GRAZIA GALLO
oblio del racconto
a cura di Alessandro Abrate
7 aprile - 6 maggio 2018
inaugurazione sabato 7 aprile ore 18
Fondazione Peano
c.so Francia 47 - Cuneo
Reportage fotografico di Domenico Olivero
Comunicato
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Fondazione
Peano è lieta di aprire la stagione espositiva 2018 con la mostra personale di
Grazia Gallo “Oblio del racconto” che inaugura sabato 7 aprile alle ore 18.00
La
mostra racconta il punto di arrivo del percorso pittorico dell’artista,
caratterizzato dal ritorno ad una nuova forma di figurazione. Come spiega il
curatore Alessandro Abrate - il lavoro di Grazia
Gallo è giocato su una resa pittorica evocativa, decostruita, fluidamente
alterata, semplificata e innervata di sottile ironia. La forza o la delicatezza
di un segno, l’alternanza di mute presenze
contrapposte ad altrettanto silenziose assenze, ripetitive e -a volte-
stranianti reificazioni, si fanno sperimentazioni armoniche, paesaggi della
mente e del cuore con rimandi che possono includere singolari citazioni e
spaziare nel tempo. Archetipi-evocazioni come
la conchiglia, l’ostrica, la vulva così come la mandorla mistica
bizantina o i vasi canopi sono reinterpretati in forme quotidiane e domestiche,
piatti, ciotole, avvicinati-sovrapposti, dove non è tanto l’oggetto di per se’
ad assumere significato, ma l’idea di un possibile contenuto nascosto
(racchiuso, conservato, protetto) appena indicato da quella fessura che si fa
linea d’ombra e segna l’accostamento. La percezione del reale viene resa
inconsueta e una sorta di metafisico silenzio avvolge quegli oggetti che
accolgono, o che sono pronti ad accogliere, in una prospettiva semplificata,
straniante, sottolineata da una scelta cromatica giocata dai toni bruni,
sabbiosi, terrosi, con tracce di fango e pece.
Parallelamente alle opere
che caratterizzano questa ricerca intimistica e simbolica dell’accostamento, in
mostra sono presentate alcuni divertissements, lavori che vogliono sollecitare
il fruitore ad esercitare l’occhio, la vista, i sensi, quasi fosse uno spiare
dal buco della serratura e trovare in quello sguardo focalizzato e curioso
sorprese fatte di gentilezze esotiche o, all’opposto, di ammiccamenti trash, un Oriente – continua Alessandro Abrate - in
cui è possibile scoprire una gheisa che offre una tazza di thè profumato oppure
una donnina discinta dalla posa e dallo sguardo provocante. E infatti sono
provocazioni; espressioni effimere, cangianti come riflessi sull’acqua,
manifestazioni di un campo relazionale con il quale l’autrice intende
confrontarsi con levità, in uno gioco sottile di rimandi e interferenze.
La mostra, ad ingresso libero
e gratuito, sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle ore 16.00 alle
19.00 fino al 6 maggio.
Per
info:
Fondazione
Peano - Corso Francia, 47 – Cuneo
Cell.
3497528085 - segreteria@fondazionepeano.it
www.fondazionepeano.it
– facebook: Fondazione Peano
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