un bel libro, scriveva Mallarmè. Mi  piace  pensare  che  ogni  ‘livre  de  poche’  possa  viaggiare  di  tasca  in  tasca,  protetto  dalla amorevolezza del calore dei corpi e dalla delicatezza delle mani: il viaggio non è prevedibile”.










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