Quest’anno la stagione artistica di Rittana, a causa delle difficoltà e incertezze organizzative conseguenti alla pandemia Coronavirus, si avvierà venerdì 26 giugno in occasione della prima conferenza del ciclo Racconti di architettura e paesaggio montano , programmato per i mesi di giugno, luglio, settembre e ottobre (*)
Da questa data, senza inaugurazioni ufficiali e con modalità che tengono conto delle cautele sanitarie in vigore, saranno aperte tre importanti mostre di una programmazione ancora più ambiziosa e significativa rispetto alle due edizioni precedenti.
Le mostre, allestite nei locali dell’ex Canonica di Rittana, saranno visitabili nelle giornate di sabato e domenica, oltre che in momenti diversi su prenotazione. Tutte le informazioni di dettaglio saranno disponibili sul sito del Comune (www.comune.rittana.cn.it), oppure presso il bar-alimentari “Andata e Ritorno” (chiuso il lunedì, telefono 347 825 1432).
XX · XX VENTI PER VENTI Collezione arte contemporanea Rittana
La collezione pubblica “20 x 20”, diventata a pieno titolo la pinacoteca di arte contemporanea locale, prosegue il suo percorso di crescita e si arricchisce di nuove acquisizioni. In questa raccolta sono presenti opere (tutte rigorosamente dello stesso formato, 20 x 20 cm, appunto) provenienti ormai da ogni parte d’Italia, grazie al passaparola di tanti artisti accomunati dallo stesso spirito di generosa partecipazione al progetto di rinascita-sviluppo del paese. Quest’anno alle 110 già presenti se ne aggiunge una nuova ottantina e si sfiora così il numero di 200: tutte insieme costituiscono un singolare allestimento che diventa esso stesso un’unica, grande opera, simbolo di quanto di più nobile possa esprimere l’arte e di quanto essa possa essere sensibile e propositiva in tema di solidarietà e coinvolgimento sociale.
MOUNTAGNES 2
Il paesaggio alpino dei pittori cuneesi del ‘900
Mountagnes 2 è la prosecuzione di una mostra che aveva riscosso tanto successo nell’estate del 2019: una rassegna che presenta pittori della provincia di Cuneo, attivi nella seconda metà del secolo scorso, e che si sono dedicati prevalentemente, come era allora consuetudine, ad una pittura en plein air, attraverso le nostre valli.
Si tratta di pittori generalmente di formazione non accademica che hanno tuttavia caratterizzato una stagione che merita di essere ricordata e raccontata.
Ai 28 artisti e alle 54 opere dell’anno scorso, quest’anno si avvicendano 19 nuovi artisti e 80 opere.
L’insieme è frutto di una ricerca inedita e rappresenta una operazione prima mai tentata e che è stata possibile solo grazie alla disponibilità di Carlo Morra, certamente il più diretto e attento conoscitore di quel periodo di storia locale.
Ugo Nespolo
Alla ricerca di un approdo
La terza mostra presenta a Rittana un Maestro di rilievo internazionale: Ugo Nespolo, figura poliedrica che ha spaziato tra pittura, scultura, teatro, cinema, design, tv, pubblicità e videosigle, esponente indiscusso della Pop Art italiana, di solida formazione umanistica, costantemente impegnato anche sul piano teorico per le sue riflessioni sull’arte e i suoi valori.
A Rittana il Maestro non ha voluto presentare opere che appartengono alla sua produzione più riconoscibile, caratterizzata da incastri coloratissimi di forme che a volte diventano veri e propri fantasiosi ed onirici puzzle, ma un progetto esclusivo che ha sviluppato qualche anno fa, in un momento di sofferto rifiuto della sostanziale indifferenza del mondo e del mondo dell’Arte, in particolare, di fronte alle continue morti nel Mediterraneo di migliaia di migranti.
Su questo tema ha ricordato e riletto, attraverso 20 dipinti qui presentati, il capolavoro di Théodore Géricault, Le radeau de la Méduse ( La zattera della Medusa) , del 1819, affermando: “ Violenze ed annegamenti quotidiani e contemporanei costringono a ricordare un’altra epoca in cui la furia del mare – ancora lui – inghiottiva naufraghi assassinati dall’egoismo e dalla violenza umana, anche allora vittime di sistemi politici in agonia e alla deriva” .
La mostra, oltre ad essere particolarmente coerente con gli intenti su cui l’attività espositiva di Rittana cerca di focalizzarsi soprattutto con l’evento centrale - riflettere sulle istanze e i problemi di più pressante attualità e importanza per la nostra società - offre anche inediti spunti di riflessione sul momento storico che stiamo vivendo in cui le nostre comunità, a causa della pandemia Coranavirus, si trovano smarrite in un mare di incertezza e paura, confidando in un futuro salvifico non scontato.
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(*) Racconti di architettura e paesaggio montano , è un ciclo di conferenze organizzato dal
Comune di Rittana in collaborazione con il Politecnico di Torino - Dipartimento di Architettura e Design, l’Istituto di Architettura montana, la Fondazione Nuto Revelli e il settimanale cuneese La Guida: quattro appuntamenti, distribuiti nei mesi di giugno, luglio, settembre e ottobre, in cui interverranno figure professionali di assoluto rilievo per presentare loro esperienze e realizzazioni condotte in territorio montano.
Partendo dalla convinzione che le buone pratiche in architettura, sia che si tratti di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente che di nuove costruzioni, rappresentino non solo un inderogabile impegno sotto il profilo culturale ma elementi di valorizzazione del territorio capaci di generare processi virtuosi di sviluppo, gli incontri si pongono espliciti obiettivi di sensibilizzazione, approfondimento di conoscenze e scambio di esperienze.
Il territorio montano, con particolare riferimento a quello cuneese, per crescere in termini di sviluppo sociale ed economico, a prescindere dal settore considerato, ha bisogno di qualità: dell’ambiente naturale, del paesaggio e del costruito. In questo senso diventano fondamentali non solo il ruolo dei tecnici e delle imprese ma anche la consapevolezza del committente e quella di chi semplicemente vive in montagna o la frequenta. Avere dunque l’opportunità di confrontarsi con approcci metodologici e realizzazioni qualificati è sicuramente occasione di crescita e arricchimento.
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Tutte le conferenze avranno luogo nel Centro Incontri del Comune di Rittana (Piazza Galimberti – Rittana) alle ore 17.30 . La partecipazione dal vivo, per ovvi motivi di sicurezza sanitaria, è riservata a un numero limitato di persone, previa prenotazione al seguente indirizzo: rittana@vallestura.cn.it
Tutte le conferenze saranno comunque registrate e disponibili on line.
In occasione del primo appuntamento, la conferenza sarà preceduta da una visita guidata alla borgata Paraloup il cui recupero architettonico, realizzato dalla Fondazione Nuto Revelli, è stato oggetto di numerosi riconoscimenti ed esposto alla Biennale di Architettura di Venezia del 2018. Ritrovo alle ore 14.30 in Rittana, nei pressi del Santuario di San Mauro.
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Il primo incontro – venerdì 26.6.2020 - è con l’architetto ENRICO SCARAMELLINI (Chiavenna 1969) studio ES arch - Madesimo (SO) e Giussano (MB)
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Enrico Scaramellini proviene da uno specifico ambito territoriale, culturale e architettonico: il territorio alpino; al suo interno ha affinato la propria sensibilità per gli aspetti paesaggistici, con una naturale attenzione per ambiti di confronto fragili e delicati. Il progetto, per lui, è sempre concepito come momento di ricerca di un nuovo equilibrio fra le istanze della contemporaneità, del paesaggio e della storia dei luoghi.
L’affiancamento dell’attività professionale a quella didattica (Politecnico di Milano) è sempre stato inteso in maniera sinergica, indirizzata alla ricerca nel campo della progettazione.
Si occupa di progetti inerenti la residenza e gli spazi della ricettività. I suoi progetti sono stati pubblicati in webmagazine specializzati e da varie riviste internazionali. Nel 2012, è stato fra i finalisti della Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana, premio bandito dalla Triennale di Milano. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre e convegni. Nel 2014 il suo lavoro è stato selezionato per la 14° mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, nella sezione “Un Paesaggio Contemporaneo” del Padiglione Italia.
Nel 2016, due sue architetture sono state all’interno dei 22 progetti selezionati per la “Rassegna Architetti Arco Alpino”. Nel 2018, è stato compreso nella selezione per “Architetto dell’anno 2018” organizzata dal CNAPPC, nella categoria Restauro.
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Il programma degli incontri successivi è il seguente:
Venerdì 24.07.2020 ALBERTO WINTERLE | architetto | Presidente Associazione Architetti Arco Alpino
WEBER e WINTERLE associati, Trento
Venerdì 18.09.2020 ROBERTO PAOLI | architetto
Nexus Associati, Rove reto (TN)
Venerdì 16.10.2020 ANTONIO DE ROSSI | architetto
Docente al Politecnico di Torino
DARIO CASTELLINO | architetto
Studio Castellino, Cuneo
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