Il progetto triennale 2014-2016 Il cuNeo gotico, promosso dalla Fondazione CRC, è nato per rivendicare un oggettivo primato architettonico, poco conosciuto, del Cuneese: la presenza di un patrimonio di monumenti neogotici e neomedievali straordinariamente rilevante a livello nazionale e internazionale. La strategia di valorizzazione di questo patrimonio si è basata negli anni passati, originalmente, su un’ipotesi di lettura del neogotico e del fantastico come “genere permanente” ancora attuale, in varie forme, nella letteratura, nella musica e nelle arti e sull’organizzazione di vari eventi didattici, spettacolari ed espositivi dedicati a tutte queste diverse discipline.
Per siglare la conclusione del progetto Il cuNeo gotico si è programmata una grande mostra che sarà allestita nell’autunno 2016 nell’ex splendida chiesa tardogotica di San Francesco a Cuneo, restaurata con il determinante contributo della Fondazione CRC, intitolata Artieri fantastici. Capolavori d’artedesign. È un’esposizione di arti applicate: scelta compiuta non a caso, dato che la rivalutazione dell’alto artigianato è stata storicamente per la prima volta sostenuta in Europa proprio da illustri protagonisti del movimento neogotico e neomedievalista e del restauro dei monumenti: da John Ruskin a William Morris; da Eugène Viollet-le-Duc a Prosper Mérimée; da Camillo Boito a Alfredo d’Andrade. Occorre ancora rammentare che anche il Gotico medievale fu caratterizzato dalla nascita delle prime corporazioni e organizzazioni di mestieri d’arte, e basti pensare ai tagliatori di pietre e ai carpentieri ai quali si deve la costruzione di immense Cattedrali.
Per queste ragioni alla realizzazione della mostra Artieri fantastici partecipano la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano e, fatto mai prima d’ora avvenuto in Italia, i Compagnons du Tour de France, Fédération nationale compagnonnique des métiers du bâtiment di Parigi. Si tratta di una delle tre organizzazioni del Compagnonnage dichiarato nel 2010 Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità UNESCO, dei rappresentanti quindi di una venerabile Tradizione vivente di artigianato “esoterico”, gemmata ai tempi del “mistero delle Cattedrali” e tuttora operativa. L’esposizione è curata dal Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO della Congregazione dell’Oratorio di Torino, guidato da Enzo Biffi Gentili, già incaricato nel 2013 dalla Fondazione CRC della direzione artistica del progetto Il cuNeo gotico.
Gli artieri o gli artefatti presenti in mostra sono stati selezionati rispettando l’iniziale intento del progetto Il cuNeo gotico: la ricerca costante di connessioni significative con uno specifico patrimonio e spirito gotico e neogotico del territorio, un immaginario “fantastico” e infine, nel caso di questa esposizione, anche con il savoir faire artigianale e industriale “locale”. A esempio un importante settore dell’esposizione sarà dedicato a illustrazione, fumetto e graphic novel (le arti del disegno un tempo erano regolarmente documentate nelle esposizioni di arti decorative, e oggi sono state nuovamente a pieno titolo inserite dalla Fondazione Cologni tra i Mestieri d’Arte). E si sono individuati Quattro fantastici artieri affermati a livello nazionale, ma biograficamente legati al Cuneese, lo scomparso Attilio Mussino e gli attivissimi Marco Corona, Marco Cazzato e Giorgio Sommacal, tutti caratterizzati, in varie misure e modalità, da un “lato oscuro” o “mostruoso”.
Un’altra sezione di mostra, intitolata Sette cappelle per sette sorelle, consisterà in una serie di installazioni situate in sette cappelle della chiesa che documenteranno “l’eccellenza dell’eccellenza” delle arti applicate nelle aree delle cosiddette “sette sorelle”, le sette principali città del Cuneese: Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano e appunto Cuneo. In questo caso gli artisti e designer saranno pure anche “stranieri”, ma gli artefatti da loro ideati esclusivamente realizzati da laboratori e manifatture locali, oppure iconograficamente strettamente collegati al territorio, a partire dagli affreschi e dalle collezioni esistenti nel complesso monumentale di San Francesco.
Proseguendo con alcune anticipazioni ed esemplificazioni, l’artista tessile Silvia Manazza si ispirerà a un perturbante affresco gotico che in San Francesco rappresenta la truculenta morte di Giuda Iscariota; il mosaicista ravennate Giuliano Babini interverrà nella cappella di Sant’Antonio da Padova dedicandola pure a Sant’Antonio Abate e ai suoi attributi, il bastone del Tau e il simbolico maiale; mentre l’architetto e designer Ugo La Pietra, Compasso d’Oro ADI alla carriera 2016, ha progettato per Artieri fantastici un mobile “ad archi rampanti” realizzato dalla Falegnameria Mano di Sommariva Perno, fondata nel 1820, che conterrà sei ceramiche Casette per l’Aldilà allusive al gotico locale e internazionale, plasmate da Manuela Incorvaia nel suo atelier di Castiglione Tinella.
A proposito di design e di “primati” va ricordato che la “Provincia Granda” con la presenza del maggiore patrimonio neogotico nazionale può rivendicare quella di aziende che hanno scritto capitoli fondamentali nella storia del design mondiale: la Abet Laminati di Bra, che nel 2016 celebra il settantesimo anniversario della fondazione e laGufram di Barolo, della quale ricorre il cinquantenario, e un’altra “pietra angolare” del Made in Italy, più artigianale, la Salvi Harps di Piasco che crea arpe utilizzate da grandi musicisti internazionali e che nel 2016 festeggia il decennale dell’apertura al pubblico del suo museo aziendale. Tre “fabbriche estetiche” che nella loro produzione possono anche annoverare suggestivi artefatti “neogotici” o “neomedievali”…
Infine occorre almeno segnalare alcune altre eminenze artigianali locali: a Mondovì il laboratorio Besio 1842 e la nuova Unità Produttiva del Museo della Ceramica, pronta anch’essa a contribuire con l’apporto di inediti “artefatti fantastici”, e il Musée de la Poterie di Vallauris, proprietà di Michel Ribero la cui famiglia è originaria di Pradleves in Valle Grana, che in occasione della mostra ritorna in patria; o d’altra parte Le Meduse di Gianfranco Coltella che illuminano Saluzzo…
In conclusione, provvisoria, va rilevato che Artieri fantastici non sarà però un regesto di quanto esiste, ma una mostra “verticale” poiché radunerà rari artieri e artefatti “fantastici”, sia per eccentricità immaginativa, sia per perizia esecutiva. Tutti oggetti emblematici di un “sapere e saper fare”, sino a culminare in alcuni Chefs-d’oeuvre des Compagnons raccolti nell’abside, nella zona dell’altare: il primo, in Italia, Omaggio al Compagnonaggio, come prestigiosa sezione finale.
In conclusione, provvisoria, va rilevato che Artieri fantastici non sarà però un regesto di quanto esiste, ma una mostra “verticale” poiché radunerà rari artieri e artefatti “fantastici”, sia per eccentricità immaginativa, sia per perizia esecutiva. Tutti oggetti emblematici di un “sapere e saper fare”, sino a culminare in alcuni Chefs-d’oeuvre des Compagnons raccolti nell’abside, nella zona dell’altare: il primo, in Italia, Omaggio al Compagnonaggio, come prestigiosa sezione finale.
Scheda di mostra
Titolo: Il cuNeo gotico. Artieri fantastici. Capolavori d’artedesign
Sede: Complesso monumentale di San Francesco, Cuneo.
Date e orari di apertura: da sabato 24 settembre a domenica 27 novembre 2016, da martedì a domenica dalle 15.30 alle 18.30.
Inaugurazione: venerdì 23 settembre ore 18.
Ingresso: libero.
Info: 0171.634175 (Museo Civico di Cuneo)
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