venerdì 11 giugno 2021

Neive, "Nella tua voce"

  


Una nuova opera per la Torre civica di Neive

A un anno dall’inizio del progetto, oggi, venerdì 11 giugno 2021, inaugura Nella tua voce, un’opera sonora di Elena Pugliese. Frutto del coinvolgimento di un’intera comunità e di un lavoro di ascolto e dialogo durato molti mesi, Nella tua voce è un’opera immateriale e invisibile. Destinata all’ascolto individuale tramite audio cuffie, l’opera è disponibile per chi, turista o abitante, sceglierà di scoprirla e farne esperienza, salendo sulla Torre civica. Nel ripensare al ruolo storico della Torre, come simbolo della centralità e dell’unità del paese e a ciò che significa oggi, l’artista ha voluto “riempirla” con la presenza dei suoi abitanti, quelli che vivono lì da sempre e i nuovi arrivati, quelli di “Neive bassa” e di “Neive alta”.

Il progetto nasce infatti dalla proposta dell’artista agli abitanti di Neive di realizzare un’azione comune, salire sulla Torre e lasciare una propria testimonianza vocale: una raccomandazione che si sono sempre sentiti fare. Nel corso di alcuni mesi, durante l’estate 2020, Elena Pugliese ha incontrato le persone in luoghi e contesti diversi, dalla biblioteca alla bocciofila, alla chiesa ortodossa, invitandole a partecipare a questa azione collettiva che si è svolta in due giorni, il 7 e 8 ottobre 2020, quando dall’alba a notte fonde oltre 400 neivesi sono saliti alla Torre per registrare il proprio messaggio.

La raccomandazione è un messaggio di natura particolare, frutto di un legame affettivo, di relazioni famigliari, che implica l’auspicio di un “ritorno”. È proprio il ritorno al quale l’artista ha pensato, immergendo lo sguardo, dall’alto della Torre, nelle “lontananze” evocate dal paesaggio. “Le voci che ascoltiamo - spiega la curatrice Francesca Comisso - raccontano qualcosa che ciascuna persona si è sentita dire e che, a sua volta, consegna all’ascolto di altre. Questa specie di staffetta rende chi ascolta destinatario della raccomandazione, trasformando la salita alla torre in un rito di appartenenza: chi ascolta fa esperienza di un’inclusione nella rete dei legami che le parole evocano. Quest’opera non celebra il valore astratto di cittadinanza, di cui la Torre è uno storico simbolo, ma il valore politico della sfera degli affetti e dei legami nel contesto di un’idea di comunità aperta, che prende forma e si rinnova in quel rito di passaggio”.

Quando mi chiedono lo scopo di un progetto come questo - racconta l’artista - rispondo che per me il senso è creare le condizioni affinché ciascuno, se vuole, possa fare esperienza di sé lasciando una traccia di sé, nella totale libertà di scegliere se e come partecipare, esserci o non esserci. la partecipazione è un appuntamento con sé e con gli altri. Creare le condizioni per me significa creare spazi di ascolto e di presenza, … in questo modo le cose possono accadere. Per chiamare a raccolta tutto un paese è importante ricordarsi che sono i singoli ad agire, a decidere”.

L’idea è nata quando, terminati i lavori di restauro, la Torre era pronta ad aprire le porte al pubblico. Come racconta la sindaca Annalisa Ghella, “Quando per la prima volta si è potuto salire in cima, simbolicamente ci era sembrato un buon segnale di ripartenza. Un nuovo punto di vista da cui guardare, un baluardo di appartenenza. Abbiamo pensato che un progetto artistico potesse aiutare a rafforzare la coscienza storica di questo luogo”.

Dopo i lunghi mesi di isolamento imposti dal primo lockdown, l’opera di Elena Pugliese “ha messo al centro tutti gli abitanti di Neive, sollecitando la coesione sociale”.

 

Dove: Neive (CN)

Press Tour: venerdì 11 giugno 2021, ore 11

Inaugurazione: venerdì 11 giugno 2021, ore 17

 

Nella tua voce è un'opera che resta permanente nella Torre di Neive.

 

Sarà fruibile dal venerdì al martedì dalle ore 14 alle ore 15

Prenotazione obbligatoria: neive@tourbante.com | 3397734987

www.incomingpiemonte.com/tour/neive_nella_tua_voce_it

 

 


 

Biografia dell’artista

Elena Pugliese è drammaturga e artista. Il suo lavoro di scrittura e ricerca trova espressione in forme e contesti diversi e ruota attorno a temi quali i lasciti materiali e immateriali, la memoria, la narrazione del sé e la poetica del quotidiano, gli archivi come risorse per il contemporaneo. Conduce laboratori di scrittura autobiografica e pratiche esperienziali, anche interdisciplinari, al fine di sviluppare focus di ricerca e promuovere partecipazione collettiva. E' parte del gruppo di lavoro TRA | Tavolo della Ricerca Artistica all'interno della Lavanderia a vapore - Centro di Residenza per la danza di Collegno.

Tra i suoi progetti più recenti, Nella tua voce 2021, opera sonora partecipata realizzata per il Comune di Neive con il coinvolgimento attivo degli abitanti del paese; Archivio Sonoro Partecipato 2019, realizzato con studenti migranti e cittadinanza di Torino per Biennale Democrazia e l'intervento sonoro context-specific Hai lasciato la luce accesa 2018 all’interno del palazzo abbandonato antonelliano Casa Bossi a Novara. Dal 2013 al 2017 ha sviluppato il progetto partecipativo Cosa vorresti lasciare di te – Archivio in progress di Testamenti poetici, presentato in diversi ambiti. Con l'installazione sonora Canto libero continua la sua collaborazione con Marzia Migliora (Francesca Comisso di a.titolo, per Telefono Rosa, 2019 Torino). Nel 2017 lavora con KolarAparna e Beatrice Catanzaro per You are butyou art not, prodotto da Lungomare, Bolzano. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.