mercoledì 20 settembre 2023

Elena Perlino : Margini

Mostra fotografica

a cura di Anna Cavallera

23 settembre - 10 dicembre 2023
Inaugurazione: sabato 23 settembre 2023 ore 17

Pinacoteca Civica Levis Sismonda

Piazza Vittorio Emanuele II - Racconigi (Cuneo)




[dal comunicato stampa]

Sabato 23 settembre 2023 alle ore 17, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra “Margini”, della nota fotografa Elena Perlino.

La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS insieme alle volontarie ed ai volontari della Pinacoteca civica Levis Sismonda, vanta il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Racconigi ed è stata realizzata grazie ai contributi di Fondazione CRS Cassa di Risparmio di Savigliano e alla collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS.

Le cinquanta immagini in esposizione raccontano vent’anni di ricerca fotografica che la Perlino ha sviluppato in Europa, Africa e America del Nord ed esplorano il fenomeno della tratta nigeriana in Italia, la percezione dell’Islam nel nostro Paese e la resilienza autoctona degli Innu del Québec. Per l’artista la fotografia resta uno strumento essenziale per scardinare verità precostituite nella lettura della realtà che ci circonda e sia che si parli di migrazioni o identità delle comunità autoctone, il suo obbiettivo si focalizza sull'uomo e tenta di riprodurre la fragilità e l’intensità della condizione umana.  

I lavori realizzati sono stati sostenuti da Magnum Foundation, Open Society Foundations, CNAP e dall'Istituto italiano di Cultura di Montréal. 

Nel   corso   della   rassegna   si   prevede   l’organizzazione   di   convegni,   incontri   e   serate   di approfondimento sui temi toccati dall’esposizione, con la partecipazione delle realtà associative del territorio, delle scuole e di personalità dell’arte e della cultura.  
 
"L’arte figurativa si esprime in numerose forme, direi le forme della cultura visiva, le forme del bello.  Bello non fine a sé stesso, ma quale strumento di evoluzione dell’uomo". 

Continua così la stagione dei successi della nostra Pinacoteca, con la fotografia, uno strumento raffinato, capace di cogliere attimi e momenti di vita: grazie ad un’artista come Elena Perlino possiamo emancipare questo linguaggio ed andare oltre agli scatti rubati con lo Smart phone, oltre ad una quotidianità usa e getta. Un ringraziamento ad Anna Cavallera, instancabile curatrice, al presidente Mario Abrate e a tutti i volontari della Pinacoteca, portatori sani di passione che ci confermano che si possano promuovere manifestazioni ed eventi aventi per oggetto proprio la Cultura» - commenta Valerio Oderda, sindaco di Racconigi. 

Anna Cavallera, direttrice della Pinacoteca civica Levis Sismonda di Racconigi e curatrice della mostra, dichiara: «Con la mostra “Margini”, Elena Perlino apre la Pinacoteca ad una nuova stagione espositiva, dedicata al linguaggio fotografico. Attraverso il suo straordinario talento espresso mediante l’immagine, la fotografa conduce il pubblico nella complessità della realtà che ci circonda e ne offre una sua personalissima visione, autentica, dinamica, sensibile e talvolta dura. Mondi e culture lontane ricchi di analogie e differenze, realtà che si intrecciano attorno all’uomo, al suo vivere in un quotidiano talvolta difficile: storie di resistenze e di fragilità, raccolte in oltre vent’anni di ricerca visiva e di lavoro sul campo. È dunque con grande soddisfazione che accogliamo una firma internazionale della fotografia contemporanea e la presentiamo nel suo territorio d’origine, in quella provincia di Cuneo che la Perlino rende grande grazie alla sua arte e che da tempo attendeva una sua mostra personale. La mostra, articolata in diverse sezioni che ripercorrono i progetti più importanti della Perlino, quali Pipeline, Paris Goutte d’Or, Maktoub: Islam d’Italia e Indian Time, intende evidenziare le molteplici sfaccettature dell’opera di un’autrice instancabile e curiosa di vita i cui reportage dimostrano come la Fotografia sia molto più di un’immagine ben riuscita, bensì rappresenti un lungo processo che nasce da un’idea, da un’intuizione e si sviluppa indagando, passo dopo passo, storie intime ricche di un’umanità in cammino lungo sentieri sconosciuti. Lo sguardo della Perlino cristallizza ciò che è invisibile agli occhi, con un’attenzione particolare alle sfumature ed ai contorni di persone spesso relegate ai margini». 

 

BIOGRAFIA 

Elena Perlino è una fotografa italiana, nata a Saluzzo (CN) nel 1972 e domiciliata a Parigi. Sin da bambina eredita la passione per la fotografia dal padre, membro del circolo fotografico “Il soffietto” e dopo gli studi in Lettere e Cinema a Torino e Parigi, capisce di volersi esprimere attraverso le immagini, in modo da poter lavorare sulla realtà circostante ed offrirne una propria visione. «Volevo provarci seriamente – racconta la Perlino - complice la vittoria di un concorso indetto da un settimanale che mi aveva permesso di seguire come inviata il Camel Trophy del 2000 sull’isola di Tonga e dell’esperienza maturata come Teaching Assistant in Toscana al TPW, la prima scuola di workshops fotografici italiana. Diventare fotografo è una sfida, prima di tutto con sé stessi». Le fotografie della Perlino indagano, sin da subito, tematiche sociali e politiche cruciali, soffermandosi sul fenomeno della migrazione, delle questioni di genere e dei diritti umani. Tra i progetti più significativi, ricordiamo il libro Pipeline, pubblicato nel 2014 e incentrato sulla tratta delle donne dalla Nigeria all’Italia; un’opera che verrà selezionata come uno dei migliori libri fotografici del 2014 della Maison Européenne de la Photographie. Come racconta la fotografa, «Pipeline rappresenta il primo progetto a lungo termine realizzato: all’inizio di un lavoro non sai esattamente cosa racconterai e in che modo, hai un’idea che sviluppi nel tempo: l’aspetto fluido della fotografia è fondamentale, niente è stabilito, le cose possono trasformarsi. Quando ho iniziato a occuparmi di donne nigeriane vittime di tratta nel 2004 mi interessava mostrare come questa presenza nelle nostre campagne dovesse perdere i tratti dell’invisibilità. Chi sono queste donne? Cosa ci fanno qui? Sono andata sulla Statale 20 a incontrare le donne Benin City che - tra un cliente e l’altro - accettavano di parlarmi. Con me avevo una Leica M6 35 mm. Non sapevo cosa avrei fatto di quelle foto, sapevo solo che dovevo farle. Poi scopri un universo di desolazione e forza che ti spinge ad andare avanti, incontri donne che non dimenticherai, associazioni che lavorano sul terreno con un’abnegazione unica. Per anni ho esplorato questo fenomeno globale, interessandomi all’Italia, fino alla pubblicazione del libro, nel 2014. Un libro a tratti duro, scomodo: il mio modo di prendere una posizione, anche politica. Di raccontare una parte d’Italia attraverso immagini e testi critici di approfondimento, grazie al contributo – tra gli altri - di Isoke Aikpitanyi». Nel 2017 dà quindi alle stampe Maktoub: Islam d’Italia, con il supporto della Open Society Foundations e della Lettera27 Foundation, che le hanno permesso di esplorare il mondo musulmano italiano. La Perlino analizza le prime e seconde generazioni, la presenza dell’Islam nello spazio pubblico e privato delle principali regioni italiane. «Nelle interviste usciva spesso il concetto di ‘destino’, come un filo conduttore che univa persone diverse per coinvolgimento religioso, provenienza geografica e status sociale. Mi è sembrato interessante unire idealmente i musulmani italiani – provenienti da Maghreb, Somalia, Kosovo, Bangladesh, Pakistan, Nigeria, Siria, Egitto - che condividono lo stesso legame con l’Islam, ma contesti e origini diverse». Nel 2018 è la volta di Paris Goutte d'Or, un progetto sull’omonimo quartiere parigino, «un quartiere cosmopolita di Parigi, denso, debordante, claustrofobico e stupefacente, un laboratorio in fermento: ventitremila persone che si concentrano in un km quadrato. È l’unico posto di Parigi dove sei quasi obbligato a uscire con la macchina fotografica ogni giorno: la Goutte d’Or o lo ami o lo odi. Il lavoro fotografico è stato pubblicato da Loco Éditions, accompagnato dai testi critici dei geografi David H. Kaplan, Charlotte Recoquillon e Marie Chabrol». L’ultimo importante progetto è Indian Time, realizzato nel 2019 e frutto di un lungo soggiorno al confine tra Quebec e Labrador, nel corso del quale la fotografa ha approfondito la conoscenza con le comunità Innu e Naskapi, tra Natashquan, Mani-Utenam, Matimékush-Lac-John, Kawawachikamach e Sheshatshiu. Questo lavoro è stato realizzato nel quadro delle residenze d'artisti dei Rencontres internationales de la photographie in Gaspésie, nel 2017-2019, con il supporto dell'Istituto Italiano di Cultura di Montréal, dove ha partecipato a un'esposizione itinerante in America del Nord e in Europa. È stato presentato a Gespeg, poi a Schefferville, alla Maison de la Culture du Plateau-Mont-Royal, a Montréal, nel 2018, così come all'INALCO, Institut national des langues et civilisations orientales a Parigi, nel 2019. Magnum Emergency Fund, il Centre national des arts plastiques, Open Society Foundations, i Rencontres internationales de la photographie in Gaspésie e l’stituto Italiano di Cultura di Montreal hanno sostenuto negli anni la ricerca fotografica dell’artista. I suoi scatti sono stati presentati in diverse esposizioni internazionali: les Rencontres internationales de la photographie à Arles, Visa pour l'image à Perpignan, l'Institut des Cultures d'Islam à Paris, la Maison de la culture Frontenac, il Lawndale Art Center in Texas, Objectifs − Centro per la fotografia e il cinema a Singapore. Alcune delle sue opere sono parte della collezione dei Rencontres internationales de la photographie in Gaspésie e della Città di Lione. Newsweek Japan, Daily Mail, Fisheye, Causette, Jeune Afrique, Elle, Io Donna, Internazionale, Domus, Grazia, Rolling Stones, Max, GQ, Glamour, Gioia, D di Repubblica hanno pubblicato le sue immagini.

Orari: sabato e domenica ore 15,30 – 18,30; visite guidate su prenotazione; possibilità di aperture straordinarie su prenotazione per gruppi e scolaresche.

Info: Ufficio turistico di Racconigi - visitracconigi@gmail.com - 392/0811406; Associazione Culturale Carlo Sismonda APS - associazionesismonda@gmail.com; Pinacoteca civica Levis Sismonda - www.pinacotecalevisismonda.it; pinacoteca.racconigi@gmail.com, instagram@pinacoteca_levisismonda; facebook@PinacotecaLevisSismonda

 

 

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