“L’apertura della mostra che abbiamo voluto dedicare quest’anno ad Araldo Cavallera ha per noi un significato simbolico, in quanto è il segnale eloquente dell’inizio del ritorno alla normalità, della ripartenza che tutti attendiamo – commenta il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni -. Il fatto di essere il primo tra gli eventi espositivi programmati in provincia di Cuneo, ma forse in tutto il Piemonte, ad aprire al pubblico dopo essere stato obbligatoriamente rimandato, è la ciliegina sulla torta di una corsa contro il tempo che ha visto protagonisti tanti attori, che ringrazio tutti congiuntamente. Mentre ci stiamo preparando all’inaugurazione dell’antologica su Cavallera stiamo cercando di capire come portare avanti le altri attività culturali previste per il 2020 nel rispetto delle normative sulla sicurezza e sulla prevenzione del Coronavirus. Vi terremo aggiornati, la cosa importante in questo momento è ripartire”.
Aspettando l’inaugurazione dell’11 luglio, l’invito è a tornare a visitare l’Anteprima AVR 360, acronimo di Autorivari Virtual Reality a 360 gradi, su cui sono stati appena fatti alcuni interventi per migliorarne la fruizione, in parte già programmati, in parte suggeriti dai 250 utenti univoci accorsi a visitare la mostra virtuale nei primi giorni dopo la sua messa on line. Le novità riguardano in primo luogo le sculture di Araldo Cavallera esposte, che inizialmente si potevano vedere solo in 2D, in quanto il lockdown aveva impedito ad Autorivari di andare in loco per fotografare all-round le opere tridimensionali che oggi si possono visionare anche in 3D. Alla fine del percorso espositivo, invece, i visitatori troveranno un vero e proprio registro virtuale degli ospiti, dove poter lasciare un loro commento, suggerimento o osservazione sulla mostra, decidendo liberamente se renderlo visibile a tutti o solo agli organizzatori. Una scheda biografica di Araldo Cavallera, inserita nel foyer dell’Anteprima AVR 360, arricchisce il quadro delle integrazioni, che si vanno ad aggiungere ai numerosi contenuti multimediali, impreziositi dai video clip realizzati con la collaborazione dei tre curatori, Ida Isoardi, Angelo Mistrangelo e Giuseppe Biasutti.
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