Il limite, l'idea o l'illusione che ci sia una linea, che ci sia un di qua o che ci sia un di là; questo limite si potrà superare o forse è meglio non superarlo? starci sopra? il limite ha poi un limite a se stesso?
Questi interrogativi mi vengono leggendo/guardando la recente pubblicazione "Cuneo ai limiti" fotografie di Pierluigi Manzone della raccolta di libri "Le memorie della città" ideata da Giorgio Olivero.
Un progetto nato alcuni anni fa e che pian pianino sta prendendo forma, diventando testimonianza di trasformazione e percezione sul vedere/vivere il capoluogo subalpino.
Questo è il terzo volume, pubblicazioni iniziate nel 2021 con gli scatti di Alberto Lagomaggiore raccolti sotto il titolo "Cuneo Zone di Confine" e proseguito poi con "Unboxing Cuneo" le immagini stenopeiche di Christian Grappiolo. Ora è l'occasione di conoscere lo sguardo del fotografo Pierluigi Manzone che nasce ad Alba e portato dal destino giunge a vivere in quel di Cuneo.
La sua attenzione si pone sul confine, appunto sui limiti. Quel limite in cui si decide che le cose cambiano rispetto all'idea di quello che è prima di quel limite, un gioco di illusioni che il fotografo sa magistralmente ricreare guidandoci in "luoghi oltre", a volte anche dentro e a volte fuori dal limite del concetto di città Cuneo.
Questi spazi hanno cose da città, ma già non sono, e hanno cose di campagna, ma così non sembrano più; sono ibridi, forme che si trasformano, anzi alcune si sono già trasformate, rispetto ai recenti scatti, quindi luoghi del divenire e del futuro, il futuro di una città che espandendosi supera/entra nei suoi limiti.
Ed è proprio questo che affascina e colpisce di questa interessante serie di scatti, il loro potenziale essere città presente ma soprattutto futura.
In questi giorni mi è capitato di vedere su un vecchio sito un centinaio di foto della città di Cuneo negli anni '20 del secolo scorso, e alcune immagini paiono molto simili, nonostante la distanza temporale, a quel potenziale "confine" trasformativo.
Come allora, anche oggi, quelle/queste "periferie", sono già contaminazione fra città presente e città futura, chissà nel 2120, quale sarà il nuovo limite...
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